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A TUTTO CAMPO….GHOST TO GHOST

L’argomento che ultimamente tiene banco, nei discorsi tra tifosi, ha come soggetto principale il nostro Massimiliano “Acciuga” Allegri.
L’espressione del suo viso, a dispetto del cognome che porta, non ha mai ispirato buonumore. Pare che un velo di tristezza perenne lo accompagni in ogni momento. Anche quando sorride.
Questa espressione e un accento stancamente biascicato non ne disegnano un tipo brillante. Solo il fisico lo aiuta.
Alto e magro quanto basta, data l’età. Pochi capelli grigi, niente occhiali.
Se uno non si intendesse di calcio e non lo conoscesse, lo scambierebbe per un anonimo e tranquillo dipendente di concetto.

Proprio questa sua apparente anonimia fa a cazzotti con la sua reale natura.
Leggendo qua e là le dichiarazioni dei suoi ex (e non) giocatori trovi indicazioni, pressoché univoche, nell’indicarlo molto diverso da come appare.
Gattuso: “Con lui avevo un brutto rapporto. Non mi voleva. Io e Nesta mandati via da lui”
Cassano: “Per Allegri contavo come il due di coppe in briscola a bastoni e mi consideravo la quinta, sesta punta”
Ibrahimovic: “Hai sbagliato squadra”
Taiwo: “Allegri non mi da fiducia”
Flamini: “Se non gioco non è per colpa del mio ginocchio ma per le scelte dell’allenatore…”
Mesbah: “Sì, certo. Ho avuto una discussione con lui, ma non posso dirvi di più”
Pirlo: “Nel mio ruolo Allegri preferiva altri giocatori”
Pato: “Non mi parla”
Ronaldinho: “Spesso mi lasciava ai margini nonostante fossi in buona forma. Questo mi è dispiaciuto tanto”

e non solo ex giocatori, ma pure colleghi e datori di lavoro
Conte: “Continua ad annoiarmi”
Mazzarri: “Allegri? Favorito dalla stampa del Nord..”
Galliani: “Il Milan non è la Solbiatese, sono incazzato nero: troppi nove cambi contro il Real …”

e lui, Acciuga, di sé stesso dice: “Serviva un cambio generazionale, sarò antipatico ma così va la vita”
E’ consapevole di essere considerato come il gatto dell’immagine di copertina. E’ già qualcosa.

Dunque è stato assunto al Milan per fare piazza pulita nello spogliatoio, oltre a risanare il bilancio.
E pare sia intenzionato a limitare gli infortuni muscolari, ma andiamoci con cautela con queste cose.
Quest’anno abbiamo una squadra più giovane, la possibilità/necessità di cambiare modulo di gioco, nessun accentratore di gioco e nessuna ansia da prestazione: provarlo come allenatore ? Male che vada, il Mago è già in rampa di lancio.

E per restare in tema “Simpatia” vagonate di consensi, ancora una volta, per la Nazionale di Prandelli.
L’Impomatato ha risvegliato l’entusiasmo che di solito accompagna gli eventi eccezionali.
Come questo.

13 commenti su “Simpatia portami via

  1. La gara di rutti mi ha ribaltato. Ma come cazzo si fa?

    E c’era anche anche un sacco di gente a vederla.. idoli! La cultura non morirà mai!

    Allegri ovunque… io non so più cosa dire! Vediamo cosa mi regalerà di qui sino alla prossima noiosa pausa nazionali.

  2. Che Allegri non sia un simpaticone non è detto che sia un male per il “mestiere” che fa, sono finiti i tempi del Paron e di Liddas (purtroppo)…

    Certo è che quest’anno nessuno gli chiede di vincere, però non si può esimere dal dare un volto ed un gioco alla squadra. In pratica non ha più alibi, io sono sempre stati un suo strenuo difensore, ma se il gioco della squadra fra qualche mese, se sopravviverà calcisticamente parlando nella morsa di AG e di SB, dovesse essere ancora quello espresso nelle prime due di campionato, non credo sia il caso di insistere. Io sono da sempre contrario al cambio dell’allenatore in corsa, per cui l’anno glielo farei in ogni caso finire, d’altronde si contano sulle dita di una mano giovamenti che hanno portato a risultati eclatanti.

