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grazieL’amato presidente e i pennivendoli leccaculo non perdono occasione per fare del vittimismo, accusando i tifosi di scarsa memoria e, ovviamente, mancanza di riconoscenza. Ebbene, prima di procedere col resto, voglio dimostrare loro che di memoria ne abbiamo sin troppa (sui discorsi riguardanti la riconoscenza ho già ampiamente espresso il mio disprezzo in varie occasioni).

La memoria, dunque. Ricordo benissimo, per esempio:

Shevcenko e i figli bisognosi di apprendere l’inglese; Kakà ceduto a gennaio poi trattenuto improvvisamente perché “nessuno può permettersi di venire dal presidente del Milan con dei soldi e portare via Kakà” (poi a giugno qualcuno con dei soldi è arrivato e addio Kakà); Thiago e Ibra spediti a Parigi per due euro spariti poi nel solito buco nero, dopo la schermata di ringraziamento sul canale tematico per la loro permanenza, con il titolo a caratteri cubitali “Grazie Presidente!” commentato con voce rotta da un commosso e commovente Mario Suma; il blocco dell’arrivo di Tevez a giochi ormai fatti per permettere all’allora fidanzato della figlia di poter continuare a pascolare a Milanello; il favore all’amica Melissa; Mister Bee, Mister Pink, Mister Lee, la Cordata Cinese alla quale non si può vendere nulla senza la garanzia della costruzione di un grande Milan — una cosa mai vista, neppure per un passaggio di proprietà di un’automobile.

E questa è soltanto una parte, lo spazio di un post non è sufficiente per elencare tutto quello che ricordiamo perfettamente. No no “cari” presidente e leccaculo al seguito, se c’è qualcosa che non ci manca è proprio la memoria.

E ora, come ho detto sopra, procediamo col resto.

Il resto è attualità. Quella che sto abilmente tentando di ignorare, godendomi le Finals NBA con LeBron James e Steph Curry, rivedendomi il bellissimo “Quando eravamo Re” con protagonista il grande Alì o facendo semplicemente altro. Ma non ci crederebbe nessuno se dicessi che un’occhiata qua e là ogni tanto non la butti. Tutto ciò che leggo, sento, vedo attorno al Milan in questo momento è di uno squallore infinito. Gente che dice di sapere, ma non sa un cazzo e si sta divertendo a più non posso a scrivere tutto e il contrario di tutto; gobbi e prescritti critici verso un’eventuale cessione della società (e ci credo!), in nome di una riconoscenza che loro stessi nei nostri panni non concederebbero manco morti; tifosi cosiddetti evoluti che la pensano esattamente come gobbi e prescritti e la cosa manco li insospettisce. E tutto questo perché un anziano signore, ricco come pochi al mondo, tiene in ostaggio una grande e gloriosa società che lui stesso ha contribuito a essere tale, per motivi incomprensibili, inscenando cialtronate e seminando bugie a cui ormai in pochi possono credere.

Di tutto questo tento di fregarmene, come dicevo. Ma, come ho detto prima, è impossibile farlo del tutto. Vedere il mio Milan coinvolto in tutto questo circo — la cui attrazione principale è il numero con i pagliacci — non mi rovina la vita, è naturale, occorre ben altro, però è motivo di rabbia. Molta rabbia. Poiché, sapendo già come andranno a finire tutti questi slittamenti, ossia con un nulla di fatto (“Evviva! Il presidente ha deciso di tenersi la squadra e tornerà a farla grande, giovane e italiana!”), non potrei provare altro sentimento. Sì, c’è pure una minima possibilità che il mio scetticismo sia immotivato, non fosse altro per la presenza di un professionista serio come Sal Galatioto nella presunta trattativa, uno che stento a credere possa prestarsi alle buffonate in stile berlusca, ma si tratta appunto di una possibilità minima.

La mia decisione è  presa: qualora la cessione non avvenga e il fasullo progetto giovani e italiani annunciato da Silvietto sarà attivo (progetto peraltro già cominciato con l’acquisto del trentenne argentino Vangioni e il rinnovo triennale al trentunenne capitandistocazzo), il Milan terminerà inesorabilmente il tragitto intrapreso da qualche tempo verso l’ultimo posto nella scala dei miei interessi sportivi. E si fermerà lì, in fondo, a pari merito con la nazionale di Hockey su pista.

8 commenti su “La nostra memoria e la presunta trattativa

  1. A ormai un mese dalla fine del campionato ci ritroviamo con:
    una proprietà che non sa se vendere restare o chiudere l’esercizio (no perché qualche temerario pensa sia normale anche questo),
    due AD scomparsi dalla scena,
    un allenatore in scadenza il 30/6 e che progetta la prossima stagione da Formentera,
    un mercato immobile (ma a questo siamo abituati),
    una stagione da programmare,
    senza che nessuno batta ciglio.

