E’ da un po’ di giorni che sui quotidiani sportivi nazionali c’è sempre qualche articolo che critica Seedorf e lo mette in discussione. Nel frattempo lodano Galliani e la sua gestione, per l’approvazione del bilancio avvenuta l’altro ieri nel Cda. Cda che doveva segnare la fine di un’era, un nuovo inizio, e che invece segna la vittoria di Galliani e dei suoi servi. Fa capire ancora una volta chi comanda al Milan.
Sembrava potesse esserci aria di cambiamento, di rinnovo, di nuovo, che non significa sempre migliore, ma almeno uno prova a cambiare rotta, a smetterla di far arrivare a Milanello parametri zero strapagati, vecchi bolliti o ex campioni.
Invece tutto come prima, se non peggio. Allenatore scelto dal presidente già delegittimato dopo che ha preso una squadra undicesima ed ora è a 5 punti dal 5° posto, con lo scontro diretto ancora da giocare. Notizie e indiscrezioni che escono dai muri dello spogliatoio che una volta erano sacri, soprattutto al Milan, dove tutto si risolveva in famiglia.
Tutto quello che un tifoso chiede è la chiarezza da parte della società, senza tutti questi magheggi o teatrini che stanno facendo solo il male del Milan. Si può anche avere due stagioni storte, nessuno critica per questo, però devi far vedere che getti le basi per ripartire, invece qui ogni giorno si smentiscono. Per me un progetto è come quello della Juve, lasciando stare per un attimo tutte le polemiche arbitrali, loro sono arrivati due campionati fuori dalla Champions, poi hanno iniziato a riprogrammare andando a vincere 3 scudetti di fila, e probabilmente, mi auguro di no, anche un’Europa League. Questo è programmare, non avere 36 giocatori in rosa, la maggior parte dei quali non piazzabili perché con stipendi troppo onerosi, qualcuno preso per marketing, altri perché parametri zero, ma quasi nessuno veramente scelto perché bravo.
Ai giocatori invece si chiede l’impegno, la grinta, ma se non hai obiettivi, se non hai una società seria dietro non ti viene nemmeno la voglia, tanto il tuo lauto stipendio lo prendi lo stesso a fine mese, che ti frega?
Molti si stanno staccando da questo Milan, si prendono una pausa, non significa disinnamorarsi. I tifosi che vanno in giro coi carri subito ti appioppano l’appellativo di tifosotto, di chi non merita di seguire il Milan, perché si segue non solo quando vince. Loro, che cambiano sponda più volte di quanto si cambino le mutande durante la settimana, ma non è questo.
Uno non si stufa del Milan, si stufa di come viene gestito questo Milan, che è molto differente.
22 commenti su “C’era una volta il Milan”
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Quel che non riesco a capire è perchè, dopo mesi in cui la proprietà (Berlusconi e figlia) avevano fatto intendere di voler cambiare rotta e far fuori Galliani, nel giro di poche settimane abbiano fatto marcia indietro.
Non credo sia solo una questione di soldi: con i buchi di bilancio degli ultimi 5 anni gliene avrebbero pagate 3 di buonuscite.
Chi ci capisce qualcosa è bravo.
Sospetto che abbiamo un presidente ricattabile, vedi del resto le varie sue beghe extracalcistiche.
Che Berlusconi sia ricatabbile è indubbio, ma credo che la stessa cosa valga per il Gallo.
Ma per quale motivo a 70 suonati zio Fester dovrebbe tuffarsi nella merda solo per tirarsi dietro silvietto?
Personaggi come Galliani che han speso una vita sotto i riflettori e girato il mondo riveriti e serviti mica si sognano di passare di punto in bianco nell’anonimato. Fare il pensionato men che meno.
Non credo sia più di tanto questione di soldi (che comunque contano a quei livelli più che ai nostri) quanto una questione di mero potere personale.
Credo anche io che l’alto tasso di ricattabilità spinga Silvio a lasciare il mondo come sta, cioè Galliani lì dov’è. Perché Galliani sa. Non so cosa, ma sa.
E complimenti ancora una volta a Serafini
sottoscrivo anch’io!
