La sconfitta del San Paolo non mi ha “ferito” più di tanto. Forse perché era ampiamente prevedibile o perché, che so, inconsciamente mi sento già assuefatto alla prospettiva di un’ennesima stagione di transizione. Una stagione che qualcuno si era illuso sarebbe potuta essere diversa da quelle precedenti. E ne ignoro le ragioni: squadra praticamente la stessa, uomini poco fiduciosi nelle proprie doti (giustamente, va dato loro atto), nuovi innesti pienamente in sintonia con la mediocrità generale e per di più dalle caratteristiche tecnico-tattiche distanti dai desiderata del nuovo allenatore. Molti di noi ammettono i vecchi problemi e convengono che i giocatori non sono granché, ma non riescono a convincersi che quel calcio che vedono più propositivo rispetto allo scorso anno sia invece qualcosa d’altro. E’ vero che i due tipi di calcio sono differenti: l’anno scorso, intendo dopo la svolta tattica imposta da Sinisa, occupavamo ogni zona del campo ordinatamente, creavamo poco (ma qualcosa comunque creavamo, un finalizzatore puro come Bacca non sigla una ventina di reti da solo) e rischiavamo poco, quest’anno lasciamo praterie a centrocampo, prendiamo valanghe di gol (sei in due partite, che potevano essere di più senza San Gigio) e creiamo un po’ di più (ancorché non tanto di più). Ma differente non significa propositivo (o difensivo). Poi possiamo anche discutere su cosa si intenda per “propositivo”. Forse che facciamo più possesso palla rispetto alla scorsa stagione: c’è chi si accontenta così, questione di gusti; per me tenere palla ma, ogni volta che essa viene persa, lasciare la propria difesa in balia degli attaccanti altrui non è proporre calcio, è far divertire gli avversari.
Con questo non sto (ancora) criticando l’allenatore, sia chiaro. Montella mi sembra un tipo sveglio, e non soltanto per le battute pungenti che di tanto in tanto regala in conferenza stampa. Recentemente ha dichiarato che nella crescita di un allenatore è compresa anche la capacità di individuare le caratteristiche dei propri uomini e dare loro un gioco che li faccia rendere al massimo, evitando di restare legati testardamente a un’unica filosofia. Concordo pienamente. Se tanto mi dà tanto, e se la squadra — come credo — dovesse proseguire a subire gol a grappoli, prevedo un altro passaggio al 4-4-2; con tanti saluti al calcio propositivo e al possesso palla che ci si attendeva da questo nuovo allenatore.
Due parole sull’arbitraggio di Valeri. L’ho trovato perfetto: non c’era alcun rigore a nostro favore, il bagher di Albiol nella propria area è stato conseguenza di una precedente gomitata di Romagnoli, e se avessero concesso un rigore del genere contro di noi avrei scaraventato il televisore dalla finestra; le ammonizioni e le espulsioni sono state comminate nel pieno rispetto del regolamento, e se proprio dobbiamo prendercela con qualcuno facciamolo con quei due coglioni dei nostri calciatori.
Detto tutto ciò, lasciamo un po’ di spazio all’ottimismo, in fondo siamo soltanto alla seconda giornata e il tempo per migliorarci c’è — anche perché peggiorarci sarebbe invero complicato. La squadra nel suo insieme è come detto mediocre, ma ha al suo interno qualche elemento di qualità che, con un po’ di fortuna, tanto sacrificio e un mare di buon senso da parte del tecnico, può aiutarla a migliorare di una o due posizioni il piazzamento dello scorso anno: Bacca è Bacca, non farà un cazzo ma averne, di Bacca; Gigio sembra ancora più forte rispetto a un anno fa; Romagnoli è un po’ in confusione, fra voci di mercato e voragini a centrocampo che gli fanno vedere i sorci verdi, ma secondo me resta forte; Suso non è affatto male, dopotutto; Niang è talvolta uno scriteriato, anzi lo è spesso, ma ha talento; Kuco l’altra sera ha commesso una cazzata, e probabilmente in una grande squadra costruita con criterio sarebbe un buon panchinaro da ultimi venti minuti, ma in genere nel suo ruolo di uomo di fatica ha sempre offerto un buon rendimento; Gustavo Gomez mi è parso un po’ smarrito l’altra sera, ma in lui ho intravisto qualcosa. Non è molto, ma neppure poco.
17 commenti su “L’equivoco del calcio propositivo”
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Condivido tutto.
Solo due considerazioni aggiuntive sui singoli calciatori, perché di società e mercato è bene non parlare (e forse neppure di allenatore, fermo che spero duri più di una stagione).
Gustavo Gomez era disorientato, ma mi è parso un vero difensore… Ben lontano dagli Ely o i Vergara che hanno provato a rifilarci.
Kucka è un mediano idiota. Corre, ha gamba, grinta, ma scarsissima testa.
Se vuoi picchiare devi farlo con astuzia… Quella che aveva Gattuso per intenderci.
Quando ieri scrivevo di calcio propositivo intendevo che Montella opta, a differenza di Sinisa, per provare ad applicare un gioco meno coperto e fatto più di possesso palla, fermo restando che i giocatori sono gli stessi dell’anno scorso e a mio modo di vedere poco funzionali a questo progetto.
Ne apprezzo quindi il coraggio ma penso che tra qualche settimana a fronte di magri risultati la critica si chiederà il perché questa squadra subisca tanto, sorvolando ovviamente sulle colpe dirigenziali.
Insomma, Sinisa era il tecnico perfetto per una squadra con dei centrocampisti cosi di merda come abbiamo noi 😎
Valeri resta un cane comunque 😉
va tuttavia ringraziato perché avrebbe potuto fare il bastardo e dare rigore e terzo rosso a Romagnoli.
Condivido l’impressione su Gomez, mi pare un ottimo marcatore. Diamogli tempo di ambientarsi e di crescere.
La coperta e’ questa! Come la tiri scopri qualcosa. Sono d’accordo con Alex, Sinisa era il tecnico perfetto per questi scarponi. Montella ha buone idee ma rischia di far divertire più gli avversari. Ad ogni buon conto ora abbiamo lui e dobbiamo sostenerlo.
Gomez è arcigno.
Paragonarlo agli eleganti suoi predecessori (Baresi, Maldini, Nesta, Thiago Silva) è assolutamente impossibile.
E’ un puro marcatore a uomo, e secondo me anche sul gioco aereo sa dire la sua.
Classico centralaccio ignorante, di quelli che spazzano senza saper leggere né scrivere.
Se impara i movimenti tattici tipicamente italiani, farà la sua porca figura in Italia.
Diciamo che da lui non mi aspetto le amnesie alla Zapata, né le sboronate alla Mexes.
Mi aspetto che se viene superato, sarà da giocatori forti come Higuain, Icardi, o sprinter brucianti alla Salah.
Ma non mi aspetto che si faccia fregare dal centravantino di periferia, tipico esemplare dell’80% delle squadre di serie A.
A proposito di difensori e del carattere dei singoli, vorrei tornare alla partita col Napoli.
Io ho notato la presenza di Romagnoli in prima linea in tutte le risse (per sedare, come quando si è frapposto tra Albiol e Gomez) e in tutte le proteste (è stato lui a portare le ragioni della squadra sul rosso a Kucka e a Niang, mentre Montolivo s’aggiustava i capelli).
Mi ha dato l’impressione di esser lui il capitano.
Non Abate, non Montolivo, non Kucka, non Jack.
E forse, responsabilizzarlo in tal senso potrebbe essere anche una buona idea: ti rifiutiamo le offerte, ti facciamo capitano, contiamo su di te.
Il Milan , da 4 anni all’anno zero, deve ricreare la base, magari italiana.
Creare lo spogliatoio, creare nuovi senatori. Romagnoli quindi, poi Gigio, De Sciglio, Jack, Antonelli. Quelli che quando Niang fa una vaccata e poi si gira dietro, vede le facce incazzate di chi lo picchierà a sangue nello spogliatoio.
Romagnoli mi sembra bello incazzoso. E Gigio tra tre anni per me diventa primo nella classifica dei bestemmioni, che già col Napoli a De Sciglio ne ha tirati un paio…
Ripeto quanto già scritto nel post precedente.
Siamo una provinciale, possiamo vincere e perdere con chiunque, con Montella subiremo più gol ma ( spero) ne faremo di più.
In campo ci vanno i giocatori e i nostri, tranne 4/5 giocatori forti ( ma non fortissimi), sono mediamente mediocri.
