Si è tenuta lo scorso sabato la cena del Milan Day, arrivata alla sua quinta edizione e tenutasi quest’anno al ristorante “Il Palio” di Settimo Milanese. L’evento, oltre a riunire tifosi rossoneri delle più disparate parti d’Italia, offre ai presenti la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con personalità molto vicine al Milan.
L’appuntamento con il mio amico Doriano è per le ore 15 presso il parcheggio di un centro sportivo in via Natta (zona Lampugnano); dopo circa un’ora (durante le quali si fa una sorta di toto-vip, con indiscrezioni che darebbero per certi alla cena addirittura Seedorf e Abatantuono) arrivano all’appuntamento almeno una trentina di persone; alcuni (la minoranza) di Milano, altri provenienti da Como, Bergamo, Bologna, Siracusa, Catanzaro, Napoli e Toscana.
Si opta per un rinfresco in un bar/ristorante lì vicino, purtroppo chiuso; la soluzione migliore, a questo punto, è quella di puntare verso l’albergo in cui pernotteranno tutti i tifosi ospiti approfittando del bar all’interno dell’hotel in questione. Le procedure di check-in vanno per le lunghe, il barman ci mette un po’ ad arrivare e i prezzi delle bevande proprio così alla mano non sono, ma ci si accontenta. Dopo aver bevuto un Aperol ed una Coca, sgranocchiato un po’ di patatine e nachos, sfogliato un libro sul Milan di Carlo Pellegatti (con ottime illustrazioni e veramente ben documentato) e discusso con alcuni di Milan ma anche di economia e politica (Betis ce l’avrei visto bene ), verso le 19:45 ci si dirige finalmente verso il ristorante.
Il proprietario ci mette a disposizione l’intero primo piano, suddiviso in cinque tavoli per una cinquantina circa di commensali. Il menu prevede cinque antipasti, due primi, due secondi di carne, un secondo di pesce, due contorni e, per finire, la “torta fantasia”; antipasti, primi, secondi di carne e contorni non sono in realtà a scelta ma serviti in un unico piatto.
Manco a dirlo, il mio tavolo è l’unico a non avere donne, ma in compenso siamo quasi sempre i primi a farci servire; nella confusione sento parlare di Allegri e di vari giocatori e mi rifaccio un po’ gli occhi osservando alcune tipe (tra cui l’organizzatrice che mi ha dato la possibilità di partecipare). Si mangia davvero bene, non c’è che dire (del resto, avevo già avuto modo di cenare in un altro ristorante di questa catena tempo fa a Milano, ristorante poi però sfortunatamente chiuso); la serata, ad ogni modo, tende a movimentarsi con l’arrivo di Cristiano Ruiu, telecronista di Telelombardia e milanista sfegatato (anche abbondantemente portasfiga, aggiungerei io).
Ruiu, a differenza dell’idea che mi ero fatto di lui, si dimostra simpatico, cordiale e disponibile a parlare con tutti; lo lascio discutere con diverse persone, poi decido di presentarmi facendogli presente che, circa cinque anni fa, partecipai come concorrente ad una trasmissione di Antenna 3 intitolata “Tifo e Arena”, quando gli studi dell’emittente si trovavano ancora a Legnano. Gli chiedo dei suoi trascorsi come inviato per la Juventus e lui mi risponde che, pur odiando la Juve con tutto il cuore, la squadra bianconera sapeva venirgli incontro molto più di quanto abbia fatto e faccia per lui il Milan. Ancora, gli chiedo se i vari Marina, Piersilvio e Barbara Berlusconi potranno mai mettere in disparte il padre nelle decisioni e politiche aziendali: per lui è impossibile, più facile che venga ridimensionato e silurato Adrianone. Impraticabile, inoltre, una cessione della società, per il semplice motivo che nessuno, allo stato attuale delle cose, acquisterebbe club senza stadi di proprietà, con poco controllo sul merchandising ufficiale e con una fiscalità come la nostra.