    Allegria…. è già sicuro che anche la prossima stagione sarà una merda.

  2. Niang si è tuffato in piscina da un tetto facendosi riprendere e pubblicando il video su Instagram… ora, ditemi voi com’è possibile che un monodotato del genere, dopo aver combinato quello che ha combinato in questi anni, dopo l’ennesima cazzata in cui ha rischiato di rompersi l’osso del collo, possa essere ancora sotto contratto da noi. Una volta gente del genere sarebbe stata defenestrata a calci nel culo.

    Ogni giorno che passa credo sempre meno alla cessione, l’unica cosa di cui ho la certezza è che anch’io, se le cose dovessero rimanere così, smetterò di seguire il Milan. Ne ho piene le palle delle prese per il culo. Quando mi sento dire “sei un irriconoscente, con B. abbiamo vinto e stra vinto” mi sale la violenza, cosa che non mi appartiene, per cui anche meglio così.

  3. beh, Niang non è nuovo a pirlate del genere, dalla guida senza patente facendosi passare per Traoré, all’incidente di quest’inverno fatto passare sotto silenzio per poi esplodere prepotentemente con la bravata del tuffo dal tetto.

    Ho letto in giro che ha solo 21 anni e che …blablabla… ma basta!
    Spero che la Società prenda adeguati provvedimenti, dato che mi sarei anche rotto le palle di gente con un solo neurone, per giunta infortunato (cit.), che fa cazzate e poi la passa liscia.

    Di Silvietto all’Ospedale ne stanno parlando tanto, dando rassicurazioni che era tutto programmato, che sta bene, ecc.ecc. Credo che ci sia qualcosa di più visto che sua figlia Marina e Confalonieri sono stati a trovarlo con tanto di servizio tv sulla visita. Forse anche da questo può dipendere una accelerata nella trattativa con i cinesi.

    Sulla questione garanzie volute da Silvietto credo siano state scritte pagine, libri, enciclopedie di puttanate. Non esiste al mondo che chi compra una cosa da un altro debba avere limitazioni nell’utilizzo, siano esse restizioni o estensioni.

    Queste puttanate vanno bene a chi scrive come erano i tifosi una volta, parlando di periodi mai vissuti direttamente, periodi in cui ancora girovagavano allegramente nei coglioni del papà e che sono sempre gli stessi con il ditino alzato a fare i moralizzatori e dare patenti dai divani di casa.

  4. Lo so che non è nuovo a pirlate del genere, ma addirittura farsi riprendere e pubblicare il tutto? Un genio cazzo. Mi chiedo se non stia facendo a gara con quell’altro esistenzialista di Balotelli..

  5. E` incredibile, solo il nano poteva trasformare un club glorioso in un bordello

    Non c`e` un club sportivo al mondo dove i tifosi si prendono per il culo in modo cosi` sistematico

    Menzogne da dieci anni, teatrini, percentuali, statistiche allucinanti…

    Tutto questo perche`?

    Perche` uno dei uomini piu` insulsi che esistano vuole che si parli di lui, puttanata dopo puttanata

    Si vende ai cinesi, ma non si sa chi compra

    Si negozia, ma si sapra` solo dopo le elezioni

    Se vende, vuole garanzie perche` lui ama il Milan. Se non vende, sara` un Milan di merda con Brocchi allenatore

    Concordo con MVB; se non vende anch`io chiudo con questa puttanata. Che vadano affanculo, loro e i loro servisemper.

  6. io penso che terranno il milan finchè gli farà comodo per i loro loschi affari.

    la cosa positiva è che quando lo metteranno in vendita per davvero ci sarà la coda.

    ma fino ad allora,tocca mangiare merda.

  7. Ghost,
    temo che le tue speranze riguardo ai provvedimenti disciplinariper Niang siano veramente vane.
    Per il resto è già tutto detto, personalmente ho la nausea. meno sento parlare di Milan meglio sto.

  8. Auguri (in ritardo) ad Alex ed al Boss!!!!!! :winner:

    Ma perché non si è rotto per davvero l’osso del collo quel coglione di Niang!

    Basta con la riconoscenza a SB! Sono 10 anni che ci ha rotto il cazzo con questa benedetta riconoscenza! Ha ragione Esajas, anche a me sale la violenza!!!!

    Neanche ai tempi post Buticchi ero così depresso calcisticamente!

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