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Con una fatica immane e solo dopo 120 minuti di gioco il Milan accede ai quarti di finale di Coppa Italia, rubacchiando la qualificazione a un Crotone spavaldo e guerriero che avrebbe meritato un finale ben diverso. A dispetto delle dichiarazioni bellicose e dei proclami di vittoria della Coppa Italia, Sinisa Mihajlovic schiera una formazione di riserve e torna al 433 da poco accantonato per far posto al 442 nell’ultima di campionato contro la Sampdoria.

Primo tempo da vomito verde stile Regan MacNeil, la bimba del film L’Esorcista. La squadra è troppo imbottita di seghini per poter produrre qualcosa di decente. In questo senso il giapponese Honda è in gran spolvero; incredibile come questo seghino antropomorfo non abbia il passo neanche per saltare giocatori di serie B, una categoria dove, tra l’altro, farebbe fatica a trovare spazio con buona pace delle sue grupies. Sono così gli ospiti a rendersi più pericolosi in diverse occasioni, specie con Martella e Palladino. Per il Milan da segnalare solo un paio di belle giocate di Suso con la solita giocata ad accentarsi partendo da destra. Poco altro e tanti fischi.

Il male
Il male

Secondo tempo che si apre col botto. Bella verticalizzazione di Poli per L.Adriano che salta il portiere e deposita in rete. Si tratta di un fuoco di paglia però. Il Crotone riprende piano a piano a spingere, e sfruttando la mollezza del Milan riesce a pareggiare con Budimir. A quel punto l’impavido Sinisa capisce che tira brutta aria e inserisce Bonaventura e Niang sostituendo Nocerino e Suso. La mossa non dà i frutti sperati, ed è sempre il Crotone a rendersi pericoloso. Il Milan invece è molle, rappresentato (manco a dirlo) dal peggior giocatore che ne abbia mai vestito la maglia, quel Keisuke Honda ora spostato a destra con risultati pressoché nulli. Stoian, Martella e Budimir sembrano tarantolati e fanno penare i ben più pagati colleghi a strisce rossonere. A risolvere la partita ci penserà Bonaventura con una magistrale punizione all’ultimo minuto del primo tempo supplementare. Niang (inspiegabilmente nervosissimo e da rosso in almeno due occasioni) chiuderà definitivamente i giochi nel secondo con un comodo appoggio a tu per tu col portiere avversario.

In sintesi, una squadra già lacunosa a livello di titolari, non poteva che essere oscena se schierata con le riserve. Certo, pensare di rubare la partita al Crotone non se lo sarebbe mai aspettato neanche il più pessimista, ma questo è quello che si è visto. Onore alla squadra calabrese e ai suoi tifosi che potranno essere fieri dei propri giocatori. Noi molto meno.

77 commenti su “Milan Crotone 3-1

  1. Adriano una stella
    Montolivo una stella
    Bonaventura una stella

    Honda tre bidoni
    Suso due bidoni
    Zapata due bidoni

    Sinisa pollice verso

    Per carità, giusti i discorsi sul ”messaggio” alla Società, sul capire di chi fidarsi e chi gettare nell’umido etc, ma buttare scientemente la partita col Crotone per far vedere che le riserve non sono da Milan (MA VA!? MA DAVVERO?! CHE NOVITA’!!!!111!) mi ricorda tanto la storia di quello che si era tagliato il…ci siamo capiti…per far dispetto alla moglie!

    Nota di demerito a Niang, per una volta nella vita si era guadagnato il ruolo di ”cambio spacca-partita”, è entrato in campo come se tutto gli fosse dovuto. Anche no, grazie.
    Temo sia sempre e solo il solito wannabe che avevamo sbolognato, altro che crescita, o cambio di mentalità…

  2. Boss facendo una valutazione puramente ‘sulla carta’ a mio giudizio è superiore a kucka e inferiore a Montolivo.
    Attualmente viste le condizioni dei tre probabilmente è inferiore ad entrambi ma con un minimo di forma sarebbe inferiore a kucka e superiore a Montolivo.