Stavo per mettere io il link di Serafini, anche da me complimenti e
ricattabile o meno, Silvietto ora deve dedicarsi anche ai suoi anziani coetanei e tra una tazza di tè e una partita a briscola ha sempre meno tempo e voglia di dedicarsi al Milan, Barbarella non riesce a cavarsi dai coglioni Adrianone perché questo è radicato più della gramigna e lui, il vero proprietario dell’AcMilan, Adrianone XXVIII gongola come sempre nelle occasioni migliori.
Ha sbancato. Ha usato sia il sale grosso che la ghiaia e ha fatto strage di culi. Li ha rotti tutti.
Hanno approvato un bilancio ancora in perdita di quasi 15.7 mln. sbandierando il minor peso del monte ingaggi ma sorvolando sui minori introiti, nascondendo il malumore che ora comincia a serpeggiare anche nell’Assemblea dei Soci, dove il bilancio non è stato approvato all’unanimità: stavolta c’è stato un voto contro, forse due. E’ già qualcosa.
Il Sig. Gatti Giuseppe si è accorto che l’aria che gli proveniva sull’ombelico non era altro che il prodotto del giramento di coglioni. I suoi. Ed ha alzato la voce e obiettato, ricevendo in cambio i soliti mantra: …i libri dai Tribunali…28 anni, 28 trofei…
E noi siamo ancora qui a dibattere e incazzarci, a ridere nel leggere la difesa a oltranza dei cialtroni gallianers. Quelli che sanno tutto e dispensano parabole di cazzate e iperboli di minchiate. Perché ci sono. Pochi, per fortuna, ma ci sono.
Triste vedere come ci stanno riducendo. Ancora più triste trovare chi vuole discolpare questi figuri.
Pezzi di merda.
Io sul ricattabile ci credo poco. Nel senso che se lo è lui, lo è altrattanto il cravatta gialla, troppe ne hanno combinate insieme.
Penso invece che certi vecchi tromboni non riescano a capire che hanno fatto il loro tempo e tentano in tutti i modi di rimanere aggrappati a ciò che da loro prestigio e potere, ciò che li fa sentire ancora sulla cresta dell’onda.
Per la famiglia B in più c’è il fatto che mandare via galliani vorrebbe dire essere costretti ad investire, finchè c’è galliani puoi permetterti di far galleggiare la barca, senza di lui devi veleggiare.Se lo mandi via , devi prendere qualcuno che faccia il suo lavoro e devi rifondare, perchè i tifosi non accetterebbero più un Milan non vincente o non rifondato una volta che va via il vecchio AD.La famiglia non avrebbe più scuse. Tutto ciò costa tanto, e visto che il Milan per Silvio oramai è solo una voce di costo e niente più, tanto vale tenerla il più bassa possibile.
PS. capitolo Seedorf.
Se fossi il pù acerrimo nemico di Seedorf, dopo quello che è successo negl’ultimi giorni diventerei immediatamente il suo primo sostenitore. Mi chiedo come facciano i milanisti ad andargli ancora contro.
pS Minchia Serafini.
Date un pizzicotto ai milanisti perché pensano di avere gli incubi. Massacrano un allenatore perché ha fatto in 3 mesi e mezzo più punti del predecessore, ha dato una parvenza di gioco, finalmente un minimo di resistenza fisica, uno straccio di orgoglio a una squadra che ha la personalità di un criceto. Seedorf e stato scelto nell’ottobre 2012 da Silvio Berlusconi in persona, anche per ridare una credibilità milanista a uno spogliatoio che l’aveva smarrita nei modi e nella sostanza. Ora nessuno è così coglione da non aver capito come l’orchestra sia diretta da un astuto e navigato maestro con i musicisti cortigiani sparsi in varie redazioni. Questo è l’unico caso al mondo in cui il potere logora sia chi ce l’ha, sia chi non ce l’ha.
1 10 100 1000 10000 GIUSEPPE GATTI !!!!!!!!
BASTA NON SE NE PUO’ PIU’, STANNO DISTRUGGENDOCI UNA PASSIONE !!!!!!!!!!
Grande Serafini, e Grande Gatti.
A tal proposito, tengo a precisare che Seedorf non mi piace come allenatore, ma come baluardo dell’antigallianismo è il mio eroe.
Ooooohhh bravo Bubu.
Beh, la vicenda Seedorf sta facendo uscire parecchio del marcio che c’è nel Milan in questo momento. Chissà che non serva a qualcosa (anche se ne dubito). E poi, bravo o no, è un fatto che sta spremendo da questa banda un sacco di punti. Gli volevo bene prima come giocatore (anche se negli ultimi anni mi ha messo a dura prova), gli voglio ancor più bene adesso.
OT: Se non l’avete ancora fatto, guardatevi Federico Buffa che racconta la grande Olanda e i mondiali del 1974. Un gioiellino, da un narratore straordinario.
hahahahahahahahahahaha, ancora con la storia che galliani sa i segreti di silvio!
escludendo la mafia,la pedofilia,l’evasione fiscale,la corruzione e quant’altro,che saprebbe galliani su silvietto che ancora non sappiamo?
per il resto, FORZA SEEDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOORF!!!!!
era partito come antivirus,ma adesso sta diventando come l’agente smith di matrix,un programma autonomo ed indipendente che sfugge al sistema e che lo distrugge dall’interno,sputtanando galliani,berlusca,i giocatori,i preparatori,i servi della stampa e compagnia cantante.
spiegami allora che cos’è che frena l’allontanamento di un manager palesemente inadeguato. La liquidazione? Una CAZZATA. Prima o poi quella dovrà essere erogata, in un modo o nell’altro. Anche in caso di decesso (agli eredi).
In tutte le cose che lo riguardano (quindi anche nel Milan), il problema principale di Silvietto è che è ricattabile. Per via della sua propensione congenita ad aggirare le leggi (quelle che non è riuscito a modificare pro domo sua). Fatevene – facciamocene – una ragione.
Boss, mi ripeto, Galliani è adeguatissimo invece, non per il Milan, ma per il Berlusca.
il pelato non viene allontanato dal Milan perchè il Milan checchè se ne dica non è più strategico per la famiglia, finche non lo si vende deve andare avanti con la minima spesa e galliani si sta dimostrando l’uomo giusto in questa strategia, abbassamento monte ingaggi, parametri zero, minimo disavanzo di bilancio ( per loro 15 milioni sono poca cosa).
Se va via galliani si deve per forza rinnovare, e per rinnovare bisogna tirare fuori i denari.
Galliani è perfetto.Per loro.
spiegami allora che cos’è che frena l’allontanamento di un manager palesemente inadeguato
non ne ho la più pallida idea.
pigrizia?menefreghismo? non voler che un “estraneo” al mondo finivest diriga il milan? boh.
Boss, mi ripeto, Galliani è adeguatissimo invece, non per il Milan, ma per il Berlusca.
il pelato non viene allontanato dal Milan perchè il Milan checchè se ne dica non è più strategico per la famiglia, finche non lo si vende deve andare avanti con la minima spesa e galliani si sta dimostrando l’uomo giusto in questa strategia, abbassamento monte ingaggi, parametri zero, minimo disavanzo di bilancio ( per loro 15 milioni sono poca cosa).
Se va via galliani si deve per forza rinnovare, e per rinnovare bisogna tirare fuori i denari.
Galliani è perfetto.Per loro.
…ec…ma che stai a di? abbassamento del monte ingaggi,spesa minima…ma se galliani fa totalmente l’opposto!
che poi scusa…è perfetto per loro…ma se quell’altra l’ha sputtanato per settimane dicendo che era un cazzone buono a nulla e che nel milan nulla funzionava a dovere…
E se le creste coi procuratori G le girasse a B?
E se G fosse solo uno specchietto per le allodole che si prende la colpa mentre B ci passa quasi da vittima?
E se il teatrino di BB servisse solo a consolidare questa menzogna?
ah dite che è ricattabile il ns presidente?ma se è uno stinco di santo dai..
zio, ci andrebbe BB al posto di Galliani, non un estraneo…