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Ma voi lo vedete un Milan vincente nei prossimi 3-4 anni?
Credete realmente che si possa aprire un ciclo minimamente presentabile con ancora Berlusconi presidente e Galliani A.D.? Io no.

Ma di questo non sono preoccupato, la maglia si tifa a prescindere. I momenti bui servono a rendere più belle le future vittorie, ammesso e non concesso che ci saranno.
Il problema è lo sconforto. Ed è uno sconforto grosso, ingombrante ed avvilente.
La vicenda tragicomica di Seedorf è solo l’atto finale (oppure, da un altro punto di vista, iniziale) di una tragedia che con ogni probabilità relegherà il Milan a risultati mediocri per i prossimi anni. La macchina del fango è partita come ormai la berlusconiana memoria impone: rimproveri a Tassotti, allenamenti nel pomeriggio e addirittura le panchine rialzate per Mister e assistente . Affronti troppo gravi per passare oltre.
L’allenatore del Milan è, per definizione, un pagliaccio che non può esprimere la sua personalità e il suo potere. Anzi mi correggo, può farlo ma appena sembra poter scalfire l’autorità del monarca Adriano deve essere neutralizzato con ogni metodo lecito oppure no.
Ieri sentivo Suma, un fantoccio di immani proporzioni, giustificare il cambio in panchina dicendo che “l’obbiettivo del Milan era la qualificazione all’Europa League”.
Come sapete non sono un grande fan di Seedorf, ho difeso anche Allegri in passato, però scaricare le colpe della mancata qualificazione europea in questa maniera è al limite della disonestà intellettuale. Bisogna, e bisognerà, sempre ricordare che Seedorf nel girone di ritorno ha fatto meno punti solamente della Juventus e della Roma, ed è arrivato fino all’ultima partita a giocarsi la qualificazione alla ex coppa Uefa.

Al momento sono veramente disorientato.
Questa restaurazione operata da Galliani (che ricordiamo poco meno di 7 mesi fa si era dimesso) fa impallidire anche Metternich.
Il tifoso milanista ormai ci si sta abituando.
Non sa mai quello che potrà succedere. E, se succede qualcosa, solitamente è sempre in peggio. Siamo al punto che Abate e Montolivo, ripeto ABATE E MONTOLIVO,  preparano i dossier per eliminare un allenatore; la fantascienza è stata superata e di netto.

Chissà se il mio Milan tornerà a vincere.
Anzi, chissà se il mio Milan tornerà ad essere competitivo.
Anzi, chissà se il mio Milan tornerà ad essere il Milan.

Credo proprio che fino a quando Berlusconi sarà il presidente e Galliani l’A.D no.
#Berlusconivendi.

14 commenti su “Ma voi lo vedete un Milan vincente nei prossimi 3-4 anni?

  1. Mah, chissà. In realtà il calcio è strano e anche squadre all’apparenza sgangherate ogni tanto riescono a trovare la quadratura del cerchio, imbroccano una buona stagione e magari portano a casa qualche trofeo, perciò magari il Milan può tornare a vincere. Ad esempio: quanti milanisti credevano nello scudetto del 1999? Ben pochi.

    Detto ciò, il punto è che la navigazione sembra un po’ a vista. Il cambio di allenatore è stato enigmatico e grottesco. La rosa dal punto di vista tecnico è assai carente pur essendo enorme numericamente. Infine, questi nuovi presunti leader (?) dello spogliatoio, i Bonera, gli Abate e i Montolivo, a me non piacciono proprio per niente.

    E’ un periodo un po’ così, ci vogliono calma, pazienza ed esercizi buddhisti.

  2. Sono d’accordo con Corrado. Mi spiego: se il calcio fosse una scienza esatta ti risponderei che no, in questo momento non vedo un Milan vincente nei prossimi 3-4 anni e neppure nei prossimi dieci. Però il calcio è pazzo, e il Milan potrebbe risorgere in breve tempo. Ma che sia ben chiaro: dovesse accadere, non sarebbe merito della compagnia di pagliacci che lo sta gestendo in questo momento, bensì del caso.

    Suma è un buffone, come lo sono tutti quelli che sostengono che Seedorf ha fallito gli obbiettivi e per questo il suo allontanamento è giusto. Clarenzio è arrivato che eravamo in zona retrocessione, la situazione era disastrosa. Licenziare Seedorf per il fallimento di obbiettivi (di cui peraltro sento parlare soltanto ora) già in partenza complicatissimi da raggiungere, è come decidere di far correre Usain Bolt con Bisteccone Galeazzi sul groppone e poi rompere i contratti pubblicitari perché arriva ultimo.

    Ripeto, in un mondo normale un Milan guidato da questa gente non avrebbe speranze né fra tre anni né mai. Ma il calcio non è un mondo normale, per fortuna – o sfortuna, dipende dalle situazioni.