Ruiu continua poi a parlare di varie tematiche con gli altri presenti: Ibra e Pato non li può soffrire nessuno, stima la professionalità di Antonini, parla di uno scudetto perso non tanto contro Bologna e Fiorentina ma nella trasferta di Catania. Sul mercato: non confermati Maxi e Aquilani, Robinho e Boateng in forse, Ibra partirebbe solo per un Tevez o per un Balotelli.
La serata scorre piacevolmente e da parte mia è un susseguirsi di foto e riprese; poco dopo le 11, tra gli applausi, arriva il direttore di Milan Channel Mauro Suma. Come si siede al suo posto, ecco arrivare la “torta fantasia”, una torta – salutata con un brindisi – dalla forma rettangolare con in cima un logo che ricorda come questa sia la quinta edizione di questo raduno. Suma appare un po’ abbottonato, poche sono le cose che si lascia sfuggire, preferendo piuttosto, quasi come se fosse una sorta di confessore, ascoltare le opinioni degli altri. Il locale chiude a mezzanotte ma si rimane dentro ancora per circa 15/20 minuti; riesco a farmi fare gli autografi subito prima di uscire (Ruiu, a differenza di altri, riesce a scrivere Screwdrivers senza dovergli fare lo spelling ), tempo per scambiarsi ancora qualche parola nel parcheggio del ristorante, poi si torna a casa.
L’unico rammarico, non avere ottenuto l’autografo dell’inviata di Milan Channel Benedetta Radaelli, uscita dal ristorante anzitempo. Ma sarà per la prosima volta, promesso…
88 commenti su “Cena del Milan Day – 26 maggio 2012”
I commenti sono chiusi.
ma, a parte la cronaca dell’avvenimento, tu che impressioni hai avuto ?
Hai scambiato idee e pareri con altri partecipanti ?
La cena era gratis o avete pagato di tasca vostra ?
che culo !!
Ora sai che ti massacreranno per questo, vero?
L’impressione è stata buona; ho parlato di calcio su questioni tipo il fairplay finanziario e cose tipo la stagione 1989/90 e la finale contro il Marsiglia, ma prima di arrivare al ristorante, anche perché al ristorante sono abituato ad aprire bocca solo per mangiare… 😀
Gratis un corno; non ho neppure avuto uno sconto nonostante il figlio del padrone del ristorante sia un mio amico… 🙁
Hai due mandibole da competizione… mamma mia, questo sta sempre a mangiare. Scommetto che distraevi Ruiu con la tua pioggia di domande e nel frattempo gli soffiavi i bocconi dal piatto…
eh, l’abbiamo capito che sei una buona forchetta.
Meglio regalarti un vestito firmato che invitarti a pranzo… 😉
palle.
Se ci fossero state donne sul tuo tavolo non ti saresti ricordato manco il menu. ahahah
Sarà… ma permettimi di dubitarne fortemente… 😀
Dai, davvero? Di cosa si parlava nello specifico? C’era ancora qualche matusa che inneggiava alla partitocrazia confondendola con la democrazia? Me li magno tutti… sono peggio di te quando si siede a tavola! 😉 Ha ragione Marcovan… quanto magni caro Kalu! 🙂 Potresti andare a imbastire trattative da Giannino con Galliani e Raiola.
Applausi a Suma? Piuttosto applaudo Hitler, Mengele, Satana e Luigi XIV.
Il tavolo senza donne… ma cazzo.. tutti sanno che in queste occasioni ti devi sedere per ultimo o comunque vedere dove si stanno piazzando i fighini. Bisogna temporeggiare tipo quando ti puntava Kakà… ! Altrimenti è chiaro che si finisce nel tavolo con le braghette a parlare di Beccalossi e dell’arbitro Lo Bello! Nei tavoli dei fighini invece si fa i brillanti, si splende e si fa i simpaticoni… 😉
ahahahhaha…esatto! Se le cerca! Ora arriva lo Zio e lo massacra! E appena realizzerà che ha chiesto l’autografo a Ruiu per screwdrivers si incazzerà come un bisonte spaccando il computer!
p.s. all’organizzatrice della serata (e sorella) due colpi si potevano dare. 😉
Minchia, ho pensato la stessa cosa. Ma quanto cazzo mangia Kalu???
Poi vabbe, avrei da dissertare un po’ sull’autografo di Ruiu e Suma… era meglio il numero di telefono di quelle due in foto!!!!
Segnala Marcovan, questa la voto alla prossima edizione!!!! 😆 😆 😆 😆
Se fossi nel Cesena… Non sarei così certo di giocare in Serie B l’anno prossimo. 😉
Camisa, calma, calma…
Intanto Conte si è dichiarato estraneo alle vicende contestategli e tranquillo.
Per dimostrare la sua innocenza si è offerto spontaneamente per l’esame del capello.
Domani pomeriggio lo arresteranno per truffa. 😛
A parte gli scherzi, il quadro che si delinea è devastante.
Vuoi vedere che la storia degli ultras del Genoa e delle magliette… 😯
Vuoi vedere che cacciano via la Lazio e il Catania si fa l’europa league? 😆 😆
Sto ascoltando la conferenza stampa del PM di Cremona.
Se così fosse…Nel processo sportivo ci sarà un’ecatombe.
Calciopoli sembrerà una barzelletta al confronto.
Lazio, Siena, Genoa, Novara, Chievo, Bari, Lecce, Sampdoria ecc…
Chi giocherà l’anno prossimo in serie A?!?
Boh!
Cioe… rinnoviamo 2 anni a Muntari, non sappiamo se riscattare Aquilani e poi questo?
Camisa, pensa che dovevano ingabbiare anche Sculli.
Proprio quello che è andato a parlare con gli ultras, la domenica delle maglie, prendendone uno per il bavero e avvicinandolo alla sua faccia.
Ma nonostante tutto, è stato negato l’arresto.
Sono d’accordissimo. Sarà un’ecatombe.
E’ un cancro radicato ma da estirpare. Costi quel che costi.
eh, vedi che mi ricordavo anche un’altra cosetta sul personaggio ? L’ho trovata.
Io mi domando solo se ha senso tifare e, soprattutto, spendere per il calcio sapendo che molto è sempre e comunque già deciso.
Bah…
Domandina.
Perché gli sceicchi ed i russi anziché venire in Italia preferiscono spendere per squadre di medio bassa classifica in Premier e Liga, o anche in League 1?
P.S.: ho dimenticato, ovviamente, di premettere un “tra le altre cose”.
Anima, non credo per le ragioni a cui alludi.
Non è che Inghilterra, Francia e Spagna siano terre di santi, eh ?
Sono abbastanza d’accordo con te, ma a volte penso che noi in Italia si sia molto più seri (in materia di giustizia) di quanto si pensi.
Come è retrocesso il Villareal?! Sono passati pochi giorni e quasi non se lo ricorda più nessuno in Spagna.
Il doping nel ciclismo esiste solo in Italia?! Un’inchiesta seria sul doping in Francia non c’è dal Tour del ’98 (caso Festina). Per non parlare della Spagna…
Solo in Italia gli arbitri di basket “combinano” le partite?!
La feccia è solo da noi… O solo noi la cerchiamo veramente a costo di fare fiugre di merda nel mondo?!
Appunto, io credo che alluda alle squadre di “medio-bassa classifica” proprio perche piu facilmente tentabili dai soldoni.
Se ci fai caso è difficilissimo che le grandissime squadre vengano coinvolte in situazioni del genere.
Anima, non credo per le ragioni a cui alludi.
Non è che Inghilterra, Francia e Spagna siano terre di santi, eh ?
No, ma là quando li beccano li bastonano, evidentemente.
esempi ?
beh a quanto pare in Italia li stan bastonando (calciopoli, scommessopoli, etc). Altrove, a parte la Turchia, non si hanno notizie. O no?
L’unico caso che mi viene in mente è quello del padre di Roo con un giocatore del Motherwell. In manette.
Il “tutto il mondo è paese” regge fino ad un certo punto.
E che il concetto di giustizia da altre parti sia un po’ meno “elastico” che in Italia mi pare qualcosa di più di un luogo comune.
BTW, se non ci saranno prove inconfutabili, non credo condanneranno le società ma deferiranno i singoli giocatori coinvolti. Non è come Calciopoli, in cui ad operare era la dirigenza a vantaggio della società.
Non è questione di eleasticità, ma volontà di perseguire il crimine.
In Italia, quantomeno in campo sportivo, mi sembra questa intenzione sia più esplicita, convinta e manifesta.
Beh, dai, non è vero che altrove non succeda nulla o che siano più severi. Dipende dai casi. Qualche anno fa in Portogallo beccarono il Porto, e, anzi, gli diedero una penalizzazione ridicola che gli consentì di conservare il primo posto in campionato (tra l’altro, era il Porto di Mourinho).
In Germania furono coinvolte squadre di bassa classifica o di serie B, ma i club non furono penalizzati. Idem in Turchia, dove l’una penalizzazione ricevuta al Fenerbahce è l’esclusione dalla Champions League decisa dalla Uefa.
Per la Francia, c’è un nome che rimarrà nella storia delle squadre più sporche della storia del calcio: Olympique Marsiglia.
Mi pare di ricordare casi recenti anche in Rep. Ceca e in Grecia.
Una storia che ho perso di vista è quello delle mafie russe che controllavano le partite europee di squadre orientali e tedesche, un’indagine protratta per anni che doveva essere una cosa grossa, ma di cui non s’è saputo più nulla, mi pare.
Camisa: a dire il vero in Francia i controlli si fanno (è lì che hanno beccato Contador, dopo aver vinto il Giro senza che gli fosse contestato nulla). Il paese dove l’antidoping è una burla è la Spagna. Infatti – retropensiero mio – le squadre spagnole hanno cominciato a vincere tanto in Europa il giorno dopo che in Italia si scoprì che l’antidoping nel calcio (cioè le analisi all’Acqua Acetosa a Roma) era una burla e si iniziò a fare sul serio.
Anima, il desiderio di fare pulizia nello sport (sottolineo: nello sport) in Italia è palesemente più evidente rispetto ad altri Paesi. Se gli sceicchi preferiscono investire laddove si preferisce nascondere la testa sotto la sabbia perché il giocattolino produce tanti soldini ed è meglio non romperlo, non è certo colpa del sistema calcistico italiano. Ci sono stati un sacco di focolai di scandaletti sportivi in Germania, in Inghilterra per tacere della Spagna, spenti lì con qualche condannina esemplare badando bene a non rimestare troppo nel torbido per timore che la merda venisse su.
Non mi piace questo razzismo alla rovescia, secondo il quale l’Italia è la feccia del mondo.
Io la penso al 100% come Marcovan.
Benedetta Redaelli… OMFG… faccia pulita che nasconde anima da tigre del ribaltabile!! ahuahuah Grande Kalu, il nostro Nuccio Vip…
Davvero vi stupite di Sculli? Non sono un seguace delle teorie di Lombroso, ma l’avete mai guardato bene in faccia? Si vede che è uno dei più grandi pezzi di merda che abbia mai calcato i campi italiani! La storia degli ultras, dove lui andava a placare i tifosi è stata l’ennesima dimostrazione. Lui sa come si tratta con i farabutti, è uno dei principali esponenti.
Ma il Boavista, altra squadra della città fu retrocessa con ignominia e praticamente costretta a fallire per debiti. Ora la città di Porto, di fatto ha una sola squadra. Il Porto, sostanzialmente la Juventus di Portogallo!
Si prevede una strage… e sono contento, per queste cose mi trasformo in giustizialista e forcaiolo..! Cazzo, quante scommesse avrò perso per colpa di questi merdosi? Giocavo due euro alla settimana per provare a vincerne un centinaio! Niente, mai una gioia… pensavo ad una congiuntura astrale contro di me! Pensavo ad un complotto demo pluto giudaico massonico di Palazzi e Guido Rossi contro di me! Pensavo che dio mi punisse per qualche imprecazione di troppo! Invece erano solo loro, Mauri, Milanetto e un’altra ventina di ladri che si mettevano d’accordo!
P.S. L’Italia vincerà gli europei! Buffon rivendicherà la sua estraneità!
P.P.S. Saccheggiamo la Lazio… voglio Hernanes preso con davvero con la mitica cassa di banane!
Altra perla superlativa!!! Kalu Nuccio vip!!!!
Sì, saccheggiamo!!! Hernanes, ma anche Klose, e Lulic che a sinistra non è malaccio.
il commento di Corrado delle 12:40 arriva al punto che intendo io.
il commento di marcovan è pari pari a quanto penso.
Criscito non verrà convocato per gli Europei. Giustissimo.
Ho notato che da quando si è fatto il nome di Conte, nelle indagini, lo stesso si è eclissato.
Nessuna dichiarazione o intervista.
Il rinnovo del suo contratto con la Juve ha comportato più di una riunione con la proprietà.
Dato per firmato il contratto, il giorno seguente c’è stata una ulteriore estensione dei colloqui tra le parti. Poi la firma.
Ora mi chiedo: tanti prolungamenti perché erano dubbiosi sul reale coinvolgimento dell’ex Siena o perché non avevano raggiunto accordi contrattuali ?
Solo in Italia è venuto fuori qualcosa come Calciopoli.
Ed hai voglia di sceicchi che nascondono la testa sotto la sabbia, che la figura del ricco scemo non piace farla a nessuno. E se uno investe capitali vuole il ritorno economico. Anche mettendo la morale e l’etica da parte, è una questione di soldi. Tanti tanti soldi. E una roba tipo Moggi sarebbe una tragedia.
Poi, giratela come vi pare, metteteci dentro (a ragionissima) per esempio il fatto che i requisiti per l’idoneità all’attività sportiva in Italia sono molto più stringenti che altrove (il caso Kanu, per dire), ma certi intrecci da altre parti non si vedono.
Così come invece s’è visto l’affrontare il problema. L’esclusione di tutti (TUTTI, immagino qui in Italia i piangistei di quelli che “poverini non c’entrano niente”) i club inglesi dalle competizioni europee “a tempo indeterminato” dopo la tragedia dell’Heysel fu proposta dalla Tatcher e sposata dall’UEFA. Tant’è che dopo piccoli problemi di hooliganismo, almeno in Premier e Championship, li hanno in gran parte risolti (non del tutto, ma “qualche” passetto avanti direi che c’è stato). Da ‘ste parti sul tema a volte mi sembra che si sia fatto il percorso inverso.
Màh.
Ecco appunto. Siamo sempre lì: è venuto fuori perché si è scavato a fondo. Altrove si è ritenuto più opportuno colpire due o tre pirla e fermarsi lì proprio per non far scappare gli sceicchi.
Poi, se un gruppo di tifosi italiani si fosse macchiato delle stesse nefandezze degli hooligans anni ’80 (quella che perpetrò all’Heysel la tua razza eletta si chiama strage, caro Anima), l’Italia avrebbe fatto pulizia esattamente come fece la Thatcher e pagato lo stesso prezzo del calcio inglese di allora, altro che “poverini poverini”. Solo che non c’è la controprova. E perché non c’é? Perché i tifosi italiani hanno fatto di tutto nella loro triste e criticabile storia, ma una strage del genere non l’hanno mai commessa.
Ah, poi non è che gli hooligans abbiamo smesso di sbudellarsi eh? Semplicemente non lo fanno più allo stadio e si danno appuntamento altrove. Dovresti saperlo…
Me lo immagino lo sceicco che pensa di investire nel calcio nostrano, ma poi di notte pensa: e se mi ciulano i soldi che investo, giocando qualche partita truccata al toto nero, che figura ci faccio ? Meglio investirli in altri settori: quasi quasi una telefonatina alla Lehman Brothers che non è italiana e non ci sono italiani di mezzo, mi mette il culo e i capitali al riparo!!
Taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaccccccc….
urca che Machi…il pathos comincia ad insinuarsi nella mente dei lettori 😛
eccolo là..strano………….
hai pagato quindi..ma potevano (pagando) andare tutti o bisognava provoleggiare ocn l’organizzatrice (o sua sorella)?cioè, nel caso, avrei provoleggiato lo stesso 😉
OT su Clarenzio:
Ormai è più che mai ai titoli di coda l’avventura rossonera di Seedorf. L’olandese è rientrato in Italia dopo aver perlustrato nuove soluzioni professionali in Cina e in Brasile. Il suo tentativo di continuare a indossare la maglia rossonera appare comunque molto complicato, anche perché Seedorf sta cercando, non riuscendovi, di parlare da tempo con Silvio o Barbara Berlusconi.
(http://www.tuttomercatoweb.com/milan/?action=read&idtmw=355691)
La parte in grassetto mi ha colpito.
Colpito sì, stupito no. Non è altro che una conferma.
L’Italia avrebbe fatto esattamente come la Tatcher?
Mah…
Così come, finché non spunta fuori, non mi pare che ci sia controprova sul fatto che due dirigenti di una società avessero un sistema di connivenze tale da pilotare gli arbitraggi ed eterodirigere il mercato (Mutu dice niente?). Il “così fan tutti” non m’è mai piaciuto. E finché non vedo prove rimangono le illazioni.
Resta che la figura dello sceicco scemo che fa da vacca da mungere credo sia tramontata da mò. Personaggi come Al Mansour, Abramovic, i Glazer & co. magari non sanno distinguere un brocco da un fenomeno, ma sono persone che non amano farsi inculare. Al massimo inculano.
P.S.: ce lo vedo proprio il Milan, nella stessa nazione in cui espulso da tutte le competizioni europee su proposta del governo (ho finora evitato volutamente argomenti come politica e mafia, ma a tutto c’è un limite). Ma senza lanciarsi in “ipotesi”, vogliamo ricordare come siamo arrivati al campionato di Serie A a 20 squadre e la B a 24 anzi no 22 tra il 2003 ed il 2004, coi parlamentari – a memoria, La Russa? – che poco ci mancava che andassero a manifestare coi tifosi? Beh…
Stradannato! Lo sapevo che stava tergiversando! I dieci giorni di tempo che si è preso per decidere (prima erano 7, poi sono diventati 10) sono passati. Se ha tutte queste offerte perché non si cava dalle palle, vada a giocare in Cina dove quei pappariso gli offrono 7 milioni a stagione. Vada in Brasile al Botafogo dove la tifoseria è già in estasi per il suo arrivo (poveretti, sono molto digiuni di calcio italiano)… vada a giocare in qualche squadra da derby del radicchio in bassa baviera o in qualche contea piovosa dell’Inghilterra del nord a insegnare calcio moviolato a ragazzi lentigginosi e bianchi come mozzarelle.
Basta che si eclissi da Milanello. Questa cosa è inaccettabile. VAdo subito a insultarlo (per l’ennesima volta) sulla sua bacheca pubblica! Bastardo!
L’Italia l’avrebbe fatto. Sostenere che se ne sarebbe fregata fa parte di quel razzismo alla rovescia di cui parlavo prima.
Scusa eh?, quando l’ha fatto l’Inghilterra? In modo preventivo e tempestivo oppure quando i buoi erano già scappati dalla stalla? No perché, prima di quella strage (ripeto: strage), mi pare che i civilissimi calciofili figli d’Albione avessero già svariate volte dato prova di essere un tantino, come dire, irrequieti. Facile recitare i mea culpa e prendere decisioni drastiche quando si è responsabili della morte di una quarantina di persone e hai gli occhi di tutto il pianeta addosso.
No! Non ce lo voglio qua!!!
Potrebbe andare al Monza, potrebbe… 😈
Se va a Monza se lo inculano con la ghiaia.. !
Due retrocessioni in due anni… grande Clarence.
Comunque ho il sospetto che voglia stare qua perché ha troppe attività economiche da seguire in zona Lombardia… non se la sente di seguirle dalla Cina o dal Brasile.
Per questo finge di essere interessato ad altre squadre, come una fidanzatina che vuole farsi riprendere dall’ex fidanzato finge di troieggiare. Capirete da soli che tutto questo è inaccettabile.
1989, Liverpool – Nottingham Forest ad Hillsborough.
96 persone.
Pace all’anima loro.
Dunque?
Le contromisure le hanno prese. E nel lungo periodo mi pare abbiano funzionato egregiamente.
