21 4 minuti 9 anni

godoGodo. E giacché godo li vedo già i loro ditini agitati in segno di disapprovazione per la mia mancanza di sportività. E le solite sciocchezze del tipo: “tu dov’eri, al cinema?” (risposta: no, ero davanti alla TV a godere come un riccio alla faccia tua). Mi pare di averlo già detto in passato: quelli che dicono che bisogna tifare per le italiane sono degli ipocriti; anche perché gli stessi chissà che cosa fecero nell’anno del triplete interista o in occasione delle nostre numerosissime finali di Champions. Difficilissimo immaginare i gobbi con le facce sfigurate dalla felicità mentre il Capitano sollevava la coppa ad Atene, o in lacrime nell’infausta notte di Istanbul. Chiaro, se ora glielo rinfacciate, un buon 50% di gobbi avrebbe pure il coraggio di spergiurare che loro tifano sempre per le italiane in Europa; ma non cascateci, lo fanno soltanto per farvi sentire delle merde, per impedirvi di godere come meritate.

Sono trascorsi quasi trent’anni ma ho bene impressa nella mente la notte di Barcellona. Non potrebbe essere altrimenti, soprattutto per la gioia che provai allora. Ma non soltanto per quella. Eravamo a casa di amici,  una decina di persone, maggioranza gobba, nessun interista, un viola, un torinista. E un solo milanista: il sottoscritto. Rammento che all’inizio della partita — che la RAI riuscì a trasmettere con mezzi di fortuna malgrado uno sciopero della TV spagnola, eseguendo un capolavoro decisamente d’altri tempi — il borbottio gobbo in sala raccontava di uno Steaua strepitoso, temibilissimo. L’atmosfera che mi si voleva dare a intendere era la seguente: sarà dura per voi, ma vediamo di buon occhio questo nuovo Milan berlusconiano, perché a noi piace il bel calcio. Quando la partita cominciò ad andare come tutti sappiamo, ossia con un Milan che più che una squadra di calcio pareva un rullo compressore, lo Steaua, strepitoso e temibilissimo appena due orette prima, diventò improvvisamente una banda di scappati di casa, e Hagi e Lacatus due indecenti pipponi. Per non parlare poi della nebbia di Belgrado e degli inglesi che non c’erano. Finita la partita nessuno dei gobbi si congratulò, anzi, sbavavano rabbia come cani idrofobi (ed erano, e sono tutt’ora, tutti buoni amici), continuando a trovare patetiche scuse per sminuire quell’impresa. Esultai loro in faccia, rammentai loro che l’unica Coppa Dei Campioni che avevano vinto con un rigore per un fallo a metacampo era lorda di sangue (e ciò non contribuì certamente a rasserenare gli animi),  feci le scale  a tre o quattro gradini alla volta seguito dal viola e il torinista, caricai questi ultimi in auto e con loro andai a strombazzare in centro circondato da bandiere rossonere. Quella sera capii che nessuno tifava per le altre italiane, anche se ufficialmente sosteneva di farlo.

Detto ciò, il godimento non mi impedisce di congratularmi per la bella prestazione nelle due partite contro i più forti crucchi. Non mi costa nulla.

21 commenti su “Godo

  1. Lo steaua bucarest a quel tempi era una delle squadre più forti al mondo, così come lo era il real che demolimmo in semifinale. i giovani di adesso potrebbero essere tratti in inganno, visto che col crollo del comunismo le big dell’est sono ovviamente cadute in disgrazia. ma negli anni ’80 non era affatto così. detto questo, non so se le attuali big (BM, PSG, real, Barca) sono più fporti delle big di allora. la cosa certa è che allora e per i successivi 10 anni (anzi qualcosa in meno) la squadra più forte al mondo è stata il Milan.

  2. Ieri per un’oretta abbondante ho avuto una strana sensazione allo stomaco.
    Non è il massimo godere delle disgrazie altrui ma quando si tratta delle Merde è più che lecito ed un’eccezione si può ben fare.
    Il massimo sarebbe un contraccolpo psicologico e la perdita anche dello scudetto, ma credo si impossibile, in Italia non hanno avversari purtroppo…

  3. Beh, io ero al Camp Nou “quella” sera. Non vidi gobbi o futuri prescritti ma in compenso i catalani gioivano per le 5 pere rifilate al Real e quindi testimonio che anche in Spagna è come da noi: delle altre se ne fottono alla grande.

    Non le ho viste, mi rifiuto di avere Premium, ma ho solo controllato alcune notifiche e quindi non so se sono usciti a testa alta, altissima o chinata. Mi fido di voi che l’avete vista 😉

  4. L’importante è che siano usciti, anzi così da ancora più gusto 🙂

  5. Sottoscrivo in toto il post.
    E mi ricordo anch’io tutte le reazioni di amici di altri colori nelle mie gioie e delusioni. soprattutto Istanbul.
    Quindi me ne fotto anch’io dei bei discorsi ipocriti.
    Purtroppo però ieri dopo un momento di soddisfazione mi è salita l’amarezza nel pensare a come ci siamo ridotti (da sempre io sul tifo la cosa più importante è come andiamo noi piuttosto che gli altri), almeno quelli queste partite le vivono ancora e andranno avanti a lungo.
    noi?

  6. che poi, ora che ci penso, ricordo i clacson sotto casa quando Boli ci fulminò. Quindi va bene, anzi molto bene, così.

  7. Godere delle sconfitte altrui è purtroppo uno degli ultimi piaceri calcistici che ci sono rimasti. Anch’io, se penso a come siamo messi noi, non riesco a non dirmi amareggiato. E godere non ha più il gusto di una volta. Un tempo a Monaco ci andavamo noi a ribaltare il 2-2 dell’andata, ma vabbé… altra storia. 😥

  8. Non scherzo, mi è successo poco fa: “Io tifo sempre per le italiane!” Ma va a cagare…

    Comunque, sono d’accordo che siamo amareggiati per la nostra situazione. Ma le vicissitudini europee dei gobbi sono un’altra cosa.

  9. la cosa che mi fa godere di più è che hanno annullato un loro goal regolare per un fuorigioco inesistente, e che hanno triturato il bayern per 60 minuti abbondanti…

    .. e poi sono stati puniti sul più bello, quando con la loro spocchia di maiali già pregustavano i quarti.

    Il calcio in qualche maniera sta regalando tamnte soddisfazioni in questi anni, la giustizia triofa e qui bastardi vanno a casa rosicando e spernacchiati

    con tanti saluti alla vostra sportività di sto cazzo

    ALZALA GIGI, ALZALA!!!! :winner: :winner: :winner:

  10. che poi, se dobbiamo fare il calcolo di quanti centrimetri i gobbi siano ancora a debito con la giustizia sportiva e la storia, non ne basterebbe uno di Rocco Siffredi :mrgreen:

  11. il top sarebbe un gol del Toro entro 2 minuti dall’inizio del derby ma so di chiedere troppo. Pazienza :seghino: :seghino: :seghino:

  12. il top sarebbe un gol del Toro entro 2 minuti dall’inizio del derby

    … e per fare bingo scudetto al Napule e coppetta a noi :winner:

  13. che poi, se dobbiamo fare il calcolo di quanti centrimetri i gobbi siano ancora a debito con la giustizia sportiva e la storia, non ne basterebbe uno di Rocco Siffredi :mrgreen:

    La scorsa settimana, ascoltando Radio Sportiva, ne ho imparata una nuova che non ricordavo … l’anno dello scudetto gobbo a 51 punti (contro i 50 del Toro) ci fu un episodio di gol fantasma nella sconfitta, a fine campionato, dei granata a Genova contro i ciclisti. Sul 2-1 per i doriani, un cross di Claudio Sala fu deviato in porta da Agroppi … il portiere avversario smanacciò la palla dopo che la stessa aveva superato abbondantemente la linea bianca, ma l’arbitro non se ne accorse … :seghino:

  14. … e per fare bingo scudetto al Napule e coppetta a noi :winner:

    Max, tu stai provocando la sorte oltre ogni limite. :mrgreen:
    Se dovesse mai avverarsi una cosa del genere, credo che faticherei a sopravvivere alle risate. Vuoi che muoro???? :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

  15. La scorsa settimana, ascoltando Radio Sportiva, ne ho imparata una nuova che non ricordavo … l’anno dello scudetto gobbo a 51 punti (contro i 50 del Toro) ci fu un episodio di gol fantasma nella sconfitta, a fine campionato, dei granata a Genova contro i ciclisti. Sul 2-1 per i doriani, un cross di Claudio Sala fu deviato in porta da Agroppi … il portiere avversario smanacciò la palla dopo che la stessa aveva superato abbondantemente la linea bianca, ma l’arbitro non se ne accorse

    Giusto per essere precisi. Il campionato non era quello dei 51 e 50 punti, ma quello del 1971/72: Juve 43, Milan e Toro 42. Il fattaccio capitò a Marassi il 12 marzo 1972, sesta di ritorno, e non fu il portiere a smanacciare, ma Marcello Lippi di piede. Palla dentro o no le immagini chiariscono molto poco.
    Qui comunque la storia e le immagini: http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Torino/02-02-2016/sampdoria-toro-quel-gol-fantasma-marassi-che-tolse-scudetto-torino-140519717952.shtml

  16. Venerdi, 18 marzo. Io godo ancora.

    La gente al bar mi ha preso per un ultras del Bayern.

    I miei due amici gobbi quasi non mi rivolgono piu` la parola.

    Non so se ho esultato di piu` al rigore di Sheva.

    Abbracci a tutti, troppo felice. Gobbi di merda. Li odio profondamente.

  17. Anche al bar dove sto pranzando io oggi circoletto di allenatori che discutevano dei cambi…..
    Passando e senza rivolgere lo sguardo: ” è inutile che state a discutere, la coppa non è roba per voi” e mi sono infilato in sala da pranzo
    ..che ghigne.

  18. scudetto al napoli e coppa a noi…

    significa che gli interisti troverebbero un nuovo significato della parola TRIPLETE.

  19. Oh ieri un gobbodimerda mi ha detto “La Coruna”.

    Ho risposto “è passato tanto tempo… è stato l’anno dopo Manchester?”

    silenzio. :winner: :winner:

  20. Il gufare è per me il sale del calcio. Non ho mai fatto iltifo per le italiane tranne che nel 1984 per la Roma ma solo per rompere i coglioni agli amici gobbi che non avevano ancora vinto nulla.

    Una delle più belle soddisfazioni, nel 1983, assieme ad altri gufi interisti per la maggior parte, festeggiare in piazza come una nostra vittoria diretta il gol di magath.

    Ho visto e gufato la partita insieme ad un mio amico bolognese. Questo per sottolineare la differenza tra noi e loro, la juve è odiata da tutti indistintamente, cosa che invece non succede con noi. Il tifoso medio del Bologna ad esempio, non ha gioito di Istanbul…

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