15 3 minuti 10 anni

E’ doveroso celebrare Il nostro Carletto Ancelotti che in veste di allenatore di club torna sul tetto del mondo, stavolta alla guida delle merengues.
31° trofeo personale per lui, è una roba impressionanate andare a rileggersi tutti i suoi trionfi che sono:
Da calciatore; 2 Intercontinentali, 2 Champions, 2 Supercup, 3 Scudetti, 4 Coppitalia, 1 Supercoppa.
Da allenatore: 2 Mondiali, 3 Champions, 3 Supercup, 1 Intertoto, 3 Campionati, 3 Coppe Nazionali, 2 Supercoppe.
E’ già da adesso nel ristretto novero degli allenatori vincenti dopo una carriera altrettanto di successo come giocatore. Ha solo una lacuna da colmare, il titolo mondiale in Nazionale: sfuggitogli da atleta, sarebbe la ciliegina per la sua carriera da tecnico.
E’ stato un onore avere averlo avuto con noi per molti anni, suerte Terminator!

Sul match di sabato sera a Roma c’è poco altro da aggiungere a quanto già analizzato: è stata data finalmente continuità di prestazione a quanto mostrato contro il Napoli agguantando un punto su un campo scomodo con una prova da squadra vera, seppur con qualche interprete non sempre all’altezza.

E’ bastato recuperare al centrocampo Montolivo per dare quel minimo di qualità necessaria a far crescere il livello del gioco (quantomeno in fase di circolazione di palla), e dare contemporaneamente sicurezza anche al reparto arretrato che beneficia sicuramente di un vero portiere, questo è innegabile, ma anche di un gagliardo Mexes che però non sappiamo quanto potrà tenere sempre alta la concentrazione (secondo me non ancora molto).

Forse i migliori in campo sono stati altri, però le mie segnalazioni sulla partita vanno tutte per i centrocampisti, che voglio premiare con le stelle per la gagliardia dimostrata: due stelle a Montolivo, Bonaventura e Poli. Avrei voluto non assegnare alcun bidone, ma l’impalpabilità di Honda, la malaccortezza di Armero e la svogliatezza di ElSha mi impongono di assegnargliene uno a testa.

Pollice su a Inzaghi; bisogna ancora fare tantissimo, però adesso si riesce a guardare per intero una partita del Milan e con pochi dolori di stomaco. E’ già molto.

Aggiornamento Stelle&Bidoni al 16/12/14

S&B dic14

15 commenti su “Carletto nostro

  1. Per me Carletto è sempre stato un mito, l’ho scritto anche altre volte, lo ammiravo già dai tempi della Roma, quando poi lessi del suo passaggio in rossonero ero un “brodo di giuggiole”.

    Con noi come allenatore è rimasto tanto tempo e con tante vittorie e quando è andato via, era giunto il momento che andasse. Oramai aveva fatto il suo tempo nella panca rossonera, non ricordo altri allenatori che hanno fatto gli stessi anni, per cui ci si era come assuefatti e forse non riusciva più a trasmettere gli stessi stimoli dell’inizio, ma forse anche perché la rosa cominciava a non essere più il “top” e la società non iniziò il naturale rinnovamento dei fuoriclasse. Tant’è noi ci ritroviamo con una rosa da medio/alta classifica e Carletto invece è ancora là: sul tetto del mondo! :winner: :winner: :winner:

  2. Sono felice che adesso tutti esultino per Carletto. Non posso non dimenticare che negli ultimi anni rossoneri in tanti lo insultavano come se fosse un Muntari qualsiasi… I milanisti sono così, passano dagli insulti agli elogi nel giro di qualche mese (ricordi Seedorf). Io sottineerei che non era Carletto a essere alla frutta, era il Milan alla frutta, e nessuno, neanche Carletto , avrebbe potuto fare qualcosa. Basta guardare che fine abbiamo fatto…

  3. Lopez
    Bonaventura
    Montolivo

    Honda
    Armero
    De Jong

    Inzaghi.
    Secondo me bisognerebbe guardare le ultime partite “in prospettiva”. Cioè se si è deciso di ricostruire una squadra e darle nuova dignità bisogna per forza ripartire dalle fondamenta. Se pensiamo al passato la partita di ieri è stata un vomito ma siccome dobbiamo ricominciare da capo allora è giusto che l’allenatore riparta dall’orgoglio e dalla compattezza. Mi è sembrato di vedere uno straccio “di squadra”, che è la base di tutto.
    Ps: Certo che entrare all’87mo sapendo che al tuo posto ha giocato un verme non ti dà quella carica emotiva necessaria per ben figurare. Succedeva anche a Ronaldinho. Ed ElShaarawi non è Ronaldinho…
    Senza De Jong e Honda mi piacerebbe vedere Montolivo-Saponara-Poli a centrocampo e ElShaarawi-Menez-Bonaventura davanti ma ho tanta paura di Muntari…

  4. ancelotti (come tutti quelli di quel milan) doveva cambiare aria 2/3 anni prima.

    comunque il suo palmares e la sua storia parlano da soli,penso sia il più grande allenatore del mondo,3 spanne sopra a guardiola e mourinho.

  5. Carletto ha lasciato il Milan nel maggio 2009, dopo che nel 2007 ha conquistato Champions League (Maggio), Supercoppa Europea (Agosto) e la Coppa del Mondo per Club (Dicembre). Avesse lasciato prima come dici tu, quei trofei magari non li avremmo vinti.
    Avrebbe dovuto forse lasciare nel 2008, con una squadra con la pancia piena e non rinnovata con gradualità, che poi è la madre delle nostre peregrinazioni attuali.

    Concordo che, oggi, Carletto Magno è il migliore: non so di quante spanne ma sicuramente è oltre i 30 cm., quindi con il buco al sicuro da chiunque. Semplicemente grande!

  6. Non c’era bisogno del Real galactico per sapere che Carletto è un grandissimo allenatore. Se poi alle doti tecniche sommiamo quelle umane beh, non c’è partita. Concordo però con lo Zio: doveva andarsene dal Milan dopo la Champions del 2007; ma so perché non lo fece: perché ama questa squadra.

    Su Montolivo d’accordissimo. E’ bastato un giocatore di qualità in mezzo al campo per cambiare in meglio non soltanto il gioco, ma anche la solidità della squadra. E Montolivo è un buon giocatore, non un fenomeno.

  7. Ma perché un allenatore in Italia deve per forza andarsene via dopo qualche anno? L’allenatore se è bravo devi tenerlo. È la squadra che devi cambiare , cercando di tenerla sempre più competitiva possibile. Noi (anzi, il pregiudicato) ha cacciato via Carletto e al suo posto e’ arrivato Leonardo che tutto era tranne che un mister, poi allegri che è bravo ma vale la metà di Carletto , poi Seedorf che non aveva capito un cazzo dell’inferno che avrebbe trovato e credeva di arrivare e fare quello che voleva, e poi inzaghi che allenava la primavera . Ecco, al posto di Carletto che secondo voi “aveva fatto il suo tempo” sono arrivati questi altri. Che culo eh !

  8. Elbo, “doveva andarsene” è diverso da “aveva fatto il suo tempo”. La situazione dell’epoca la ricordiamo tutti: un rapporto trascinato stancamente da ambo le parti. E’ stato meglio per Carletto, che meritava una società più ambiziosa. Per noi è stato né meglio né peggio.

  9. Marcovan, visto chi è arrivato dopo per noi e’ stato molto peggio secondo me. Saremmo calati lo stesso negli anni, senza dubbio, ma almeno avremmo avuto un signor allenatore che avrebbe quantomeno tenuto saldo lo spogliatoio. È lui, secondo me, con la prospettiva di rimanere a “tempo indeterminato” sarebbe rimasto.

  10. Si stava deteriorando il rapporto con noi tifosi, ha fatto bene ad andare via.
    Oggi chiunque avrà capito che l’ultimo milan giocava in maniera stanca non per colpa sua.


  11. Si stava deteriorando il rapporto con noi tifosi, ha fatto bene ad andare via.
    Oggi chiunque avrà capito che l’ultimo milan giocava in maniera stanca non per colpa sua.

    :winner:

    Aggiungo che se continui a chiedere un centravanti e ti continuano a comprare fantasisti, hai anche fatto bene a mollare il colpo…

    Se proprio devo trovare un difetto a Carletto dico che era un po’ lento nella gestione dei cambi e che in rare e sporadiche occasioni, che pur ci sono costate care, ha sbagliato nell’impostare la partita.

    In tutto questo che Dio lo abbia in gloria!

  12. :rotfl: :rotfl: :rotfl:

    Nel senso di Santo Subito!

    Comunque tutti autorizzati a toccarsi, Carletto per primo… :tie:
    Non sia mai…

    :rotfl: :rotfl: :rotfl:

  13. Aggiungo che se continui a chiedere un centravanti e ti continuano a comprare fantasisti, hai anche fatto bene a mollare il colpo

    ricordo l’estate, quando ancora si spendeva, in cui chiedeva l’uomo dell’anno Adebayor o il sempreverde Drogba. Gli hanno preso Ronaldinho. Per dire eh…

    Ha fatto bene ad andare via anche per me ai tempi. Stampa? SB? non so da chi era partita, ma ai tifosi hanno spacciato lui come colpevole dell’annata storta, dovuta a mancata rifondazione e graduale sostituzione dei senatori con gente di livello; i muntari, nocerino, poli, pffff.
    Non possiamo pretendere di tenere gente come Illarramendi e Isco in panchina però qualche sforzo in più ai tempi si poteva fare, no?

    —-

    Intanto bella partita stasera, quella di supercoppa. Sfida tra bomber veri, con due gol a testa, per tevez e higuain. Gran gioco del Napoli nel secondo tempo, parzialmente giusta la mossa di Allegri di toglie lumaca Pirlo per beep beep pereyra. Poi ha perso e ora gli fanno il mazzo, ma vabbè. Giornalisti e allenatori ne abbiamo a iosa.
    Carlitos sbaglia però il rigore, gonzalo no. Buffon ne para due, ma lo scempio di chiellini-pereyra gli nega la vittoria. e pensare che avevano sbagliato mertens e callejon, mica gargano e koulibaly.
    koulibaly vabbè, la mette di culo, mentre padoin è andato a tirare terrorizzato, sembrava di natala ad euro 2008. se la faceva sotto e giustamente ha sbagliato

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