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balo
Gli incompatibili

Quando decidi di ripartire con un nuovo ciclo allestendo una rosa prevalentemente giovane devi essere preparato a stagioni (attenzione al plurale) caratterizzate da alti e bassi. Gli alti faranno godere i tifosi: tanta corsa, complicità, entusiasmo, rapidità di manovra e di pensiero. I bassi, che giungono improvvisi, quindi per definizione inattesi, i tifosi li faranno invece incazzare a non finire: amnesie tattiche, prestazioni anonime, difficoltà a mantenere la concentrazione a lungo, di conseguenza impossibilità di lottare per i primissimi posti nelle competizioni più importanti.

Con le squadre giovani occorre predisposizione ad assorbire delusioni sportive. E occorre infinita pazienza. La stessa pazienza va riservata anche a quei giovani giocatori dai quali ci si aspetta di più, a quelli che, grazie al loro talento superiore alla media, si sono conquistati il ruolo di leader e di punto di riferimento dei tifosi.

Tutta questa pappardella per introdurre il discorso-Faraone.

Non sono minimamente preoccupato per il calo del Faraone. Quelle che serpeggiavano l’anno scorso circa una sua presunta incompatibilità tattica, tecnica e psicologica con il Maestro Zlatan e che si stanno ripetendo ora dopo l’arrivo di Mario Balotelli, sono scempiaggini belle e buone. E’ risaputo che non capisco un’acca di tattica calcistica, o per lo meno che non amo atteggiarmi a professorone di ‘sta cippa sull’argomento visto che non ho mai allenato in vita mia neppure una squadra di calciobalilla, però su questa questione, giacché la cosa è tanto palese, credo di potermi sbilanciare ed avventurare in un giudizio lapidario: Balo – così come lo era il Maestro – per caratteristiche tecnico-tattiche è per El Shaarawy come il cacio sui maccheroni. E questo che si giochi col 4-3-3, col 4-4-2 o il 5-5-5 di Oronzo Canà. Non c’è nulla che accomuni i due a parte il talento, la cresta e la gioventù. Nulla quindi che li possa portare a pestarsi i piedi in un rettangolo di gioco.

Quindi Balotelli non c’entra nulla col calo di El Shaarawy, tantomeno pare c’entri la vecchia, cara, simpatica gnocca la quale si sa, è sempre la più gettonata fra le ipotesi nei casi di calo di rendimento sportivo di un giovane atleta (o almeno non siamo a conoscenza di alcunché in proposito). Il calo del Faraone, oltre che di natura fisica (ginocchio affaticato), è semplicemente dovuto a ciò che con molta lucidità, serenità e rassegnazione ci raccontano gli amici della NBA.

Sì perché esiste un assioma nel mondo NBA – lega nella quale difficilmente amano sputare sentenze tanto per – che si può tranquillamente traslare in qualsiasi altra realtà sportiva professionistica di alto livello: un rookie, ovvero un esordiente nel basket che conta, per quanto talentuoso e forte possa essere, gioca ai suoi massimi livelli per metà stagione poi, non essendo ancora abituato ai ritmi e allo stress fisico e psicologico di tornei così impegnativi, inconsciamente si prende una pausa, subendo così un inevitabile calo di rendimento. Che può essere più o meno significativo, ma che è quasi sempre visibile ad occhio nudo.

El Shaarawy ha tirato la carretta praticamente in solitudine per mesi, come un mulo, una carretta in netta difficoltà per le ragioni dette e stradette. El Shaarawy ha dato molto a questa stagione, ora ha oggettivamente la lingua a penzoloni.

Da questo blog, che nel web è rimasto forse l’unico ancora amico e sostenitore di Acciuga, io, cacciavite di lunga militanza, mi permetto un consiglio: Mister, lo faccia riposare, cribbio!

allegri
Scusa scusa scusa mister, ritiro il “cribbio!”

 

32 commenti su “Il calo del Faraone

  1. Concordo con il mio collega di tifo e soprattutto di “lunga militanza” da cacciavite…

    Considerando che anche contro l’Udinese si è guadagnato (ingiustamente un rigore, anche se non per colpa sua) al 93° dopo una sgroppata, mi sembra ingeneroso dire che sta in crisi. È solo e giustamente stanco.

