Stamani la Gazza ci schiaffeggia con una prima pagina da brividi. La prima cosa che ho pensato osservandola è stata: caspita!, siamo in una botte di ferro. D’altronde, quando tre scienziati del genere si riuniscono attorno a un tavolo, la prima sensazione del cacciavite che ne viene a conoscenza non può essere altro che di assoluta sicurezza. Ve li immaginate quei tre, a bocca piena, fra un bicchierino di quello buono e l’altro, discorrere seriamente del futuro del Milan? Io sì e, come ho detto, mi vengono i brividi.
Voglio bene ad Arrigo, sia chiaro; all’epoca fu esattamente ciò che era assolutamente necessario in una società nuova, affamata di vittorie, ricca da fare schifo ma totalmente inesperta di cose di campo. Con Gullit, Van Basten e compagnia avrebbe vinto qualcosa anche il compianto Bombolo, ma certamente della mentalità imposta da Arrigo, specialmente in campo internazionale, beneficiarono i Milan successivi e tutte le altre società italiane di vertice. La sua cultura del lavoro, la sua serietà, la sua cura maniacale dei dettagli rivoluzionarono senza ombra di dubbio il calcio italiano creando una scuola (e anche parecchi mostri, ma suppongo fosse fisiologico). Però insomma, basta; diciamolo, un po’ Arrigo ha rotto gli zebedei: dopo quel Milan, a parte qualche esperienza che lo fece uscire un po’ di testa e un buon secondo posto ai mondiali americani con la Nazionale (dai quali però, è giusto ricordarlo, eravamo praticamente fuori a due minuti dalla fine negli ottavi contro la Nigeria), il mio conterraneo non ne ha più azzeccata una. Sacchi era Sacchi nei primi anni novanta, poi è diventato qualcun altro: un tizio abbastanza noioso che viene invitato in qualche trasmissione televisiva a spiegare un calcio che non gli appartiene più, sovente a battibeccare con giovani colleghi che di lui e dei suoi insegnamenti ne hanno piene le palle. Se talvolta viene ancora interpellato da Silvietto e Adrianone è soltanto perché quei due sono totalmente incapaci di guardare avanti e adorano ricordare il tempo che fu davanti a una tavola imbandita; non vi è nessuna ragione tecnica, organizzativa, o qualsiasi altra cosa che possa in qualche modo fare il bene del Milan nella presenza di Arrigo Sacchi a questi summit. Proprio nessuna.
Comunque sia, pare che fra una portata e l’altra e qualche ruttino, i tre abbiano discusso della successione di Mihajlovic, la cui giubilazione era peraltro già stata decisa dall’inizio del campionato. Arrigo avrebbe proposto Di Francesco, il quale però ha già fatto sapere senza mezzi termini che non ama la confusione; in alternativa Giampaolo, ma qui occorrerebbe prima informare le Prefetture di tutta Italia affinché possano organizzarsi per prevenire eventuali disordini durante gli inevitabili festeggiamenti dei tifosi. Adrianone avrebbe proposto il solito Lippi, poiché lo sappiamo, lui quando vede gobbo non sa resistere. Silvietto invece, a quanto si dice, stravede per Brocchi; le ragioni sarebbero che gli piace come gioca la Primavera — pur non avendola mai vista giocare in vita sua — e che lo stratega del Torneo Di Viareggio pretende poco di stipendio — ecco, così a naso questa mi pare la ragione più verosimile…
Facciano loro. Come si evince chiaramente, mi sento in buone mani.
19 commenti su “Tranquilli, ci pensano loro”
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Mi sono appena seduto a tavola, nel bar dove pranzo almeno un paio di volte a settimana, prendo la gazza guardo la prima pagina e penso al blog…mi avete preceduto …
Non mi sento di commentare altro e ovviamente mi guardo bene dal leggere le minchiate scritte negli articoli…solo una parola: VERGOGNA
premetto che quanto scrive la Gazzetta, giornale ormai decaduto da anni, è messo lì così…tanto per parlare di qualcosa che non sia più serio, rimarca però l’unità di intenti, la comune visione del futuro e le lungimiranti ed innovative valutazioni che i 3 moschettieri celebrano sollevando i calici per brindare.
OT: leggevo che Silvietto, ieri, si è presentato alle 11.15 al funerale di Cesarone mentre questo cominciava alle 11. Anche da questi particolari, che sembrano piccoli ma non lo sono, capisci parecchie cose. Cin Cin
P.S. Arrigo l’avevo già scritto poco tempo fa che non mi mancava e lui stesso accresce questa mia convinzione.
Sacchi che per me , l’ho già ribadito più volte, è sempre stato un un mito, sta veramente insultando la sua storia a forza di prestarsi a queste squallide sceneggiate. Effettivamente mi sta scadendo un bel pò.
Tranquilli il prossimo anno saremo da scudetto…Il presidente vuole brocchi in panchina!
perchè ogni tanto non facciamo un post extracalcistico?
Boh? Forse perché questo è un blog di calcio. 😉
si è fatto male il capitano montocazzo.
e adesso come si fa a perdere?
Zio ma tu non vieni a Roma a vedere la finale?
Dai ci saremo un po’ quasi tutti, a parte Ricky che va a gnocca come sempre 😉
“Di allenatori bravi ce ne sono tanti, io preferirei che rimanesse Mihajlovic”. Arrigo Sacchi, intervenuto a Rai Radio2, dice la sua sul futuro della panchina del Milan. Mentre in casa rossonera si fa sempre più concreta la candidatura di Brocchi per la prossima stagione, Sacchi vota per il serbo e tira una frecciatina: “Di Francesco? Una società seria dovrebbe stare attenta prima a chi prende…”.
I funerali di Cesare Maldini sono stati l’occasione per un incontro con Berlusconi e Galliani. Sacchi spiega: “Sì, ci siamo incontrati ma principalmente per parlare di ricordi e di calcio in generale: è stato un amarcord. Tra di noi c’è stima reciproca”.
dai Arrighe lo scagioniamo per sta volta…
pare che contro la juve giocherà….locatelli.
io dico solo che se sinisa lo fa,è un grandissimo.
Caspita, sono curiosissimo di vederlo visto il gran bene che se ne dice.
Certo che contro la Juve come esordio non è per debolei di cuore.
Vedo comunque mongolivo dato in panca, non vorrei fosse la solita minchiata di Pellegatti
Ma si, giochi pure questo Locatelli. Peggio di Montolivo di certo non potrà fare
Uo locatelli lo farei giocare titolare di qui alla fine del campionato, ma nn contro la juve xke si rischia di fargli fare una brutta figura (nn x colpa sua) e si rischia di bruciarlo, meglio aspettare un altra partita e poi titolare nelle partite che mancano
“Se il vincitore della coppa Italia si qualifica per la Champions League o l’Europa League via campionato, (in questo caso la Juve se vince la Coppa Italia) la squadra meglio piazzata in campionato tra quelle non qualificate si qualifica per l’Europa League”: e non la seconda in Coppa Italia……. così recita l’articolo 3.04 del regolamento della seconda competizione internazionale per club, approvato per il periodo 2015-2018.
Dunque, la sostanza è una sola: per approdare in Europa League mediante la Coppa Italia il Milan ha una e una sola possibilità, ovvero battere la Juve in finale…….e alzare il trofeo. L’altra possibilità?
Mabel, la squadra meglio piazzata fra quelle non qualificate è proprio il Milan. Il problema è che il Sassuolo sta dietro a un punto.
Se Locatelli farà bene, trapelerà certamente la solita indiscrezione di una forte pressione presidenziale per farlo giocare, nonostante lo scetticismo del tecnico. Se invece farà cagare, la scelta sarà tutta di Sinisa.
tranquilli ragazzi sulla gazza c’è l’intervista a honda, dice che lo sa lui come si batte la juve..stiamo sereni
Figata. L’ho letta. Nascondetela a Betis… :rotfl: :rotfl: :rotfl:
https://twitter.com/GiovanBis/status/718356247234396161
troppo tardi MarcoVan 😀 :rotfl:
betis è un genio vero.