Mi sbagliavo. Pensavo che sarebbe stato meglio l’anno prossimo fare l’Europa League piuttosto che il nulla e invece la situazione è talmente grave che benvenga un anno senza coppe. Si perchè questo obbligherà la società a impostare in maniera seria, si spera, una rifondazione della rosa, senza che il mercato si faccia il 31 agosto in attesa degli sviluppi nelle coppe mettendo toppe qua e la nell’attesa, e cedendo molti giocatori perchè sarà inutile avere atleti in sovrannumero; e fa niente se dovremo rinunciare a qualche pezzo pregiato per questioni di bilancio: da quando se ne è andato Thiagone nulla è più come prima.
Alla faccia della rosa ultracompetitiva spacciata da Galliani, che qualche buontempone del web si ostina a considerare da primi tre posti, e alla faccia dellle colpe di Allegri, anche ieri è stato uno strazio (e mentre sto scrivendo scorre in tv l’ennesimo gol di Pirlo su punizione per i gobbi……) e meno male che ci mancano solamente una manciata di punti per la salvezza matematica.
Ho l’impressione che Seedorf, che stimo sia chiaro, non ci stia capendo più una mazza come è normale che possa essere per un apprendista calato in un contesto di fu grande squadra ora in completa decadenza. Ma deve stare attento perchè ho la sensazione che qualora non riuscisse a dare un segnale, un’impronta della sua personalità e in soldoni almeno una dozzina di punti a questa asfittica classifica, possa venire sollevato anche lui dalla panchina a fine stagione, altro che cominciare a giudicarlo da luglio.
Vedo che comincia ad affiorare una certa incoerenza nelle scelte sulla formazione che va in campo dal 1′, e pertanto mi sento di dargli qualche umile consiglio al riguardo. Mancano solamente dieci partite, che saranno comunque per noi tifosi una lenta agonia, e qualche scelta drastica si impone, anche alla luce del futuro prossimo venturo, fatto salvo sempre che per avere qualche speranza Galliani se ne deve andare fuori dalle balle alla velocità della luce.
1) Anzitutto mai mai mai più in campo Emanuelson, Robinho, Mexes, Muntari: queste chiaviche…..basta, stop, raus! Il loro tempo al Milan è finito, non li vogliamo più vedere in campo. E’ inutile perdere tempo ancora con loro, non c’è nulla sul quale costruire con loro;
2) a sinistra siam messi malissimo, pertanto da qui a maggio per favore giochiamo con Abate a destra e De Sciglio a sinistra, che sono il male minore;
3) scegliere due centrali e insistere su quelli: non si può pensare di cambiare coppia a ogni partita, tanto sono tutti mediocri ma almeno prenderebbero un minimo di affiatamento;
4) basta con l’assetto cosi spregiudicato che l’han capito anche i bambini non ci possiamo permettere ne per questioni di assortimento della rosa ne per permeabilità della retroguardia, a meno che lui non voglia veramente rischiare di salutare la compagnia a maggio;
5) rinforzare il centrocampo: già atleticamente siam messi male, per non parlare del tasso tecnico. Cerchiamo almento di non lasciare le autostrade agli avversari quando questi attaccano;
6) affiancare Pazzini a Balotelli e pazienza se non ci sono cambi in panchina per cambiare la partita. Abbiamo una attacco sterile, cerchiamo di fare gol noi per primi, invece che pensare a dover rimontare.
Queste sono alcuni spunti che mi sono venuti in mente, non sono un tecnico ma un semplice tifoso però sono stufo di vedere simili sbragamenti. Vogliamo un fine campionato dignitoso!
Su Milan Parma mi esprimo con una stellina a Poli e Rami e tre bidoni tre ad Emanuelson, il peggiore, tre a Mexes inspiegabilmente riesumato e due a Kakà.
Aggiornamento S&B al 13/03/14
37 commenti su “Clarence attento che rischi”
I commenti sono chiusi.
Poli
Montolivo
Emanuelson
Mexes
Kakà
Siccome mi fido molto delle statistiche di Alex, l’esame degli stelloni ci suggerisce una cosa di questo tipo: un portiere qualunque, difesa a quattro con un dx qualunque + Rami + Bonera (?!?) + De Sciglio; Montolivo e Poli in mezzo, Taarabt a dx con Balotelli/Kakà a sx; Pazzini prima punta con Balotelli/Kakà seconda punta
Caro Clarence, 7 sconfitte su 12 partite: una qualche riflessione bisognerà pure farla…
Sicuri che con il suo ingaggio non ci siamo dati una clamorosa martellata sui coglioni?
Sulla partita di ieri:
Mexes. Sta giocando palesemente contro.
Da panchinare da qui fino a giugno
Kakà: tutti a chiedere a Balo di fare la differenza, ma l’unico giocatore che avrebbe carisma ed esperienza per farla sarebbe lui, che invece vaga per il campo come un Birsa qualsiasi… Come scriveva ieri su twitter Corrado, “Ricky ti voglio bene, ma il calcio è uno sport per i vivi, non per i morti”
Emanuelson: l’apoteosi delle vaccate
Emanuelson
Abbiati, non puoi stenderlo al 5′ o prendi la palla o lo lasci segnare…
Mexes
Poli almeno ci mette grinta e voglia
Amelia, le sue parate le ha fatte, anche belle soprattutto sui suoi compagni :/
Seedorf
Beh sì, rischia, ma solo una figuraccia (che non è poco per uno col suo ego e che soprattutto vuole intraprendere questa nuova carriera); dubito che rischi un esonero: Clarenzio è una precisa scelta di Silvietto, un’imposizione. Non dimentichiamolo.
Per me c’ha la stoffa, non cambio idea. Comincio però a pensare che abbia avuto una pessima idea a buttarsi in questo ginepraio, questo sì. Sembra stia andando in confusione come l’ultimo Allegri.
Io son convinto che se nelle prossime dieci partite non si migliora qualcosa e non ne vinciamo almeno 3/4 Seedorf verrà accantonato pure lui, vedrete.
Io Invece inizio a vedere strane coincidenze
Ci sono due giocatori che dobbiamo pagare a giugno, Rami e Taraabt
E ‘sti due iniziano a fare panchina anche se hanno fatto bene…
Aquilani insegna…
Hai ragione!
Io, come sempre, rimango fedele allo stile di assegnazione…
Poli
Balotelli
Montolivo
Emanuelson
Abbiati
Mexes
Continuo a non esprimermi su Seedorf.
Seedorf, l’uomo con l’ego grosso quanto il suo pisello.
Prima della partita fa scaricabarile su Allegri come un qualsiasi account twitter “milanista” seguito da piu di mille bimbiminchia (e potrei fare un paio di nomi), poi mette una formazione a cazzo, perde la settima partita su 12 (ma è sicuramente ancora presto, per giudicare… no?) ma siccome è una scelta presidenziale va salvato.
Ecco, allora visto che è una scelta presidenziale, diciamolo (anzi ditelo): BERLUSCONI E’ UN COGLIONE. Oltre che un ladro, disonesto, mafioso, pregiudicato, etc.
non centra col post ma penso vi farà piacere leggere questo paragrafo di gianclint:
In ultimo rimane il web. Qui la scena è nostra per i motivi di cui sopra. Insieme a qualche altro blog amico abbiamo scritto, fino a incendiare tastiere in serie, le cose che avrebbero portato allo sfascio attuale: ci siamo presi del tifosotto, dell’occasionale, del gobbo, dell’interista, dell’ingrato, degli scesi dal carro. Qualcuno tenta anche periodicamente di ritirarci la patente di tifosi. Purtroppo per lui ho, per l’ennesima volta, passato la visita oculistica per il rinnovo, con una vista che mi permette ancora di tifare Milan senza dover spiegare a qualcuno perchè e per come. Parliamo anche di un miserabile parassita che fa quattro visite e che passa il tempo a riprendere i commenti dei nostri utenti e a sbeffeggiarli oscurandone il nick. Parassita appunto. Va pure capito e commiserato, non avendone dei suoi va a leggere quelli degli altri, altri che il Milan di Sacchi lo hanno visto davvero e dal vivo, hanno visto la Mitropa, la B e anche Gianni Rivera, e me ne vanto. Certo…mi piacerebbe sapere come si fa ad accusare la gente di aver visto il Milan di Sacchi solo in DVD…essendo nati nel 1990. Ma la neurodeliri è sempre pronta. Siamo stati anche invitati a scrivere di curling; bene, ci stiamo realmente pensando e siamo sicuri che nel giro di due settimane faremmo 1000 volte le visite di questo qui. E’ l’ultima volta che ci perdo tempo a parlare del niente.
povero diavolino :rotfl:
berlusconi è un coglionaccio ma mica per aver scelto seedorf,ma per non aver cacciato a pedate in culo galliani!
e se non lo caccia ad aprile-maggio e gli fa fare un’altra campagna acquisti,io col milan ho chiuso.
Io vorrei un attimo riprendere quanto diceva ieri Mattoinh7, riguardo la critica ai dirigenti.
Si chiedeva: è giusto criticare uno che prende ThiagoSilva ma anche Constant, o uno che prende Maicon ma anche Belfodil, o uno che prende Vidal ma anche Elia.
La differenza sta nel fatto che Branca o Marotta spendono soldi.
L’errore ci può stare, credere che un giocatore sia forte e poi si riveli un flop è una eventualità che capita, a volte anche spesso.
Volendo, in quest’ottica si può inserire l’operazione Matri.
Un esempio di dabbenaggine, come furono José Mari, Ricardo Oliveira, Redondo e altre cose così.
Ma quando DELIBERATAMENTE vendi giocatori come Kakà, ThiagoSilva, Zlatan per fare cassa e poi rinnovi ai vecchi, strapaghi delle pippe, e prendi giocatori bolliti a parametro zero come Kaka/2, Essien, etc oppure ti attacchi a dei prestiti gratuiti senza riscattarli (Aquilani, Maxi Lopez, e presto anche Rami e Taarabt), non sei un bravo dirigente che ha commesso un errore.
No.
Stai deliberatamente smobilitando, stai annullando la politica di investimenti sulle vittorie che è tipica dei presidenti di calcio che, si sa, ai grandi livelli usano il calcio prevalentemente come immagine o divertimento, non certo come una fonte di reddito.
Almeno, brutto bastardo di un pelato, abbi la faccia di ammettere quanto stai facendo, e di andartene.
Perché dopo una stagione così, degno epilogo di una politica iniziata 4 anni fa, non puoi venire a mendicare riconoscenza.
Io sono riconoscente ai campioni che hanno vinto. E a quelli che hanno lottato per la maglia.
Specifico quello che chiedevo ieri.
Normalmente si è soliti dire che “con i soldi sono capaci tutti”. Il che è vero, ma non del tutto: è chiaro che avere disponibilità ingenti significa maggior probabilità di fare bene, ma se si fa un salto in Europa e si vede ad esempio che lo Utd spende 45 milioni per Mata oppure che il Barcellona ne spende 25 per Chigrinsky per poi dopo un anno mandarlo via, vuol dire che il discorso è più complesso e dirigenti come Galliani, Branca e ora Marotta ne sono l’esempio.
Il problema è la “filosofia” con cui ti muovi sul mercato. La verità che quasi nessun tifoso rossonero ammette è che nel 2010 Galliani ha costruito una squadra fortissima, ma economicamente insostenibile (basta fare i conti), con in più l’onere dei contratti ai senatori rinnovati (come poi successo all’Inter) post Atene. Non a caso la squadra ha vinto lo scudetto (e volevo vedere…), ma è durata un anno.
Quando, leggendo i numeri sulla calcolatrice, Galliani (e quindi Marina e quindi Silvio) hanno capito che la cosa non era sostenibile, allora sono stati costretti al taglio netto di giocatori e rinnovi. È in quel momento che si doveva mostrare capacità di costruire una squadra ed effettivamente Montolivo, Pazzini, De Jong, Balotelli, El Shaarawy, Kaka (in parte), Poli rappresentano una buona base su cui lavorare (economicamente anche sostenibile).
Il problema sta nel come sia stato possibile, per un dirigente esperto, pensare di non intervenire adeguatamente in TUTTI i reparti!!! Col risultato di avere un attacco molto forte, ma una difesa ridicola e da rifondare e un centrocampo incompleto da integrare, dal momento che è assurdo pensare che a Milanello possa essere arrivata gente come Constant, Birsa, Emanuelson, Muntari, Essien, Rami, Taarabt, Gabriel, Matri!