    Il problema è che non abbiamo sostituti all’altezza, lo sarebbe Robinho, ma ormai nella testa già sogna le spiagge brasiliane, lo sarebbe Bojan, ma le volte che è partito dall’inizio non si è mai visto. Bojan è un giocatore da “secondi tempi”, da far entrare cioè quando gli altri hanno già dato…

    Provare un 4-4-2 già venerdì? Non lo so, io di tattica ne capisco meno del boss, allenavo solo le “figurine Panini” da piccolo, quando mi divertivo a giocare con loro tipo subbuteo…

  2. buongiorno…

    direi che pur non sapendo molto di calcio, ne sai abbastanza.
    Sono d’accordo con te. Quindi anch’io, so.
    Un pochetto di riposo e poi avanti ancora.
    Sono ragazzi giovani, recupereranno in fretta.

  3. STRAQUOTO Marcovan

    Bellissimo post, complimenti

    E aggiungo:

    Ma nell`anno dello scudo Allegri ne sapeva e ora el no capisse un casso? Perche` la squadra allora giocava, eccome se giocava

    Inserimenti dei centrocampisti, i terzini…

    Ora non lo sa piu` fare, ha dimenticato tutto?

    Ma essere piu` equilibrati cazzo?

  4. D’accordo col post, anche se la partita col Cagliari l’ho vista a spizzichi e bocconi solo nel secondo tempo. Poi, se perderemo, sarà colpa di Allegri, ricordiamocelo, anche perché abbiamo Nocerino e Flamini che non hanno da invidiare nulla a nessuno (cit.).

  5. Come ho già scritto nei commenti, non posso che essere d’accordo con Marcovan.
    E ribadisco: nonostante sia in calo, in questo 2013 pur segnando 1 solo gol ha sicuramente partecipato attivamente alle vittorie con assist, rigori procurati e quant’altro.

    Che gli si conceda dunque un turno di riposo, anche perchè il ragazzo soffre parecchio al ginocchio e, checché ne dicano i soloni antiallegriani degli autoproclamatisi maggiori blog rossoneri, Allegri l’ha sostituito domenica non perché si sia rincoglionito, ma perché Stephan aveva dolori forti.
    Ci sarà un motivo serio per cui il mister tolga “il miglior marcatore su azione del campionato”(cit) anzitempo, no??
    Ma si sa, dietro al pc siamo tutti esperti, senza aver mai parlato una volta con un calciatore o essersi mai seduto in panchina.

    Però, ovvio, noi non sappiamo di calcio, Allegri neanche, Flamini e Nocerino non hanno niente da invidiare, eccetera eccetera pietosamente eccetera.

    ps: mi chiedo dove siano certi tifosi filopresidenziali… saranno mica morti dopo aver letto questo?
    http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Milan/12-02-2013/milan-berlusconi-forza-inter-grandissima-felicita-914259693027.shtml

  6. d’accordissimo col boss,2 turni di riposo a elsha, al suo posto o bojan o balo (con pazzini in mezzo.

    Vi diranno che non è razzismo, come ha scritto quell’imbecille l’altra volta.
    Vi diranno che il problema è l’ignoranza.
    Verissimo, lo è. Quella di chi scrive queste puttanate, comodamente seduto a Roma o a Firenze.
    Perchè ieri per la prima volta in vita mia ero in curva, e mi sono vergognato come un gobbo, sentendo quei cori e soprattutto quei versi (uh-uh-uh).
    Tutto il campionario di stupidità ultras di destra, nessuna differenza con gli analoghi della Sud che cantavano delle rose di Eto’o, di quelli di Torino, inventori del sesaltelli… tristemente riciclato ieri, di entrambe le tifoserie romane e chissà quanti altri.

    QUATTRO DI MENO (cit.)

  7. El Shaarawy avesse continuato come nella prima metà di stagione avrebbe finito con 30-35 goal.
    Direi che la cosa si commenta da sola.
    Senza dover scomodare i rookie (i quali nella NBA calano anche perché le difese ci mettono poco a capire come bloccarne il gioco).

  8. aggiungiamo che persino sheva in questo periodo aveva le gomme sgonfie.

  9. Come succede troppo spesso mi hai mezzo bruciato il post di domani sul Night, mannaggia a te! 😉
    Complimenti per il post carissimo e buon pomeriggio

  10. Un altro giorno è quasi trascorso e del violento post di condanna al razzismo di cui si parlava nel post precedente neanche l’ombra. Ma arriverà, ne sono certissimo…

  11. Un altro giorno è quasi trascorso e del violento post di condanna al razzismo di cui si parlava nel post precedente neanche l’ombra. Ma arriverà, ne sono certissimo…

    In compenso stanno twittando a ranghi compatti sia con l’account ufficiale che con i loro personali, dai.

