La grande onda – Stasera si gioca il grande incontro di giornata, nonché, inaspettatamente per noi e meno per i nostri avversari, la partita che potrebbe offrire, benché in maniera parzialissima e momentanea, la vetta della classifica: Milan-Juventus. A differenza delle quattro stagioni allegriane, infatti, siamo partiti bene, così come, forse inaspettatamente visti gli ultimi sei anni di Serie A, la stessa Juve oggi allenata da Massimiliano Allegri, che tra Italia e Europa ha finora infilato tre vittorie su tre.
Noi, tra infortuni e squalifiche, ci presentiamo con la terza coppia centrale difensiva diversa in tre partite: era Zapata-Alex all’esordio, è stata Bonera-Alex a Parma, ora probabilmente sarà Zapata-Rami. Questo è un tasto che ho toccato tante volte, sono sicuramente noiosissimo, ma mi ripeto: due stagioni fa il Milan rivoluzionato d’estate prese per mesi barche di gol anche perché, tra gli altri motivi, non c’era una coppia titolare lì in mezzo, e anzi, addirittura, si provò in alcune occasioni una soluzione a tre, finché Zapata e Mexès non divennero titolari quasi inamovibli, alcuni meccanismi furono oliati, si creò affiatamento e, perciò, anche una relativa, discreta impermeabilità. Lo scorso anno, sotto questo punto di vista, fu un totale disastro, una giostra continua là dietro. Ora, io, questo errore, lo vedo ripetere sotto la terza guida tecnica consecutiva e, perciò, resto assai preoccupato. Una coppia difensiva deve avere tempo per aggiustare certi meccanismi, per creare una certa sintonia in campo, più di qualsiasi altra coppia di giocatori in campo. Aggiungiamo, inoltre, che nel reparto non sono presenti dei fenomeni a livello individuale, ed ecco che la mia preoccupazione resta intatta, nonostante le due vittorie consecutive.
Per il resto, si torna a giocare col falzo zero, oltre che col falso nove: Diego Lopez infortunato, com’è noto, e Abbiati titolare. Non ce ne sbarazzeremo mai.
Gli avversari – La freschezza e la preparazione che un lavoro settimanale in allenamento può garantire rappresenta, forse, un vantaggio relativo che il Milan può vantare di fronte alla Juventus, impegnata martedì in Champions League. Se si escludono le assenze, per motivi fisici, di Pirlo e di Barzagli, la Juve si presenta nel suo tipico 3-5-2, che neanche Allegri, tradizionalmente affezionato a moduli differenti, ha pensato di cambiare. Chiaramente sono i gobbi i favoriti (non solo per questa partita, anche per la vittoria del campionato di Serie A in generale), ma, come si suol dire, la palla è tonda, e questo entusiasmo che, pare, ci sia, potrebbe dare una spinta in più ai rossoneri per l’ultima di tre partite iniziali che, al momento del sorteggio dei calendari, non promettevano affatto bene. Vediamo, vediamo…
Le altre – Tutte le squadre, in particolare quelle che hanno disputato le competizioni europee, devono fare i conti anche col possibile turnover da attuare in vista del turno infrasettimanale. Tra le grandi, è la Roma impegnata in casa contro il Cagliari dell’ex Zdenek Zeman che mischia ancora le carte, rispetto almeno all’impegno di mercoledì: a probabile riposo Maicon e Keita, infortunati Astori e Iturbe, dentro di nuovo l’insoddisfacente Ashley Cole di sabato scorso assieme a Yanga-Mbiwa, Nainggolan e Florenzi, a dimostrazione del fatto che la rosa della Roma, oltre che di qualità a livello di formazione titolare, possiede anche un buon numero di alternative valide. Più dietro, i primi scontri diretti tra squadre in lotta per la salvezza: Sassuolo-Sampdoria domenica, mentre la partita di oggi alle 18 sarà Cesena-Empoli, coi toscani che dovranno fare a meno di un paio di pedine titolari in attacco. Sono curioso di vedere come il Torino, squadra non abituata al doppio impegno, gestirà questo periodo colmo di incontri (validi sia per l’Europa League, sia per la Serie A) a metà settimana.
Da seguire – Roma-Cagliari, perché la prima è una squadra bella e forte, come in parte descritta sopra, mentre il Cagliari di Zeman è, come tutte le squadre del boemo, una formazione spericolata. C’è da dire, però, che la scorsa giornata la squadra sarda non meritava di perdere, a guardare le occasioni create (molti gli errori sotto porta e i colpi di sfortuna) e la qualità del gioco offerto, e che forse, finalmente, tornerà in panchina quell’asino di Farias per accentrare Marco Sau e schierare, sulla destra, il veloce Ibarbo, che si ritroverà a fronteggiare Cole, giocatore che, come si sottolineava prima, tutto è apparso finora fuorché in forma.
Da evitare – Palermo-Inter, che mi dà proprio una sensazione di brutto: i nerazzurri difficilmente si ripeteranno (quando ci sono impegni ravvicinati, a un certo punto le squadre di Mazzarri si intoppano), mentre il Palermo mi ispira poco in sé.
IL PROGRAMMA DELLA 3a GIORNATA
Sabato 20 settembre
– ore 18:00: Cesena-Empoli
– ore 20:45: Milan-Juventus
Domenica 21 settembre
– ore 12:30: Chievo-Parma
– ore 15:00: Genoa-Lazio
– ore 15:00: Roma-Cagliari
– ore 15:00: Sassuolo-Sampdoria
– ore 18:00: Atalanta-Fiorentina
– ore 18:00: Udinese-Napoli
– ore 20:45: Palermo-Inter
– ore 20:45: Torino-Verona
11 commenti su “Serie A 2014/2015 – 3a giornata”
I commenti sono chiusi.
Hai ragione, schierare sempre la stessa linea difensiva è fondamentale. Cambiarla tanto per, non ha senso, ma stavolta non si poteva fare altrimenti causa infortuni e squalifiche. Io credo che nelle intenzioni di Pippo ci sia di schierare sempre la linea Abate-Bonera-Alex-De Sciglio, e a quella si ritornerà appena possibile. Che potrà anche non piacere (a me non piace per la presenza di Bonera), ma quella sarà, credo.
se pippo pensa di schierare bonera titolare è proprio un coglionazzo,lui e quell’altro ebete che ha speso 8 milioni per zapata e che ha fatto di mexes il difensore più pagato della serie a.
da notare che stasera al big match ci sarà solo uno dei nuovi arrivati,cioè menez,mentre tutti gli altri (albertazzi,bonaventura,armero,agazzi e compagnia) vanno in panca.
tre mesi di mercato hanno prodotto un titolare.
e ma cazzo morirà prima o poi.
Non abbiamo niente da perdere, l’unica cosa che mi auguro è che non prendiamo una imbarcata; dietro siamo proprio fragili.
Rami rientra ma non mi pare in condizione, e Zapata deve stare bene sveglio stasera: che non faccia il narcolettico!
Davanti invece possiamo essere pericolosi.
Ciao ragazzi, un saluto dal pullman diretto a Milano, ora mi trovo a Bologna circa… Come Alex anch’io spero di non prendere una imbarcata… Dalla nostra abbiamo il fatto che non abbiamo nulla da perdere,in ogni caso loro sono su un altro pianeta…
Ma sbaglio o anche la settimana scorsa avevi indicato Inter Sassuolo come la partita da evitare?
Torna a quelle del Chievo, veggente…
Comunque vada la partita, non capisco chi dice che una vittoria darebbe la svolta alla stagione… e in generale si stanno dando giudizi troppo affrettati sulle squadre .. due giornate (intervallate da una pausa nazionali) bastano ai vari opinionisti, agenti FIFA, sedicenti esperti da salotto televisivo per discettare di corsa scudetto. Emmminchia, aspettate fino a novembre almeno…
2 giornate e già pontificano… 2 giornate… quando a volte non si sa un cazzo neanche a 10 dalla fine…
Guarda che quest’anno il Chievo è una bella squadretta! Non so come giocano, perché ancora non li ho visti, ma occhio! 😉
Ecco perché mi sta così sul cazzo la Pellegrini!!! E’ gobba. E nei giorni scorsi ha pure pontificato contro il doping…
el sharawy peggio di honda.
Finché siamo 0-0, è positivo. Catenaccione disorganizzato, ecco cosa facciamo, ma a sto punto togliamo Honda e mettiamo Bonaventura, più adatto alle ripartenze. L’idea del catenaccio per questa occasione mi sconfinfera pure, in astratto, ma centrocampo bassissio e difesa che LOL. Speriamo bene. Ah, Poli overrated. Non è buono.
de sciglio è diventato come pato,un debosciato inutile e dannoso. vien da rimpiangere i 20 presunti milioni del real.
el sharawy lo si può impacchettare e vendere al primo babbeo che ci offre 12 milioni.
male ruttari,male male.
ottimo menez,peccato che fosse solo contro 5 fabbri merdosi.
bene il mobbato rami,bene pure zapata.
su abbiati: non ho mai visto un portiere che anzichè uscire,si siede sulla linea.
a piccini e rizzoli auguro di caricare in macchina una puttana con le piattole.
A me stupisce chi credeva potessimo fare qualcosa di più.
Siamo questi e questo potevamo fare. Non potevamo certo metterci a giocare a calcio a viso aperto contro questa Juventus che pure con le assenze di Vidal e Pirlo è tre volte più forte di noi.
L’unica cosa veramente grave è che facendo una partita così difensiva non puoi sbagliare nulla tatticamente ed invece qui imho Inzaghi ha peccato.
Marchisio lasciato sistematicamente solo e con oltre 20 metri di campo libero è stata una delle chiavi della partita. De Jong che pensa troppo ad aiutare i centrali che a coprire la sua zona di competenza (da dove parte anche il gol).
Capitolo Gol. Abbiati imbarazzante come pochi, Abate merda. Guardate i Replay vi prego, nello stesso momento in cui Tevez gli parte dietro le spalle lui è girato con la faccia verso il centrocampo. Ovviamente lo perde di vista e ci incula.
De Sciglio è il ricordo di quello che avevamo visto da troppo tempo. Resta però che, per esempio in nazionale, ha giocato bene. Arriva da noi e si rimbambisce.
Nel finale metti Torres e Pazzini e giustamente metti solo due palle alte in mezzo all’area. Boh.