    Resta il fatto che non credo sinisa smaniasse per averlo ma devono avergli detto che o lui o niente (così diranno che abbiamo rinforzato il settore più bisognoso visto che per il resto siamoapostocosi) e, senza ombra di dubbio, non è il giocatore di cui avevamo bisogno (anche se fosse al top della sua forma e nel miglior momento della sua carriera, tanto per capirci).
    Abbiamo lievemente migliorato il livello del primo rincalzo da far subentrare…
    Sti gran cazzi, come dicono i francesi…

  3. E’ talmente superiore a Kucka e Montolivo che a 28 anni, e cioè nell’età top per un calciatore, non riesce a trovare una squadra. NON RIESCE A TROVARE UNA SQUADRA, questo è fuori rosa da 10 mesi e non se lo caga nessuno!!A 28 ANNI!
    Mi sembra di cadere dalle nuvole, solo io ricordo Boateng come il giocatore più impreciso nei passaggi che il Milan ha avuto negl’ultimi anni? e lo vogliamo mettere proprio in un ruolo dove la precisione dei passaggi è fondamentale? mamma mia …
    Questo per quanto riguarda le doti tecniche, per il resto al Milan servono giocatori che hanno voglia di emergere di vincere di crescere e che si sentano onorati di indossare la maglia, lui viene al Milan perchè NON ha altre opportunità.

  4. Credo sia giusto ripercorrere brevissimamente la storia di Boateng al Milan.

    – acquistato alla cieca da Preziosi per le solite questioni di Galliani
    – Si pensava fosse un buon interno nel centrocampo a tre. Allegri lo bocciò dopo 10 minuti.
    – Quell’anno c’era Ibra, Allegri intuì che Boateng sarebbe stato una perfetta marionetta nelle mani dello svedese. Lo mette trequartista atipico e Ibra lo telecomanda alla perfezione, facendogli fare un campionatone.
    – L’anno dopo Ibra viene venduto e Allegri passa dal 4-3-1-2 al 4-3-3. Lo riprova interno di centrocampo e lo riboccia dopo 10 minuti.
    – Fa parecchie partite in panca, poi Allegri lo rispolvera come ala offensiva, dove fa discretamente.
    – In estate venduto allo Schalke, ovviamente alla metà di quello a cui sarebbe stato venduto due anni prima.

    Ora dopo, tutto questo, mi si dice che Boateng potrebbe giocare come interno nel 4-4-2 di Sinisa. Ma dove siamo su Scherzi a parte?

    Boateng in questo momento dovrebbe avere un solo ruolo in serie A: l’aiuto magazziniere, e solo se avesse una grande raccomandazione.

  5. E’ talmente superiore a Kucka e Montolivo che a 28 anni, e cioè nell’età top per un calciatore, non riesce a trovare una squadra. NON RIESCE A TROVARE UNA SQUADRA, questo è fuori rosa da 10 mesi e non se lo caga nessuno!!A 28 ANNI!

    Scusa EC, perché Montolivo e Kucka che mercato hanno?
    Li abbiamo strappati alla concorrenza di Mancester e Barca?

    Non dico tu abbia torto ma non più di 6 mesi fa ci hanno preso per il culo con Witsel per poi prendere Kucka…
    Il nostro miglior centrocampista è stato preso per caso e solo perché è saltato il contratto con Biabiany…

    Questo per quanto riguarda le doti tecniche, per il resto al Milan servono giocatori che hanno voglia di emergere di vincere di crescere e che si sentano onorati di indossare la maglia, lui viene al Milan perchè NON ha altre opportunità.

    Su questo sono completamente d’accordo, ma mi dovresti dire a parte Romagnoli e Bacca, chi risponde a questo identikit dei nostri acquisti recenti…

    Vorrei fosse chiara una cosa: anche a me Boateng fa cagare, ma ciò non toglie che ci sia chi fa più cagare di lui in questa rosa, giusto per ricordare il nostro livello infimo…

  6. Ora dopo, tutto questo, mi si dice che Boateng potrebbe giocare come interno nel 4-4-2 di Sinisa. Ma dove siamo su Scherzi a parte?

