Napoli – Milan. Per la prima volta, ho avuto la percezione di una squadra in crescita mentale e atletica. Al netto dei soliti e reiterati difetti, il Milan si è comportato come un’unità organizzata. Le sbavature non hanno distrutto, ma hanno fortificato. Ho trovato anche più logica la scelta del 4-3-3, laddove l’aumento numerico dei centrocampisti ha permesso maggior pressing e continua protezione. Tale considerazione complessiva, prescinde dalle valutazioni dei singoli. Pur se non convincenti, Nocerino e De Jong hanno fornito un discreto supporto, lasciando più libero Montolivo. Questa è la strada da percorrere. Il Milan deve assestare il suo credo tattico su un’idea essenziale: l’organizzazione del centrocampo. L’assetto dovrà poi variere a seconda dell’opponente. In caso di avversario schierato con 4 centrocampisti in linea, dovremo presentare un 4-2-3-1. Nell’ipotesi di avversari disposti con 3 o 5 centrocampisti, il sistema più consono è indubbiamente il 4-3-3. Il luogo comune afferma che le squadre forti devono obbligare gli avversari ad adattarsi e non adattarsi a loro volta. Noi attualmente non siamo in questa categoria, dobbiamo imparare ad essere logicamente camaleontici.
Anderlecht – Milan. I belgi giocano un 4-4-2 solido e dinamico. Non sono, sinceramente, dei campioni insormontabili. Confido in una prestazione dignitosa e maschia, che di per sè dovrebbe essere sufficiente alla conquista dei tre punti. Non posso prevedere le consuete fesserie sesquipedali. Dovesse accaderne solo una in 90 minuti, ciò potrebbe non pregiudicare la partita.
El Shaarawy. Nell’estate 2011 scrissi di lui quanto segue: “Stephan El Shaarawy, classe 1992. Trequartista in potenza, ma ritengo con una collocazione in campo ancora da definirsi appieno. Fisicamente ben strutturato. Piedi eleganti. Ha grandissima tecnica di base e stupefacente velocità di pensiero. Quest’anno sta giocando a Padova e nel finale di stagione sta contribuendo a trascinare i veneti ai playoff a danno del Torino. Questo weekend, nello scontro diretto, si giocheranno l’ultimo posto utile. Se avete tempo e voglia seguitelo, dovrebbe giocare titolare. Grosso difetto: ad oggi ha dimostrato scarsa integrità fisica.”. A dispetto di quanto sopra, ha trovato una collocazione diversa: è diventato una seconda punta/punta esterna micidiale. Ottenuta continuità, ha recuperato la sua dote di trascinatore, già mostrata in quel di Padova. Non mi esprimo sulla sua integrità fisica, ma mi auguro che gli dei Amon e Ra lo preservino a lungo.
Berlusconi. E’ andato a trovare la squadra e abbiamo pareggiato. Mancando 25 giornate, con 25 sue visite faremmo 25 punti. Avendo noi 15 punti, raggiungeremmo quota 40. Secondo voi sono sufficienti?
52 commenti su “… talking with Kevin Lomax”
I commenti sono chiusi.
Brasiliano, ca va sans dire.
però prima di insultarlo vediamo, magari intendeva dire qualcos’altro, mettiamola così…
stasera ha fatto solo una cosa buona, in occasione del dribbling che ha causato l’espulsione e ripristinato la parità numerica (con lui in campo eravamo in dieci). Il gol è un gentile omaggio del fenomeno, lo avrebbe fatto anche la mia morosa (parole della morosa stessa).
Post pronto, non so se è giustificato, ho provato con il comando ma non sembra funzionare…