Nell’ultimo post mi domandavo se la settimana appena conclusa sarebbe stata quella decisiva. Ora lo sappiamo, la risposta è un secco no; l’inquietante sensazione è che si vada verso numerosi altri no e che ci si andrà ancora per molto tempo. Nello stesso post avevo anche elencato le varie correnti di pensiero sulla questione all’interno del tifo milanista, e quali fossero le argomentazioni che spingevano ciascuna di esse a pensarla in un determinato modo. Ora siamo al punto che nessuno può dire “avevo ragione” o “avevo torto”, per il semplice fatto che non si sa nulla di nulla: i giornalisti, anche quelli in genere più informati, brancolano nel buio e sparano vaccate assurde; il cosiddetto tifo ultras è andato ad Arcore a chiedere lumi, facendo un po’ di frastuono e pretendendo la testa di Galliani, ma ottenendo per tutta risposta nient’altro che una pacca sulla spalla e qualche vaga conferma sul proseguimento delle trattative. D’altra parte non è una novità, la società si è chiusa in se stessa da anni, negando qualsiasi tipo di spiegazione al mondo esterno e ai propri tifosi in modo particolare: perché mai avrebbe dovuto aprirsi a quattro fessi prezzolati?
Nel frattempo la squadra, la stessa dello scorso anno meno Menez che fra il tripudio generale si è tolto dalle scatole, nel torneone americano ha massacrato ai rigori un rimaneggiato Bayern (ma pur sempre Bayern, direbbero gli ottimisti a prescindere) e perso per 2 a 0 contro il Liverpool (colpa di Montella, direbbero sempre gli stessi ottimisti a prescindere). L’ho scritto soltanto perché è giusto farlo, dopotutto questo è pur sempre un blog milanista, ma tutti conosciamo il valore di queste amichevoli estive: insomma parliamone, ma ammettiamo senza ipocrisie quanto poco ne siamo interessati. Anche perché, come dicevo all’inizio, la squadra è la stessa dello scorso anno e tale certamente rimarrà, ne conosciamo pregi (pochissimi) e difetti (infiniti), non è che da queste insulse partite potremmo aspettarci qualcosa che non sappiamo già. Sì, c’è Montella, l’allenatore nuovo, uno che impone un giuoco spumeggiante e offensivo! Il problema è che sappiamo già anche come finirà Montella…
Concludo con la toccante lettera che il simpaticissimo Massimo Mauro indirizzò a Silvietto all’epoca dell’imminente acquisto di Tevez poi saltato all’ultimo momento. Un acquisto che, se portato a termine, probabilmente ci avrebbe consegnato il secondo scudo consecutivo e avrebbe rimandato di un anno o due l’inizio del dominio gobbo — oppure avrebbe riscritto la storia seguente del campionato italiano, chi può dirlo. Mi è ricapitata sotto gli occhi per caso e, viste le spese pazze della Juventus in questo periodo in cui i problemi del Paese sono tutt’altro che risolti, resto in attesa di una lettera analoga indirizzata alla famiglia Agnelli. Sono certo che arriverà.
“Caro Presidente,
mi rivolgo al Silvio Berlusconi presidente del Milan ed ex Presidente del Consiglio, intervenga Lei per evitare alla sua società una scelta poco opportuna in questo momento. Le sembra giusto spendere otto milioni di euro, lo stipendio di Tevez per sei mesi? L’argentino è un campione, nessuno lo discute, probabilmente le farebbe vincere un altro scudetto, ma a che prezzo d’immagine.
Leggiamo e ascoltiamo tutti i giorni parole di grande preoccupazione per la nostra situazione economica. Si chiedono al Paese grandi sacrifici: anche Lei ha dato parere positivo alla manovra proposta dal Governo che prevede tagli sulle pensioni, aumenti sull’Ici, misure dure che peseranno sulle tasche di gran parte degli italiani.
Perchè il calcio deve sentirsi esentato da questo momento difficile che stiamo vivendo? Perchè, caro Berlusconi, non da l’esempio mandando Tevez dallo sceicco del Psg che di problemi non ne ha?
Io ricordo che l’Avvocato Agnelli, Gianni, bloccò un acquisto importante per la Juventus perchè “la Fiat costretta a mettere in cassa integrazione tanti operai non può spendere milioni (all’epoca erano di lire) per un giocatore”. E fermò Boniperti pronto al grande colpo.
