Buh – Quello che stasera affronta a San Siro la Roma è un Milan rimaneggiato e, per alcuni versi, sperimentale, con cambi in difesa, esordi a centrocampo e dubbi in attacco – guarda un po’, proprio come durante tutta la scorsa stagione con Filippo Inzaghi in panchina. Stasera forse si proverà Romagnoli terzino sinistro, si preserverà Bacca in vista della finale di Coppa Italia, al giovane Locatelli saranno date le chiavi del centrocampo rossonero.
La partita, si sa, è interlocutoria. Se l’Inter non farà risultato a Sassuolo, anche una (difficile) vittoria rossonera risulterà inutile e per tornare in Europa dopo tre anni si dovrà sperare nella finale di sabato prossimo. E’ davvero un peccato aver avuto un finale di stagione così mesto. Non che Mihajlovic avesse particolarissimi ed eccellenti meriti, per carità, lo ripeto ancora a costo di sembrare noioso, tant’è vero che pure il suo Milan ha avuto problemi con le piccole squadre, proprio come questo. L’aria, però, era di un qualcosa di compiuto, di un’idea messa in campo, esteticamente brutta ma con una certa efficacia, di un giovane, Romagnoli, messo sotto l’ala protettrice di quello che fu, con varie maglie, un buonissimo difensore centrale (oltre che un portentoso cecchino dai calci piazzati), di una formazione titolare più o meno stabile. Era una squadra che con corsa e fisico, rilanciandosi con Bonaventura e Niang e cercando la vena realizzativa di Bacca, sarebbe stata perfetta per l’appuntamento dell’Olimpico contro la Juventus, e forse anche per questa delicata partita di fine campionato. Ora, però, signora mia abbiamo il bel giuoco. Che roba, eh?
Gli avversari – La Roma cerca il secondo posto che vorrebbe dire qualificazione diretta alla prossima Champions League. Si trova due punti dietro al Napoli e nel vortice delle voci di mercato che vorrebbero Miralem Pjanic partente per Torino (che, diciamolo, scaverebbe un divario ancora più ampio tra Juventus e inseguitrici). Mancheranno Perotti e Keita, per il resto i giallorossi si presentano a San Siro al gran completo – da favoriti, ahinoi e ovviamente.
Le altre – Il Sassuolo, privo dello squalificato Berardi, ospita un’Inter a cui mancheranno, per diversi motivi, Handanovic, Perisic, Icardi, Medel e Miranda. Mancini prova all’ultima gara a rilanciare Eder, disastroso acquisto invernale.
Da seguire – Le partite dove c’è qualcosa in palio e non giocano in contemporanea col Milan, cioè Palermo-Verona e Udinese-Carpi.
Da evitare – Juventus-Sampdoria, in particolare il dopo gara.
IL PROGRAMMA DELLA 38a GIORNATA
Sabato 14 maggio 2016
– ore 17:00: Juventus-Sampdoria
– ore 20:45: Milan-Roma
– ore 20:45: Napoli-Frosinone
– ore 20:45: Sassuolo-Inter
Domenica 15 maggio 2016
– ore 18:00: Chievo-Bologna
– ore 18:00: Empoli-Torino
– ore 18:00: Genoa-Atalanta
– ore 20:45: Lazio-Fiorentina
– ore 20:45: Palermo-Verona
– ore 20:45: Udinese-Carpi
7 commenti su “Serie A 2015/2016 – 38a giornata”
I commenti sono chiusi.
Vero che Sinisa non ha avuto meriti incredibili, ma è vero anche che non ha avuto incredibili demeriti; non ci piove che avrebbe meritato alla grande di concludere la stagione e giocarsi la “sua” finale. Bisogna comunque vedere che cosa si intende per meriti di un allenatore. Secondo me uno che porta una squadra da sesto/ottavo posto al sesto posto di meriti ne ha. Poi oh, c’è chi dice che la rosa del Milan è da terzo in su, ma allora vale tutto. Il gioco di Sinisa, è vero, agli esteti non poteva piacere. Ma se volevi il bel gioco sceglievi Sarri e non Sinisa. Ma anche su questo occorre riflettere: quanti in questo Milan sono in grado di smarcarsi facendo girare il pallone rapidamente, giocare a due massimo tre tocchi e saltare l’uomo? Perché è questo che vuole Sarri eh…
BAH, io sono solo curioso di vedere all azione Locatelli dal primo minuto. Peccato che , grazie al genio in presodenza ed al suo minimè in panca, non avrà un gran ordine accanto a se, speriamo lui che non sia un bagno di sangue
Mihajlovic aveva fatto un buon lavoro. È un peccato perché mi rode il culo guardare Inter e Juve in Europa il prossimo anno. Ma considerando che il Milan fra qualche mese sarà ancora più debole, probabilmente saremmo comunque stati eliminati ai preliminari
Con sinisa eravamo una squadra umile e consapevole di come doveva e poteva stare in campo. E saremmo arrivati sesti e avremmo giocato una finale dignitosa.
Il capo ha sfasciato tutto.
Ma volete mettere che bel Giuoco adesso?
La nuova maglia fa schifo come chi la indossa!
Sarebbe meglio la maglia tutta nera visto che siamo in lutto per la dipartita della nostra squadra!
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