    MarcoVan sobillatore? 😈

  12. I tweet non sono post urbi et orbi come loro amano fare nelle occasioni importanti.

  13. esatto Camisa. I tuit poi manco li uso. Ma come me, credo anche diversi altri.

    comunque Anima, per definizione e come da Norme UNI, il sobillatore sei tu. Non appiccicare toppe al altri, eh.. :mrgreen:

    Rincon, Mabell è già passato di qua. Ha già provato l’ebbrezza. 😉

  14. I tweet non sono post urbi et orbi come loro amano fare nelle occasioni importanti.

    Camisa ha centrato il punto.

  15. Tranquilli, il post arriverà.
    Perchè condannano senza se e senza ma, senza colore e senza distinzione.
    Arriverà, magari ai primi buh su Guarin a Inter-Juve.
    Scommettiamo?

  16. Intanto qui a Milano girano voci inquietanti in vista del Derby.
    Sembra che i “moralizzatori” vogliano accogliere Balotelli con caschi di banane.
    Tutto cio’ porterebbe dopo oltre 30 anni alla fine del patto di non belligeranza tra le due curve.
    Spero siano solo voci, se fosse vero sarebbe l’inferno, io ricordo verso la fine degli anni 70, inizio 80, che gli scontri tra le due curve lasciavano per terra molta gente.
    Non vorrei si tornasse a quei tempi, va bene la sana rivalita’, ma tornare indietro di 30anni non gioverebbe a nessuno.

  17. Rincon ogni tanto quando a Mabell arriva poco ossigeno al cervello, vaga tra i vari blog. Una volta, qualcuno racconta, lo hanno visto vagare anche in un blog del Lanciano calcio, aveva lo stemma rossonero e credeva fosse un blog milanista… 😛

  18. Lucas quello che voleva l’inter, quello per cui era già fatta?

    Prrrrrrr…

  19. e l’anno scorso era pato-ibra
    adesso è elshaarawy-balotelli..

    ne devo riempire di carta eh…
    come la storia che icardi è già dell’inter…

  20. Sembra che i “moralizzatori” vogliano accogliere Balotelli con caschi di banane

    l’ultima volta lo fecero con ronaldo, e finì che il fischietto gli andò di traverso…sto giro toccherà alle banane.

    p.s. hanno accoppato crozza. mi spiace perchè è l’unico comico che mi fa ridere.

  21. …dopodichè sarà bello vedere se il dopato del loro capitano chiederà all’arbitro di sospendere la gara.

  22. Vedrete che Marione gli darà una bella banana da infilarsi nel pertugio anale..

  23. Certo Zulida e Rincon, ho una certa propensione al Rosso-Nero anche oltre il Milan…Qeuesti sono altri club i cui colori sociali sono il Rosso-Nero e come vedete non per caso……….
    L’Argentinos Juniors (in cui giocò anche Diego Armando Maradona), per esempio, fu fondato nel 1904 con il nome di Mártires de Chicago, in omaggio agli anarchici ingiustamente condannati a morte del 1886 a Chicago. D’altra parte, anche il Chacarita Juniors nacque in una biblioteca anarchica di Buenos Aires, ed i suoi colori – bianco, rosso e nero – indicherebbero la purezza e gli ideali politici libertari dei fondatori. Oggi, tra le due tifoserie, esiste un solido rapporto di amicizia fondato sul comune ideale anarchico che è alla radice della storia dei due club [1].
    L’Independiente è un altro esempio di come le lotte sociali si legarono a quell’epoca al calcio, giacché i fondatori scelsero questo nome in quanto erano in contrasto con i loro datori di lavoro e si dichiararono Independientes de Patronal. Nel 1908 nacque anche il Club Atlético Libertários Unidos, il cui nome potrebbe dimostrare che alcuni anarchici o simpatizzanti furono tra i suoi fondatori, tesi avvalorata dai colori sociali: rosso e nero (un’altra versione dice che il nome deriverebbe dalla via in cui avvenne l’atto di nascita della squadra. Ma come spiegare i colori sociali?). Anche il piccolo club El Porvenir ebbe alcuni anarchici tra i suoi fondatori.

    Scudo rosso-nero e A bianca nel mezzo: non è il simbolo di un qualche gruppo anarchico, bensì dell‘Atalas, una squadra di calcio messicana dell’Atlas che fu fondata da alcuni anarchici

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