Presidente, faccia la stessa cosa: chiami Galliani e chiuda questa trattativa, sarebbe un gesto forte, importante, per rispetto a chi è chiamato a fare quotidianamente sacrifici veri. Tanto, Presidente, il suo Milan è competitivo lo stesso, lo scudetto lo può vincere ugualmente e sarebbe ancora più bello“.
Massimo Mauro.
21 commenti su “Ennesimo nulla di fatto e una lettera toccante”
I commenti sono chiusi.
per me fininvest va in fallimento.
Non avevo mai letto questa di mauro, ma che era un buffone lo sapevo
Eh me la ricordo…
Pagliaccio.
Tra l’altro per me è un mistero come una persona così modesta culturalmente e con problemi di dizione abbia fatto cosi tanta carriera in sky.
Ma menez via cosi anche lui senza nessun incasso? A sto punto visto che non ci sono soldi che almeno la squadra resti così senza scambi geniali dell’anziano AD.
Si anche x me fininvest è destinata a chiudere.
Dimentichi che è stato anche deputato della Camera dal 1996 al 2001 ed eletto consigliere comunale a Torino nel 2006.
Come paraculo non è male.
non penso che Fininvest andrà in fallimento, ma penso che il Milan, fra 2-3 anni, verrà venduto più o meno con le stesse modalità con cui fu venduto nel 1986.
non ricordavo la lettera di Mauro, ma non mi sorprende. stiamo parlando di uno che esiste grazie alla Juve, con tutte le conseguenze del caso.
Menez fuori dalle palle è cosa buona e giusta. Ormai trotterella in campo e trolla i compagni fingendo di scattare. Non lo potevo più vedere con la maglia del Milan. Raus!
Massimo Mauro è un cretino, ha scritto quella lettera che è semplicemente ridicola. Ma da quel personaggio non puoi cavare nulla di più di ovvietà, pressapochismo e lecchinaggio pro gobbi.
Tra pochi giorni andrò in ferie, quindi riuscirò a staccare la spina da questa pantomima sulla cessione, sugli slittamenti vari e sulle cagate che scrivono i servi a libro paga e coglionevero.
Non sapevo di questa lettera…
La dittatura dei gobbi ormai e` completa, se ne fregano della competitivita` del campionato, conta solo preparare i ladri per la Champions.
La stampa non parla del fatto che il campionato sia finito.
Quando la squadra campione d`Italia va a prendere i migliori giocatori delle societa` che dovrebbero competere con lei, il campionato e` morto e sepolto. Ma nessuno osa dire niente.
Il Milan si salvera`:
1. In tribunale
o
2. Dopo la morte del pregiudicato.
Il campionato italiano è morto almeno x i prossimi 10 anni ci sarà dittatura gobba un po perché è una società serie e organizzata che ha saputo programmare molto bene (mi scoccia molto ammetterlo) un po perché in italia è l’unica, le altre fanno cagare non ci sono rivali.
Ormai sono pronti anche a vincere in europa, questo purtroppo credo sia l’anno giusto, il barca è in fase calante il real penso farà fatica a vincere due anni di fila, Chelsea man.utd sono fuori, il psg nn è ancora competitivo in europa, l’unica speranza è carletto con il bayern.
https://www.milanlive.it/2016/08/02/cessione-milan-news-trattativa-saltata-cina/
Mah, direi che se diamo retta a tutte queste voci impazziamo. La verità la conoscono solo Silvio, Fininvest ed eventuali compratori, non certo giornalisti o bloggers italiani e cinesi. Nella mia ignoranza ribadisco quanto già detto: salterà tutto.
Coglionevero è davvero convinto che la stampa e i tifosi twittaroli influenzino le prestazioni della squadra, le valutazioni di mercato, i malumori in spogliatoio… addirittura l’altro giorno ha scritto “Se non avessimo la stampa avversa Menez l’avremmo venduto a 20 milioni”… ditemi una cosa: ma questo è pagato? Perché se lo pagano ok… ma se è serio (e quei sparuti casi umani col cervello in pappa che gli danno corda lo sono) questo ha seri problemi. E a me il dubbio viene quando leggo “I tifosi non devono pretendere niente, il Milan è di un privato e a chi non sta bene andasse a tifare Juve”… quale milanista potrebbe arrivare a dire una roba del genere?
addirittura l’altro giorno ha scritto “Se non avessimo la stampa avversa Menez l’avremmo venduto a 20 milioni”…
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genio assoluto
Mauro è un cretino, solo un cretino può scrivere una roba simile.