E questo discorso lo potrei fare pari pari anche per l’Inter.
Se io fossi un tifoso del Milan non punterei il dito verso Galliani come colpevole perché lui si muove sulla base della disponibilità economica che al Milan non dipende da Silvio, ma dalla Fininvest e cioè da Marina (alla quale del Milan fotte sega), ma chiederei lumi sul come e sul perché sia stato anche solo possibile pensare di lasciare dei reparti incompleti integrandoli con giocatori che la maglia del Milan non l’avrebbero divuta vedere mai.
Tutti sbagliano il mercato perché non è una scienza esatta; il problema del Milan (ma anche dell’Inter) è il non aver capito che se non si creano, in squadra, delle certezze e dei “punti forti”, poi è inevitabile prendere calci in culo. All’Inter lo stanno (forse) capendo e stanno costruendo una sorta di spina dorsale: Handanovic, Vidic, Hernanes, Palacio a cui integrare gente come Icardi, Guarin, Kovacic, Rolando e sperando di liberarsi di alcune pippe migliorando alcuni ruoli.
Il Milan invece? Che certezze di squadra costruisci se il giocatore in rosa più forte che hai è soggetto a contestazioni e dubbi di natura tecnica e tattica? Che basi crei per il futuro se hai un intero reparto da rifondare?
@ Darko e matto
Tutto giusto!
Aggiungerei che silva, Kakà e pato li ha portati Leonardo e non Galliani.
Oltre a ciò qui il problema è che, vuoi per non rinnegare il proprio operato, vuoi per non svalutarli ancora di più (se mai avessero un valore, nessuno dice che metà della rosa è troppo scarsa per cavarci qualcosa di buono.
Per inciso sbagliare in sede di mercato è lecito se si fa mercato.
Se si vanno a prendere parametri zero che non giocano da sei mesi o giocatori che oggettivamente non servono, con ingaggi superiori a quelli che meritano non si tratta più di sbagliare, ma di cercare di pescare un jolly su un mazzo di 52 carte: capite bene che la possibilità di fallire è più di un’eventualità!
Se mandassero via clarenzio, per quanto male stia facendo, vorrebbe dire non riconoscere che il materiale a disposizione è ritenuto superiore a quello che è…
Povera stella! Colpito e affondato! :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :winner: :winner: :winner: 😈 😈 😈 :tie: :tie:
Adam Kadmon è pronto ragazzi… abbiate fede.
Si, ma ci sono delle cose, dei momenti, che nella storia di una Società sono decisivi, non c’è un cazzo da fare.
Ci stanno errori, ci stanno errate valutazioni, ci stanno giocatori che disattendono le attese, ci sta tutto, compresa la politica dei parametri zero (se non hai i soldi dove cazzo vuoi andare? – il problema non sta nel prendere Mexes a zero, sta nel dargli 4,5 milioni di ingaggio cioè 9 lordi!!! -) se questi parametri zero rispondono al nome di Montolivo ad esempio, che non è un fuoriclasse, ma un giocatore “utile”.
Ognuno di voi può mettere mille puntini sulle i, ma l’unica, incontestabile realtà dei fatti è che a Gennaio 2012 il signor Galliani aveva “risolto” i problemi sportivi ed economici del Milan con l’operazione Tevez; non solo la squadra avrebbe acquisito un grande giocatore, ma avrebbe incassato una cifra che l’estate successiva avrebbe consentito di cedere solo Ibra tenendo Thiago Silva e i soldi incassati per Ibra avrebbero a loro volta consentito di prendere un centrale da affiancare/far crescere accanto a T.Silva e un centrocampista.
E tutto questo è saltato, parliamoci chiaro, per volere di Barbara che oggi è a capo di tutto esautorando Galliani. Con la cessione di Pato lo scenario sarebbe stato diverso e quello non è stato un errore di mercato, ma un errore di gestione: chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Tutto quello che viene dopo è consequenziale sebbene, ovviamente, non giustifichi operazioni stile Birsa.
Siccome tutto questo il tifoso milanista lo sa perfettamente, allo sa anche perfettamente che tutto quello che oggi viene rimproverato a Galliani in realtà è per forza condizionato da quanto accaduto in quel Gennaio.
Matto, quanto dici è corretto, pur con qualche (a mio avviso) imprecisione più o meno grossa.
La prima te la passo perché sei interista, e quindi stolto 😆 😆 : una squadra che vince attualmente lo scudetto in Italia non può essere definita fortissima.
Ora come ora, la Juve (o il Milan del 2010/11) non vale un Celtic Glasgow o un Olympiacos Pireo.
Una squadra fortissima, nell’accezione più ricorrente nelle menti milaniste (possibilmente nate prima del 1990…) è una squadra che domina anche e soprattutto in Europa.
Quindi ammettere che fosse una squadra fortissima è eccessivo: era una buona squadra, con due grandi eccellenze quali Thiago e Zlatan piu due ottimi giocatori a supporto, ovvero Van Bommel e Cassano.
A questo andava aggiunto un buon allenatore che ha svecchiato l’undici iniziale e la sostanziale mancanza di avversari.
Lo scudetto era pronosticabile, così come l’eliminazione in champions con il Tottenham. Quella squadra rispettò il pronostico e le aspettative.
La base di ricostruzione però è sempre stata vincolata non a un progetto, ma alla necessità presente della cassa.
Non si può parlare di inizio di progetto quando:
– integri la rosa con arrivi a parametro zero o con scambi assurdi (Muntari, Constant, Essien, Silvestre, Birsa), a volte aspettandoli anche per anni (Montolivo, Honda, Kakà)
– i soldi li spendi per acquisti folli e fuori da ogni logica oppure semplicemente sbagliati (Matri, Vergara, Zapata, Mesbah, Salamon) o per colpi elettorali (Balotelli)
– completi la rosa con meccanismi di prestiti non riscattati (Bojan, Aquilani, Rami?, Taarabt?)
– rinnovi fino a morte sopraggiunta i giocatori che non sai dove piazzare (Bonera, Abbiati, Amelia) o sui quali non sai accontentarti dell’offerta (Robinho, Abate)
– se anche riesci a sbolognare via qualcuno, lo fai in prestito senza che ovviamente qualcuno eserciti il riscatto (Emanuelson, Nocerino, Niang) oppure aspettando la fine del contratto (Flamini, Ambrosini), vendendo i giocatori da tenere (Thiago, Zlatan) o perlomeno provando a venderli (El Shaarawy, De Sciglio)
Potrei continuare ancora per ore, ma se è vero com’è vero che i Berlusca han chiuso i cordoni della borsa, ci sono tanti modi per gestire la rosa attuale, il monte ingaggi e il calciomercato. E tutti questi modi non assomigliano neppure lontanamente allo sfacelo messo in opera da Galliani.
Infatti, e su questo concordo con te, ora come ora nemmeno con i soldi degli emiri Galliani sarebbe capace di combinare alcunché. E non parlo del singolo flop come può essere un Chigrinsky per il Barcelona, ma mi riferisco proprio a una perdita generale di credibilità, stima e onorabilità nell’ambiente.
Uno che tratta prima coi calciatori e poi con le società, magari all’oscuro di tutto (vedi il caso Tevez, il caso Honda, etc), che fa il miserabile per qualche centinaio di migliaia di euro nelle cessioni (Abate, Robinho) e poi strapaga Flamini e Mexes, semplicemente è fuori dal giro. E’ un finito, una barzelletta, un ridicolo.
@matto
Quel che dici è in gran parte vero…
Secondo me per cedere ibra era indispensabile cedere anche silva.
Punterei piuttosto il dito sul fatto che comprare giocatori non sostenibili, è quasi peggio che non comprare nessuno…
Detto questo qui si punta il dito su di lui non meno che SB.
Con l’eccezione che il proprietario, a patto di essere ONESTO nei confronti dei tifosi, può fare quel che vuole, mentre l’ad è schiavo dei risultati come allenatore e giocatori…
Tevez si poteva comprare anche quest’anno allo stesso prezzo di matri.
Non comprarlo per poi prendere quest’ultimo grida vendetta!
Se è una colpa per un mister avallare tutte le scelte societarie se non le condivide, figuriamoci per un ad.
In più il soggetto in questione non solo non ammette MAI di aver sbagliato anche quando è evidente, ma in più prende pure per il culo i tifosi non rispondendo neppure alle accuse ben circostanziate che gli sono mosse.
Da ultimo mi permetto di dire che, con la stessa disponibilità, ci sono dirigenti in Italia che hanno fatto sicuramente meglio.
Di certo non comprano un rinforzo per 2 partite di champions (competizione in cui non hai una sola speranza di arrivare in fondo) che a 32 anni e dopo 6 mesi senza giocare, viene scaricato dall’allenatore che lo ha sempre voluto con se.
Clarence Seedorf, uno che parla come un professore, veste come un modello, ha giocato come un dio e per ora allena come un dilettante del mestiere (quale in effetti è) ha spiegato che bisogna rispettare le persone che hanno a cuore le sorti del Milan, per questo è stato deciso di incontrare gli ultrà. Sancendo dunque che gli ultrà rappresentano tutti, anzi, sono tutti i tifosi del Milan. In due giorni Seedorf ha così chiarito cose importanti: il casino mostruoso del Milan non è colpa sua, che è arrivato dopo e gli ultrà che minacciano assedi e compilano liste di proscrizione sono una controparte da invitare al tavolo della rifondazione.
Splendida sintesi descrittiva del nostro allenatore ad opera de La Repubblica.
Viva Seedorf.
Darko, te l’ho detto prima: ognuno di noi/voi può mettere tutti i puntini sulle i che vuole, alla fin fine le opinioni che esprimiamo sono complementari e non contrapposte, tant’è che sostanzialmente tifiamo per due squadre che ora come ora hanno quasi gli stessi problemi.
Nel caso del Milan però è incontestabile che quanto successo in quel Gennaio si è rivelato decisivo.
Allora, sarebbe il caso che il tifo organizzato e una stampa non prezzolata (ci siamo capiti) avessero il coraggio di dire, con un articolo, con uno striscione, in un’intervista etc etc etc et(sto ovviamente forzando la cosa): “carà signora B.B., avendo lei impedito la cessione di quello che al tempo la scopava, ha causato un danno che la Società/la squadra sta pagando ora e che probabilmente continuerà a pagare ancora per un po’; speriamo che Lei ne sia almeno cosciente.
E in questo il Milan rappresenta un caso unico al mondo senza precedenti.
Partendo da questo presupposto poi è più facile contestualizzare tutti gli errori che tu giustamente imputi a Galliani e co. e che hai messo in evidenza.
Però sono errori, ti ripeto, che hanno un’origine chiara, netta, precisa e indiscutibile.
Io non li giustifico e in questo sono d’accordo con te, ma tu a tua volta non li puoi non contestualizzare.
Quoto in toto Darko e aggiungo che all’appello mancano pure un bel po’ di soldini a partire da quelli per le cessioni di ibra e di silva per finire a quelli dell’approdo in champions di quest’anno.
Senza contare che se vendi ibra e silva a 62 milioni e il Napoli cede cavanti per 60 o se dai quel Kakà a 68 mln e pagano quel Ronaldo 90 (pur avendo rifilato un mezzo bidone, cosa che non potevi sapere al tempo), a mio modo di vedere non sei quel gran genio del mercato che tutti dicono…
Mattoinh7 ha ragione.
Punto.
E non immaginate quanto mi costi dare ragione ad un interista.
Resta il fatto che, a prescindere da quell’operazione, altre scelte “gestionali” mi sono parse poco oculate.
Ma se tu avevi un passivo di bilancio pari a -67 milioni e vendi Ibra a 22 e Thiago a 45, allora forse i conti ti dovrebbero tornare…
”Il Milan è una squadra costruita male”. Lo ha sottolineato Silvio Berlusconi in alcuni colloqui privati ieri. Secondo chi ha parlato con lui,
Berlusconi si è detto amareggiato, perché le risorse che lui investe sono spese male per giocatori non all’altezza del Milan. Berlusconi avrebbe poi detto di non capacitarsi del fatto che in Italia solo la Juventus spenda più del Milan in monte ingaggi, e di come in Champions League i rossoneri siano stati eliminati nettamente da un club, l’Atletico Madrid, con un monte ingaggi che corrisponde a quasi meta’ di quello rossonero.
Non ci sono parole per commentare, è lui il presidente e primo colpevole di questo scempio, ma ovviamente ora scarica tutto su Galliani (secondo responsabile)
Per Stephan El Shaarawy oggi in Olanda potrebbe essere l’ultimo consulto, per avere il via libera e riprendere la preparazione atletica in vista del ritorno in campo, la prossima stagione.
Preparatevi a: Il nostro miglior acquisto è El Shaarawy.
Mattoinh7 Scrive:
17 marzo 2014 alle 14:59
Ma se tu avevi un passivo di bilancio pari a -67 milioni e vendi Ibra a 22 e Thiago a 45, allora forse i conti ti dovrebbero tornare…
Ok, allora ci vorrebbe l’onesta intellettuale di dire che miriamo SOLO al pareggio del bilancio, cosa mai avvenuta, e non spacciare questa squadra per competitiva.
Senza contare che, comunque, i soldi spesi sono stati spesi male.
Ribadisco che ci sono dirigenti in Italia che da anni fanno meglio con budget ridotti…
@darko
Non credo che clarenzio avrebbe potuto fare diversamente.
Mica poteva sfanculare gli ultra dicendo che non contano un cazzo e che non sono loro a fare la squadra…
Tra le altre cose geniale voler pareggiare un simile passivo, frutto di geniali scelte di gestione, in un a sola sessione di mercato…
Bah, Milan e Inter non hanno gli stessi problemi.
L’Inter viene da un cambio di proprietà (benché mi pare assurdo che Thohir abbia accettato certi vincoli da Moratti) e sta in una fase di transizione com’è giusto che sia. I tifosi interisti devono stare calmi e sereni.
Il Milan è proprio un’altra storia: beghe societarie, generi non venduti, cassa vuota…
Porca miseria. Sto leggendo cose più che giuste ma che oramai sono trite e ritrite, sembra che i tifosi con le loro intuizioni arrivino sempre prima dei dirigenti, ma siccome credo sia abbastanza difficile, io neidirigenti del Milan trovo solo tanta tanta malafede. A Quelllo che è successo a livello societario, dimissioni, doppio ad cagate varie è inqualificabile e la squadra ne è solo lo specchio.
Leggo di un B. che pare abbia dichiarato : ” Squadra costruita male”.
O testaccia di cazzo, ma te ne accorgi solo ora, dove sei stato negl’ultimi 4 anni. Ridicolo, Ridicoli tutti.
“Colloqui privati”. La solita strategia della comunicazione: far filtrare cose in maniera trasversale.
Siamo alle solite.
Leggo di un B. che pare abbia dichiarato : ” Squadra costruita male”.
O testaccia di cazzo, ma te ne accorgi solo ora, dove sei stato negl’ultimi 4 anni. Ridicolo, Ridicoli tutti.
Deve essere per quello che ha confermato Galliani…
La cosa più triste è che qui c’è il tiro al piccione per scaricare la colpa su qualcuno…
Almeno all’Inter, eliminato branca, le cose si sono subito mosse.
Qui alla fine si verseranno fiumi di inchiostro e non cambierà un cazzo di nulla.
Non sanno manco assumersi le proprie responsabilità, come cavolo fanno a trovare soluzioni percorribili?
All’inter sono cambiati il presidente e il dg, ovvero la tasca e la mano che spende. Oltre all’allenatore A LUGLIO.
Modi diversi di affrontare una stagione fallimentare che chiudeva un periodo di sconquasso economico.
Moratti ha fatto il bene dell’Inter, il suo cuore.
Barbara quello della sua vagina, galliani quello del suo stomaco, silvio quello del suo culo.
