Ci sono modi e modi di essere capitano.
C’è il capitano Condottiero: tecnicamente il più bravo, è quello che con le giocate trascina la squadra, si fa dare la palla e conduce i compagni alla vittoria.
C’è il capitano Custode: carismatico, imperturbabile nei momenti di sofferenza. Lo guardi e ti è sufficiente per riprendere coraggio, riacquisti serenità perché dietro c’è lui, a fare la guardia, a proteggere la squadra.
E c’è chi cresce all’ombra di questi, e impara che a volte non si nasce leggenda, ma lo si diventa.
E quando al braccio mette la fascia, quella che fu del mito, può onorarla solo in un modo: correndo.
Massimo Ambrosini è nato per correre: proprio come Bruce Springsteen gli ha scritto sul braccio una volta, e Massimo se l’è tatuato sulla pelle e nella testa.
Lui è stato il capitano Guerriero, quello che non molla. Mai.
Se la squadra cade, cade anche lui. Se la squadra si rialza, lui è il primo. Se c’è da faticare, lui dà l’esempio.
E questo spirito fa di lui un grande capitano: l’elegante Baresi e l’algido Maldini, statuari come gli dei dell’Olimpo, sembravano perfino distanti da tutto, come circondati da un’aura di perfetta superiorità (meritatissima e guadagnata con anni di giovanili, bolge infernali a San Siro e trasferte da Cava de’ Tirreni in serie B a Tokyo in Coppa Intercontinentale).
Massimo invece è un uomo del popolo, viene dalla provincia, e soprattutto è un tifoso come noi; inutile mascherarci di ipocrisia, la verità è che quando alzavano quello striscione le mani di Ambro erano anche le nostre, erano le mani di tutti i cacciaviti che nel 2007, al secondo gol di Inzaghi, hanno urlato all’unisono LO SCUDETTO METTILO NEL CULO, assieme a quella spocchia, al fottuto smoking bianco e a tutto il resto.
Anche per questo è stato un bravo capitano: ha saputo incarnare il furore dei diavoli, proprio come voleva Kilpin.
Non ha mai tirato indietro la gamba, sputando l’anima fino alla fine, ed è emblematico come la sua carriera al Milan si chiuda proprio con un’espulsione. Irruento, coraggioso, indomabile. Caratteristiche difficili da gestire, labile è il confine tra forza e violenza, tra combattività e aggressività. Ma Massimo è stato uno dei tanti esempi positivi del Milan del terzo millennio.
Certo, non è stato uno di quelli che hanno consegnato il Milan alla leggenda: è stato piuttosto il Milan a immortalare per sempre Massimo Ambrosini.
Ma non ha importanza: la fascia di Ambrosini è quella di tutta la gente che si è sempre sbattuta per arrivare, la gente che non nasce col talento ma che ha impegno e voglia d’arrivare, la gente che è “cacciavite” non solo nel tifo, ma anche nella vita.
Ciao Ambro, per sempre uno di noi!
39 commenti su “Ambro, nato per correre”
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Buongiorno fratelli rossoneri!
Post da “libro cuore” scritto dal nostro Darko De Amicis….
Un vecchiaccio-rincoglionito-sentimentale come me non può che essere rattristato dal modo “rapido e doloroso” come è stato fatto fuori Ambro 🙁 . Due anni fa lo avrei cacciato io, ma l’anno scorso è stato nelle poche partite giocate un grande e forse una decina di quelle partite lo avrebbe potuto ripetere anche l’anno prossimo.
In fin dei conti è anche giusto che a 36 anni si decida che non si è più da Milan, ma certo noi milanisti non eravamo abituati a questi addii così rapidi e senza umanità. In ogni caso Ambro rimarrà una delle figurine più ambite di un ipotetico album che ogni milanista immaginerà mentalmente.
buongiorno…
mi alzo in piedi e ti applaudo, Lucianone.
Veramente un bel post: equilibrato, sentimentalmente forte, realistico.
Ero certo avresti fatto un ottimo lavoro su questo argomento.
La maglia bianca con il 23 e la scritta Ambrosini che hai acquistato e subito indossato a San Siro il 17 marzo, giorno del nostro raduno, è una grande prova di affetto verso questo ragazzo marchigiano.
Ciao Ambro.
Eccola qua 🙂
Ambro è stato un bravissimo capitano.
Non è da tutti vincere 4 scudetti con 4 allenatori diversi, più tutti i trofei che ben sappiamo.
E non ho voluto, nel post, argomentare sull’inopportunità dei modi di Galliani.
Gran bel pezzo, complimenti.
Ricordo ancora i suoi esordi, nel Milan di Capello con Weah e Savicevic, poi il prestito al Vicenza (insieme a Coco), poi il ritorno e la conquista della maglia da titolare con Zac nel 99, quando contribuì molto allo scudetto (fu suo uno dei gol nella partita con la Sampdoria). Con l’arrivo di Ancelotti trovò meno spazio: in un milan zeppo di ballerini serviva solo un facchino e quel ruolo era di Gattuso.
In quegli anni ho imparato ad amare Ambro: sarebbe stato titolare in qualsiasi altra formazione d’Italia e in molte d’Europa, eppure rimase sempre a disposizione della squadra, mai una polemica e sempre pronto quando chiamato in causa (ricordo ancora un suo fondamentale gol contro la Juve a Torino nell’anno dello scudo di Ancelotti).
Dopo il 2006 è tornato titolare (i ballerini non ballavano più bene e di facchini a quel punto ne servivano 2…) e si è consacrato con una champions dove il suo marchio fu importatissimo.
Grazie di tutto Ambro!!!!!
Io amo Massimo Ambrosini, ma ritengo sia giusto aver chiuso la sua epoca in rossonero.
Ciò che mi “offende” è il trattamento riservato.
Ma ormai non mi stupisco più di niente.
é giusto smettere coi contratti di riconoscenza.
La linea è questa, va tenuta e va bene così.
I modi però fanno obiettivamente schifo: il trattamento riservato a Inzaghi è stato ben diverso.
Gli si spiegano le cose, gli si organizza una partita di saluto, gli si promette al limite un incarico in società a fine carriera, ma non puoi assolutamente MANDARE VIA IL CAPITANO con una intervista in cui non hai neanche le palle di dirlo chiaramente, buttandola lì con un “montolivo è il nuovo capitano”.
Ma come cazzo ragioni, Adriano?
Beh, per ora hai fatto molto meglio della società come discorso di commiato. Per rispondere ad un commento di Situazione nel post precedente: nessuno pretendeva cerimonie sfarzose, lanci di petardi, il Meazza in estasi per Ambro eccetera eccetera. Inoltre a 36 anni, un calciatore che chiaramente ha finito il carburante, è giusto che lasci una squadra come il Milan che, almeno a parole, ha dichiarato di voler cominciare qualcosa di nuovo. Ma meglio di una fredda dichiarazione da parte dell’ AD su una nave da crociera si poteva fare.
Ambrosini come giocatore non è mai riuscito ad entusiasmarmi: un faticatore, un macinatore di chilometri, una buona stazza e uno dei pochi colpitori di testa in un centrocampo di nani, ma anche grande fragilità fisica negli anni che sarebbero potuti essere i suoi migliori; e comunque doti tecniche non eccelse, bisogna ammetterlo. Però è stato il Capitano, ha onorato il ruolo alla grande, è stato al Milan una vita, ama il Milan e lo amerà per sempre, è un cacciavite, mi è pure istintivamente simpatico. Gli sono enormemente affezionato, come lo sono di tutti i Capitani che ho visto nella mia vita (tranne Collovati ovviamente)
Dell’ultimo Milan ”glorioso” è rimasto – si fa per dire – solo Bonera, vero?
Si è chiusa un’epoca, ed il futuro non lo vedo roseo…
Grazie di tutto Ambro.
Per il PSV, per il lancio a Gila contro il Manchester, per la torre ad Inzaghi, per esserti messo in mezzo ai centrali contro la Juve, hai fatto sembrare quegli scappati di casa dei giocatori veri.
E Abbiati. 😉
Dimenticavo: capisco benissimo che quello era un periodo particolare per la squadra e per noi tifosi, a causa delle tensioni post-calciopoli e dell’esplosione di spocchia interista che ne derivò, ma a me quello striscione non piacque. Al di là della simpatia e stima che, ripeto, nutro per Ambro. In quell’occasione poteva stare più attento, secondo me. E non è ipocrisia la mia, sono proprio i miei gusti personali ad essere diversi.
Le parole non possono esprimere il mio rispetto verso Ambrosini
Un grandissimo uomo e calciatore
Mai una parola fuori posto
Altro che iosonogattuso, inzaghi e sononatopronto
Nel 2007 in Champions lui e Nesta sono stati mostruosi (lo so, non sono stati gli unici)
Sempre dato il massimo questo calciatore, come Nesta
Dell`era Ancelotti io questi due non li scordero` mai
Ah, e bellissimo post Darko, complimenti
Lucianone, allora ho fatto bene a convincerti a prendere quella maglia…
Son contento!
Io ho la sua maglia del 2007… Diventerà un cimelio di quelli da tramandare ai miei figli 🙂
Grazie Ambro…
Senza te, mai più la #23!
Grazie Piscinin 😳
Enrico, hai fatto benissimo!!!
😉
Post meraviglioso. Piscinin, anche se sei della vecchia guardia quindi hai + esperienza di me, non mi piace mettere in contrapposizione ambro con pippo e rino, semmai vanno messi tutti e tre in cornice e ricordati come dei grandissimi: gente che ci ha fatto vincere trofei e che ha sempre sputato sangue per questa maglia
Sono queste le persone che un giorno romanticamente vorrei ritornassero da noi come allenatori o membri dello staff, le prime donne brasiliane e di colore stiano dove sono in mezzo alla samba e al cucujanji
per il resto la frase è sempre attuale
LO SCUDETTO METTILO NEL CULO, CHE TU SIA PRESCRITTO O GOBBO MAIALE
Grazie Massimo
Mi ricordo il suo gol contro il PSV quando tutto sembrava finito, il suo gol contro la Lazio e la sua grinta, la voglia e il fatto di non mollare mai.
Grazie di tutto Capitano !
Dal post precedente:
per Ambro la forma non è stata il massimo, però tanto c’è sempre da lamentarsi. Se si fa la festa è troppa riconoscenza, se non si fa è mancar di rispetto alla bandiera… Penso che i milioni che ha guadagnato lo ripagheranno della delusione di non aver potuto salutare San Siro come voleva.
Nel caso non si fosse capito Ambro non è uno dei miei idoli.. 😉 😈
Post veramente bello da condividere in toto e vale anche per me il giudizio espresso da Zulida…
Un saluto a un grande milanista: è giusto che sia finita la sua avventura da calciatore con noi, è ingiusta la freddezza con la quale è stato liquidato, visto anche i precedenti.
Ma evidentemente Ambro è una persiona schietta e Galliani penso non ami molto persone così.
Posso alzarmi in piedi ed applaudirti??
Mi hai fatto quasi commuovere!
AMBRO UNO DI NOI
Abbiati non c’era ad Atene…era a Madrid se non erro
…errata corrige era in Granata
Da noi è una tristezza, ma che bello leggere di Ssssssanetti che a 40 anni rinnova ancora e di Dekicchiricchìiiii che prima danno rescindente e poi continuante in nerassuro.
Meno male che almeno loro mi sollevano il morale… 8)
mi son perso anche il rinnovo di Samuel De Uol.
E’ come la Ceres: c’è.
bello vedere che almeno Villa Arzilla ha traslocato.
E quante standing ovations mi sto prendendo oggi?
😆 😆 😆
Sono diventato il federico buffa dei poveri!!! :rotfl: :rotfl:
(anima mi ucciderà per questo)
Oggi vi vorrei narrare una storia:
Era un pomeriggio caldo, aspettavamo tutti un autobus…
Con dei miei amici ci eravamo mossi in gruppo per fare un po’ di folklore…
Uno di noi aveva fatto uno stendardo, un’ altro un cartoncino rotondo…
Pare siano piaciuti…
Non ho il video del passaggio dello stendardo… ma di Oddo che ci chiede il cartoncino sì… L’avevo caricato sul mio canale Youtube 6 anni fa… ma lo porto in mente sempre…
http://www.youtube.com/watch?v=I6DAAp4c0PQ
Ringraziateci….
P.s. Qua trovate il famoso cartoncino… se non ve lo ricordaste e se non l’aveste riconosciuto dal video…
http://commenti.kataweb.it/commenti/multimedia/84679/2008/03/12/image/88852.jpg
Cazzo Eric quel giorno c’ero anch’io in Pagano.
Su Ambro ho gia’ scritto, e lo ringrazio di nuovo.
Ciao Ambro ultimo Baluardo di un Milan che purtroppo non c’e’ piu, di un Milan che se ne fotte dei rapporti Umani, di un Milan che ormai quello che conta sono le Plusvalenze e il Bilancio in ordine.
VAFFANCULO AL CALCIO MODERNO :suca:
Ti risparmio solo perché il Sommo non approverebbe. 😛
Condivido ogni virgola del post: Grazie Ambro!
ca puttana…
Io non lo ricordo collovati capitano …… che vergogna!
Mi sa che quella volta che a como si beccò un cubetto di porfido in testa era proprio il capitano (1982)
Esatto Alex. Ecco l’elenco di tutti i Capitani rossoneri
Che non lo ricordi io ci sta visto che sono un pò rincoglionito, mi fidavo!
… tanto Ambro lo sa che ha la stima infinita dei suoi tifosi 🙂 … non ha bisogno dei riconoscimenti di merdacce come Galliani Berlusconi … 👿
Collovati capitano è una macchia indelebile
il post merita, il Milan che “saluta” così Ambrosini mi fa cagare, forse non è neanche più il Milan, boh