La Juve fa benissimo a fare quello che fa, non è colpa sua se al comando delle altre società ci sono affaristi, pregiudicati o dilettanti che non sanno programmare, non sanno investire, che vivono alla giornata e comprano giocatori a caso. e non sto parlando solo delle società italiane, non scordatevi che pobbà l’hanno preso a zero e tevez gliel’abbiamo pagato noi con i soldi di Matri.
Se gl’altri son scemi loro che colpa ne hanno…
Esajas, a vedere il circo che ha messo in piedi per me fa il procacciatore di followers. Ma non è da solo. Ama stare sempre in posizione opposta a tutti gli altri per farsi notare, anche quando l’evidenza è grande come il Texas.
Capisci adesso perché è considerato un giullare nel web e tutti lo pigliano per il culo? Eh, santa polenta… :seghino:
Giuro, io questo manco lo conoscevo fino a qualche mese fa.. ho visto che ne parlavate qua e preso dalla curiosità sono andato a leggermi un po’ di robe, ma non l’avessi mai fatto… certo, ogni tanto rido, ma son più le volte che mi verrebbe da prendere a testate il monitor.
Sinceramente fa anche un po’ pena, perchè se non è pagato (e chi lo paga?!) è solo un povero idiota.
La colpa della stampa sulla vendita di Menez però è carina :rotfl: :rotfl: :rotfl:
Come la colpa è dei tifosi se il Milan è ridotto così…
Boh, ho interrotto i miei rapporti con lui quando ho letto che sosteneva che avessi tramato per boicottare il suo blog, non ho ancora capito come (pare spedendo mail ai suoi utenti o roba simile). Lì ho capito che non avrei potuto discuterci di nulla con uno così. Non so che cosa abbia in testa, sinceramente, se sia pagato o creda veramente alle cazzate che posta, e non mi interessa. Però ogni tanto lo leggo, ovviamente da sloggato perché mi ha bloccato su Twitter: dai, un po’ mette di buonumore.
Svarione del giorno: il Milan è un ristorante, per 25 anni considerato il non plus ultra della ristorazione, qualità sempre eccelsa del cibo e servizio clienti all’avanguardia. Tu che hai l’occhio attento noti però dopo circa 10/15 anni dall’apertura che alcune cose vanno peggiorando, per esempio il cibo non sempre è cucinato bene, e vieni a sapere che il proprietario ha aperto altre catene e si è buttato nella politica locale (anche se continuano a ripeterti che rimane attaccatissimo a quello che considera l’unico vero ristorante del suo cuore) e quindi non riesce più a occuparsene in prima persona, comparendo in sala solo di tanto in tanto e lasciando l’organizzazione ad altri. La cosa ti tocca poco, perché anche se prima eri abituato al massimo, il livello è rimasto comunque alto e il ristorante rivive presto di altri periodi di gran successo. E veniamo agli ultimi 5 anni, dove assisti a un ridimensionamento per cui vengono fatti proclami su proclami sul “cibo genuino fatto in casa come una volta”, quando semplicemente il cibo fa (letteralmente) cagare e molto spesso ti ritrovi a dover rimandare indietro i piatti (che paghi comunque); i prezzi, nonostante il presunto “cibo da vecchia trattoria”, sono comunque rimasti alle stelle; i camerieri, da fotomodelli della Benetton, sono diventati dei grezzoni crestati col piercing al naso e si raccontano i cazzi loro mentre prendono la comanda; le attese per le portate variano da mezz’ora a un’ora, e la comunicazione è dilettantesca. Giustamente il cliente fidelizzato chiederebbe quantomeno delle spiegazioni, e giustamente arriva a confrontarsi con altri amici che frequentano quel ristorante. Ed eccolo che arriva il clientesémper che ti dice “E’ colpa dei clienti come te che si lamentano se il servizio è sceso”, “Ti fai solo influenzare da TripAdvisor” e “Il ristorante è di un privato, non è tenuto a darti spiegazioni e se a te non va bene te ne puoi andare benissimo in un altro”
manca l’arrosto,caro esajas….la busta paga dei cuochi e dei camerieri è congrua alla situazione o è spropositata?
beh, io so come sono andate realmente le cose e conservo tutto. Non si sa mai. ‘O spammatore…
Esajas.. :winner: :winner: :rotfl: :rotfl: :rotfl: proprio così… :rotfl:
Intanto Candreva arriva a Milano…inutile dire per chi ha firmato.
Devo dire che, pur con tutti i casini che anche loro stanno passando, gli interisti non si possono lamentare per la squadra che hanno. Possono lottare per il terzo posto tranquillamente.