13 3 minuti 10 anni

Vi scrivo da un luogo segreto.
Purtroppo gran parte dell’Italia è stata flagellata dalla pediculosi e le autorità sanitarie hanno imposto il coprifuoco. Nessuno potrà uscire di casa fino a quando l’ultimo pidocchio sull’ultima testa non sarà morto.
Voci di corridoio provenienti dal Ministero della Salute ci fanno sapere che probabilmente tale coprifuoco cesserà Domenica verso le ore 19.00, in modo da permettere a tutti di godere lo spettacolo del derby di Milano.

Sarà un derby molto strano per chi lo vivrà a San Siro. I pidocchi hanno costretto tutti, maschi e femmine, a rasarsi i capelli. Immaginatevi uno Stadio composto di 80.000 persone con bandane, cappelli o berretti per coprire le calvizie. Non certo uno spettacolo da esportazione per la nostra martoriata Serie A. Ma sicuramente è colpa nostra, quindi non possiamo certo lamentarci.

Tralasciando questa personale nota di colore, parliamo del derby in quanto tale.
Mancini è un allenatore bravo. Non eccelso ma bravo. Nella sua fortunata carriera all’Inter ha avuto il privilegio di sedere sulla panchina sbagliata di Milano nel momento perfetto: squadra nettamente più forte delle altri, zero rivali, Ibrahimovic e buoni giocatori che per, quella Serie A, bastavano e avanzavano.
Al Manchester e al Gala il buon Mancio ha dimostrato che in contesti più competitivi stravincere gli viene più difficile, ma comunque gli è possibile. L’Inter attuale è una squadra formata da 3 ottimi giocatori (Handanovic, Kovacic, Icardi), alcuni buoni (Hernanes, Palacio, Juan Jesus) e altra bassa manovalanza. Sicuramente non è una squadra che potrà fare miracoli nel medio termine, ma fare peggio di Mazzarri è oggettivamente utopistico.

Noi arriviamo al derby in una situazione strana.
Abbiamo sicuramente trovato una nostra filosofia di gioco, non spettacolare ma che filosofia sempre è, e con quella ci presentiamo consapevoli che il nostro modello sia conosciuto, il loro no.
Indiscrezioni (da confermare) parlano del fresco papà Menez come falso 9 con Honda e El Sha laterali, Abate ancora out (per fortuna) e De Jong recuperato (vedi parentesi prima).
In porta Diego Lopez dovrebbe quasi sicuramente giocare il suo primo derby, mentre Abbia Abbaia Abbiati si accomoderà in panchina a farsi i mirrorselfie.
Il problema pare proprio essere Abate. Inzaghi non vuole far giocare Armero neanche sotto tortura e così le sta studiando tutte per trovare un terzino destro. Si era partiti con una bomba atomica, Essien, poi le scelte si sono ridotte a due, Poli o Zapata; notizia dell’ultima ora è che in ballottaggio per l’esterno ci sia anche Ramì con Mexes titolare. Questa programmazione mi piace sempre di più.

Mi sbilancio: sarà un derby spettacolare, con molte azioni pericolose e molti gol, più a causa della scarsezza complessiva che della qualità, ma di questi tempi è tutto grasso che cola.
Buon derby a tutti, vigili urbani e pidocchi compresi!

13 commenti su “What’s the Situation? Il direttore dell’editoriale.

  1. Io invece al contrario mi aspetto davvero un derby bruttissimo e mi “spaventa” il cambio di allenatore dei cuginastri… Consapevole che un allenatore non può fare miracoli, soprattutto se la squadra è quello che è, temo che il nuovo tecnico possa trovare le parole giuste per assemblare una squadra tutta grinta e corsa, sperando in qualche cappellata difensiva nostra (l’assenza di bonera e abate, scritti rigorosamente minuscoli, diminuisce le percentuali, ma non si sa mai, zapata è sempre dietro l’angolo 😆 ).

    Pochi gol e brutto gioco quindi…

  2. Non so Nick. Cioè sono d’accordo sul brutto gioco, meno sui pochi gol.

    Bella la premessa del post. Sembra un film apocalittico.

    Due squadre mediocri, ma il derby è il derby. Perderlo mi fa male quanto perdere contro i gobbi.

    Mancini è bravo e le sue squadre giocano bene. Ma gli manca molto per essere al livello dei primi (Carletto, Mou, Guardiola). E’ certamente superiore all’inesperto Pippo, ma è appena arrivato e non ha la bacchetta magica. Comunque ho letto che ha portato entusiasmo anche lui. Non ne posso più di questa parola.

  3. 0-0, al massimo 1-1: le due squadre e soprattutto i due allenatori hanno troppo da perdere in caso di sconfitta.

    Per la prima volta da che esistono le pay-tv potrei non vedere il derby. La necessità di ricorrere allo streaming, la pargoletta che per le 21 potrebbe essere ancora sveglia ma soprattutto lo scarso entusiasmo che mi genera questo derby in generale e questo Milan in particolare sono tutti fattori che mi potrebbero tener lontano dalla visione.

    Che stia invecchiando? O rincoglionendo?

  4. Mi sbilancio: sarà un derby spettacolare, con molte azioni pericolose e molti gol, più a causa della scarsezza complessiva che della qualità,

    io invece tutto al contrario. Scarsezza a parte, quella la condivido.
    sto con Lapinsu, un 1-1, che può essere frutto di due cappellate in un momento morto della partita.

    Per la prima volta da che esistono le pay-tv potrei non vedere il derby. […]Che stia invecchiando? O rincoglionendo?

    no, credo sia semplicemente il fatto di non vivere il derby da milanesi, per i quali è mooolto più sentito (come in tutti i derby) ma basarsi sul fatto che questa partita non è più uno spettacolo ma l’equivalente tecnico di un Siena-Livorno…

  5. @_Rickidevil_
    probabilmente hai ragione, infatti ho sempre “sentito” di più la sfida coi gobbi in quanto negli ultimi 20 anni sono stati loro gli avversari più temibili.
    Tuttavia lo scarso interesse che mi solleva il Milan di quest’anno è purtroppo la conseguenza di anni di noia e delusioni, nonchè di malefatte societarie.
    Il mio amore non è diminuito, però è indubbiamente più distaccato rispetto al passato.

  6. siamo in due infatti.
    io ho i primi ricordi di milan (e di calcio) dal ’94 ed ho sempre sentito di più la sfida con la juve, data la forza delle squadre, ma per i milanesi di milano capisco che può non essere così.
    il derby era partita a sè, con le sue coreografie e folklore ma non vorrei diventasse la “partita salva-stagione” come era a Roma fino pochi anni fa.
    Sta scemando la passione, personalmente parlando.
    Dall’estate di Kakà (ad 2009) è cambiato qualcosa nelle idee societarie o quantomeno nella mia visione di tali idee

  7. ma non vorrei diventasse la “partita salva-stagione” come era a Roma fino pochi anni fa.

    lo è già

  8. Qualcuno che conosce Serafini può chiedergli per favore perchè scrive sempre in prima persona plurale?
    Ormai a farlo sono rimasti in pochi: lui, il Papa e la regina Elisabetta

  9. buonasera seghini.

    la tradizione impone che si passi per i saluti alla vigilia del derby ed eccomi qua. La speranza è che sia almeno meglio dei due, terribili, della scorsa stagione, per tornare ad avere un derby da piani alti della classifica servirà ancora un po’ invece.

    in caso di sconfitta il caffè lo offre GDB, così impara ad arrivare sempre all’ultimo minuto.

  10. Buonasera Sig. Sgrigna,

    la Vostra presenza è sempre ben accetta da Noi, soprattutto alla vigilia della Stracittadina.
    Ricambiamo amabilmente i calorosi saluti e Vi invitiamo ad informare il Vostro Collega GDB a presentari per tempo da Noi, omaggiando con deferenza il Nostro Direttore, Sig. Marcovan.

    E’ gradito l’utilizzo del plurale maiestatis, come si confà tra Gentiluomini.

    Vogliate gradire i Nostri più cordiali saluti.

    N.H. Ghostrider2

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