    Elbo hai letto da qualche parte che sarebbe ottimo come interno o che farebbe la differenza?
    Non potendolo posizionare nel ruolo di magazziniere (che gli calzerebbe a pennello, convengo) lo faresti giocare punta come Silvietto?

    Scusate ma leggo commenti dove pare che il nostro centrocampo schieri fenomeni del pallone e che le nostre trattative riguardino Iniesta, Pogba e Borja Valero…

    La realtà oggi è questa.
    L’ultimo centrocampista forte per cui sono stati spesi dei soldi (veri, non 4 mln per puro culo) al Milan è Seedorf…
    Di cosa stiamo parlando???

    Boateng fa cagare? Ovvio!
    Possiamo sperare / avere di meglio?
    Dubito fortemente…

  7. Sicuramente hanno più mercato di Boateng che è a piedi da 10 mesi.
    Per il resto elbo ha raggiunto la perfezione nella sua sintesi.

    A Parte romagnoli e barca? bonaventura, bertolacci , kucka, antonelli, calabria, de jong, lopez ed anche poli, con tutti i loro limiti tecnici mi sembra che in campo abbiano sempre dimostrato di essere professionisti seri, ed hanno sempre rispettato la maglia.. Che dopo siano nei loro limiti tecnici giocatori mediocri e non da Milan ( tolto bonaventura) ne possiamo parlare, ma non è di caratura tecnica che io parlavo, come hai ben capito.

  8. Sicuramente hanno più mercato di Boateng che è a piedi da 10 mesi.

    Dubito fortemente, ma se la pensi così prendo atto…

    Sul livello del professionista concordo pienamente, ma forse dovremmo renderci conto che non siamo più il Milan dei Nesta Gattuso Maldini, ma quello dei teatrini tra giocatori, quello dei Bonera che si picchia con Amelia e delle uova notturne di Seedorf…

    Poi forse mi sbaglio io, ma un conto è sperare che il Milan di cui sopra ritorni, altra cosa è prendere atto del fatto che, ad oggi, non c’è speranza alcuna che ciò accada a breve…

    PS:
    bonaventura, bertolacci , kucka, antonelli, calabria, de jong, lopez ed anche poli, con tutti i loro limiti tecnici

    Ec, perdonami, non voglio polemizzare, ma se bastasse “la voglia di emergere di vincere di crescere” pure metà del Crotone potrebbe giocare nel Milan…

  9. Fede, permettimi di dissentire. Io credo che di interni migliori di Boateng (che tra l’altro interno non è) in giro per il mondo ce ne siano tantissimi. Per scovarli sarebbe sufficiente muovere il culo da Forte dei Marmi e da Giannino. Ogni anno molte squadre di serie A, anche di seconda e terza fascia, presentano un nome sconosciuto nei ruoli che servono loro, noi non ne siamo capaci. Ogni anno su qualcuno ci diciamo: porca puttana, come mai non l’abbiamo preso noi questo qua?

    Noi siamo solo in grado di prendere giocatori che ci consiglia qualche procuratore amico o minestre riscaldate.

    No, mi spiace, Boateng non riuscirai a farmelo piacere nemmeno un po’! 😉

  10. Io credo che di interni migliori di Boateng (che tra l’altro interno non è) in giro per il mondo ce ne siano tantissimi. Per scovarli sarebbe sufficiente muovere il culo da Forte dei Marmi e da Giannino. Ogni anno molte squadre di serie A, anche di seconda e terza fascia, presentano un nome sconosciuto nei ruoli che servono loro, noi non ne siamo capaci. Ogni anno su qualcuno ci diciamo: porca puttana, come mai non l’abbiamo preso noi questo qua?

