Se l’appassionato standard di calcio – intendo il calcio dei campionati e delle Champions League, non delle qualificazioni europee che yawn, che barba che noia – già ha la sua porzione di noia in queste pause dedicate alle nazionali, figuratevi quanto possa ritrovarsi vittima del tedio l’appassionato tifoso nonché incallito giocatore di fantacalcio.
Io, ad esempio, vengo da un periodo un po’ movimentato e non vedo l’ora di poter stare un intero fine settimana tranquillo a seguire la Serie A con calma, senza limitarmi alle partite viste a metà, agli highlights sbirciati di sfuggita, agli articoli della Gazzetta e ai resoconti di amici e conoscenti. Ad esempio, da milanista, sarei interessato a sapere se sto Fernando Torres fa il suo in campo o no e se De Sciglio davvero è migliorato contro il Chievo rispetto alle precedenti partite; da fantamanager, però, i miei dubbi si moltiplicano. In un torneo ho Palacio, Higuain e Totti, che messi così in fila sembrano, almeno a fine agosto, formare un signor reparto offensivo, poi, però, a metà ottobre si ritrovano con un gol (e due rigori sbagliati) in tre, e quindi l’ansia mi cresce e ho bisogno di vivisezionare tutti gli spezzoni di partita, sentire le ultime dai campi, capire se hanno acciacchi, se Rafa Benitez è lobotomizzato come la leggenda narra e cose così. Poi c’è un altro torneo, quello del nostro blog in cui Matteone sta dominando con punteggi record (ma occhio, avvoca’, l’anno scorso ero nella tua stessa posizione e con medie altissime, poi il destino cinico e baro mi tirò un brutto scherzo), in cui mi ritrovo col duo della Fiorentina Babacar–Bernardeschi che, sostanzialmente, conosco per sentito dire o per prestazioni relative alla Serie B della scorsa stagione – eppure, causa moria degli attaccanti viola, me li ritrovo in campo e addirittura autori di qualche golletto, insomma daje.
Se, infine, da tifoso del Milan ho paura che qualcuno dei nostri migliori giocatori possa farsi male e tornare a Milanello acciaccato dopo essere partito sano come un pesce, figuriamoci da giocatore di fantacalcio come mi possa sentire: ogni giorno a leggere in basso all’angolino il resconto dell’allenamento del Cesena per sapere se Ciccio Brienza è sereno o se vuole delle coccole, in più un occhio sulla Slovenia per il superportiere Handanovic che, scusate, ho pagato assai, poi di nuovo alle notizie nostrane perché Albertino Paloschi deve giocare e io non capisco perché quell’asino di Maxi Lopez sia spesso e volentieri la punta unica del Chievo. Insomma, avete capito, cose così: che si tratti di calcio o fantacalcio, se ci mettete la passione, queste pause risulteranno davvero estenuanti per via della mancanza della solita doppia dose di oppio dei popoli dei tempi moderni, con una terribile di sensazione d’impotenza perché, oltre a coloro che indossano la maglia della tua squadra del cuore, devi aspettare anche quei giocatori da cui dipendono la tua reputazione e, fondamentalmente, una buona parte del tuo stato di salute psico-fisico per i prossimi mesi.
La sofferenza aumenta esponenzialmente se hai un campione del Milan nella tua fantasquadra – ma, grazie al cielo, quest’anno a me non è successo, ho fatto solo economici acquisti tra i difensori rossoneri che, com’è noto, non sono certo dei fenomeni che scaldano il cuore e agitano l’animo.
Ah, il sardo è miseramente ultimo e senza nemmeno una vittoria, ve l’avevo detto?
13 commenti su “Il milanista e il fantamanager”
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Beh, non c’è da stupirsene: uno che non sopporta il Maradona del Sol Levante è naturale che sia ultimo al Fantacalcio.
Ehy, stiamo pur sempre parlando del campione in carica, quello che l’anno scorso li ha schiaffeggiati tutti. Grazie al genio di Ricky siamo finiti su una piattaforma indegna e non essendo più un giovanotto faccio fatica ad abituarmi ai cambiamenti. Risultato, non ci ho capito un cazzo di mercati di riparazione e stupri vari che quella roba impone. Ora mi ritrovo con la coperta cortissima e saranno cazzi amari per me, che meno di terzo in un fantacalcio non sono mai arrivato. E comunque sono più quelle che ho pareggiato che perso. Ma risorgeremo. :seghino:
Ieri avete visto la pallavolo? Pensate che ormai il mio fastidio verso il giappo si sta estendendo a tutta l’Asia e mi sono ritrovato a tifare Italia. E giusto per rovinarvi la giornata, leggetevi i racconti delle vostre terre preferite, quelle che vi affascinano tanto.
Ahahah la democrazia in Corea del Nord era solo uno che ha avuto la sfacciataggine di nominarla. Tra l’altro pare sia sparito nel nulla il cicciobombocannoniere che girava con il paltorello anche nei mesi caldi. Al suo posto la sorella. 😎
Minchia, è vero che c’era quello che parlava di democrazia in Korea del Nord… che nostalgia.
grandissimo rdv, me l’ero dimenticato quando cercava di convincerci che la corea del nord era un paese democratico :).
ma rimanendo in tema di amarcord, ma adamos che fine ha fatto?
E’ uno dei più grandi misteri di questo blog, Elbo. Mi piace pensare che sia uno dei nostri lurkers più fedeli e che un giorno, improvvisamente, si ripresenti.
E comunque la Corea del Nord è un posto favoloso. Lo dicono in tanti: Razzi, Salvini, RDV…
Betis, che cazzo ti hanno fatto gli orientali??? 😆
sarebbe bello se andassero là volontariamente e poi ci facessero vedere un filmato con telecamera fissa e sfondo con il lenzuolo mentre ci raccontano l’ospitalità ed il benessere che regna in quei posti.
Poi la Farnesina darà altre informazioni, ma vabbé :seghino: :seghino:
cazzo pensavo che almeno tu fossi rimasto in contatto con lui, marcovan. era una persona piacevole.
No no, sparito completamente. Ti ripeto, un mistero.
io ho il suo numero di cel,se volete posso mandargli un sms
Larssen, porcaputtana sei ancora vivo!!!
Ti ho spostato di sopra, affinché tutti possano vederti.
perchè tu non lo sei, marcovan? unico blog milanista che frequentavo.
non lo vedo (il commento-saluto) 😉