Qui la storia è ciclica. Ed a guardare gli ultimi 10 anni se viene accertato il coinvolgimento delle società questa rischia di essere la terza volta che sia un tribunale a dover riscrivere la classifica di Serie A/B per via di partite irregolari. E non per via di fallimenti societari dovuti a gestioni “allegre” delle finanze del club in stile Rangers o – che so – Fiorentina o Napoli.
Che l’avrebbe fatto o meno, come detto, non c’è riprova, e mi auguro non ci sarà mai. Perché ‘ste cose è difficile che si facciano in anticipo, e perché viviamo vivaddio in una società decisamente meno violenta di quella inglese. Il che non vuol dire che a Londra si giri col mitra, ma se in tutt’Italia si commettono meno omicidi che nella sola New York (e dire che noi c’abbiamo pure 4-5 regioni in mano alle mafie), beh…
Ciò detto, e tornando indietro, il discorsetto del “non li trovano perché non li cercano” può valere fino ad un certo punto. Nel ciclismo indubbiamente li cercano (e li trovano, da quando hanno iniziato a cercarli: non c’è stata più una Festina perché i vari Basso, Landis, Contador & co. al Tour li hanno beccati nel corso degli anni), nel calcio altrettanto indubbiamente molto meno. Ma a dar retta a Fuentes un “certo” club ed una “certa” nazionale dovrebbero sparire dagli annali del calcio. Io mi tengo i miei dubbi, ma non mi sogno di accusarli di essere una mandria di dopati con buona pace del “corre la palla” (che non è vero, corrono più o meno come tutti gli altri). Così come non sostenevo che la Juve rubasse prima di Calciopoli.
Si parla su dati convenzionalmente ritenuti come certi, e così si può dire che così come in Italia i test per l’idoneità agonistica sono più ferrei che altrove (credo praticamente ovunque) ed anche nel doping meglio da noi che da altre parti, resta che una roba tipo Moggi non s’era mai vista. E di reti di calciatori che truccano le partite anche nelle massime serie non mi pare neanche. Nemmeno nella nazione dove scommettono su qualunque cosa. Forse proprio perché scommettono su qualunque cosa.
E qui la chiudo, che stiamo parlando di massimi sistemi.
E mi urta, dal momento che questo è un blog sul Milan, ed io sono ospite.
Spagna e Barcellona, infatti.
A me ha sempre stupito una coincidenza temporale: 1998, dichiarazioni di Zeman, inizio delle indagini che porteranno al processo Agricola e soprattutto scoppia il caso degli insabbiamenti dell’antidoping in Italia. Nel giro di un paio di anni escono fuori numerosissimi casi di doping in Serie A e B: Couto (Lazio), Davids (Juve), Bucchi e Monaco (Perugia), Gillet (Bari), Torrisi (Parma), Caccia e Sacchetti (Piacenza), Da Rold (Pescara). Un numero di casi mai più ripetuto nè prima, nè dopo. Da quel periodo in poi, è iniziato il declino del calcio italiano.
Tra l’altro, è lo stesso periodo temporale in cui inizia a scoppiare il bubbone del doping nel ciclismo: Francia e Italia iniziano a fare controlli severissimi, mentre la Spagna – a detta di tutti gli esperti del settore – no, e ancora oggi la legislazione statale è carente, a confronto di quella italiana e francese, e le federazioni sportive proteggono ancora oggi i propri campioni a livello internazionale (vedi Contador, difeso fino alla fine).
Lo so che le co-occorrenze non indicano causalità, ma io sto sospetto che il calcio spagnolo (e non solo il calcio) sia gonfiato ce l’ho da un decennio e ancora non me lo tolgo dalla testa.
Io della Spagna e degli spagnoli non mi fido dalla sconfitta clamorosa del Milan con il Deportivo.
Fummo polli, ma una squadra correre così non l’ho mai vista.
Erano primi, secondi, terzi e quarti sul pallone… Solo allora riusciva ad arrivare uno dei nostri.
Criscito indagato, Criscito fuori dalla nazionale.
Bonucci indagato, Bonucci resta in nazionale.
Mah.