    Noi siamo solo in grado di prendere giocatori che ci consiglia qualche procuratore amico o minestre riscaldate.

    No, mi spiace, Boateng non riuscirai a farmelo piacere nemmeno un po’! 😉

    😯 😯 😯 😯 😯

    Ragazzi scusate!

    Leggendo MV mi sono reso conto che, forse, mi sono espresso tremendamente male!

    BOATENG MI FA CAGARE DURO E PURO!
    QUESTO IL MIO PENSIERO!
    NON VOGLIO FARLO PIACERE NESSUNO VISTO CHE NON PIACE NEMMENO A ME!

    Sto cercando di dire un’altra cosa.
    Che proprio in virtù del fatto che quello che ha scritto il Boss si ripete ormai da qualche (troppi) anno a questa parte, difficilmente possiamo aspettarci di meglio…

    Bertolacci era da prendere quando giocava a Lecce, non strapagandolo alla Roma.
    Tanto per fare un esempio.

    Sto cercando solo di dire che con la società attuale e allo stato attuale difficilmente possiamo sperare che siano in grado di trovare di meglio.
    Spero di essere eccessivamente pessimista, ma ormai vedo il nero più nero che c’è fino a quando non cambierà qualcosa ai vertici.
    Se pensate che i nostri migliori colpi nell’ultimo calcio mercato sono stati i tagli dei vari Essien, Munatari e compagnia, credo che il livello sia chiaro a tutti..

  11. Fede, scusa, ma quali polemiche,che discorsi sono?, tu mi hai chiesto chi oltre romagnoli e bacca, secondo me, onori la maglia. E io ti ho risposto.il resto che c’entra?

  12. Ec intendevo dire che rispetto la tua opinione, ma Bacca e Romagnoli mi sembrano “giocatori da Milan”.
    DJ e D Lopez e anche Bertolacci dai, anche…
    Gli altri degli onesti pedatori che in un Milan normale, non dico quello degli invincibili, faticherebbero ad essere convocati.

    Non volevo polemizzare nel senso che sono considerazioni personali e magari tu pensi che Antonelli sia da pallone d’oro (non mi sembra e non credo che tu la pensi così, dico per dire), visto che le valutazioni sui giocatori sono quasi sempre opinabili…
    Tutto lì.

  13. Fede, nell’ultima riga stavo scherzando, infatti ho messo la faccina. So perfettamente che tu non sei uno che cerca di imporre la propria opinione.

  14. Grazie Boss!
    Siccome leggendo mi era venuto il dubbio di essermi espresso male ci tenevo a precisare.
    In passato ho difeso il Balo per mia convinzione personale – condivisibile o meno – ma in questo caso credo sia impossibile giustificare una scelta del genere da qualsiasi punto di vista…

  15. state parlando del nulla,boateng non giocherà una partita che sia una.

    viene ingaggiato solo e soltanto perchè i soliti noti si intaschino un pò di grana sottoforma di percentuale sullo stipendio del boammerdaccia.

    tipo traorè,non so se ve lo ricordate.

  16. C’è anche questa versione:

    Il secondo mistero riguarda Kevin Prince Boateng, reingaggiato dal Milan dopo qualche settimana in cui ha usato Milanello come una palestra per tenersi in forma dopo la fine del suo rapporto con lo Schalke 04 e le visite mediche non passate negli Emirati, non proprio un bel biglietto da visita. Se a questo si aggiunge il fatto che Mihajlovic è quanto di più lontano ci sia, come mentalità dentro e fuori dal campo, da Boateng il mistero diventa doppio. Spiegazione: una persona molto tifosa di Boateng (non quella a cui state pensando) ha perorato la causa del ghanese di Germania direttamente presso Berlusconi, scavalcando Galliani. Preso per sfinimento e alle prese con altre grane, anche di salute, il Cavaliere ha detto sì. E così è stato aggiunto un posto a tavola.“(Stefano Olivari — Guerin Sportivo)

    Olivari non è, di solito, un cazzaro. Nulla di stupefacente, sarebbe la conferma dei modi con i quali si prendono le decisioni importanti nel Milan. La novità sarebbe che, stavolta, Galliani non centra nulla.

