Un resoconto sulla partita di oggi è quanto di più semplice da scrivere: dopo il vantaggio da parte nostra dopo due soli minuti di gioco grazie al rigore cercato e calciato da Menez, il buio più totale. Il Toro diventa padrone assoluto del campo, a fronte di un Milan che sa solo annaspare: certo, l’espulsione nel recupero del primo tempo di De Sciglio complica – e di parecchio – le cose, ma la verità è che il Diavolo soffre già da prima. Tra il 7′ ed il 9′ Farneroud, Quagliarella e Darmian impegnano seriamente Diego Lopez, al 22′ sono ancora i granata ad andare vicinissimi al pareggio su corner ed è incredibile il palo centrato da Darmian al 30′. La bella giocata di Niang con conclusione di sinistro che non centra per poco lo specchio della porta è solo una sorta di intervallo, tant’è vero che i padroni di casa riprendono il forcing: al 37′ il Torino fa una bella azione corale ed in pieno recupero Glik calcia alto di pochissimo…
La ripresa non va per niente meglio, anzi: esattamente come nei primi 45′ è solo Toro. Prima del meritato pareggio degli avversari (pareggio che, per quanto espresso dalla squadra di Ventura, ai granata sta anche stretto) all’81’ con un colpo di testa di Glik su corner (la solita disattenzione su palla inattiva, tanto per non farsi mancare nulla) il Torino sciupa tantissime palle gol, come quella al 60′ capitata a Quagliarella e Farneroud che si ostacolano tra loro, la progressione di Martinez al 63′ fermato da ben tre dei nostri, il tiro di El Kaddouri un minuto dopo e quello di Guzzi al 67′. Il massacro va avanti, non si creda: altra conclusione centrale di Quagliarella al 71′, Benassi in scivolata di prima a lato di un soffio. Dopo il pareggio, il Toro continua a fare affondi per una vittoria che sarebbe strameritata, ma finisce 1-1…
CONSIDERAZIONI:
Per quanto si è visto il pareggio è oro colato; per il resto, male la squadra, male Inzaghi (perché far scaldare a partita in corso Cerci e Pazzini per poi NON farli entrare? Per non parlare di un modulo che, dopo l’espulsione del pessimo De Sciglio, vedeva Bonaventura unico uomo in avanti, anche se avanti è una parola grossa), male tutto. Tra i numeri impietosi anche un imbarazzante 63% di possesso palla del Torino; tra le altre cose orrende, anche la casacca indossata da nostri stasera: un colore a metà strada tra il colore della carta dei Ferrero Rocher e quello della maglia della nazionale del Brasile ma sbiadito come se avessero sbagliato la centrifuga è un qualcosa di cui un tradizionalista non evoluto come il sottoscritto ha le scatole piene. Bisognerebbe ritrovare, oltre ai nostri colori, anche una dignità di squadra…
59 commenti su “TORINO-MILAN 1-1”
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Lopez
jack
Muntari
De Sciglio
Montolivo
La maglia color cravatta
pippoloro
Scusate il ritardo:
Buon Anno a tutti.
Richky lo scorso anno Allegri chiuse a 22 il girone di andata.
Io per vari motivi non ho mai dato la colpa ad Allegri, l’ho sempre ritenuto un discreto allenatore. Pippo sicuramente manca di esperienza, certamente con Ibra e Thiago avrebbe più punti, ma ci mette anche del suo a fare degli errori grossolani, probabilmente anche per scarsa esperienza. Certamente Seedorf era di un altro spessore e di altro carisma anche se poco esperto. Ma sappiamo tutti che i nostri geni hanno preferito sfancularlo soprattutto per la sua personalità, discorso trito e ritrito che è inutile tornarci sopra
Buongiorno Ricky,
no non è assolutamente il giochino dell’anno scorso, ma la semplice realtà, questo NON allenatore fa degl’errori talmente grossolani che anche un bimbo li vede, e dopo 7 mesi di fanfara ancora non riesce a dare un senso alla squadra, brancola ne buio più totale e non contento va in conferenza a raccontare cazzate.
Con un allenatore vero non avremmo rimediato figure di merda con le suadre che lottano per non retrocedere, sappiamo tutti della nostra situazione societaria delle responsabilità edella mancanza assoluta di progetto sportivo e qtutto quanto…. per cui non mi interessa nulla se ne prendiamo tre dai gobbi o dalla roma o dal napoli, o da qualunque altra squadra nettamente superiore o alla pari, ma da TIFOSO NON ACCETTO figure di merda contro squadre nettamente inferiori ma assolutamente meglio organizzate grazie ad allenatori mediocri quanto vuoi ma ALLENATORI VERI.
Diego Lopez
Abate
Bonaventura
De Sciglio
Muntari
Armero
Inzaghi… Beh… Bah… Boh.
Riflettendo sul reale valore di un allenatore vi chiedo se sia veramente necessario averne uno per giocare come sabato sera.
se sia veramente necessario averne uno per giocare come sabato sera
l’allenatore al milan serve per giocare?
o per “gestire” i giocatori?
sai com’è ultimamente…clausole,prestiti,rinnovi,metti caso che trovi un mister che se ne sbatte e fa giocare chi cazzo gli pare a lui…
Lopez
Desci
Muntari
Armero
Inzaghi
Bah, davvero una partitaccia. Come ha scritto qualcuno sotto l’altro post, a un certo punto il modulo del Milan è divenuto il 5-4-0. Dopo la rete di Ménez è stata una partita giocata per tenere il vantaggio, fino al gol di Glik, quando è diventata, complice anche l’inferiorità numerica, una partita giocata per tenere il pareggio.
Avevo scritto nel mio ultimo post che un punto a Torino non sarebbe stato da disprezzare. Confermo, ma siamo arrivati a fine partita con un ipotetico attacco Cerci-Pazzini-El Shaarawy tenuto a in panchina fino alla fine, per cui sono assai perplesso.
Stelle & bidoni
per Lopez, perché abbiamo un portiere. Interviene bene, con Abbiati questa sarebbe stata una partita persa.
per Ménez, che, tutto sommato, ha preso il rigore e lo ha trasformato. Per il resto, non è certo il tipo di giocatore che fa salire la squadra, il suo isolamento e il generale appiattimento in difesa non sono colpa sua.
per Abate, tiene bene.
per De Sciglio, un giocatore perso rispetto a quello di un anno e mezzo o due anni fa.
per Niang, uno schifo lurido che probabilmente ha giocato solo per dargli una vetrina in questa sessione di calciomercato e avere qualche possibilità in più di venderlo. Vomitevole.
per Muntari. Ma di cosa ti lamenti, asino? Se sei Maradona puoi lamentarti del cambio, se sei Muntari ZITTO.
per Inzaghi, semplicemente perché non ha schierato l’undici migliore.