Fosse stato per gli squallidi teatrini del venerdì avrei saltato anche la partita con il Napoli. Mi fanno troppo incazzare ormai certe cose, la sola vista del presidentissimo che sproloquia a Milanello, di Galliani che gli regge il gioco mi spegne in partenza gli entusiasmi. Per fortuna poi hanno prevalso la curiosità, l’amore per la squadra e, devo ammetterlo, l’orario favorevole. Anche il nome dell’avversario ci ha messo del suo; sono troppe le immagini che mi balzano in mente quando penso al Napoli: Maradona, Carmando, Alemao, la monetina, il San Paolo in piedi ad applaudirci allorché sfilammo loro uno scudo che pensavano di avere già in tasca. Bei ricordi, ben altre squadre (entrambe), altri tempi, ma le antiche rivalità portano comunque un’atmosfera particolare. Più frizzante, diciamo. Mi sto ancora gustando la vittoria: me ne rendo conto perché sono cordiale con i passanti, con i colleghi, con gli amici, non insulto gli automobilisti indisciplinati, né inveisco contro i padroni di cani che occupano per intero le piste ciclabili con i loro guinzagli del cazzo lunghi un chilometro.
Ciononostante, è trascorso ormai un tempo sufficiente per poterci ragionare sopra a mente fredda.
Quindici giornate non sono tante, ma neppure poche. Se fossimo una società seria ed ambiziosa, di quelle che mettono innanzi ad ogni altra cosa il risultato sportivo, qualche somma la si potrebbe tirare. Si potrebbe già definire ciò che va e ciò che non va, gli uomini dai quali si potrebbe ripartire e quelli di cui si potrebbe fare a meno. Ma sì, facciamo finta di essere una società così, seria ed ambiziosa, e buttiamo giù qualcosa.
Dunque, siamo una società seria. Abbiamo un progetto, quindi. Abbiamo fatto delle scelte, alcune giuste, alcune sbagliate. Valutiamole, confermiamo quelle giuste e ripartiamo da lì. E’ fondamentale concentrarci e calarci bene nella parte della società seria per poterci cimentare in questo esercizio. Dimentichiamo le cagate di Silvietto e la figura di Adrianone per un attimo. So che è complicato, ma sforzandosi ci si arriva.
Allora, io ripartirei da:
Diego Lopez: mi aveva spaventato, con quell’osceno balletto che ne causò l’infortunio ad inizio stagione. Avevo pensato: ecco il nuovo Dida (o il nuovo Abbiati, il nuovo Lehmann, il nuovo Pagotto, il nuovo Kalac, il nuovo Amelia). Invece ormai possiamo dirlo: abbiamo un portiere. Uno che poi così vecchio non è, uno che para il parabile e il meno parabile con rassicurante semplicità, uno che non ti fa stringere le chiappe fino a provare dolore ogni volta che la palla schizza dalle sue parti. Non chiedo di più, da un portiere. (Diegone sarà l’unico su cui mi soffermerò così a lungo, ma bisogna capirmi, non sono più abituato ad un portiere così… normale).
Rami: è ancora giovane, è esperto, ha un rendimento costante, non commette cazzate devastanti e, all’occorrenza, sa essere anche duttile. In più la mia morosa vuole che resti perché, dice, è figo.
Mexes: se accetterà un rinnovo di contratto a cifre più realistiche, da confermare senz’altro.
Alex: qualche dubbio sulla tenuta fisica. Ma il calciatore non si discute.
De Sciglio: troppo giovane, troppo educato, troppo proveniente dal vivaio per bocciarlo anzitempo.
De Jong: perdere uno così sarebbe un errore madornale: rendimento alto e costante e leadership in abbondanza. Vuole soldi? Togliamoli a qualche pippone e diamoli a lui.
Montolivo: non è Rijkaard (ma d’altronde chi lo è?), e neppure Van Bommel. E nemmeno è Pirlo. Però è uno che sa fare entrambe le fasi in maniera decente e garantisce una certa qualità in un centrocampo qualitativamente carente. In Italia è merce rara (si dirà: siamo messi maluccio in Italia; è vero, ma le cose stanno purtroppo così).
Bonaventura: credo che ogni commento su questo giocatore ancora molto giovane, arrivato per puro caso a prezzo ragionevole, sia superfluo.
Menez: se non dà di matto, se si caccia nella testa definitivamente che quelli vestiti di rossonero che corrono attorno a lui non sono invasori di campo ma compagni, se si cala nel ruolo di prima punta, è tanta roba. Molti “se”, forse troppi, però, obbiettivamente, non puoi privarti di uno così.
Ovviamente Pippo: per me può leccare e scodinzolare quanto più gli piace, purché continui a lavorare bene (checché se ne dica, lo sta facendo). Anche perché, se non scodinzoli e lecchi, al Milan non puoi lavorare, né bene né male.
Questa è l’ossatura in cui noi, in quanto società seria, aggiungeremo in futuro vari tasselli fino ad arrivare, in pochi anni, diciamo due o tre – non di più perché altrimenti l’ossatura invecchia e siamo daccapo –, a costruire una rosa nuovamente competitiva. Tuttti gli altri elementi possono tornare utili alla causa ma sono da considerare panchinari, o comunque sacrificabili per fare cassa. Eccetto quelli che in Romagna vengono definiti con un termine dialettale che rende perfettamente l’idea: “cacarera”. La “cacarera” è da spedire senza tanti complimenti. Parlo del Maicon Biondo, di Armero, di Bonera, di Torres, di Zaccardo, di Essien, di Niang (ormai ci ho messo una pietra sopra) e di Saponara (idem, anche se ancora non ne sono del tutto convinto). Poi spedirei via pure Adrianone, anche in malo modo, ma questa è un’altra storia.
19 commenti su “Facciamo finta di essere una società seria”
I commenti sono chiusi.
Marcovan, ed io che ho l’abbonamento a Mediaset Premium e che ad ogni inizio partita se il telecronista di turno non nomina 10 volte il “nano” non inizia la partita? Dovrò iniziarla a seguire solo con l’effetto stadio.
Il post lo condivido in toto, anche nella punteggiatura!
sostanzialmente sono d’accordo.
Attualmente siamo senza DS, poiché Braida è stato praticamente dimesso e chi veniva dato in predicato di arrivare (Sogliano, Bigon e non ricordo chi altro) di fatto è ancora a casa sua.
Il DS lo fa Adrianone. Come al solito direte voi. Anche questo è vero.
Però serve averlo. Un DS, intendo.
E’ come se uno oltre che fare il cuoco fa contemporaneamente il cameriere.
Certo poi ci vorrebbe che il cameriere non vada dal cuoco a dire come si fa a far bollire l’acqua o il cuoco a dire al cameriere come si fa a stendere la tovaglia.
Ci sarebbero anche Zapata, Poli, Honda, Muntari, Essien, Albertazzi e Pazzini da giudicare.
Zapata sarà anche veloce ma quando gioca lui, una cazzata enorme a partita la fa sempre. E se non ti caghi più in mano per il portiere, lo fai per lui. Non soffrirai mai di stitichezza. Adios.
Poli è un buon rincalzo, duttile tatticamente e disciplinato. Da tenere.
Il giapponese anche quando gioca bene o in modo normale viene bocciato e insultato. Ha avuto un inizio non certo esaltante, ma in questa stagione mi pare abbia cambiato registro.
Non sono d’accordo per niente con i commenti che leggo. Evito di rispondere solamente perché ci tengo all’amicizia, ma fatico molto.
Muntari non l’ho mai sopportato e spero se ne vada al più presto.
Essien è l’ombra del giocatore che fu e incide significativamente sul bilancio: saluti e baci pure a lui. Ciao
Albertazzi cosa è stato riscattato a fare? Possibile che è così pippa? Mi piacerebbe vederlo giocare almeno una volta.
Pazzini credo abbia dato quello che doveva e poteva dare. Il modulo adottato da Inzaghi lo penalizza e darlo via forse è la soluzione migliore. Oltretutto i rapporti si sono ulteriormente deteriorati da quando ha twittato la moglie. Ciao anche a lui.
Bah, insomma, Ghost, Honda atleticamente ha molti limiti e spesso si assenta dalla partita o riesce a contribuire solo con sterili passaggini orizzontali – poi, certo, ha iniziato bene la stagione e qualche gol l’ha fatto, per carità, però a me lascia sempre qualche dubbio quando lo vedo giocare.
Ad esempio a me, domenica, non è affatto dispiaciuto.
Certo non è un fulmine, ma il suo ruolo non è fare il runner sulla fascia. Ha più movenze da trequartista, ruolo per il quale è stato preso a suo tempo.
Poi va bene a destra perché fa correre Abate che è veloce.
E nello stretto, sempre domenica, ha fatto vedere che sa giocare veloce e di prima.
Non sono d’accordo con gli estremismi, tutto qui.
L’errore fatto è stato a livello mediatico e sappiamo bene il perché.
E’ stato dipinto come il nuovo Rivera e gli è stata data la 10, quando sappiamo tutti che manco si avvicina a Rivera ed il 10 è per antonomasia la maglia di prestigio della squadra e a lui poteva bastare un 18 come nel Giappone o la 4 come nel CSKA.
Honda domenica ha giocato bene. Se poi vogliamo gente forte in quel ruolo , sapete a chi bisogna chiedere. D’accordo con i “promossi” del mio fratello (o compagno? Non ricordo) Marcovan. io di questa rosa manderei via “solo” Torres, Essien, Bonera, Zaccardo, Armero e Albertazzi. Saponara in prestito, anche se dubito sfonderà. Niang lo terrei. Mandando via questi sette giocatori, ci sarebbero i soldi per prenderne due buoni o tre decenti. Meglio di quei sette, comunque
Concordo su tutto tranne su questa frase:
In tutta sincerità non mi pare che Inzaghi stia lavorando bene. La squadra non pratica un gioco* costruttivo, organizzato ed efficiente. Le uniche fortune o giocate interessanti dipendono dagli umori dei 2-3 giocatori decenti in rosa.
Non vedo nemmeno gli “occhi della tigre” nè quella fame e quell’agonismo millantati dopo la prima vittoria (non ci batterà nessuno con più voglia).
(*): il mio parametro di giudizio non è l’estetica, ma l’efficacia.
Siccome rileggendomi ho avuto l’impressione di essermi spiegato male, desidero specificare una cosa: i calciatori in rosa non menzionati nel post non li ho dimenticati, semplicemente sono racchiusi nella categoria “Tutti gli altri elementi possono tornare utili alla causa ma sono da considerare panchinari, o comunque sacrificabili per fare cassa”.
O si era capito? Vabbe’, meglio una precisazione in più che una in meno. 😉
Su Honda: è un titolare mediocre, ma un buon panchinaro. Il problema è che da noi fa il titolare.
Marcovan ma pure Elsha rientra nel novero dei sacrificabili?
Su Honda sono con ghost!
A mio modo di vedere il giudizio è viziato dai sui primi sei mesi, semplicemente inguardabili, e dal fatto che ce lo hanno venduto come un furiclasse quando tutti sapevano benissimo trattarsi unicamente di una mossa commerciale…
Quest’anno no sta facendo male ma senza abate che corre per due è vistosamente calato…
Certo. Sacrificabili o panchinari. A meno che, improvvisamente, il ragazzo non decida di aggiungere qualcosa al suo bagaglio tecnico.
tutto giusto e tutto condivisibile ma al faraone darei ancora del tempo per crescere perché secondo me oltre ad avere grandi doti tecniche è un calciatore in grado di ricoprire più sistemi di gioco….. anche se non diventerà mai un goleador. ciao a tutti/e
Convengo con Carcucc!
Io Elsha, tenuto conto del tasso tecnico della nostra rosa, non lo sacrificherei mai, visto che abbiamo già notato come acquistare giocatori di tasso tecnico superiore non sia una priorità della società…
Solo per evitare lo sterile giochino del “lo venderei per un’offerta monstre e così possiamo rifarci mezza squadra…”.
Ormai siamo al punto che si vendono pure i seggiolini dello stadio senza investire un cazzo!
per prima cosa si caccia galliani.
poi si passa allo staff tecnico: e si fa un olocausto. preparatori,medici,preparatori atletici,figli di papà,papà dei figli,allenatori dei portieri…olocausto totale.
si eliminano tutte quelle figure che non si sa che cazzo facciano tutto il giorno: ba,baresi,tassotti…tutti quelli che vivono di rendita,una pedata in culo e tanti saluti.
poi si esonera inzaghi. indipendentemente se sta facendo bene o male è uno senza esperienza,e dubito che una società seria e competitiva si affidi ad un novellino.
infine si passa alla rosa, e qui è facile. diegolopez,rami,dejong,bonaventura. desciglio nel limbo,tutti gli altri una pedata in culo.
ma no, dai. Avevo solo voglia di parlare anche degli altri 😉
El92 deve fare meglio perché ne ha le capacità. Gli auguro di far bene da qui alla fine del campionato, altrimenti è destinato, probabilmente, a far cassa.
per prima cosa si caccia galliani.
poi si passa allo staff tecnico: e si fa un olocausto. preparatori,medici,preparatori atletici,figli di papà,papà dei figli,allenatori dei portieri…olocausto totale.
si eliminano tutte quelle figure che non si sa che cazzo facciano tutto il giorno: ba,baresi,tassotti…tutti quelli che vivono di rendita,una pedata in culo e tanti saluti.
:winner: :winner: :winner:
Se si riesce in questa impresa credo che i punti seguenti non abbiano particolare importanza, anzi, none isterebbero neppure…
Un po’ come Martin McFly che, suonando Angel, vede sbiadire la foto della sua famiglia…
Se elimini le premesse, difficilmente puoi ottenere lo stesso identico (merdoso) risultato.
Ad oggi sono così fiducioso che ritengo più facile sparisca il Milan (del resto BB ci sta già mettendo del suo in tal senso…) prima di Galliani.
Gli auguro di far bene da qui alla fine del campionato, altrimenti è destinato, probabilmente, a far cassa
Credo che, purtroppo, meglio farà più probabile sarà che lo cedano, visti i chiari di luna…
Dopo le prime 6/7 partite si vociferava di un’offerta inglese per Honda, figuriamoci se qualcuno non è disposto a buttare i luridi 30 denari richiesti su Elsha…
Meglio va’… Odio dimenticare qualcosa…
Zio, uno con esperienza non lo prendono e, soprattutto, non viene. Inzaghi è l’allenatore perfetto per questo Milan. Il giochino presuppone un certo realismo. Infatti ho concluso che vorrei Galliani fuori dalle palle, ma ho aggiunto che si tratta di un’altra storia. 😉
Scusate ma vado clamorosamente OT.
Qualcuno ha idea di come potrebbe evolversi la situazione di Torres: il prestito biennale è con obbligo o diritto di riscatto?
Nel caso di diritto, è possibile rescindere il prestito anche prima della naturale scadenza?
Ovviamente così, tanto per fare 4 chiacchiere che già mi risuona in testa la voce del Condor che afferma “Il nostro nuovo acquisto per il 2015 – oltre al recupero di Montolivo – è il Nino”.
In più VOGLIO che resti perchè la SUA morosa, dice, è figA.
sono QUASI concorde con la tua donna :winner: :winner: