Naturalmente il titolo dell’articolo non è una citazione di Viola Valentino, bensì è il sunto della “notizia” che arriva direttamente dagli Stati Uniti.
Un articolo ben circostanziato di Bloomberg, nota agenzia di stampa economica made in USA, delinea un quadro abbastanza chiaro delle intenzioni della proprietà rossonera riguardo il Milan.
Pare infatti che la Lazard Ltd, società di intermediazione finanziaria, abbia fornito su indicazione della proprietà un dossier sulla situazione economica del Milan a potenziali compratori, tutti coperti da anonimato. Per dovere di cronaca, Bloomberg riporta la smentita di Fininvest e il no comment di Lazard, ma ci sono alcune questioni che lasciano intravedere possibili nuovi sviluppi.
La prima è legata al fatto che la Lazard ha recentemente concluso una grossa vendita proprio a Milano: sono proprio loro gli intermediari che hanno rappresentato la famiglia Moratti nella cessione dell’Inter al ciccione indonesiano. E il fatto che siano riusciti a rifilare una sòla di questo calibro mi lascia ben sperare.
La seconda è legata al panegirico che Bloomberg fa dell’AC Milan: tutti sappiamo quanto poco sia stimato il presidente oltreoceano, tuttavia il Milan viene presentato come la sesta squadra d’Europa per valore economico, che ammonta a quasi un miliardo di dollari, con un fatturato da 265 milioni di dollari (di cui 51 provenienti dalla scorsa Champions League).
La terza, e probabilmente la più importante, è quella che evidenzia ciò che, a detta di molti, è il vero punto debole dell’AC Milan: lo stadio.
Sì, perché uno stadio vecchio di 88 anni che non propone alcuna forma di “facilities” verso i clienti/tifosi rappresenta non solo la causa del distacco dai primi 5 club d’Europa, ma anche il nodo centrale su cui si potrebbero basare gli investimenti di eventuali acquirenti.
E non a caso da quando Barbara s’è insediata la questione-stadio è tornata prepotentemente in cima alla lista dei desiderata (con l’avallo di Galliani che predica la tiritera dello stadio di proprietà da quando ancora aveva i capelli).
I potenziali compratori sarebbero dunque molteplici: se l’Asia, per disponibilità economiche, è il continente a cui naturalmente rivolgersi per primo data anche la straordinaria potenza del marchio Milan a Oriente (non abbiamo certo dimenticato l’incredibile seguito di pubblico cinese e giapponese in occasione prima del Mondiale per club 2007, poi della Supercoppa Italiana 2011) ulteriormente rafforzato dall’arrivo di Honda, non è da escludere però un coinvolgimento di investitori statunitensi, i quali hanno nel DNA la realizzazione di uno stadio da vivere da mattina a sera, e non solo durante le due ore dell’evento sportivo: l’americano medio ama il football proprio per l’atmosfera dello stadio, dagli hamburger cotti nel bagagliaio al merchandising colorato che ti rende “parte di qualcosa”.
E l’unico americano che abbiamo in serie A, il buon James Pallotta proprietario della Roma, sta spingendo proprio in questa direzione.
Oltretutto, gli americani stravedono per Mario Balotelli: il Fratello Nero, col suo genio e sregolatezza oltre che col fisico statuario, è probabilmente il calciatore che più si avvicina ai loro idoli NBA.
La cessione del Milan farebbe il bene di tutti: della famiglia Berlusconi che si vedrebbe assicurata una cifra spropositata oltre che un incarico da manager per Barbara con stipendio a svariati zeri, dell’investitore che avrebbe a disposizione un brand già famoso ma con ampi margini di miglioramento in fatto di guadagni, dei tifosi che potrebbero godere di una esperienza sicuramente più coinvolgente, e della squadra che sarebbe costruita in linea con gli investimenti che l’operazione comporta, anche perché sarebbe ridicolo fare uno stadio da 70mila posti per una squadra pessima e malvista dai tifosi.
Comunque sia, spero tanto che il binomio Berlusconi-Milan venga scisso il prima possibile: sono stanco di vedere il Milan utilizzato come strumento di campagna elettorale, e solo una cessione può toglierci da questa nauseabonda situazione.
30 commenti su “Comprami, io sono in vendita”
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Sono assolutamente a favore di una cessione. Una proprietà non in grado di cambiare una società che rimane costantemente immobile e legata al passato, non è più competitiva. Poi dopo giugno avverrà la rivoluzione copernicana da tutti auspicata e mi smentirà, ma dopo la resurrezione di Galliani ho perso molte speranze. Ma credo che a favore di una cessione lo sia anche Silvietto, al di là delle smentite. L’operazione però è assai difficile perché il Milan non costa poco. Di ‘sti tempi, trovo improbabile che esista un imprenditore in grado (o voglioso) di irrompere prepotentemente in questo Paese disastrato investendo quelle cifre.
Su alcune cose scritte nel post:
non credo che Balotelli renda il Milan più appetibile agli americani, cioè credo che lui sposti pochissimo in quel senso; non credo che Barbarella andrebbe eventualmente a lavorare per un’altra proprietà; credo più ad interessamenti asiatici che statunitensi.
Secondo me, l’impiego di Barbarella sarebbe una delle condizioni imprescindibili alla cessione.
Credo infatti che se di cessione si trattasse, la formula sarebbe quella adottata dall’Inter, con un mantenimento di una parte dell’organico societario (barbara in primis) e la cessione delle quote di maggioranza.
Tra l’altro, come giustamente dici tu, è difficile trovare qualcuno che voglia spendere 945 milioni di euro, ma magari è più facile qualcuno che voglia spenderne 500 per prendersi il 60% del Milan.
Darko anche spendendo 500 milioni, la nuova proprietà dovrebbe immetterne subito quantomeno altrettanti, se avesse intenzione di creare una squadra vincente da subito. Non è che comprato il Milan non ci sia altro da fare che designare il nuovo Presidente e AD. Son sempre molti molti soldi.
Altrimenti cambiare per cambiare non avrebbe senso, o arriva uno che investe o tanto vale tenerci i Berlusconi.
Beh sarebbe ridicolo e antieconomico acquistare un bene e poi non farlo rendere al meglio.
Se io avessi tanti soldi, investirei adesso sul Milan (che è un po’ in disarmo e può venir via magari a un prezzo accessibile) per poi continuare a investire su tutto quanto gira dentro e fuori lo stadio: strutture, tifoseria, e naturalmente calciatori.
Senza i calciatori non si può innestare il circolo virtuoso che può portarci a ri-diventare una superpotenza economico-calcistica.
Ma è una cosa talmente scontata… è difficile credere che arrivi un investitore multimilionario che compri la squadra e la lasci com’è, acquistando al massimo un centrocampista brasiliano mai esploso e un difensore serbo quasi a fine carriera. Oppure l’asia è piena di coglioni.
Penso che la situazione del Paese-Italia c’entri molto con la difficoltà di trovare un acquirente. Cioè, di gente in grado di sborsare certe cifre è pieno il mondo, ma di gente disposta a buttare quattrini in mazzette e sprecar tempo per districarsi fra mille lacciuoli burocratici non ce n’è.
Dimenticavo – ed è gravissimo: Viola Valentino era una pessima cantante, ma una gran topa. L’ho rivista recentemente e ci sono rimasto un po’ male. Lo stesso mi è successo per Antonella Ruggiero (invece stratosferica cantante). Chissà perché ho l’illusione che il tempo non passi per chi non vedo da tanto tempo; dev’esserci qualcosa che non va nella mia testa… 😆
Per forza….Fininvest è quotata e una cessione potrebbe far calare la valutazione. Lazard si farà pagare una lauta commissione, x cui acqua in bocca e via..
E mi pare ovvio che dica le note positive del Milan, di sicuro non che ha cacciato Allegri, ha perso col Sassuolo che ha licenziato l’allenatore (due volte) e rischi di finire fuori dalla CL…
Se poi fanno lo stadio nuovo meglio, ma lasciare l’atmosfera del SAn Siro in serate di Coppa mi dispiacerebbe….
E anche secondo me Barbarella resta…metteranno come prima cosa silurare Adrianone, ma lei la scrivania non la molla…
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
Grande Ciccio Thoir!!!
Caro Silvio, pensaci bene!!!
Sei stato il miglior presidente che potessi desiderare e hai fatto godere i tifosi del Milan come ricci per oltre un ventennio. Ma ormai è chiaro che hai altri interessi, altri impegni, altre priorità. Quindi, stabilisci una cifra e vendi. Vendi. VENDI!!!!
Pensa quante cose potresti pagare con i nuovi danari freschi in cassaforte:
– gli alimenti all’ex moglie
– gli avvocati
– le mignotte
– i fagiolini
– lacchè vari
Pensaci, Silvio. Pensaci!
Veramente Bloomberg dice proprio che:
– Allegri è stato licenziato
– siamo decimi a -34 dalla Juve e a -6 dall’Inter
– rischiamo di non fare la champions l’anno prossimo.
Però è detto così, en passant.
Ah beh, sul fatto che Silvietto sia stato il più grande presidente della storia milanista non c’è alcun dubbio. Il problema è che avrebbe potuto fare molto di più con sforzi contenuti. Invece, immergendosi in politica, ha preferito lasciare la squadra totalmente nelle mani di Galliani il quale ha fatto bene fino a quando Fininvest ha sborsato (fino al 2007), malissimo quando essa ha chiuso i rubinetti: uno scudo in sette anni è una miseria per una società che vanta da anni il primo fatturato italiano. Silvietto ha sparato tutto all’inizio, poi si è defilato. Questa è l’unico “rimprovero” che mi sento di fargli come tifoso. Come cittadino e come essere umano ne avrei qualche miliardo in più, ma qui si parla di calcio, per fortuna.
mmmmh….aspetta…come sarebbe a dire che vendono ma fanno restare l’attuale dirigenza? ci teniamo ancora galliani? ma allora mi tocca davvero sperare che caschi l’aereo!
io comunque avevo letto che il milan veniva valutato 650 milioni di euro,non 900.
650 milioni per il milan…
+ 300 di buonuscita di galliani
+ 200 per lo stadio nuovo
+ una 50ina per pagare la buonuscita dei pipponi (mexes,robinho,bonera,zaccardo,matri….)
+ almeno un 100naio tra acquisti e stipendi…parte un miliardo di euroni solo al pronti-via.
IN OGNI CASO,TUTTA LA VITA MEGLIO GLI AMERICANI CHE GLI ASIATICI DI MERDA
se per disgrazia il milan non venisse venduto e galliani restasse al posto di comando,lo scenario sarebbe il seguente:
-tutto il budget per gli acquisti (quale?)verrebbe usato per riscattare rami,poli e tarab…tre giocatori che già giocano con noi.
-il monte ingaggi verrebbe ulteriormente gravato dai ritorni di matri,niang,nocerino,traorè. (sti cazzi)
-aggiungiamoci il rinnovo ad abbiati ed emanuminkia (a ri-sticazzi)
-aggiungiamoci che galliani spaccerebbe come grande acquisto il ritorno di el rottawy (a ri-ri-sticazzi)
– più agazzi (che fa rima con sticazzi)
ecco,vendita o non vendita io faccio il tifo per un guasto ai motori.
che poi no…voi dite rimarrebbe la barbarella…
…ma a fare le fotocopie.
perchè manco il più coglione dei cinesi spende un miliardo di euro per far comandare la figlia del vecchio proprietario.
buongiorno…
Chi più, chi meno, le osservazioni fatte sono plausibilissime.
Eppure io penso, molto più terra terra, che Silvietto compirà 78 anni a fine settembre.
Vendite di questo genere non sono facili da portare a termine. A parte il periodo economico poco felice, trovare acquirenti in grado di fare queste operazioni finanziarie senza farti andare con il culo in terra non sembra facile trovarne.
Poi magari gli americani ti trovano il Re dell’involtino primavera o l’Imperatore delle Confezioni e ricami di Zhaoqing e tutto fila liscio. Magari qualche discendente dei Ming: Gh’è n’è ming… bah!
Ferrero, Squinzi, Del Vecchio non sarebbero interessati?
e un’ultima cosa: alla luce degli ultimi…6 anni..silvio può essere definito il presidente più vincente del milan…il migliore…no.
Zio, la buonuscita di Galliani spetterebbe a Fininvest, non ad un eventuale acquirente del milan.
Suppongo
E comunque 300 mln di buonuscita mi paiono un’assurdità.
Quale dirigente potrebbe richiedere una buonuscita pari a metà del valore dell’azienda stessa??????
si, ma un minimo gliela metteranno in conto al cinese-americano…
Quale dirigente potrebbe richiedere una buonuscita pari a metà del valore dell’azienda stessa??????
non vorrei dire castronerie ma mi pare che un dirigente fiat di qualche anno fa si beccò una buonuscita mostruosa…non mi ricordo chi fosse….
era romiti,105 miliardi di lire,mi pareva di ricordarla un pò più altina in effetti.
+ 100 miliardi di lire per la clausola sulla non concorrenza.
(potrebbe farsene una anche galliani)
bisognerebbe calcolare la buonuscita di Romiti in percentuale sul valore dell’azienda, perchè credo che la fiat valga molto ma molto meno del Milan.
ovviamente ho scritto alla cazzo:
il valore della FIAT è sicuramente molto maggiore di quello del Milan
Quindi se Galliani prendesse 100 mln di buonuscita sarebbero, in proporzione, molti di più di quelil presi da Romiti
Silvietto, dire che seti stato il più grande Presidente della soria del MIlan io proprio non ce la faccio proprio.
Diciamo che sei quello che ci ha fatto vinceri di più… questo è un dato oggettivo innegabile.
Ora però ti prego facci un bel regalo VENDI… VENDI…..
Non so ragazzi quali siano i vostri parametri per giudicare i presidenti di calcio. Per me, se un presidente è il più vincente, automaticamente è il più grande.
Poi che debba vendere (o cambiare totalmente la società, ma preferirei che venda) siamo tutti d’accordo.
L’auspicio n° 1 è che il “pedonano” (cit) abbia capito che senza gli introiti della prossima CL e i conseguenti mancati investimenti, il rischio di lottare per non retrocedere, nella prossima stagione, possa diventare una possibilità reale. E non credo che “l’uomo mascarato” (cit) abbia voglia di correre il rischio di sporcare la sua carriera di “presidente più vincente al mondo, anche più di Bernabeu” (cit) con una retrocessione.
L’auspicio n° 2 è che invece che un Pallotta (ammmmmmmericano) o una “pallotta” (indonesiana, cinese o chissacchè), il Milan possa passare a qualche imprenditore italiano voglioso di fare il salto di qualità (il mio candidato sarebbe Squinzi).
L’auspicio n° 3 è che qualora il Milan dovesse finire in mani straniere, queste mani avessero l’intelligenza di affidare la gestione operativa a soggetti italiani di provata capacità coadiuvati da elementi dotati del cosiddetto dna rossonero (no, non “La Cantera” 😛 ) tipo Maldini, Albertini, Bierhoff, Rui Costa ecc.
… l’hai vista ieri in un “film” con Tomas Milian vero? … beh, siamo almeno in due … anche io la ricordavo come una gran topa ma, riguardandola, ho pensato che a quei tempi l’eccesso di testosterone abbia distorto la realtà 😯 😕 😆
No no Max, mi riferivo a com’è adesso da ultrasessantenne. Nel film con Milian era oggettivamente una bella topa. Non lasciarti fuorviare dal look e dall’abbigliamento giocoforza datati.
… va beh … di ultrassessantenni che stimolano la produzione di ossitocina credo ce ne siano ben poche (per non dire nessuna) … è proprio lei 25enne che mi pareva una gnocca a sproposito vista con gli occhi di oggi …
ma scusate regà….come fate a volere che un imprenditore italiano compri una macchina da perdita come il milan in un momento in cui gli italiani le proprie aziende le vendono solo e soltanto all’estero?
… dai Zio … lo sai anche tu che l’amore è irrazionale 😐