  3. Sì ok, il calcio è strano la palla è rotonda e tutto quello che volete.
    Però nel calcio c’è la tendenza a veder vincere chi investe.
    Poi ci sono delle eccezioni, vedi B. Dortmund e Atletico (che comunque è in un rosso devastante) però solitamente chi spende vince.
    E noi di spesa, non ne faremo.

  4. certo, il calcio è strano,imprevedibile e tutto quel che volete, e allora mettiamoci pure che l’anno prossimo lo scudetto lo vince il chievo e la juve finisce in b.

    in ogni caso io tiferò contro,guferò senza pietà questa banda di mignotte,puttane,troie succhiacazzi.

  5. A me non interessa un Milan vincente.
    A me interessa un Milan competitivo che tutti gli anni parte per vincere e lotta SEMPRE per i grandi obiettivi. E se non vince amen ma piuttosto che essere un vincente, un anno saltuariamente qua e la puoi pure esserlo (uno scudo alla Allegri o alla Zac pe rintenderci),per caso non mi va più.

    Sono stufo stufo stufo di questa dirigenza e della compagnia di giro dei ruffiani giornalai di corte.
    e pure di gente e calciatori che va dal presidente coi dossier anti allenatori.

  6. Berlusconi batte cassa per i soldi al partito…. povero Milan….

  7. l’esperienza mi ha insegnato che alle carenze dei giocatori si può supplire, che di un allenatore capace se ne può fare a meno, ma che una società che lavora e bene per raggiungere gli obiettivi è conditio sine qua non.
    Per cui credo fermamente che con l’attuale dirigenza sia IMPOSSIBILE raggiungere un qualsivoglia trofeo.
    (i paragoni con il 99 sono fuori luogo proprio perchè, all’epoca, la società AC Milan ancora si comportava come tale, mentre si comporta come la compagnia del Bagaglino)

  8. A me non interessa un Milan vincente.
    A me interessa un Milan competitivo che tutti gli anni parte per vincere e lotta SEMPRE per i grandi obiettivi. E se non vince amen ma piuttosto che essere un vincente, un anno saltuariamente qua e la puoi pure esserlo (uno scudo alla Allegri o alla Zac pe rintenderci),per caso non mi va più.

    Sono stufo stufo stufo di questa dirigenza e della compagnia di giro dei ruffiani giornalai di corte.
    e pure di gente e calciatori che va dal presidente coi dossier anti allenatori.

    Quoto Alex ed aggiungo che mi basterebbe addirittura un po’ di onestà intellettuale e nelle dichiarazioni.
    Invece che continuare a sentir dire che devo considerare la merda come cioccolato perché l’incarto, nel complesso, non è cambiato!
    Mi dicessero che per 5 anni non saremo competitivi perché si mira a costruire una squadra di giovani che possa affermarsi in seguito, mi andrebbe benissimo, a patto che, come sempre non rimanga lettera morta…

  9. impossibile. anni fa c’era sempre da crederci, perchè c’era una società in qualche modo unita e intenzionata a primeggiare. in questo modo e con tanti soldi (ingaggi altissimi e qualche assegno strappato dal padrone) si sopperiva agli errori gestionali e ogni tanto qualcosa si vinceva

    oggi non ci sono le condizioni. non c’è unione di intenti (galliani vs barbara), visione a lungo termine (4 allenatori dopo ancelotti), non ci sono soldi (mediaset registra 230 milioni di perdite nel 2013). la rosa è quella che è, e la nuova generazione che dovrebbe formarne lo zoccolo ( montolivo el sharawy balotelli?? ) non sembra promettere benissimo.

    a tutto ciò aggiungiamo il momento di salute di juventus roma e napoli (per le ultime due anche laspetto economico sembra sorridere).

  10. Mi aggrego anch’io a chi dice che non gli importa vincere, ma vuole essere competitivo.
    Il problema è che siamo lontani anni luce dall’essere competitivi per i primi 3 posti.
    Ormai regna il caos piu’ totale e non si riesce a vedere una lucina in fondo al tunnel.
    IL Pelato ha ripreso ad avere pieni poteri e passerà l’estate a svaccarsi nei vari ristoranti,mentre gli altri già lavorano per rinforzarsi.
    Nella prossima stagione si navigherà a vista, come quest’anno del resto……….

  11. essere competitivo ti porta anche a vincere. Altrimenti galleggi.

    Leggevo che Arrighe potrebbe anche non accettare il ruolo di supervisore del settore giovanile ma che si era preso, comunque, 10 giorni per riflettere: personalmente lo farei riflettere anche 10/15 anni.
    Stia dovè, ovvero in FIGC e alle comparsate tv. Non ho mai capito di quale specie di stress soffra e che l’ha fatto allontanare dalla sua attività di allenatore, e nemmeno mi interessa saperlo.
    Mi sta sui coglioni e basta, ma forse si era capito.

  12. Certamente ghost, la vittoria è una logica conseguenza dell’essere competitivi, ti puo’ sfuggire una volta,due,ma prima o poi la centri.

  13. Intanto sembra che Abate stia rinnovando……..
    Se mi sodomizzava Mutombo sentivo meno male !

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