    Lo stessa “simpatia” riportata nel post, ho provato per la nazionale di Prandelli… 😉

  3. La gara di rutti è appassionante. Il tempo di 11′ e 52″ è straordinario.

    Allegri non sta granché simpatico pure a me. Ma io non vado a simpatia quando giudico un addetto ai lavori milanista, altrimenti non crticherei mai negativamente né Silvietto né Adrianone. Per questo mi dissocio dal tiro al piccione ai danni del livornese e attendo di vedere come lavorerà con questo strambo Milan.

  4. buondì, della simpatia non me ne faccio nulla…della bravura invece importa eccome!!
    Per me non lo è, o meglio è molto meno bravo di quello che è sembrato grazie allo scudetto vinto, e lo aspetto al varco quest’anno, voglio vedere se dopo tre anni e tre preparazioni estive riesce a dare un cencio di gioco alla squadra, annoterò sul libretto nero tute le sue seghinate, nella speranza ovvia che sia io a dovermi ricredere ( e lo farei volentieri) piuttosto che i suoi sostenitori

  5. Per la verità a me Allegri non aveva esaltato neppure con la vittoria dello scudo. Cioé, lui, praticamente un signor nessuno, fu molto bravo a gestire una squadra composta da personaggi pluridecorati dall’ego smisurato e dal carattere pessimo (ché li voglio vedere ‘sti fenomeni da playstation alle prese con l’Ibra, il Seedorf o il Gattuso in carne ed ossa e incazzati), ma i suoi meriti finirono lì, poiché quella era una squadra che doveva giocare in un modo soltanto (palla ad Ibra ecc.ecc).

    Il secondo anno stesso discorso (e avrebbe bissato se non fosse stato per gli infortuni)(che siano colpa di Allegri è ancora da provare, ma i detrattori hanno già deciso ovviamente).

    Questo è l’anno buono per vedere di che pasta è fatto. Se ci farà vedere qualcosa di suo (qualche variante di gioco, una squadra grintosa che morirebbe per lui, qualche giovane lanciato con successo, una posizione finale dal quinto in su e un ottavo di CL) okay, bravo Allegri e vaffanculo i detrattori. In caso contrario vaffanculo a lui. Basta avere pazienza.

    Il problema è che pazienza non l’avremo e lo manderemo affanculo prematuramente (come peraltro la maggior parte della tifoseria ha già fatto). Perché noi siamo così, ormai.

  6. Ho volutamente forzato la mano sul discorso simpatia, proprio per le ragioni che ha citato Antonio.
    Quest’anno non avrá alibi.

  7. Ma infatti l’ultimo commento di Antonio è in pratica molto simile al mio primo commento… e tristemente condivido quando parla che la pazienza noi non l’avremo….

  8. Gioventù gioventù.

    Salve a tutti, sono stato latitante causa vacanze in terra abruzzese, ma ho letto tutto sempre.

    Sulla faccia di Allegri segnalo questa cosa qua su Facebook.

    Sulle ipocrite dichiarazioni di ex e non mi sono già espresso in passato tante volte e stenderei un velo pietoso, se non fosse per un paio di cose esagerate che non riesco a tralasciare:
    – a Pirlo non è stato chiesto di passare da regista a minatore, ma da regista a mezzala. E del contratto lungo e sontuoso che chiedeva non parla, chissà. Infatti è andato in una società che ha scialacquato per Martinez, figuriamoci per lui;
    – Cassano mente sapendo di mentire o perché offuscato dal proprio ego di bulletto di provincia, poiché fino al problema al cuore è stato titolare nel Milan dell’ultima stagione. Di che parla?