  17. ed emanuelson? anche li un suo grande tifoso (???) ha scavalcato galliani sfinendo berlusca?

    ma dai.

    piuttosto pare che ci interessi un difensore serbo dal nome beneaugurante: VINKO SOLDO.

    però non ho guardato bene se era lercio.

  18. RAga, Boateng fa cagare il cazzo. Sportmediaset dice addirittura che prendera la 10 del giallo che non capisce perché non gioca che tornerà in Russia (…).

    Detto questo però leggere

    Ora dopo, tutto questo, mi si dice che Boateng potrebbe giocare come interno nel 4-4-2 di Sinisa. Ma dove siamo su Scherzi a parte?

    ricordo all’autore della frase che lui auspicava Honda come esterno destro perché faceva bene la fase difensiva.

    Se quello era Scherzi a Parte questo cos’è?

  19. Fra Honda e l’attuale Boateng, tutta la vita Honda come esterno destro. Ma anche Nocerino, Abate, De Jong, Suso, il Jose MAuri del primo tempo col crotone.

    chiunque, in questo momento, è meglio di Boateng.

  20. una persona molto tifosa di Boateng (non quella a cui state pensando) ha perorato la causa del ghanese di Germania direttamente presso Berlusconi, scavalcando Galliani

    Quindi in pratica: o la buona (come il pane) Melissa si è adoperata in una cena elegante, oppure basta avere uno sponsor per essere messi sotto contratto dal Milan…

  21. Fede, a implementare il trafiletto di Olivari c’è questo sfogo di Tavaggia, dirigente del Milan che fu.Se hai tempo, e soprattutto voglia, leggilo. E’ interessante, pur essendo nient’altro che un conferma di ciò che chi è privo di prosciutto negli occhi dice da anni.

    “Una volta molto semplicemente si lavorava in pochi e tutti coesi, oltre a vincere c’era un clima di gioia e una positività che pervadeva spogliatoio e società, si affrontavano i problemi consci di poterli risolvere, c’era fiducia tra noi e ognuno dava il massimo per contribuire al risultato, invidie – gelosie – furbetti – giochi di potere restavano fuori dalla porta e tutti sapevano che al Milan si lavorava seriamente. Gli errori erano di tutti e i successi erano della società, il Presidente era a disposizione per aiutare chiunque ne avesse avuto bisogno e nessuno pensava di essere l’unico ad avere il potere di condizionare gli altri, si parlava si discuteva e si organizzava il lavoro tutti insieme. Poi tutto è cambiato, il Presidente non ha avuto più tempo di aiutare e infondere certezze, gli organici societari sono aumentati a dismisura, si è creato un clima opposto a quello precedente che tanto aveva contribuito ai successi, sono cominciate le paure in un mondo che non voleva o non sapeva prendersi responsabilità neanche nel proprio lavoro quotidiano, la paura di non essere apprezzati, la paura che il vicino di ufficio facesse miglior figura, la paura di fare qualcosa che non sarebbe piaciuto ai vertici della società. E’ nato così un immobilismo forzato dal quale non si è ancora usciti, anzi era maglio non avere iniziative così non ci sarebbe stato il rischio di sentirsi una ramanzina o di rischiare un castigo o una retrocessione interna. Questo clima che non solo ha bloccato quel gruppo che aveva portato innovazione e successi prima in TV e dopo nel calcio non solo ha contribuito a ridurre il Milan alla pari di molte altre società di medio livello ma è anche peggiorato negli ultimi anni, successivamente alla suddivisione tra Guelfi e Ghibellini. Il popolo dei lavoratori ( tanti e troppi ) si è ancor di più impaurito , hanno avuto il tempo di nascere piccole aree di potere protette o poco considerate che vivacchiano consentendo ad alcuni di vivere di favoritismi e amicizie che nulla portano alla causa della società ed è stato impossibile procedere con un progetto a medio – lungo termine. A turno abbiamo assistito a dichiarazioni di impotenza relative a finanze che scarseggiavano contrapposte a dichiarazioni di progetti enormi e di grande respiro, nel frattempo il campionato e le competizioni internazionali hanno avuto di anno in anno inizio e fine e il Milan non è riuscito ad esserne protagonista. Siamo purtroppo diventati come tanti altri noi che avevamo l’orgoglio di essere diversi e più bravi. non penso che ci sarà possibilità di cambiare questo stato di cose perchè solo Silvio Berlusconi avrebbe potuto farlo ma si è capito da tempo che non vuole o non può. Il mio pensiero va a quegli anni nei quali si vinceva e ci si divertiva non solo perchè non si sbagliavano acquisti, dirigenti e allenatori, ma anche perchè c’era un grande rispetto reciproco che non c’è più. Sono certo che molti penseranno che queste parole sono dettate da un risentimento personale che invece confermo non esserci, quelli come noi che hanno vissuto il vero Milan e che non sono cambiati per necessità o convenienza non sanno cosa sia il risentimento e l’invidia , sono sentimenti che lasciamo agli altri che hanno accettato di spegnere il cervello pur di mantenere il portafoglio. !” (Paolo Tavaggia — dirigente del Milan degli anni d’oro)

    colpadiallegri…

  22. Marco Van…
    #colpadelmister

    Questo pezzo mi ha fatto incazzare davvero “gli organici societari sono aumentati a dismisura”

    Una volta c’era il Meani di turno che con il suo ruolo di testadilegno ci ha in parte salvato da calciopoli…
    Ma nella società in cui AG fa il vicepresidente, ds, osservatore e altro ancora, dire una cosa del genere è addirittura grave.
    In pratica si sono aggiunti posti nei settori in cui non serviva e si sono tagliati quelli che, con il loro lavoro, potevano ostacolare quello del pelato.
    Ora io mi chiedo come sia possibile che uno che, per sua stessa ammissione, “ci mette i soldi” non si renda conto di ciò.

    In realtà torniamo al fatto che quelli che non hanno gli occhi chiusi, hanno capito benissimo che a SB conviene che le cose stiano così, cose che diciamo da anni e che ai tifosi patentati suonano come bestemmie contro il loro dio.

    Quello che ancora non riesco a capire nemmeno ipotizzando i complotti più oscuri e nascosti è perché e in che modo gli convenga o che vantaggio ne tragga.

    Purtroppo la cosa peggiore è che per sperare che qualcosa cambi, dobbiamo anche sperare che il Milan continui a fare cagare e, onestamente, ancora non ci riesco.

  23. ha perorato la causa del ghanese di Germania direttamente presso Berlusconi, scavalcando Galliani

    Ma poi mi chiedo: ma quindi Galliani non lo voleva?
    Ma il cazzo di presidente dà ascolto al merda solo quando vuole lui?
    Ma porca puttana come mi fanno avvelenare ste cose…

    Oggi sono davvero sull’incazzoso andante, sarà perché in vista della partita di domenica il Carpi è la classica squadra con cui noi rischiamo la magra colossale…

