28 7 minuti 10 anni

C’era una squadra  che un tempo vinceva, o tentava di farlo. Coloro che ne erano proprietari e  la dirigevano, davanti ai microfoni o ai taccuini dei cronisti ripetevano insistentemente un verbo soltanto: vincere. Si parlava anche di giocare bene, certo, ma il verbo vincere era dominante in quei discorsi. Di denaro, bilanci, monte stipendi e quant’altro nessuno parlava, allora. I tifosi, anche quelli che per studi o professione ne capivano a pacchi, di quella roba se ne fregavano altamente. La loro unica occupazione era gongolare o imprecare per un pallone che rotolava nell’erba e undici atleti in mutande che lo prendevano a calci. Certo, non è che ai proclami seguisse puntualmente il trionfo, questo no, però ciò ai tifosi importava relativamente. Ovviamente le sconfitte non erano gradite – le sconfitte non piacciono mai al tifoso –  ma erano accettate con relativa serenità, perché era chiaro a tutti che tutto il possibile era stato fatto per evitarle. Quella squadra era il Milan. Sembra preistoria calcistica. Nel Milan odierno di vincere non se ne parla più, ed è da parecchio tempo che questo accade. Si parla sempre e solo di denaro, di fatturati, di bilanci. I tifosi sembrano diventati un esercito di commercialisti, sparano numeri a tutto spiano lambiccandosi il cervello su questioni che non dovrebbero riguardarli affatto e, talvolta, con orrore, ho pure l’impressione che ci provino gusto. Non so se ridere o piangere, francamente.

Non ho visto la partita con il Verona. La lista dei miei tradimenti si sta allungando in maniera preoccupante. Pensoluther di non avere mai saltato così tante partite del Milan dal tempo in cui lo Stato si prese un anno della mia vita per difendere i sacri confini dall’imminente invasione bolscevica. Ma anche allora, pur non seguendole direttamente, ero molto più interessato e partecipe di oggi alle vicende della squadra. La radio era sempre appiccicata all’orecchio durante le partite, oppure ce l’aveva appiccicata qualcun altro. Qualcuno che, quando accadeva qualcosa, riferiva.  “Ehi, è incredibile, ha segnato il negro!”. A quei tempi nessuno si scandalizzava a sentir pronunciare la parola “negro”, tuttavia ne convengo, magari chiamare Blissett col suo nome anziché in quel modo sprezzante sarebbe stato più elegante; ma che volete, eravamo giovani, annoiatissimi, grezzi militari di leva. E poi Blissett avrebbe fatto incazzare anche uno come Giobbe.  Non segnava mai, mai, mai. Se non gli davi del negro l’alternativa era “maledetta testa di cazzo”, povero diavolo.

Ma come sempre sto divagando, torniamo al presente. La lista dei miei tradimenti si sta allungando perché il primo ad essere stato tradito sono stato io. Io inteso come cacciavite. Inteso come noi, cacciaviti. Troppo tempo è trascorso dacché la proprietà ha deciso, legittimamente, di non investire più nel Milan. Troppo tempo si è impiegato a trascinare una situazione difficile giurando e spergiurando che non c’era nulla di cui preoccuparsi, esibendosi in teatrini indecenti fatti di bugie, dimissioni farlocche e nauseanti guerricciole interne  Non esiste che la mia squadra venga trattata in questo modo sciatto. Silvio Berlusconi ha dato tantissimo al Milan ma, l’ho già scritto e non mi stancherò mai di scriverlo, molto più ha ricevuto. Ed ora, che non desidera o non può più dare nulla (ripeto: legittimamente), sta trascinando la sua avventura rossonera oltre i limiti della sopportazione cacciavite. Della mia sopportazione di cacciavite, almeno.

Silvio, vendi cazzo! Te l’ho già implorato qualche post fa.

Per la verità, successivamente, ne ho scritto un altro di post,  che contraddiceva quello implorante. E’ stato quando erano cominciati a serpeggiare i primi rumors su Mister Bee. In quell’occasione scrissi che il Gordon Gekko thailandese non mi finiva, che la Consob orientale aveva un contenzioso con  lui e che, insomma, Silvietto al suo confronto poteva essere ancora il male minore.

Beh, evidentemente Silvietto ha letto solo il primo post. E mi ha preso in parola.

beeSembra proprio che Mister Bee e Mister B abbiano raggiunto un accordo serio, alla faccia mia: 30% delle azioni al broker thailandese (per una cifra che quasi raggiunge l’esborso di Thohir per il 70% delle azioni interiste), affare da concludere entro maggio ed eventuale risarcimento di 25 milioni in favore dell’acquirente qualora il venditore cambi idea. Sembra inoltre che, finché Fininvest deterrà la maggioranza, l’obbrobrio dei due AD non sarà modificato, poi, quando Mister Bee nel giro di qualche anno si approprierà di tutto il pacchetto (poiché questo è in realtà il progetto completo), allora la situazione assumerà giocoforza connotati diversi.

Continuo a diffidare. In Asia, dove ha fondato 15 società di cui 10 già chiuse, Bee Taechaubol è considerato da qualcuno una specie di Ricucci – e noi italiani sappiamo bene che non si tratta precisamente di un complimento. Oltre a ciò, il suo portafoglio personale sembra sia un po’ da barbone e che contenga soltanto un miliardino e rotti di dollari (suvvia, chi non ha oggigiorno un miliardino e rotti di dollari in banca?). In pratica, se Bee si compra il Milan anche a rate, data la valutazione totale sparata da Silvietto rimane in bolletta entro breve tempo. Naturalmente, essendo Taechaubol un broker, di suo, verosimilmente, non ci metterebbe nulla; ha certamente uno o più nomi dietro, nomi che però non sono ancora stati fatti. Ecco, prima di scendere in strada, gettarmi in una fontana, sparare petardi e strombazzare al mondo la mia gioia per festeggiare l’agognata liberazione dal giogo di un personaggio controverso e tirchio come Silvietto, attenderei un po’ e vorrei conoscere questi nomi, sapere che non si tratta che so, della Yakuza, della Triade Cinese, del fratello di Manenti o di sa Dio cosa. Per accertarmi di non essere caduto dalla padella alla brace, mica per altro.

28 commenti su “Mister Bee, la brace dopo la padella?

  1. ricordo solo un gol di Blisset: si è quasi schiantato contro il palo e mi pare fosse contro l’Udinese. Per il resto è tutto nero. Come lui.

    Ricucci ha fatto una sola cosa buona in vita sua: ha trombato una giovane Anna Falchi. Il resto è cronaca. Giudiziaria.

    Questo Bee non lo conosco ma, a pelle, ho i brividi. Non mi fido per nulla.

  2. marcovan, io ho l’impressione che la stampa abbia dato informazioni incomplete su questo personaggio. non so se sia stata malafede o superficialità (la stampa italiana come sappiamo è in stato comatoso sotto tutti e due i punti di vista), fatto sta che secondo me Bee Taechaubol va quantomeno approfondito meglio.

    diciamoci la verità marcovan: un giornale ha scritto quattro informazioni messe in croce, e l’intera stampa italiana le ha copiate di sana pianta senza approfondire. e ovviamente noi ci siamo fatti questa idea (e cos’altro dovremmo fare?)

    Vi consiglio di leggere questo articolo, assolutamente neutrale, dove l’argomento a me sembra molto più approfondito. è in un inglese abbastanza stretto, lo so, ma è lungo e col cazzo che ve lo traduco :suca:

  3. io invoco da anni un disastro aereo che ponga fine alla gallianese…nel frattempo sono spariti aerei in circostanze misteriose,altri son cascati,alcuni sono stati abbattuti,elicotteri che si scontrano tra di loro…il giorno che aggiusto la mira….

  4. Tortello se non si complica la vita non è contento.

    Comunque gran partita al Bernabeu. Alla fine fischi nonostante il passaggio del turno. Ai tifosi del Real ci vorrebbero un paio d’anni di Pippinzaghi al posto di Ancelotti, di Pazzini al posto di Benzema, di Honda al posto di Ronaldo e di Muntari al posto di Kroos…

    O forse no..sono viziati ma amano la squadra.. a S.Siro la curva canta “pippinzaghisegnapernoioioioi”

  5. Mi spiace per Carletto. Che il Real sia in flessione è un dato di fatto, ma da qui a chiedere la testa di Ancelotti ce ne passa.

    Si meritano controlli sul FPF, indagini amministrative/contabili sui quattrini che spendono e spandono come fossero noccioline e sanzioni come per tutti gli altri club non in regola: allora si, che cadrebbero tante teste. Per prime, quelle di cazzo.

    Si meritano gente come Toshack o Lopez Caro.

  6. Quando si assume Carletto bisogna prendere tutto il pacchetto, pregi e difetti. Se la squadra ha una flessione, difficilmente lui si mette a strillare e a usare il pugno di ferro. Per questo le sue squadre incappano in tonfi clamorosi, ogni tanto. Di solito però ci mettono poco a riprendersi, quando conterà succederà anche stavolta. Poi, dopo campionato e undicesima, fossi in lui, manderei tutti affanculo.

  7. E questa è per voi che ce l’avete tanto con Inzaghi. Leggete cosa diceva di lui questo grande intenditore su Gallianisémper

    E adesso che mi dite?

  8. il guaio caro marcovanne è che le stesse puttanate le dicevano anche giornalisti in tv.

    mi ricordo ruiu dopo milan-lazio: “per lo scudetto quest’anno bisogna fare i conti col milan”

  9. ricordiamo anche che la cantera altri non è che il vecchio dna,ovvero un ebete patentato.

  10. Ahahahahhahhahhahahhahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaha!
    muoio, addio.

  11. É ovvio che a Dubai il real ha fatto preparazione per battere il Milan di Inzaghi.
    Inutilmente.
    Quindi Inzaghi 1- Ancelotti 0.

    E in più ha msndato in vacca la stagione.

    Tifosotti che non riconoscete il valore di chi avete in panca.

  12. Beh Zio, anche qualcuno qui dice che la rosa è ottima. EC ad esempio lo dice spesso. Esagera sull’ottimo perché così rafforza un concetto cui lui tiene molto, cioè che Pippo è una pippa, ma in un certo senso potrebbe avere ragione. Cioè, presi uno per uno, molti giocatori del Milan non hanno nulla da invidiare a quelli del Napoli e Roma (Juve no, noi Pogba e Tevez, ma anche Morata, ce li sogniamo). Ma sbaglia perché non tiene conto del numero pazzesco di doppioni, della concentrazione dei buoni giocatori tutti in un reparto a pestarsi i piedi e la carenza assoluta di giocatori decenti in altri (il nostro giocatore più talentuoso a centrocampo è Montolivo; no dico: MONTOLIVO!), delle formule e le strategie con le quali questi giocatori vengono ingaggiati (non so che senso di appartenenza e coesione di squadra si possano pretendere da gente presa in prestito senza diritto di riscatto o a fine carriera)

    Questa rosa nel complesso fa cagare, anche se i giocatori presi singolarmente non sono da buttare. Avrebbe faticato anche un allenatore esperto a capirci qualcosa, figuriamoci un parafulmine.

  13. DNA o La Cantera, come volete voi è un idolo.

    Mi ha fatto fare due sonore risate. Terzo posto per tenersi basso… ahhahahahahah.

  14. andatevene a cagare, io ho tanta nostalgia di Dna,mi ricorda la mia giovinezza.

    marcovan, per me attualmente ci sono tre giocatori di spessore interazionale ma non campioni (dejong, diego lopez e alex), due giocatori di talento (cerci, menez), qualche altro che sarebbe utile (non certo titolari fissi)anche a roma e napoli (bonaventura, abate, rami, montolivo, antonelli). poi per il resto o medi giocatori (destro, honda, paletta, zapata ecc) o vecchi in evidente calo (essien, abbiati, bonera ecc) o giovani mai esplosi (descilio el92).

    io non vedo davvero nessuna potenzialità in questa squadra, neanche con un buon allenatore. da 5-7 posto rimarremoanche con conte mourinho o ancelotti.

  15. E’ caruccia anche “Inzaghi tra poco insidierà Conte come miglior allenatore d’Italia”.

    Questo di Moggi (un delinquente, ma che di pallone capisce un sacco) è simile a quello che ho scritto prima. E giuro che non l’avevo ancora letto.

  16. io mi difenderò dalle cazzate di questi cialtroni al riparo dello scudo dei Visc…..ahahahah dell’Inter…ahahahah


    la natura a volte è beffarda e crudele con le #capre

  17. La prima capra due volte campione d’Italia della storia del calcio

    Ah sì, perché c’aveva le squadre forti…

  18. Per favore Marcovan, questo scudetto in realtà lo sta vicendo Conte, informati!

  19. Bella partita il PSG. Gran portiere Curtis e grande Thiagone che ha rimediato al rigore. Mou a casa è bello.

  20. Partitona del PSG. Avanti con merito. Il solito Mou che specula e fa il difensivista stavolta va a casa :seghino: .
    Partita falsata dall’arbitro ma alla fine va tutto a posto.

  21. L’espulsione del Maestro aveva falsato tutto. Ero inviperito.

    Invece poi che partitone… complimenti a Blanc e a tutto il PSG. In 10 a Londra gli hanno praticamente rotto il culo. Due volte sotto, due volte recuperati, segno anche di grande forza mentale.

    Bravo anche al demone di Setubal che ammette signorilmente la sconfitta. Pippinzaghi al suo posto avrebbe farfugliato cose tipo:

    “mah, dispiace perché senza la regola dei gol in trasferta staremmo parlando di un’altra partita”

    “dispiace, ma non si può pensare di dominare una squadra francese in 10… eeeh..dispiace, cercheremo di lavorare meglio”

    “dispiace perché non si poteva pensare di prendere due gol su corner da difensori brasiliani.. ripeto, dispiace, pensavo fosse finita, ho inserito Zouma, però è un periodo così..”

  22. son talmente a corto di emozioni calcistiche che stasera ho esultato come un ultrà per il psg,ogni tanto i buoni vincono e i cattivi la vanno a prendere in culo.

    verratti mostruoso,poi i gobbi pensano che pogbà valga 100 milioni

    a proposito, verratti al psg è costato quanto matri.

    ibrahimovic la champions può vincerla solo così,stando fuori dalle palle.

I commenti sono chiusi.