    Io la caccia all’Allegri non la sopporto, è lì a fare il capro espiatorio – e lui ne è consapevole e l’ha detto chiaro e tondo – il ricambio lo volevamo tutti (certo, con qualche bidone in meno e qualche talento in più), e in fondo è uno che ha fatto un botto di punti in due campionati perseguitati dagli infortuni. Poi certo, ha un paio di difetti, tra cui considerare Urby un trequartista e ritardare i cambi. Forse, ecco, lo scorso anno si è riposato dal punto di vista della sperimentazione tattica, ma è anche vero che nell’anno dello scudetto partì col tridente per poi virare sul 4-3-1-2, e poi in mezzo tolse il regista per mettere un medianone a copertura (Ambrosini, Van Bommel o addirittura Thiago Silva talvolta). Quest’anno, tra amichevoli e inizio campionato, ha provato Boateng falso nove (cagata) e un mezzo albero di Natale (già più fattibile, secondo me). Non sembra, quindi, una persona che tatticamente resta sulle sue, almeno per come la vedo io.

    Il punto debole delle critiche ad Allegri, soprattutto quelle che riguardano la rosa ed il mercato, è però questo: se le accuse rivolte esclusivamente nei confronti del mister (e non della società) dei vari Pirlo, Cassano, Gattuso e chi più ne ha più ne metta fossero vere, Allegri sarebbe l’allenatore più potente della storia del Milan berlusconiano. Vi pare possibile, alla luce delle vicende dell’ultimo trentennio rossonero, del contesto attuale e del carattere presidenziale e di tutto il parentado? A me, onestamente, no.

    C’è chi gli attribuisce anche gli infortuni: beh, io mi ricordo un Cagliari schierato per due anni praticamente con lo stesso undici titolare, quindi non so quanto influisca lui e quanto altri fattori. Ad esempio, leggevo da qualche parte che ora non ricordo che molti giocatori del Milan preferiscono curarsi in proprio piuttosto che in strutture societarie o indicate dalla società. Considerato che molti giocatori del Milan si infortunano spesso, mi ronza in testa l’idea che non sia un caso – o forse sì, poiché ritendo che si rivolgano comunque a medici professionisti, e soprattutto esperti di medicina sportiva. 🙄 🙄 🙄

    Con enorme e colpevole ritardo, volevo partecipare a il “Dite la vostra” di Marcovan predicendo senza timore di errore alcuno quanto segue:
    – Roma campione d’Italia
    – Milan salvo
    – Stramaccioni trombato a febbraio
    – Pazzini in doppia cifra

    Sulla più lunga distanza, prevedo un El Shaarawy ripercorrere la carriera di Abate, e trasformarsi in terzino nell’arco di due o tre anni. Già in U21 lo hanno piazzato come ala nelle ultime partite…

    Riscrivo la previsione sul post apposito, così non va persa nei meandri del blog.

  9. Ho seguito il primo tempo del PSG conto il Toulose.

    Gioco un po’ minestrato, ma tutto sommato parigini padroni della partita.

    Zlatan un po’ scazzato, ogni volta che tocca palla ha almeno 3 nigga pronti a spaccargli la tibia.

    Verratti diventerà Gesù Cristo o poco meno.

    Bene, anzi benissimo Pastore.

    Thiago Motta è da vomito.. ma di quei vomiti dove cacci anche i succhi gastrici..

    Ora vado in birreria ad assaporare luppolo pregiato.. chi può tenga d’occhio il portiere del Toulese.. è un seghino che può regalare emozioni. Ha già sbagliato due o tre passaggi senza essere pressato, buttando direttamente in fallo laterale. Negato proprio. Vi risparmio sull’uscita nel gol del vantaggio parigino. Questo ragazzo mi darà soddisfazioni quest’anno. Me lo sento.

  10. Niente, visto che si parla di Ligue 1, volevo segnalare che, dopo i 16 gol della scorsa stagione, quest’anno il più piccolo degli Aubamecosi è partito con 3 gol in 4 giornate.

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