  24. Preciso solo che è Paolo TavEggia. E che ha lavorato anche per i prescritti.
    C’è anche questa intervista del 2004 dove parla dei prescritti e, giusto per par condicio, mi sembra bello vedere che anche nella sponda dispari del Naviglio le cose non erano poi tanto diverse:
    Non poteva non esserci. E infatti rieccolo Paolo Taveggia, 52 anni, manager milanese di successo con il talento dell’organizzazione a “Casa azzurri” a dare una mano all’amico Gianluca Innocenzi, direttore marketing di Enoteca d’Italia, uno degli sponsor della Nazionale. Un osservatore speciale del campionato italiano e in particolare delle due milanesi, Milan e Inter, per le quali ha lavorato come dirigente. E da lui arriva una lucida analisi dei trionfi rossoneri e dei tonfi nerazzurri.
    “Al Milan furono anni di lavoro stupendi, di rapporti idilliaci all’interno. Lavoravamo bene, orgogliosi, motivatissimi, senso dell’appartenenza e con ruoli ben definiti. E i risultati arrivati via via con Sacchi e Capello si sono visti. Non ringrazierò mai abbastanza Berlusconi per avermi dato questa opportunità”.
    Ben diversa è stata l’esperienza all’Inter.
    “Di Massimo Moratti ero e sono amico. Ci frequentavamo da bambini, stavamo sempre insieme a giocare nella sua villa di Imbersago. Un giorno, verso la fine del 1994, mi arrivò una telefonata di Moratti: accettai la sua proposta, ero tifoso dell’Inter, nonostante il mio ingaggio fosse di ben un terzo (cento milioni lordi, ndr.) inferiore a quello che percepivo al Milan. La struttura era composta oltre che da Moratti, da Ghelfi, Visconti di Modrone e Moretti amministratori delegati, da Sandro Mazzola responsabile del mercato, Mario Corso responsabile del settore giovanile e Ottavio Bianchi allenatore”.
    Iniziò il lavoro e ci furono subito dei contrasti. “Dopo poche settimane mi sono accorto che il progetto stentata a realizzarsi. In società c’era troppa gente a occuparsi dei problemi e pochi punti di riferimento. Si lavorava frenati da troppe interferenze: sembrava quasi che uno bloccasse l’altro. Io che sono abituato a lavorare sodo, assumendomi le mie responsabilità, mi trovai a disagio.
    Così un giorno, non potendone più, scrissi una serena lettera di dimissioni a Moratti, che accettò”.

    E fosti subito inseguito da voci infamanti… “Già, qualcuno, infatti, aveva messo in giro la voce che fossi stato cacciato con Mazzola per operazioni poco chiare sul mercato. Così ad un certo punto mi vidi costretto a telefonare a qualcuno in sede dicendogli di smetterla perché mi sarei rivolto al tribunale”.

    Da quando te ne andasti, però, è cambiato ben poco all’Inter. “E mi dispiace molto constatare che una società di prestigio e di grandi possibilità come l’Inter non sia ancora riuscita a darsi un’organizzazione forte, efficiente. Ci vogliono ruoli ben definiti, altrimenti è il caos, la paralisi”.

    A questo punto di chi è la colpa? “Purtroppo è del mio amico Moratti. Glielo dico perché gli sono amico. Massimo è uomo leale, appassionato e generoso, ma in continuo conflitto con se stesso. Non riesce mai a prendere decisioni drastiche e quindi definitive. Nell’arco del tempo Massimo si è trovato sempre alla prese con il problema di non saper distinguere tra chi poteva essergli utile e chi sfruttava le sue possibilità economiche”.

    Probabilmente Moratti ha ora capito che doveva farsi un po’ da parte e, infatti, ha delegato la presidenza a Facchetti. “Conoscendolo non credo che lui sia un proprietario disposto a delegare ad altri la gestione totale della società. La passione per il calcio, il tifo per la sua Inter lo condizionano”.

    Se Moratti ti richiamasse all’Inter, accetteresti? “Sarei ancora onorato di una sua chiamata, ma prima di accettare una sua nuova proposta dovrei parlargli con molta sincerità, vera amicizia”.

  25. Se Galliani non c’entra, se la figlia va esclusa – dice Olivari – mi chiedo chi si debba ringraziare per il ritorno del Boateng…Dudù? La Pascale? Putin?

  26. E quoto anche Fede quando dice che ci raccontiamo di un Galliani signore e padrone delle segrete stanze milaniste, che decide bello e cattivo tempo, e poi salta fuori che lo si può scavalcare senza problemi o quasi…
    il cambio di proprietà non sarà mai troppo presto, ormai…

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