Pertanto non vi stupite se la domenica prima vi spellate le mani ad applaudire Niang e la domenica dopo perdete la voce per urlargli quant’è idiota. E’ Niang, non è Weah. E così vale per quasi tutti gl’altri.
speriamo Montella faccia seguito alle parole con i fatti , bonaventura sta giocando così così e mi sembra il caso di metterlo in condizione di dare il 100% visto che in questi due anni, quasi sempre da lui sono venute fuori le azioni che ci hanno permesso di togliere le castagne dal fuoco…
Per me, se Romagnoli ha tutto quel talento di cui si parla ( io ad oggi ne ho visto , ma non da spellarmi le mani) e non vogliamo iventi un Astori 2 o peggio un ranocchia 2, bisognerà che o in campo o in allenamento qualcuno lo affianchi e se ne occupi direttamente, tra l’altro a differenza dell’anno scorso abbiamo un allenatore che predilige la fase offensiva….
a proposito di Ranocchia, forse ce lo sbolognano… per me è chiaro il piano vendicativo di Galliani.
del tipo “vado via, ma lascio dietro di me la morte e la distruzione”.
l’unica morte certa è la sua.
ci prenda pure ranocchia,verrà ricordato per quello. ci spero,anzi.
Ma no Marcovan, credo che tra noi nessuno si sia illuso di qualcosa che non fosse quello di fare un campionato dignitoso, senza troppe pressioni e ingerenze, e magari, lavorando in tranquillità, trovare per strada anche qualche piccola soddisfazione.
La speranza (mi batte il cuore a pronunciarla) è quella di un prossimo futuro migliore (forse non ci vuole tanto), ma mi batte il cuore perchè ho paura di sperare.
Non tagliamo subito le gambe a Montella. Sta provando a giocare propositivo e se guardate i tabellini delle due partite dell’anno scorso e quelle di quest’anno non c’è un peggioramento. Più rischi e gol subiti, ma anche più gol e occasioni create. Non è detto che non si possa trovare un equilibrio anche così.
Giustiziere, per quel che può valere un confronto del genere — ne convengo: pochissimo — i tabellini dicono questo: anno scorso Milan-Torino 1-0, Napoli-Milan 1-1, quest’anno Milan-Torino 3-2 ( praticamente 3-3) e Napoli-Milan 4-2. I confronti, se proprio dobbiamo, vanno fatti tenendo presente il fattore campo, e mi pare che così facendo una piccola differenza (in negativo) con l’anno scorso ci sia. Detto questo, dal post si evince chiaramente che non ho la minima intenzione di tagliare le gambe a Montella, anzi…
Darko, Ranocchia te lo prendi tu. Come schiavo, giardiniere, autista, ma non come giocatore del Milan.
Zio, lo stesso vale per te
Alex, Valeri sarà pure un cane ma, non so se per caso o altro, nell’ultima partita ha arbitrato bene. Anzi, un po’ ci ha graziato.
Camisa, mi manchi
aaahhhhhh, siete tutti sistemati per oggi… mi sento sollevato. 😉
Mi sono spiegato male. I tabellini ai quali facevo riferimento sono quelli delle prime due giornate di campionato (Fiorentina, Empoli e Torino, Napoli). Se sommate i dati più interessanti (possesso palla, parate, tiri totali, tiri in porta, occasioni da gol, io li ho presi da lega serie A) esce il dato che ho detto prima. Anche se nelle prime due partite Mihajlovic giocò con un 4-3-3 come Montella, ma subì di meno e produsse anche di meno. Da rilevare, e forse non è trascurabile, che l’anno scorso mancava Niang, elemento determinante quest’anno. Questo, anche per avvallare il concetto che avevo espresso contro il Napoli a proposito di Mertens. Spesso capita che un uomo faccia la differenza.
Valeri, proprio perchè ha arbitrato bene, non ci ha graziato, ma ha applicato perfettamente il regolamento. Se Callejon non avesse ribadito in rete la respinta di mano di Romagnoli avrebbe fischiato rigore ed estratto cartellino rosso, ma la palla era entrata e quindi non si poneva il problema del rigore, che avrebbe teoricamente danneggiato il Napoli.
Marcovan… Cucciolo, mi manchi anche tu. 😛
Pienamente ragione a Darko su Romagnoli.
Farlo capitano sarebbe un’ottima cosa, ma questa società si merita Montolivo ed il suo …parrucchiere.
Capitolo Ranocchia, a priori questo matrimonio “non s’ha da fare”, ma ti immagini Marcovan accadesse come accaduto con Pirlo, Seedorf & C.
In ogni caso, è tanto più scarso di Zapata, R. Ely etc. etc?
intanto witsel alla giuve, a 18 milioni+ bonus..com’è, a noi non ne avevano chiesti 25?? giornalai servi e lecchini…
A noi invece… “sfuma” tutto… Leggere “calciomercato.com” è deprimente assai!!!
Intanto abbiamo strappato mati fernandez al cagliari…..vai condor