Alla fine, non l’avrei mai pensato, ma ho dovuto concordare con Criscimmerda. Possa iddio aver pietá di me un giorno:
Non vorremmo essere ripetitivi, neanche quelli che gonfiano il petto per dire: “Ecco, cosa avevamo detto?” Al Milan c’è un problema (uno solo?) e nascondersi dietro frasi del tipo “Siamo il club più titolato al Mondo” (eravamo) e “La gente si ricordi il passato” servono solo a far infuriare, ulteriormente, i tifosi rossoneri. Il tifoso non si ricorda cosa è accaduto la settimana scorsa, figuriamoci se deve rispolverare dal cassetto le vhs dei “Tre tulipani” e “Mondiavolo” per dire di essere orgoglioso di essere milanista. Proviamo a fare un passo in avanti, in una disamina che si prefigge di essere costruttiva e mai distruttiva. Le colpe di Allegri: non si è battuto per il rinnovo di Pirlo, anzi. Ha sbagliato a scaricare, al secondo anno, tutti i big perchè credeva di essere diventato l’artefice del progetto Milan. Si è appoggiato troppo a Galliani e, la scorsa estate, doveva accettare a piedi la Roma. Bene, appurate le colpe di Allegri passiamo a quelle di Seedorf: Tutte! Clarence non è un allenatore e ragiona ancora da calciatore. Milano non lo ama, perchè già da calciatore, negli ultimi anni di carriera, veniva puntualmente fischiato. Non doveva accettare di salire sulla barca che stava affondando se non si riteneva capace di condurla in porto, invece, ha fatto in modo che al primo soffio di vento si rompesse tutto. Non è in grado, il buon Clarence, di assumersi mezza responsabilità e le scarica in maniera vile su Allegri. Ha poche idee di gioco e quelle poche che gli girano per la testa sono anche confuse. Si è presentato a Milanello facendo abbracciare e saltellare i calciatori come fossero bimbi all’asilo e non professionisti strapagati. La lista continua… Non può, ogni volta, farsi forte della fiducia del Cavaliere; prima o poi finirà. Ha scaricato Tassotti e l’unica innovazione che ha portato è la panchina nuova, costruita ad hoc, a San Siro. Non è capace di leggere le partite e non riesce a gestire gli italiani, rendendo gli stranieri gli artefici di un progetto senza testa. Con Clarence abbiamo finito. Le colpe di Adriano Galliani: a dicembre avrebbe dovuto lasciare, appurato il non rapporto con Barbara Berlusconi. Avrebbe dovuto lasciare da vincente anche quando gli hanno cambiato Allegri con Seedorf. Si è reso complice di questo pasticcio. Ha gestito malissimo le ultime sessioni di calciomercato, si è affidato solo agli amici procuratori e ha perso di vista ogni tipo di rapporto con la curva. Galliani resta il Re di questo Milan ma un Re deve capire anche quando è giunto il momento di lasciare il trono. Se sei furbo lo lasci dopo un trionfo e non quando stai cadendo nella polvere. Avrebbe dovuto tutelare maggiormente il fidato storico Braida. Ora per Barbara Berlusconi c’è una strada in discesa. Gli Ultras, ieri, di fatto le hanno consegnato le chiavi del Milan. Lei ha idee innovative ed è una donna intelligente. Non a caso è partita dalle strutture: nuovo stadio e occhio ai bilanci. Per il ruolo di Direttore Generale la figura di Demetrio Albertini sarebbe fondamentale ed astuta. Milanista nel cuore, vive a Milano, Vice Presidente federale, stimato in Italia e in Europa. Bene, Albertini sarebbe l’uomo perfetto per il nuovo Milan. Se, poi, Albertini penserà di dover fare il calciomercato, allora, saremmo di fronte ad un nuovo suicidio. Ci vorrà anche un Direttore Sportivo, casomai uno che si dedichi solo al Milan e non a due squadre di Serie A, una in B e, a tempo perso, una di Lega Pro.
Ah… e le stoccate di GianClint a Diavolino sono state deliziose.
Quest ultimo, babbeo com’è, si metterá a replicare e prenderá altra merda. :seghino: :seghino: :seghino:
ha la stessa etá di Balotelli, eh.
. ma ormai è un uomo e dovrà dimostrare di comportarsi come tale. (cit.)
Ci vorrà anche un Direttore Sportivo, casomai uno che si dedichi solo al Milan e non a due squadre di Serie A, una in B e, a tempo perso, una di Lega Pro.
questo passaggio non l’ho capito…le due di a sono milan e genoa…le altre due?galliani fa intrallazzi anche in lega pro?
😯 buona base su cui lavorare ??
Passino Montolivo, Pazzini, Poli, ma
:seghino: Kaka? :rotfl:
:seghino: Balotelli?? :rotfl: :rotfl:
El “Microfrattura al piede ci vediamo l’anno prossimo”??? :rotfl: :rotfl: :rotfl: