Prima di tutto i freddi numeri del triennio 2010/2013:
SERIE A – 1° posto, 2° posto, 3° posto – 234 punti – 69 vittorie, 27 pareggi, 18 sconfitte – 208 gol fatti, 96 gol subiti.
CHAMPIONS LEAGUE – eliminazione ottavi, eliminazione quarti, eliminazione ottavi – 8 vittorie, 9 pareggi, 9 sconfitte – 32 gol fatti, 32 gol subiti.
COPPA ITALIA – eliminazione semifinale, eliminazione semifinale, eliminazione quarti – 5 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte – 19 gol fatti, 13 subiti.
SUPERCOPPA ITALIANA – vittoria – 1 vittoria – 2 gol fatti, 1 gol subito.
I numeri sono significativi del rendimento del gruppo Milan sotto la gestione Allegri, ma non raccontano le storie concrete di ogni singola stagione.
Nell’anno 2010/2011 viene allestita una rosa volta ad interrompere l’egemonia nerazzurra. I dispendiosi acquisti di Ibrahimovic e Robinho (che pagheremo con gli interessi poi) sono indicativi di questa volontà. Obiettivo dichiarato è la vittoria dello Scudetto. Con alcune peripezie iniziali e con un rischio rimonta dell’Inter, il Milan conquista la vittoria attraverso un percorso lineare e abbastanza sicuro. La Champions League non costituisce il traguardo richiesto, ma l’eliminazione agli ottavi contro il Tottenham (non contro il Real Madrid!) desta qualche perplessità alla luce della differenza di blasone ed esperienza delle due compagini. La corsa in Coppa Italia si ferma alla seminfinale contro il Palermo, complice la concomitante vittoria del Campionato che distrae la squadra. Si può affermare, senza tema di smentita, che Massimiliano Allegri raggiunge l’obiettivo prefissato dalla società.
L’estate 2011/2012 racconta di fantomatici botti mai avvenuti, sublimatisi nell’arrivo del buon Aquilani (che si scoprirà non riscattabile) e del sorprendente Nocerino. Sulla carta ci sono le condizioni per ripetere il successo in suolo italico. Dopo il solito inizio stentato, la corsa sembra inarrestabile e convincente, ma una serie di fattori pregiudicano il successo e ci costringono a subire l’onta della rimonta bianconera. In ordine sparso ricordo: l’incredibile sequenza d’infortuni; i decisivi errori arbitrali in occasione dei gol di Muntari e Robinho; una sorprendente Juventus che conclude il campionato imbattuta; alcune scelte “bislacche” di Allegri, incapace nel momento clou di gestire la squadra; la definitiva eclissi del fenomeno Pato, comunque decisivo nella stagione precedente; la tragicomica pantomima Tevez. Il Milan perde il campionato. Esce ai quarti con il Barcellona con un doppio incontro non giocato esattamente alla pari, ma, in ogni caso, deciso da un rigore balordo. La semifinale di Coppa Italia è vinta dalla Juventus, pur giocando il Milan una gara gagliarda (che pagheremo nel finale di stagione) allo Juventus Stadium. Massimiliano Allegri, pur vincendo la Supercoppa estiva contro la modesta Inter di Gasperini, manca l’obiettivo nazionale anche per colpe sue e questo incrina il rapporto con Silvio Berlusconi.
L’anno di grazia 2012/2013 è quello della svolta, o meglio, della rivoluzione. La società Milan archivia il glorioso passato e taglia drasticamente i costi spedendo i suoi due migliori giocatori (Ibrahimovic e Thiago Silva) a Parigi. Ne esce una squadra giovane, composta da giocatori inesperti, calciatori mediocri e interessanti scommesse. L’inizio è drammatico, ma un’improvvisa quadratura del cerchio, agevolata anche dall’ottima compattezza societaria e (perchè negarlo?) dall’intervento diretto di Berlusconi, lancia il Milan verso una rimonta strepitosa conclusa con l’affannoso, ma meritato, terzo posto finale. Il risultato conclusivo è stato agevolato dall’innesto invernale di Balotelli, perfetto mix (giovane, forte ed “economico”) per la nuova strada rossonera. Il Milan d’Europa sorprende in casa, ma crolla malamente in terra catalana, complice l’unica vera ed enorme prestazione di Messi nel primo semestre del 2013. Esce nuovamente ed immeritatamente dalla Coppa Italia contro la Juventus. Massimiliano Allegri raggiunge il traguardo fissato ad inizio stagione, ma (forse) gestisce male la partita di Barcellona, circostanza che agli occhi del presidente conta più di qualunque piazzamento italiano.
I meriti. Senza scendere nella ridicola diatriba di cosa è “allegriano” e cosa non lo è, Massimiliano Allegri ha l’indubbio merito di aver guidato il Milan in un triennio di cambiamenti. E’ stato il triennio del sostanziale passaggio di consegne tra Silvio e Barbara. E’ stato il triennio in cui si è deciso di archiviare con violenza il glorioso passato, circostanza in cui il contributo rude di Allegri è stato determinante. E’ stato il triennio in cui dalle spese pazze dell’anno dello Scudetto si è passati ad una chiusura dei cordoni e ad un’idea di progetto “giovani, vigorosi e a basso costo”. E’ stato il triennio del declino verticale del calcio italiano che, con l’ultimo respiro esalato dall’Inter del triplete, è crollato in una spirale negativa nella quale i campioni fuggono per insostenibilità economica o per perdita di appeal del calcio italiano, ma ciò nonostante Allegri è stato in grado di mettere in campo una squadra dignitosa, lanciando ragazzi interessanti e di prospettiva. Allegri ha il forte merito di aver resuscitato una squadra e una società ormai bolse. Alcuni progetti sono andati bene (es. Abate, El Shaarawy, De Sciglio, Constant, Montolivo, Flamini, Pazzini), altri così così (es. Boateng, Nocerino, Niang), altri malissimo (es. Merkel, Strasser, Bojan, Emanuelson, Taiwo), ma ciò che conta è che ci siano stati tentativi che da anni non avvenivano a causa del fossilizzarsi dei vari Nesta, Maldini, Seedorf, Gattuso, Pirlo, Ambrosini, Inzaghi ecc. (si parla sempre di campioni assoluti ovviamente!). In tutto questo, nei due anni che potevamo concretamente competere, ha vinto uno Scudetto e una Supercoppa: un bottino discreto e sicuramente non negativo.
I demeriti. Chi odia Allegri imputa a lui tutto: dalla cessione di Pirlo sino al mancato lancio di Didac Vilà (!!!). Una lettura oggettiva, rilevato che ogni lavoratore nelle proprie attività quotidiane si ricopre di milioni di piccoli errori, m’impone di segnalare tre errori determinanti, i quali pesantemente hanno inficiato il suo rapporto con il mondo Milan, inteso come presidente Berlusconi. L’evidente carenza di un gioco offensivo. Il Milan di Allegri è sempre stato un Milan solido e compatto. Un Milan capace di remare in un’unica direzione e di soffrire come squadra. Mai, però, ha avuto una chiara logica d’attacco. La squadra rossonera si è retta per due anni sulle spalle di Ibrahimovic, dimenticando del tutto ogni possibile alternativa. L’idea era: o segna Zlatan o segnano i centrocampisti che si inseriscono da dietro. Il semestre 2013 è stato analogo: tutti per Balotelli. Capisco che un giocatore dominante imponga una scelta drastica, ma non accetto che Allegri abbia deciso di addormentare la sua concezione di calcio. Il miglior Milan di Allegri si è visto nel trimestre decisivo dello Scudetto (periodo in cui Ibrahimovic è stato più in tribuna che in campo) e nel periodo novembre-gennaio della stagione appena conclusa. Con El Shaarawy, Pazzini, Montolivo e Niang si era creato un sistema dinamico e aggressivo, che l’innesto di Balotelli (essenziale per il terzo posto!) ha frenato certificando una sorta di pigrizia intellettuale dell’allenatore. Sconta Allegri la preferenza di un gioco rapido e muscolare rispetto all’amata tecnica presidenziale. Questo costituisce un peccato grave anche al cospetto di molta tifoseria rossonera, abituata a sciogliersi (pellegattianamente parlando) al cospetto dei Rui Costa, dei Rivaldo, dei Kakà, dei Ronaldinho, dei Seedorf, dei Pirlo, dei Savicevic, dei Boban e dei Baggio. Pur con le attenuanti e la condivisione verso alcune scelte, non possono non segnalare l’involuzione del gioco del Milan, a volte snervante per la sua inconcludenza. Contano i cavalli (vero), eppure anche un branco di asini se ben istruito può combinare qualcosa di meglio. Da ultimo, Allegri paga la rimonta subita dalla Juventus. Semplificando il concetto, pur riconoscendo l’esistenza delle difficoltà descritte nell’analisi della stagione 2011/2012, perdere un tricolore avendo Ibrahimovic in rosa (autore di 28 gol!) è un crimine da cui nessun allenatore può uscirne indenne.
Il futuro. Io non cambierei allenatore! Dato atto che il licenziamento in diretta TV di Massimiliano Allegri non fornisce spazio ad alcuna residua trattativa, resta da capire quali sino le ipotesi futuribili. Io dividerei gli allenatori papabili in 3 gruppi: la SCOMMESSA col CUORE ROSSONERO (Seedorf, Inzaghi, Gattuso, Costacurta ecc.); l’ALLEGRI 2.0 (Donadoni, Mazzarri, Montella, Guidolin, Van Basten ecc.); l’ALLENATORE VINCENTE (Benitez, Spalletti, Mancini ecc.). Silvio Berlusconi ha già deciso. L’allenatore sarà Seedorf con Gattuso come secondo. Se, invece, volessimo tentare di ponderare meglio il futuro, scarterei a priori la categoria degli ALLEGRI 2.0, poichè dopo 4 mesi saremmo punto e a capo. Stimando Seedorf come calciatore, non lo vedo caratterialmente adatto al ruolo di allenatore. Sarò folle, ma a quel punto nella categoria SCOMMESSA col CUORE ROSSONERO sceglierei Inzaghi, che mi sembra abbia un physique du role più adeguato. Come ALLENATORE VINCENTE opterei per Mancini, magari sbagliando, vista la dote di astio che si trascina ogni volta che cambia squadra. Eppure, fatti tutti questi nomi, io farei una scelta del tutto diversa: Paolo Di Canio.
113 commenti su “… talking with Kevin Lomax”
I commenti sono chiusi.
La storia di Gattuso come secondo da dove salta fuori?
Se davvero andrà così, niente, è la certificazione di una proprietà incapace del colpo di reni, di un guizzo. Si preferisce rimestare nel passato. E neppure il passato glorioso, ma quello recente della decadenza.
Una curiosità – il prode Seedorf, notoriamente poco attaccato ai soldi, allenerà probono? A quanto ammonta il suo stipendio brasiliano?
Mancini alleche?
Ma avete mai visto giocare i puffi per due partite di fila?
Innanzi tutto, condivido l’analisi sul triennio della gestione Allegri. Gli errori ci sono stati, qualche volta il livornese è andato in confusione di fronte agli intoppi di percorso (anche se bisogna dire che gli infortuni della seconda stagione sono stati più che un intoppo una catastrofe), ma tutto sommato, a dispetto dei detrattori, è stato un buon allenatore. Ed è giovane: dell’esperienza maturata con una grande squadra in questi tre anni (con errori annessi) ne trarrà beneficio probabilmente la Roma. Per rimanere al periodo berlusconiano, Allegri si piazza molto sopra Zac, Terim, Tabarez (Cesarone fu più che altro un traghettatore, quindi è fuori classifica).
Posto che anche io avrei proseguito con Allegri, credo che un cambio sia inevitabile: che ci piaccia o no, la fiducia di Silvietto nell’allenatore è fondamentale per mille motivi (primo fra tutti: i cordoni della borsa), per cui chiunque verrà scelto avrà il mio sostegno iniziale. Purché stavolta sia chiaro che la scelta sia stata di Silvietto. Detto questo, Seedorf, a parte le mille perplessità sul personaggio, non è il mio successore preferito per un’ovvia ragione: non è un allenatore. Preferirei Inzaghi, che già allenatore lo è (anche se da pochissimo). Di Canio no, per favore, un fascio è già in porta, uno in panca non lo reggerei (rispetto le opinioni di tutti ma quella lì mi spiace, non posso). Fra i non milanisti, Spalletti e Mazzarri mi andrebbero benissimo. Anche Mancini, però so che mi trovo in netta minoranza.
Ma credo che alla fine arriverà Seedorf.
(si parla di Maldini in società in un ruolo importante. A me piacerebbe, non credo però che Adrianone la pensi come me)
scusa camisa l’intromissione, ma ieri ho fatto tardi.
queste erano le mie previsioni:
risultati sportivi: in campionato potremmo arruffarci x un terzo posto,ma sarà dura.
in CL arriveremo secondi dietro hulk e verremo sbattuti fuori da un’inglese o dal barça 100%
giocatori: farà schifo pato, ma anche traorè, che lo vedo fare la fine di taiwo. 100%
de jong regnerà a centrocampo grazie alle randellate che tira, insieme al noce.accompagnati da un discontinuo, tendente al basso, montolivo. ..Qua tendente allo 0.
in difesa farà l’ultima stagione buone supermaio, bonera sarà il solito mediocre, acerbi una buona promessa, poco mantenuta. de sciglio potrebbe giocare sempre, se ruisciamo a spostarlo a sinistra tanta roba..basta con mesbah, x piacere direi un 90%..de sciglio a sx, sono un mago 🙂
pazzini non mi piace molto, però domenica ne ha buttate 3,quindi se continua così tanto meglio.con lui si troverà benone binho e crescerà il faraone,su cui punto ancora molto.bojan è già + forte di el92, si confermerà se tiene le palle e la testa x san siro, anche se sarà difficile. ..80% toppato solo binho..
dietro spero che abbiati non faccia cappelle e nel frattempo donnarumma o piscitelli vengano fuori.oppure anche sto mago gabriel, che non si sa come e perchè l’han preso, ma vabbè.
boa farà un’altra stagione alternata con partite da grandi gol e altre da schifo totale. ..posso dire 100%?? 😀
ah giusto, dimenticavo zapata, che potrebbe venir fuori bene dalla seconda metà della stagione x diventar titolare l’anno prossimo e mexes, che o lo vendono, o diventea un nuovo nesta..ma è troppo un coglione x farlo.. ..zapata 100%, mexès insomma…
e allegri?bha, credo che la fine dell’anno, a meno di clamorose cazzate, la tiri, poi sarà dura, ma non vedo altri pronti x sedersi senza fare un minimo di yesman, come lui. ..100%
quanto mi date per i numeri dell’enalotto??a sta media, se non un 6, almeno un 5/5+1 ve lo regalo 😎 😎
..però è stato bello rileggere i commenti su elshaarawy sicuro panchinaro, o boa mattatore… 😀
Due critiche e un dubbio.
1) Non condivido l’accusa di pigrizia intellettuale. Sia all’esordio tre anni fa, sia all’inizio di questa stagione, Allegri a livello tattico ha sperimentato e non poco. Nel 2010-2011 la soluzione col trequartista non arrivò subito, mentre in questa stagione la sperimentazione certe volte sembrava improvvisazione (trequartista sì, trequartista no, difesa a tre o a quattro, giocatori spostati di ruolo e così via). Io, nelle due occasioni in cui ha dovuto cominciare un progetto, ho sempre visto almeno un paio di mesi di assestamento. Nuove sperimentazioni a gennaio, in pieno campionato, con l’innesto di Balotelli? Ricordo che stiamo parlando di una squadra tecnicamente povera e dagli equilibri tattici appena trovati. E poi, Balotelli è dannatamente forte.
2) Di Canio, no, per carità, Viene da una (buona) stagione e mezza nelle categorie inferiori e da un paio di mesi (sottolineo: un paio di mesi) al Sunderland: l’ha salvato, c’ha messo grinta e l’ha infusa (e ha vinto il derby, vaffanculo 👿 👿 👿 ). Poi ha preso una scoppola memorabile dall’Aston Villa e pochi giorni fa ha sparato ad alzo zero pubblicamente contro i propri giocatori. Secondo me è un allenatore che ha il pregio di non inventarsi niente (è mia opinione che nel calcio ormai ci sia rimasto molto poco da inventare) e il difetto di alzare il tasso di nervosismo: finché dura, hai l’effetto-Mou nell’anno del triplete interista, quando eccede, ti ritrovi col Real sfasciato come quest’anno.
Dubbio: cosa intendi per carenza di gioco offensivo? Quest’anno, come nell’anno dello scudetto, abbiamo avuto tre attaccanti largamente in doppia cifra. Chiedo, eh, magari fammi un esempio.
l’analisi è buona delle stagioni di Allegri.
certo però che la marea di infortuni che abbiamo avuto l’anno scorso, dove siamo arrivati secondi, dovrebbef ar pensare,visto che altri hanno avuto miriadi di infortuni e sono arrivati noni…
seedorf nemmeno gratis lo vorrei.
CAMISA, strano che metti MVB nei nuovi allegri e non nel cuore rossonero..detto che di canio non mi piace, gli allenatori vincenti non ce li poss..vogliamo permettere, tra quelli citati montella e guidolin sono le opzioni migliori.ma uno non lascia udine, e ben lo capisco, l’altro figurati se ce lo vendono…
maldini direttore tecnico.vuol dire che anzichè mandare l’allegri di turno (=seedorf) in conferenza, la faccia x le cazzate ce la deve mettere Paolino, così a dicembre sarà inviso a metà dei sostenitori milanisti -.-
buongiorno…
analisi corrette. Nulla da aggiungere.
Inserire Maldini nell’organigramma, qualora fosse vera l’ipotesi, mi lascerebbe comunque dubbioso.
Perché aspettare fino ad oggi?
I legami con la proprietà non mi sono mai sembrati così idilliaci. Cosa è cambiato nel frattempo?
A livello di immagine sicuramente ci guadagna l’ambiente rossonero, ma in pratica cosa farà?
Potrebbe essere il colpo di teatro di Silvio prima di cedere il comando ad altri?
Boh.
Forse basta solo aspettare, d’accordo, ma ogni tanto qualche pensiero arriva…
Di Canio non so come fa giocare le sue squadre. Mi pare ami molto fare il protagonista e di conseguenza durerebbe anche poco. No.
Mancini no. E basta.
Inzaghi ha allenato gli allievi. Poca roba, d’accordo, ma è già più avanti di Clarenzio. Che comunque arriverà.
Chi farà da secondo a Clarenzio, visto che anche il Tasso va a Roma?
Meglio che aspetto, va…..
Articolo spassosissimo!! Da tempo memorabile non ridevo così tanto leggendo un post su internet. Autentiche perle quelle “dell’intervento diretto di Berlusconi” (menomale che silvio c’èèèè!!!), al “passaggio di consegne tra silvio e barbara” (davvero? ma parli di quella barbara di cui non si è a conoscenza di quale ruolo ricopra nel milan e che è talmente oberata di lavoro che ogni due settimane vola in brasile dal patatino???) fino ad arrivare ai nomi di seedorf (l’inciabattato con la licenza della scuola radio elettra), inzaghi (ma perchè allena?), mancini (no comment) e di canio (di canio!!!!) per la panchina. Standing ovation.
Con Silvietto, Paolino ha sempre avuto buonissimi rapporti.E’ con Adrianone che le cose non vanno bene. Almeno questo è quanto disse lo stesso Maldini.
Questa ventata di Milannight-style che porta Davide-7 mi fa scompisciare… 😆
Camisa, rispondi con il tuo consueto sarcasmo!!!
Un’altra cosa: io non sono così contrario a Seedorf in panchina. Sono contrario all’esonero di Allegri, ma, dato l’esonero, Seedorf non è la mia opzione migliore ma va bene. E’ vero, c’è la controindicazione di un allenatore che fino a due anni prima era collega di spogliatoio di tanti giocatori (ma è pur vero che dell’ultimo Milan di Seedorf oggi ne sono rimasti “solo” 15, e chissà quanti ne rimarranno la prossima stagione – per dire, non c’erano Zapata, Montolivo, Constant, Niang, Balotelli, De Jong, tra gli altri – e il nucleo storico è ormai scomparso) così come quella dell’inesperienza, ma credo che la stoffa ci sia.
Uno scenario migliore sarebbe stato, a mio avviso, un altro anno con Allegri per consolidare la rosa e lanciare altri giovani, per poi l’anno dopo lanciare Inzaghi in prima squadra dopo due anni di gavetta (quest’anno ha fatto gli Allievi, mi pare che l’anno prossimo farà la Primavera). Mi rendo però conto che questa cosa si scontrerebbe anche con le richieste di Allegri stesso, che ha posto due condizioni:
– prolungamento del contratto
– garanzie tecniche.
Marcovan facevo solo dell’ironia 😉 E’ bello constatare come il calcio sia materia opinabilissima ed estremamente soggettiva. Però se leggo delle cose che mi fanno divertire lo dico senza problemi!
ricordo che se boateng è passato (anche se solo per un anno) da un medio giocatore qual è a un campione il merito va ad allegri, che sfruttando la presenza di ibra lo ha schierato nell’unico ruolo in cui poteva rendere, ruolo che non aveva mai ricoperto fino a quel momento. e quest’anno, dopo aver visto che quello schema non poteva più andare, è stato lo stesso allegri a rivoluzionare il gioco in poche settimane e a permettere l’esplosione di el 92.
e credo sia anche arrivato il momento di sfatare questo mito che allegri vuole solo piedi di marmo in campo. non mi risulta che la società gli abbia fatto scegliere tra muntari e iniesta, oppure tra nocerino e fabregas. allegri è un allenatore duttile che si adatta alla squadra che ha. lo faceva al sassuolo, al cagliari, lo ha fatto al milan con buoni risultati.
detto questo, ha commesso qualche errore. ma facendo un bilancio direi che sono molte di più le cose positive.
Rispondo con ordine…
Fre – La storia di Gattuso è un’idea che mi sono fatto io e che (qualche spiffero qua e là) conferma.
Anima – Nei confronti di Mancini sei molto prevenuto. Io, pur con i difetti di tutti, lo reputo un buon allenatore. E molti “amici” interisti la pensano come me. Nella categoria degli allenatori che sanno vincere, sulla piazza mi sembra il migliore.
Corrado – La pigrizia intellettuale la trovo nel suo adagiarsi nella logica del giocatore dominante. Ibrahimovic prima e Balotelli poi hanno limitato la varietà di opzioni, tanto è vero che sono sempre stati riproposti sistemi e giocatori (uno su tutti: Boateng!) funzionali alle caratteristiche dei due giocatori. E’ stato, di fatto, abbandonato un percorso alternativo, che diventava di difficile riproposizioni per pochi scampoli di gioco. In concreto è stata una scelta ovviamente vincente. In astratto penso che Allegri abbia perso un’occasione per coniugare le sue idee di calcio alla presenza di un certo tipo di centravanti.
Di Canio può non piacere, ma è un’idea che mi stuzzica… Più di un Seedorf, di un Mazzarri o di chicchessia.
La presenza di attaccanti in doppia cifra non è strettamente indicativa del tipo di gioco praticato. Atleti come Ibrahimovic, Pazzini, Balotelli ecc… Se schierati con continuità arrivando ad oltre 10 gol indipendentemente dal sistema che usi. Un giocatore come El Shaarawy, invece, se non inserito in un certo contesto tattico, non segna mai.
Ricki – MVB non è una scommessa. Allena, come Donadoni, da anni ed è più avvicinabile ad un ALLEGRI 2.0 avendo fatto una certa gavetta.
Davide – Con ordine… L’intervento di Berlusconi fu psicologico, non certo tattico. Per la prima volta da anni (“stimolato” da ovvie esigenze elettorali!) è entrato a Milanello in un momento di crisi e non solo in occasioni speciali per bearsi delle vittorie. Il trend positivo nei risultati c’è stato. Può essere una coincidenza, ma senza dubbio ha compattato un ambiente in down.
Il passaggio consegne sostanziale è avvenuto. Agli eventi e alle partite, per la prima volta, è sempre presente un membro della famiglia Berlusconi diverso da Silvio, vale a dire Barbara. Prima di percularmi, dovresti imparare a comprendere i concetti… 😉
I nomi di Seedorf e Inzaghi non li faccio mica io… 🙂
Su Mancini e Di Canio non so cosa dirti… Sono gusti personali.
Io terrei Allegri, ma sono pochi i tifosi che la pensano come me.
Marcovan… Il sarcasmo deve essere speso quando è utile. Qui non serviva, poichè la risposta di Davide era priva di contenuti… 😈
Oh Davide… Rilevata la tua risposta… Non farmi passare per offensivo.
Tenevo il tuo gioco… 😉
Ma, Spalletti tra i vincenti? E ciuffetta mancini al Milan? Io credo che neanche lui sarebbe disponibile. E l’altro …… sarebbe dura accettare il suo saluto romano sotto la curva ….. che schifo! Mangia è libero!
Spalletti in Russia (non il posto più difficile del mondo) ha vinto.
Su Di Canio capisco tutte le vostre perplessità, ma io giudicavo l’allenatore non l’uomo.
Ci mancherebbe, ho iniziato io il gioco ed è giusto così 😉
Però non mi hai convinto lo stesso su barbara. Davvero è sufficiente che un berlusconi sieda in tribuna per poter dire che c’è stato un passaggio di consegne? Mi dispiace ma credo che la baracca sia sempre in mano al duo comico. A barbara bisognava semplicemente dare qualcosa, come mediaset e mondadori già occupati dai figli di primo letto, rimaneva solo il milan.
Per quanto rigurda gli allenatori ognuno ha i suoi gusti. Posso solo dire che con gli ultimi accadimenti mi sto riscoprendo un allegriano convinto, io che non sono mai stato un suo grande fan. Se i nomi che si prospettano sono quelli lì, allora mi tengo max.
Premessa assoluta.
Io confermerei Allegri al 100.000.000%.
Ciò detto provo a fare un’analisi del triennio che sia la più obiettiva possibile.
Sulla questione Barbara… Lei è senza dubbio una figura di facciata, ma nella sostanza da tempo non si aveva un “Berlusconi” presente con continuità.
Questo assume una sua rilevanza sia a livello societario, sia a livello mediatico.
Un giorno avremo Mourinho, me lo sento…
Mah..la rilevanza è soltanto mediatica. A livello decisionale le uniche frasi degne di nota sono state “è finita la festa, adesso ci saranno tagli al personale”. Fine.
Che poi a voler essere pignoli… l’abbiamo vista in tribuna ogni domenica fino a gennaio. Da quando il patato è volato in brasile non si è più vista.
Poche ore e sapremo…
SE DAVVERO venisse Seedorf, e SE DAVVERO si concretizzassero gli spifferi di mercato che aleggiano nell’aere, Capitan Fancazzo partirebbe col vento in poppa.
La Fiorentina perde Jovetic, Pizarro, Lijaic non si sa se rinnova.
Il Napoli perde Mazzarri e Cavani.
L’Inter parte dalle macerie, quindi sono una incognita. Meno male che hanno il direttore artistico.
La Juve, e i suoi titolarissimi soprattutto, sono di un anno più vecchi.
–
Aggiungiamo alla rosa del Milan qualche giovane di belle speranze che permetta di panchinare Nocerino – Muntari, e di sicuro almeno sulla carta la situazione non è orribile come lo scorso agosto.
Il Culone…sempre al posto giusto al momento giusto!
Non è vero.
C’era… Io allo stadio l’ho vista più di una volta.
Comunque credo sia un po’ riduttivo focalizzarsi solo questo punto. 😉
un utente su FB, commentando questa foto, ci dice che insieme a max e tasso, silurerebbero pure adrianone..
come a massimino è toccato l’inter…
Non fare l’avvocato con me, non provarci. 😉
1) Qual è l’alternativa?
2) Qui torniamo al discorso di un anno intero ma su cui non smetterò mai d’insistere: la coperta corta. SE non lo teniamo presente parliamo del sesso degli angeli. Evitare di riproporre Boateng per chi? Niang? Bojan, il nano fallimentare? Con che modulo? L’unica cosa che mi viene in mente senza rivoluzioni tattiche è Pazzini al centro e mettere Balotelli a destra. Ma, davvero ciò implica una gran fiducia nella regolarità di Pazzini, regolarità che dovrebbe avere un impatto almeno pari a quello che Balo perderebbe giocando spostato a destra. Io quella fiducia non ce l’ho.
bisogna anche chiarire che mancini e spalletti non potrebbero mai venire in questo momento perchè il milan non se li può permettere.
a meno che silvio non rinizi a cacciare i soldi, ovviamente.
Ma possono anche restare dove sono!!!!!
Quando hai un attaccante come Ibrahimovic, hai poco spazio per inventare schemi di gioco.
Delle due l’una: o lo accontenti, e gli fai la squadra attorno (ergo o segna lui, o fa segnare lui gli incursori), o lo mandi a cagare (vedi Guardiola).
Con Balotelli il discorso è similare, con la differenza che è stato mandato piu spesso a cagare di quanto non gli sia stata data fiducia. L’abbiamo fatto noi, e ha fatto 12 gol in 4 mesi, quasi uno a partita.
Se non hai il catalizzatore dell’attacco, allora devi inventarti qualcosa: allegri ha sperimentato, ha provato il trequartista (emanuelson, binho e el shaarawy tutti fallimentari), ha provato il falso nove (bojan, boateng, fallimentari anche loro) fino ad arrivare a un 4-3-3 con esterni larghissimi che si accentrano e tirano oppure fanno assist (16 gol elsha, 15 pazzini di cui tantissimi tap-in).
Non si può dire che Allegri non abbia fatto un lavoro tecnico-tattico. Perché c’è stato, condito come già detto da errori e successi. Com’è normale che sia.
Ha fatto anche un lavoro importante sulla rosa, andando a intervenire laddove chi ha fatto il mercato è stato carente: Constant è stato preso come centrocampista/trequartista, si è rivelato un ottimo terzino (per Galliani i terzini erano Antonini e Mesbah!!!), mentre De Sciglio è stato promosso stabilmente con attestati di fiducia anche quando era timido o con scarsa form. Inoltre non ha avuto problemi a lanciare Niang titolare, svezzandolo.
Per me, con i mezzi a disposizione, ha fatto veramente il massimo possibile.
Nessuno avrebbe potuto fare meglio, con questa rosa. L’anno prossimo, con una difesa già rodata, l’allenatore che verrà partirà con un vantaggio non indifferente. Ma sarà sempre merito suo, mai del predecessore che si è dovuto sorbire la rifondazione.
L’internet rossonero è in delirio pieno.
Si esulta perchè ”la marionetta” viene esonerata, il ”senzapalle che non dice mai la sua in sede di mercato”.
E allo stesso modo son partiti i cortei per l’arrivo di quello che già nel 2007 VB bollò come ”miglior promotore di sè stesso”. Un lecchino di professione.
Proprio un gran cambiamento.
–
Già dimenticati i tempi di Capitan Fancazzo? A mai più rivederci Culonio? Mah, è la mancanza di memoria che ci frega, a noi.
Mi girano in una maniera—
Non è sesso degli angeli.
E’ una valutazione tattica… E non miro certo a rendertela più digeribile o accettabile.
Allegri ha, giustamente, scelto la via più comoda.
Nella mia testa penso che con il quotidiano lavoro sul campo, si potevano percorrere anche altre strade.
Tutto qui.
A.C. Milan comunica di aver prolungato il contratto di Daniele Bonera al 30 giugno 2015.
Guarda, allora ti suggerisco di digerire o accettare questo: è una squadra di capre. Il resto teniamocelo chiuso in testa, è meglio, perché non hai dato certo una risposta di buon gusto né nel tuo solito stile.
Vale a dire?
Dove c’era l’offensività? 😯
Grande Camisa. Anche io auspicavo Di Canio come allenatore l’altro giorno. Sono stato subissato di pernacchie.
😉
Seedorf in arrivo, Bonera rinnova… cominciamo bene.. di questo passo mi tiro l’aria ai primi di luglio.
Ancora Bonera?!?
Qualcuno mi spieghi cosa avrebbe fatto quest’anno per meritarsi il rinnovo.
Sul post, anche secondo me il passaggio di consegne tra Silvio e Barbara è, a voler essere generosi, allo stato larvale. Io vedo solo tanto fumo e poca sostanza, anche i suoi commenti sui piani societari e di bilancio mi sembrano parole di prammatica.
Mancini non lo voglio neanche aggratisse!
Tirala anche a me maestro, sennò scendo in strada col piccone e faccio una strage
Va bene Abbiati, ma bomerda e cluonio no cazzo, non me lo merito, non ce lo meritiamo, non dopo la stagione travagliata di quest’anno
Meglio la roberta e il fascistoide, mi prendo anche merdinho, ma non fancazzo
Sono debitore di una risposta, che assume ora un peso specifico particolare… 😉
Quando si parla di gioco offensivo, la scelta di un’idea piuttosto che di un’altra non può prescindere dagli uomini.
L’ipotesi da te illustrata è una di quelle che avrebbe dovuto essere tenuta in considerazione, laddove non fosse stato per il numero elevato di rigori e l’improvvisa buona vena di Flamini… Per circa un mese intero non avremmo fatto gol.
Nell’anno dello scudetto, ad esempio, per un mese intero fu dimostrata la non assoluta imprescindibilità di Ibrahimovic.
La fossilizzazione su quel tipo di gioco fu vincente, ma pagato a caro prezzo l’anno successivo.
Il gioco per Ibrahimovic prosciugò il numero di reti dei compagni di reparto, al punto che fu Nocerino il secondo marcatore.
E’ stata, per un biennio, del tutto abbandonata l’idea della circolazione della palla orizzontale, funzionale al gioco sugli esterni.
Non si è mai presa in considerazione (in linea generale) l’ipotesi nei momenti duri di riconvertire il Milan ad un classico 4-4-2.
Gli interpreti c’erano, magari non eccelsi (molti sono capre!), ma c’erano. Esempi… Emanuleson, Robinho, Boateng, Maxi Lopez, Abate, Mesbah, Antonini.
Non avremmo, magari, avuto risultati migliori… Ma in alcune circostanze poteva costituire un’alternativa tale da non imporre ad Emanuelson un ruolo non suo… Oppure da panchinare Maxi Lopex (già sottoposto al dramma del rapporto presenze/riscatto o all’idea di essere per forza alternativo a Ibra e non complementare) con costanza.
Randomicamente pensando… Bojan è un mezzo calciatore, ma nei rari momenti in cui è stato in condizione ipotizzarlo con continuità come giocatore di raccordo, abbandonando la logica delle 2 punte larghe nelle serate in cui gli esterni non sfondavano (e ce ne sono state!), non era un’eresia.
Allegri, a mio parere, ha scelto la strada più facile in più di un’occasione, mostrando poca flessibilità.
Si dice che Allegri ha sperimentato tanto… Verissimo… E io non imputo a lui di averlo fatto. I “disastri” d’inizio stagione erano fisiologici. L’allenamento non basta per capire se l’intuizione è corretta o sbagliata.
Imputo ad Allegri, per l’intero triennio, di non aver avuto il coraggio, raggiunta la solidità tattica, di edificare su quelle basi.
Puoi permetterti di non cambiare mai quando hai un caterpillar tra le mani (un esempio su tutti: il Milan di Capello).
Se non ce l’hai… Trovata la quadratura devi aggiungere qualche estro in più.
Dallo stadio, osservando i movimenti, le logiche tattiche, gli sguardi dei calciatori, ho avuto più volte l’idea che, oltre al canovaccio standard, non ci fossero alternative serie.
Beninteso… E’ una mia impressione. Nulla di più.
E ciò non mina la stima di fondo che ho verso un allenatore che ha fatto moltissimo in un triennio di vera rivoluzione per il mondo Milan.
e adesso?
:: COMUNICATO CURVA SUD MILANO ::
Ci troviamo a dover dire la nostra sull’ennesima situazione che potrebbe nuocere al futuro del nostro amato e glorioso Milan e che, da innamorati di questi colori, non possiamo accettare. Partiamo dallo scorso anno: ci troviamo a luglio ad appoggiare una linea e un progetto societario che parte dai giovani per tenere a posto i conti e che ci ha visto salutare i più grandi campioni degli ultimi anni e i due giocatori più forti delle ultime stagioni. Ci troviamo tutto il tifo rossonero contro, ma lungimiranti decidiamo di abbracciare la linea capendo che alla base di tutto questo c’è un serio progetto, fatto di giovani forti e di una società con i conti a posto. Inizia il campionato tra mille difficoltà e il Milan di Allegri sembra destinato al baratro. Noi, consci del fatto che contestare sarebbe deleterio per l’ambiente, prendiamo posizione e decidiamo di sostenere il Milan nel momento più difficile. La scelta funziona: si crea una sorta di patto tacito tra curva, mister e squadra, si rema tutti nella stessa direzione e, malgrado una squadra che in confronto alle Ferrari delle big europee è paragonabile a una 500, iniziamo a raccogliere i frutti con le esplosioni di El Shaarawy e la gestione oculata dei giocatori da parte del mister Allegri, a cui riconosciamo di essere stato guida di questo progetto e che con un solo innesto di valore, Balotelli a gennaio, ci ha dato la grandissima soddisfazione di passare da penultimi al terzo posto finale. Ci troviamo oggi con un progetto appena avviato (un anno in certe operazioni è solo un piccolo passaggio) che verrà presto smantellato per scelta presidenziale. Possiamo benissimo capire, ma non condividere, che chi investe può decidere di cambiare allenatore anche solo per scelta personale, ma se proprio di progetto si tratta dobbiamo ripartire quantomeno dando la squadra in mano a un allenatore affermato e non certo a persone come Seedorf (che non ce ne voglia) o altri che hanno zero esperienza in panchina e arriveranno a prendere in mano una squadra di giovani a un mese dal primo impegno ufficiale e di difficilissima gestione quale il preliminare di Champions League. Noi chiediamo che venga almeno rispettato il Milan come istituzione e i suoi tifosi, con delle scelte non legate al momento ma con la prosecuzione (se non con Allegri che appoggiamo fermamente, almeno con un vero allenatore) di quel progetto che un anno fa abbiamo deciso di sostenere contro tutto e contro tutti.
Il comunicato lo ha dettato Galliani.
Siamo alla resa dei conti.
Chi svolta l’angolo per primo non torna più indietro.
credo siamo i primi a mettere questa notizia online. 😆
Che avrà anche un peso specifico nel prosieguo di questa vicenda.
Detto fra noi, concordo con quanto scritto sopra.
oh, non è che dimentico che l’amore non è bello se non è litigarello, eh.
Ma i dubbi che hanno loro li ho pure io. E l’ho scritto anche ieri.
Prima che arrivi qualche temperino a fare la punta..
bel post! concordo su tutto…
concordo con ghost che concorda.
il comunicato l’avrà dettato sicuramente AG, ma pone dei dubbi e fa delle riflessioni più che ragionevoli.
insomma, che questa storia fili liscia mi parrebbe davvero assurdo.
cioè ragazzi, è passato solo un anno da quando ci avevano detto che era iniziato un nuovo progetto, e torniamo punto e accapo per la follia di una persona. per carità sarà pure il proprietario, ma a tutto c’è un limite!
Fabregas è d’accordo con me.
Quindi lo è anche sulla riconferma di Allegri…
E’ allegriano anche lui, ma lo scopre solo oggi! 😈
Fare l’allenatore in una squadra di vertice come il Milan è complicato. Occorre:
– essere competenti sul piano tecnico e tattico;
– saper gestire un gruppo di 30 ragazzi milionari, viziati e (spesso) pure stupidi
– sopportare le uscite infelici del Presidente
– arrabattarsi col mercato ad-minkiam di Galliani
– coesistere con l’ingombrante figura di Tassotti (molti difetti sono perdurati in questi 10 anni, e guarda caso l’unica costante in panca è stata il Tasso come 2*…)
Precisato questo e aggiunto che l’esonero di Allegri ci può anche stare, la scelta del sostituto non può essere dettata dagli umori presidenziali del momento e dalle sue simpatie personali. Trovo folle mettere in panchina un tizio solo perchè è stato bravo a giocare a calcio (con questa logica, i più grandi allenatori di questo secolo dovrebbero essere Baresi, Van Basten e Maradona, che invece….) e che ha preso il patentino con un corso online. Credere che ci si possa improvvisare allenatori di una squadra di serie A è stupido e qualunquista, imho.
Pur non entusiasmandomi, preferirei Donadoni o Mangia, che se non altro sono ALLENATORI.
Ma tanto il nano erotomane ha già deciso, quindi prepariamoci al peggio.
Mi sento di condividere OGNI SINGOLA PAROLA del comunicato della Curva Sud.
Questa volta mi sono piaciuti tanto. Poco importa se l’ha scritto Galliani o Saviano, mi piace ed è quello che penso.
Si è in guerra di logoramento. Come dice giustamente il buon Camisa
lo facciamo per non rafforzare la diretta concorrente allo scudetto 🙄 🙄
il problema è che ci smena il milan, dal settore tecnico in giù.
Allegri non deve mollare un centimetro, manco se lo chiama sasha grey si deve girare!se lo vogliono cacciar,e che lo caccino,pagando..
ps: ghost, hai toppato il link del comunicato della sud..mo lo posto in fb
Comunque io se fossi Allegri mi dimetterei.
Poi dito medio nell’ordine a Silvio, ai blogger leccapiedi di silvio, e ai 72 che hanno disdetto l’abbonamento.
Bene il rinnovamento continua, dopo Abbiati rinnova anche Bonera…
Se per il portiere potrei anche essere d’accordo, ma il rinnovo a Bonera non lo accetto proprio.
Questo vuol dire che Ogbonna cambierà solo casacca ma non città????