In questi giorni si è alzato un polverone per le parole di Arrigo Sacchi, che ha espresso male un concetto sotto gli occhi di tutti. Le sue parole sono state: «E’ esagerato il numero degli stranieri nei settori giovanili: ormai stiamo perdendo l’identità nazionale».”Non sono certo razzista e la mia storia da allenatore lo dimostra – ha detto -, a partire da Rijkard, ma a guardare il Torneo di Viareggio mi viene da dire che ci sono troppi giocatore di colore, anche nelle squadre Primavera”. “L’Italia non ha dignità, non ha orgoglio: non è possibile vedere squadre con 15 stranieri”.
Ora tutte le polemiche ruotano attorno a quel “troppi giocatori di colore”, perché se andiamo a rivedere le dichiarazioni dopo l’eliminazione dai Mondiali in Brasile dell’Italia, di tutti quelli che oggi attaccano Sacchi, troveremo molte frasi simili, ricordo addirittura di qualcuno che voleva mettere un tetto massimo di stranieri per squadra, fossero africani, giapponesi, francesi, rumeni o svizzeri.
Purtroppo in Italia, appena uno sbaglia un termine viene attaccato subito, infatti l’ex allenatore del Milan è stato attaccato da gente che dovrebbe stare solo zitta, come Blatter o Raiola.
Il concetto che voleva esprimere, secondo me, è che in Italia, moltissimi club guardano solo al business e ad i soldi, non alla crescita dei ragazzi sotto il lato umano e sportivo. Quindi vanno a prendere il ragazzo di colore, lo sfruttano in primavera per uno/due anni, lo fanno magari debuttare in prima squadra e poi lo rivendono facendo plusvalenza. Un esempio, andato male, dalla nostra società? Dominic Adiyiah, che ora gioca in Kazakistan. Il problema non è il “troppi stranieri”, ma troppi stranieri seghini. Perché se per comprare un Adiyiah, un Mattioni, un Grimi, Cardacio, Viudez, Mattioni, Lucas Roggia, SOLO per far piacere a gente come Raiola, togli il posto a ragazzi che magari non sono fenomeni, però se fatti giocare e crescere bene possono diventare dei buoni giocatori di A, allora hai qualche problema. Vedi Antonelli, ricomprato dopo anni, ma lo stesso Giovinco, che la Juve ha pagato più di 10 milioni alla fine.
Penso che la soluzione siano le seconde squadre, ci sono in Germania, Spagna, Inghilterra (lì hanno il campionato riserve), fai giocare i giovani e le riserve, in modo che tutti siano in forma, non devi mandare i giovani in prestito in giro dove magari poi non giocano perché sono in prestito secco o vengono chiusi da un bomber ultratrentenne con un nome pesante per la categoria, e soprattutto se hai un’emergenza in rosa data dai molti infortuni li puoi usare in prima squadra.
Ovviamente devi mettere delle limitazioni, non puoi far passare i giocatori dalla squadra A alla squadra B a piacimento, se no diventa dannoso, ma con le dovute regole, le seconde squadre gioverebbero. Oltretutto eviteresti decine di fallimenti ogni anno in Lega Pro o Serie D, dove le piccole realtà o l’ex squadre di mezza classifica di Serie A o B non riescono più a sopravvivere.
Ora invece si è passati a criticare Ancelotti, definendolo fascista, ha difeso Sacchi con una frase famosa per essere stata detta da Mussolini, anche se in realtà prima l’aveva pronunciata un certo Giulio Cesare. Certo, stare attenti con le parole aiuterebbe, soprattutto se sei un personaggio pubblico, però in Italia attaccare, denigrare e colpevolizzare, molto spesso a caso, è lo sport nazionale. La verità è che da noi si usa la parola razzismo molto a sproposito.
Chiudo con la situazione del Parma, che forse domenica non scenderà nemmeno in campo, nelle casse gli sono rimasti solo 40.000, il nuovo presidente è un altro cialtrone e ora la società sembra destinata al terzo fallimento della sua storia. Peccato, ha sfornato diversi campioni sia in campo, sia in panchina, a partire proprio da Sacchi ed Ancelotti, ma sono solo due di quelli passati da Parma.
53 commenti su “Sacchi, Ancelotti ed il Parma”
I commenti sono chiusi.
Enzuccio vecchio segaiolo,ogni tanto ti ricordi anche di noi ?
Tanto per restare in tema, oggi è venuta nel mio ufficio una sventola alta circa 1,85.
Aveva delle gambe che non finivano piu’ e un culo a cui mancava solo la parola……….
Ho commentato ma non trovo più il commento, quindi ripubblico!
Rincon e non gli sei saltata addosso? Vecchio RINCONglionito!!! (Ma quanto cazzo è fastidioso questo correttore!?)
Papá Ghost come va? Trovatemi un lavoro che qui a napoli è tragica, nessuno è un ricco magnate a capo di un azienda???? :))
Ciao Enzuccio, per adesso va così e così. E’ dura.
Di magnate c’è solo l’indicativo presente del verbo più amato dai politici nostrani. :seghino:
Comunque il tuo commento c’è, tranquillo. Se cerchi con calma lo trovi. :winner: