13 5 minuti 10 anni

Se c’è un tifoso viziato, quello non sono io. Ho poche pretese, come tifoso. Non mi aspetto ad esempio che la mia squadra del cuore vinca ogni anno, poiché sono perfettamente consapevole dell’esistenza di quella cosa chiamata concorrenza; non esigo che il mio presidente si sveni per acquistare grandi campioni – se lo fa okay, cazzi suoi, ne sono lieto ma personalmente non lo esigo; inoltre non pretendo che la mia dirigenza si lasci influenzare dai miei umori in materia di calciomercato.

Non sono questo tipo di tifoso. Non è che alla fine di ogni stagione negativa mi sia mai messo a strepitare, battere i piedi per terra, strapparmi i capelli minacciando di cambiare casacca, neppure negli anni cupi della serie B. Nemmeno ho mai pronunciato o scritto “Presidente, caccia i soldi!”, frase che trovo di pessimo gusto.  E quando il tifo gobbo contestò l’arrivo di Stankovic e la società bianconera obbedì, ricordo che, in cuor mio, mi augurai che la dirigenza milanista mai e poi mai ne seguisse l’esempio in futuro. Non sono per le contestazioni di piazza, insomma, per lo meno quando riguardano argomenti importanti ma non vitali come il pallone.

Tuttavia ognuno ha i propri gusti. Anche un tifoso può averne. Se la mia squadra del cuore mi fa cagare, penso di avere il diritto di dirlo. Se coloro che ne detengono il pacchetto di maggioranza se ne sbattono di essa, non posso non stigmatizzarlo. Se coloro che  vi lavorano, secondo me, non fanno ciò che devono o lo fanno male, non è giusto che io taccia. Un conto è la consapevolezza che lo sport è ciclico e talvolta crudele (il Notthingham Forest vinse due Coppe Dei Campioni consecutive, ora dove caspita si è cacciato?), un altro è farsi piacere a viva forza ciò che non può piacere, in nome di non si sa bene che cosa.

Mi si domanderà allora come vorrei che fosse la mia squadra del cuore.  E’ presto detto.

Innanzi tutto vorrei che la mia squadra del cuore non avesse un presidente coinvolto attivamente in politica, assente, pregiudicato, presuntuoso e bugiardo. Vorrei che il mio presidente agisse sempre per il bene della squadra e avesse come suo primo obbiettivo il risultato sportivo. Vorrei inoltre che non mi rinfacciasse continuamente il denaro speso, e che avesse il coraggio di rilasciare dichiarazioni scottanti in prima persona, non tramite non ben definite voci di corridoio.

Vorrei che la mia squadra del cuore avesse una dirigenza competente, brillante, attiva, lungimirante, organizzata. Una dirigenza che non sprecasse le proprie energie nella giustificazione dei propri errori inventando assurdi, patetici equilibrismi di aritmetica creativa, ma che queste energie le veicolasse laddove veramente conta per un tifoso, ossia verso il tentativo di ottenere reali risultati sportivi. Vorrei altresì una dirigenza che proteggesse la squadra e i suoi giocatori dagli attacchi dei media, e non  utilizzasse invece  questi ultimi per infangare un allenatore sgradito o per il nutrimento del proprio  ipertrofico ego. E vorrei una dirigenza che si presentasse di fronte ai giornalisti anche dopo le sconfitte, non soltanto per pavoneggiarsi dopo le vittorie.

Vorrei dei giocatori professionalmente ineccepibili: non me ne frega nulla di tatuaggi, orecchini, pettinature crestate (sebbene tutto ciò faccia a pugni coi miei personali gusti estetici), m’importa che un calciatore del Milan si faccia il mazzo in allenamento e in campo, e che rispetti la maglia che indossa.

Vorrei che la mia squadra del cuore avesse un allenatore intelligente, bravo e fortunato.  Dall’allenatore non pretendo altro, poiché se la mia squadra fosse come ho scritto sopra non ci sarebbe bisogno d’altro.

In sostanza, vorrei che la mia squadra del cuore, la società per cui tifo, soffro, gioisco da oltre quarant’anni e sulla quale scrivo settimanalmente post del cavolo, ritornasse ad essere una cosa seria, e cessasse di essere la compagnia di saltimbanchi che è ora.

Non mi sembra di pretendere troppo, per una squadra del cuore.

13 commenti su “Come vorrei la mia squadra del cuore

  1. buongiorno…

    qualsiasi cacciavite vorrebbe ciò che hai scritto. Meno apparenza e più sostanza non farebbe male, anzi.
    Ieri hanno inaugurato ufficialmente Casa Milan, mentre Seedorf aspetta ancora una presentazione alla stampa che non avverrà mai, per dire.
    Ma il tempo è galantuomo e, soprattutto, non fa sconti a nessuno.

  2. Ieri AG: “Kakà resta al 99,99% periodico”

    Ma non l’avete già sentita questa frase?

    2012: Galliani: “Ibra e Thiago Silva
    resteranno a Milano al 99%”

    2009: “Kakà resta con noi al 99,99%, i tifosi non devono preoccuparsi”

    Non riesco a trovare se avesse dato le percentuali anche per l’addio di Sheva nel 2006, ma è probabile…

  3. Sarebbe l’unica volta in cui non mi sentirei preoccupato della partenza di un giocatore. Direi che è l’ombra di quell che è stato e per quel che guadagna , un dirigente bravo potrebbe trovare di meglio.

  4. Bel post boss… come dice Ghost, qualsiasi cacciavite vorrebbe quanto da te scritto…

    Kakà è da vendere e di corsa, ormai è un ex giocatore, sarebbe solo un peso sia alla squadra che alle casse.

    Un altro da vendere è Balotelli, so che un giorno potrei pentirmi e farmi il sangue amaro vederlo segnare altrove, ma non credo possa cambiare mai, poi quelle cazzo di scarpe bicolori… Per me potrebbe anche portarle, ma dimostra la poco serietà del personaggio. Kakà non li porterebbe mai!

    P.S. quando sarà pubblicato il risultato di “mettiamoci la faccia” il post di agosto scorso?

  5. quando sarà pubblicato il risultato di “mettiamoci la faccia” il post di agosto scorso?

    Dopo la finale di Champions, Zulli. C’erano pronostici anche su quella.

  6. Ti quoto Marcovan, se poi la nostra squadra indossasse come prima maglia una divisa consona sarei ancor più soddisfatto 😉

    Su Kakà vado controcorrente: per me è giusto che rimanga, è l’unico che possa far capire al resto della ciurma cosa voglia dire giocare nel Milan, e uno dei pochi a cui affidare in modo degno la fascia.
    Costa troppo d’ingaggio’ E sticazzi!
    Se avesse un ingaggio inferiore andrebbe bene e sarebbe anche equo? Echissene, che cacci il grano chi ha l’onere di farlo, in fondo qualcuno è andato apposta fino a Madrid per riportarlo qua, e tanto non è che se quei soldi non li danno a lui poi li spendano per giocatori veri.

    Peso alla squadra? Può darsi, ma la zavorra da eliminare in primis è nelle tasche di almeno una dozzina di altri mezzi giocatori a libro paga. Si cominci da loro.

  7. Azz il mettiamoci la faccia…so già di averne sbagliate moltissime… per la classifica marcatori ho scritto balotelli…pensa che pirla che sono…almeno non si può dire che sono prevenuto….

  8. Bellissimo post!
    Credo che ogni vero tifoso non possa che essere d’accordo in toto…

    @Zulli
    Un altro da vendere è Balotelli, so che un giorno potrei pentirmi e farmi il sangue amaro vederlo segnare altrove, ma non credo possa cambiare mai, poi quelle cazzo di scarpe bicolori… Per me potrebbe anche portarle, ma dimostra la poco serietà del personaggio. Kakà non li porterebbe mai!

    Siamo al punto di voler vendere l’unico buono perché è un uomo immagine nike?
    Mi sembra un po’ troppo…

    Balotelli non sarà mai kakà, vivaDio…
    Però ribadisco ancora una volta che prima di privarcene, vista la nostra rosa ci penserei 100.000 volte.
    Se l’alternativa è Adebayor o, peggio, Pazzini titolare, per me può giocare pure a piedi nudi.
    Le uniche due condizioni a cui lo venderei sono: offerta che preveda un botto di soldi per noi ed immediato reinvestimento del suddetto botto di soldi in VERI giocatori, non i parametri zero a cui regalare stipendi faraonici…

    @Alex
    Su Kakà vado controcorrente: per me è giusto che rimanga, è l’unico che possa far capire al resto della ciurma cosa voglia dire giocare nel Milan, e uno dei pochi a cui affidare in modo degno la fascia.
    Costa troppo d’ingaggio’ E sticazzi!
    Se avesse un ingaggio inferiore andrebbe bene e sarebbe anche equo? Echissene, che cacci il grano chi ha l’onere di farlo, in fondo qualcuno è andato apposta fino a Madrid per riportarlo qua, e tanto non è che se quei soldi non li danno a lui poi li spendano per giocatori veri.

    Nella sostanza hai ragione ed aggiungo che, pur facendo cagare davvero gli ultimi sei mesi, nei primi sei ha fatto molto più di quanto mi sarei aspettato.
    Diciamo che mi fanno più incazzare i 4,5 a mexes, dei 4 a kakà…
    E’ anche vero che se kakà rimanesse, finirebbe con il togliere spazio a qualcuno di più giovane…
    Certo se l’alternativa è Honda, mi tengo Riky tutta la vita!

  9. In due spezzoni di partita El Shaarawy ha corso più di Kakà in tutta la stagio…. – vabbè, no! ha corso TANTO QUANTO Kakà, ma sicuramente più di Honda e tre quarti di rosa.
    Se acconsentono alla vendita perchè il ruolo è coperto da cariatidi sponsorizzate o romantici che si battono la mano sul cuore ( il ”vediamo come si muoverà la società” io lo interpreto in questo modo…), possono pure chiudere l’attività e scappare a godersi i soldi ad Antigua, farebbero più bella figura.

    Se non sbaglio, nell’azione che ha portato all’espulsione di Cannavaro, era andato a raddoppiare Constant (o era già Zaccardo) per poi ripartire lungo la fascia…puro Faraone. Quanto ci è mancato?

  10. ultimamente sono inacidito,disincantato e brutale.

    che tipo di esempio darebbe kaka? che ad ogni finale di stagione si va da galliani a farsi raddoppiare lo stipendio? che ogni tre mesi uno del suo staff rilascia dichiarazioni sul real madrid? a pararsi il culo dietro dio e gesù cristo? a far prendere in squadra un parente scarparo?

    no grazie, fosse per me una bella pedata in culo e tanti saluti.

  11. Non so cosa abbia fatto di male Criscito a Prandelli ma so che nel non vorrei mai il fariseo sulla nostra panca

  12. Non so cosa abbia fatto di male Criscito a Prandelli ma so che nel non vorrei mai il fariseo sulla nostra panca

    Concordo. Non mi dispiace come allenatore ma nel Milan non ce lo vedo proprio.

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