Gattuso. Salvo inattese smentite, dopo una breve parentesi svizzera, Rino Gattuso diverrà allenatore del Palermo. Tralasciando le ovvie considerazioni circa l’opportunità di affiancare due caratteri complessi, rilevo la linearità del percorso intrapreso dal centrocampista calabrese. Dopo la chiusura della carriera rossonera, lo stesso ha tentato un’esperienza estera, prima da giocatore e poi da allenatore, ed ora un’avventura su una panchina italiana di Serie B. Indipendentemente dalla data del probabile esonero, apprezzo la volontà di Gattuso di compiere la c.d. gavetta, passaggio necessario che (quasi) tutti devono compiere per crescere umanamente e professionalmente. Gli esempi di Capello e Guardiola sono del tutto fuorvianti. Essi, pur se parzialmente inesperti, hanno avuto la fortuna di disporre di autentici fuoriclasse capaci di essere plasmati e plasmare, a loro volta, l’allenatore incaricato. Su tale assunto nasce la mia perplessità, per non dire dissenso, circa l’ipotesi di Seedorf allenatore del Milan. Nel Milan di oggi non ci sono Maldini, Costacurta, Albertini, Van Basten e/o Rijkaard, nè Iniesta, Xavi, Messi, Piquè e/o Puyol. L’inconfutabile dato di fatto deve indurre ad una ponderata riflessione anche chi, abitualmente, decide di pancia e non di testa nelle segrete stanze rossonere.
Si viene… Riccardo Saponara (21.12.1991). Da gennaio Saponara è un giocatore del Milan. Il suo percorso nella serie cadetta ricorda molto, anzi moltissimo, la strada intrapresa da Stephan El Shaarawy. Come il giovane italo-egiziano, il forlivese gioca e pensa calcio ad un livello superiore per la categoria. E’ uno spettacolo per gli occhi, a cui, in tempi recenti, si è aggiunta una continuità di rendimento e prestazioni sorprendente. Colpisce la duttilità del ragazzo, abile alla bisogna a reinventarsi esterno, centrocampista, trequartista o seconda punta. Ha tutto per stupire, resta solo da capire se la sua testa sarà in grado di sopportare l’impatto con il Milan, con Milanello, con San Siro e con la Serie A.
Si va… [spazio vuoto].
Consigli per gli acquisti. Simone Zaza (25.06.1991). Del centravanti dell’Ascoli, di proprietà blucerchiata, parlai già in sede di mercato invernale. Pur se calato nella fase finale della stagione, complice il crollo e il nervosismo che hanno pervaso la compagine marchigiana, Zaza è una forza della natura. E’ potente, tecnico, rapido in area, forte di testa e in acrobazia, per quanto mi riguarda siamo al vero innamoramento calcistico. Consapevole del rischio che mi prendo, in Simone Zaza rivedo i tratti del miglior Christian Vieri. La forzata assenza di Pazzini m’indurrebbe ad acquistarlo immediatamente, concedendolo poi in prestito in caso di fisiologiche difficoltà di adattamento.
Il gioco dell’estate. Nel periodo estivo (o presunto tale, dato che a Milano piove ininterrottamente da mesi) ho deciso di istituire un gioco per testare la profondità della vostra conoscenza calcistica. Di seguito riporterò cinque parole (alcune all’apparenza assurde). Quattro di queste hanno un elemento in comune (la soluzione!), una, invece, serve solo come strumento di sviamento e distrazione. La risposta/soluzione coinciderà sempre con un personaggio (calciatore, allenatore, presidente, arbitro, dirigente ecc.) che ha fatto parte, o fa parte, della storia e del mondo del calcio. Il primo a rispondere correttamente guadagnerà 1 punto. Al 31 agosto vedremo quale utente sarà stato il vincitore. Avrete sempre tempo sino alle ore 24 del martedì successivo per rispondere nei commenti del blog. Sono certo, però, che agli abili abusatori di Google basterà molto meno.
Gli indizi di oggi: Toscana, Giulietta, Celtic Glasgow, Scarpa d’oro, Archivio.
65 commenti su “Si viene e si va…”
I commenti sono chiusi.
Ora devo solo capire come mettere l’avatar, dovevo far qualcosa con Gravatar vero?
Zulli dove sei? :suca:
:suca:
ah beh, non vorrei dire ma questo titolo mi ricorda una nota canzone…
non sarà un post a doppio senso ? 😉
Ciao Rincon, sempre presente anche se avessi facebook avresti visto dove ho festeggiato ieri sera il decennale Manchester 2003…
Il Milan Club Ortona ha organizzato la festa a base di porchetta e birra, vino ecc. a volontà…
Anzi se Darko o qualche amministratore vuole e ritiene la cosa opportuna, può pubblicare una o due foto…
È stata una bella serata, abbiamo rivisto tutta la partita ed al rigore di Sheva tutti a fare “ooooooooohhhhh” e poi “gooooooooooooooooooollllll” con relativo “chi non salta bianconero è…”
anchelegasi “anzi…40 commenti da ormai 3 ore ?
Sempre problemi stu cazz e computer immerd
Zulli vecchio RINCO, ogni cosa e’ una scusa per magnare e bere………
Comunque giusto festeggiare quel meraviglioso decennale, ma siccome amo guardare avanti, non vorrei che vivessimo troppo di ricordi.
Io voglio tornare a vincere subito ma con il caos che regna a livello societario e con la prospettiva di avere Culonio in panchina, mi sa che e’ pura utopia.
Non vorrei fare una stagione STRAMACCIONIANA…………..
Dizo qua sei stata l’ unica a pensare male del titolo della rubrica…. maliziosa 🙂
Vergognati! 😳
Ma non eravamo noi italiani la rovina del calcio? O, come ho sempre detto, siamo gli unici a mettere in piazza la nostra merda?
Però ne abbiamo sempre un po’ più degli altri.. 😉
Rincon hai ragione in entrambi i casi… a magnà e beve mi piace sempre e che anch’io voglio “tornà” a vincere! In ogni caso il M.C.Ortona ogni fine anno fa una festa, una volta gli arrosticini, una volta la porchetta ecc., stavolta ha anticipato un po’ i tempi facendola combaciare la data del “decennale”.
Dizò in questo blog di “bunga bunghisti” non poteva che esserne contagiata…
:rotfl: