18 3 minuti 11 anni
Basta sceneggiate
Basta sceneggiate

Ricardo Kakà è un attore. E della miglior specie, roba da Oscar oseri dire.
Faccia pulita, modi da prete, comportamento esemplare ma fatti concreti pochi, pochissimi.
Per dovere di cronaca è giusto dirvi che chi scrive era contrario al suo acquisto ed è ancora poco convinto dalla prestazioni dell’ex “Bambino d’oro”. Nell’euforia generale del suo ritorno (ricordo i caroselli di chi gridava “mercato da 8”) gli sono state perdonate parecchie cose, in nome di un amore antico malfinito; ora che le cose si stanno sostanzialmente ripetendo posso solo sperare che i tifosi milanisti abbiano sviluppato gli anticorpi.
L’uomo dalle magliette “I belong to Jesus”, quello che si batteva, e si batte ancora oggi,  le mani sullo stemma dopo ogni gol, quello che sventolava la maglia numero 22 dal suo balcone di casa è in realtà peggio di molti di quelli chiamati “mercenari”.
I soldi sono sempre stati il suo unico reale interesse ed è venuto da noi quest’anno solamente perchè la nostra scarsezza si poteva dimostrare utile al suo secondo scopo (puramente personale): ricevere la convocazione per il Mondiale.

Le sue prestazioni, badate bene lo dico nella settimana dopo una doppietta, sono state a mio avviso insufficienti. Non è neanche un quarto del giocatore fenomenale che aveva dominato l’Europa e il Mondo.
Si parla ora di MLS per lui, Orlando o la nuova franchigia di Beckham a Miami.
“Una nuova esperienza di vita” scrivono i giornali. Palle, vagonate di soldi per un ultimo canto del cigno. Il che è pure legittimo sia chiaro, ma l’onesta di dirlo sarebbe quanto meno doverosa da parte dell’atleta di Cristo.
Se credete che queste sirene yankee siano nate solo casualmente dopo l’annuncio della riduzione del 20% degli ingaggi in caso di mancata qualificazione europea vi dico che vorrei avere le vostre certezze.
“A pensar male si fa peccato, ma spesso si azzecca” dice un vecchio detto e il signorino col 22 ci ha dato già parecchie dimostrazioni che forse la fiducia non se la merita più di tanto.
Molto, moltissimo meglio i vari Shevchenko e Ibrahimovic di uno che ti accoltella alle spalle.

Concludo dicendo che nel Milan dell’anno prossimo spero di non vederlo. Sia perchè mi sono rotto della sua falsità, sia perchè lo reputo poco adatto al modulo di Seedorf.
Certi amori è meglio se finiscono.

18 commenti su “Certi amori è meglio se finiscono

  1. Scusate chiedo si “Capi” di cancellare i primi due commenti che mi sono partiti non so come, forse come dell’Alzheimer (del PC non mio :wink:)

    Comunque dicevo quoto e straquoto il post, anch’io ero contrario al suo arrivo considerandolo l’ennesima “minestra riscaldata”, diciamo che qualche emozione me l’ha regalata ma come TheS spero anch’io di non rivederlo il prossimo anno. Grazie di tutto ma vai, vai verso nuove esperienze di vita e di “Iban”!

  2. pensa che Suma sta rinfacciando le “prestazioni” di kakà a quelli che non lo volevano. C’ha un coraggio da leone quel tizio.

    Concordo col post, anche se sei stato troppo duro. Questi sono professionisti, mettiamocelo in testa una volta per tutte. Potrebbero evitare sceneggiate e dichiarazioni d’amore plateali per la maglia, questo è vero, ma in fondo è questo che vuole una parte del tifo ed è questo che loro offrono. Le bandiere non esistono più o quasi. Se poi le poche rimaste, dopo il ritiro vengono trattate come Maldini da tifosi e società, alla fine è pure giusto che i calciatori si comportino in modo cinico.

  3. buongiorno…

    Quello che scrivi è duro da digerire, ma è piuttosto vicino alla realtà. Kakà non è più quello di un tempo, ce ne siamo accorti tutti vedendolo spesso stoppato dal difensore di turno che non lo fa passare e l’abbiamo scritto più volte pure nei commenti. Anche piuttoso duri, a volte.
    Che voglia arrivare al Mondiale a casa sua non è una novità. L’aveva anche detto appena arrivato a Milano che voleva sfruttare l’occasione.
    L’interesse dei quattrini, è noto essere un argomento sensibile più per il padre. Che poi ne benefici pure lui è indubbio. E’ pur vero che qualsiasi calciatore guarda la sua cassettina dei risparmi: che non si dica che Sheva sia andato a Londra per l’inglese dei figli, eh. Pur con tutto il bene che voglio a Sheva.
    Faccio un ragionamento diverso: Kakà dopo che si saranno svolti i Mondiali in Brasile avrà ancora una ragione per impegnarsi, per lottare per un traguardo prestigioso, in una società che sarà in ricostruzione sia a livello societario che tecnico? I suoi limiti fisici li abbiamo visti e continueremo a vederli ancora ma se accetterà di fare da chioccia a chi arriverà può essere un bene tenerlo?
    Personalmente credo che a fine stagione sia più probabile una separazione, se ne andrà negli USA a fare l’ultimo incasso della carriera. E forse è la soluzione migliore per tutti quanti.

    Una cosa però non mi torna, perché se queste sono le medie voto di Kakà dei giornali: Gazzetta 6,11, Corriere dello Sport 5,82, Tutto Sport 6, sufficiente, e se queste sono le medie delle nostre valutazioni (stelle e bidoni): De Jong +451, Kakà +204, Poli +192, Taarabt +162, Montolivo +124, ottimo, cosa vuol dire? Che siamo tutti cecati e “vediamo” una cosa ma ne descriviamo un’altra? Che i giornali hanno scritto il vero e noi giappocacciaviti siamo ottusi?

  4. e noi giappocacciaviti siamo ottusi?

    No che noi siamo “troppo di parte” e perdoniamo a volte anche Constant….

  5. Doveroso OT
    Mago Mazzarri = Macinascroti

    “Aò, se a me dicevano che ero tatticamente spensierato, mò a ‘sto caciuccaro com’o definimo? Strateggicamente malinconico, se pò dì?”

  6. Post. ineccepible. come non essere d’accordo.

    Ieri sera o goduto a bestia

  7. Una cosa però non mi torna, perché se queste sono le medie voto di Kakà dei giornali: Gazzetta 6,11, Corriere dello Sport 5,82, Tutto Sport 6, sufficiente, e se queste sono le medie delle nostre valutazioni (stelle e bidoni): De Jong +451, Kakà +204, Poli +192, Taarabt +162, Montolivo +124, ottimo, cosa vuol dire? Che siamo tutti cecati e “vediamo” una cosa ma ne descriviamo un’altra? Che i giornali hanno scritto il vero e noi giappocacciaviti siamo ottusi?

    A mio parere questa discrepanza dipende dal metodo di valutazione. Se Kakà gioca una partita da 5,5 o 6 ma la sua prestazione è una spanna superiore a quella del resto della squadra prende comunque delle .
    Se dessimo i voti come fanno i giornal(a)i credo che le nostre medie sarebbero simili alle loro … più vicine a quella del Corriere che a quella della Gazzetta …

  8. Questo ci dice che a questo milan questo kaka serve. Prima di privarci di lui o cediamo altri o compriamo giocatori migliori. Se faremo il primo ma non il secondo non saremo nemmeno da europa league.

  9. Concordo con quasi tutto…
    Rilevo solo che, a mio modo di vedere, Riki è stato venduto, non ha deciso di andarsene. La sua cessione è stata quelle che mi ha definitivamente ‘aperto gli occhi’ e mi ha fatto rinunciare allo stadio dopo 17 anni…

  10. Ibra vale mille Kakà, in tutti i sensi

    Io non credo alle bandiere

    Per me Kakà è finito, molto meglio provare un Saponara, che almeno corre

    Lui non è Ronaldinho, senza corsa è inutile

  11. #rigoreperlafiorentina

    Quanto ci hanno scassato le balle l’anno scorso. Tra l’altro ogni tanto hanno il coraggio di tornare sull’argomento.

    Le tartarughe rosse nona e decima. Un budget da paura per far cagare. Questo mi ricorda una tal squadra di calcio.

  12. Ibra vale mille Kakà, in tutti i sensi

    ne riparliamo quando ibra vincerà una coppa dei campioni da solo.

    comunque a fine stagione fuori dalle palle.

  13. Questa della Coppa dei Campioni vinta da solo è una leggenda. Nessuno vince da solo. Forse Maradona nei mondiali ’86, ma insomma, stiamo parlando di Maradona. Essere stato il migliore in quelle due/tre gare di Champions non significa avere vinto da solo. Kakà disputò una grande CL, questo sì, ma non è quello il metro per giudicare la forza di un calciatore. Ibra nel complesso resta giocatore più forte di Kakà.

  14. buongiorno…

    Questa della Coppa dei Campioni vinta da solo è una leggenda. Nessuno vince da solo. Forse Maradona nei mondiali ’86, ma insomma, stiamo parlando di Maradona. Essere stato il migliore in quelle due/tre gare di Champions non significa avere vinto da solo. Kakà disputò una grande CL, questo sì, ma non è quello il metro per giudicare la forza di un calciatore. Ibra nel complesso resta giocatore più forte di Kakà.

    quoto.

    9 campionati ha vinto lo svedese, 9. E sta per vincere il 10°. Con 6 squadre diverse.
    Malmoe 46 partite 17 reti
    Ajax 110 partite 47 reti
    Juventus 92 partite 26 reti
    Inter 117 partite 66 reti
    Barcellona 46 partite 22 reti
    Milan 85 partite 56 reti
    PSG 89 partite 75 reti
    fanno un totale di 585 partite e 309 reti. Una media di 0.53 reti a partita.
    Ma di cosa stiamo parlando?

  15. Mah, Ibra fortissimo per carità, però non aver mai fatto una UCL da protagonista qualcosa vorrà pur dire no? (forse è la prima volta quest’anno).

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