Una tranvata calcistica come quella ricevuta da noi cacciaviti domenica entra dritta dritta nella top 3 delle delusioni calcistiche di ogni tempo. Perdere un derby e consegnare lo scudetto ai gobbi ha provocato un dolore incommensurabile alla mia anima calcistica che, a caldo, mi ha fatto rimpiangere il fatto di aver iniziato a seguire questo sport anziché essermi dedicato a tempo pieno alla danza o alle arti marziali sin da piccolo. Da quando ha iniziato a giocare titolare nel Milan, c’è un giocatore che nei derby si è distinto per le sue seghinate, ed anche in questo, come temuto, non ha voluto concederci tregua. Stiamo parlando ovviamente di Ignazio Abate. Quello che in momenti di eccessivo slancio ottimistico è stato definito il Maicon biondo, è in realtà il Gresko paraplegico (cit. Zio Alduccio). Il vero Maicon, oltre che differenziarsi per la pigmentazione e per la capigliatura, ha fatto vedere con quel bolide del 4 a 2 cosa possa significare per un terzino avere un buon piede e buona tecnica. Ho già usato tutti gli aggettivi per descrivere l’insensibilità dei piedi di Abate e la sua mancanza di tecnica. Una discreta velocità di base e un buon impegno non potranno mai compensare le sue carenze da questo punto vista, servirebbero anni ed anni di allenamento. Figlio di Beniamino Abate, anziché fare il portiere come il padre, ha scelto di fare il goleador già dalla primavera del Milan, dove ricordiamolo era un attaccante da tridente. Tale ruolo fu da lui ricoperto anche quando andò in prestito al Torino nell’anno dell’ultima retrocessione dalla A alla B; ebbene, quell’anno Igna riuscì nell’impresa di mettere a segno un solo gol in tutta la stagione, in una squadra di seghini ancestrali come quella granata dell’epoca. Tornato alla base, Ignazio, vista la sua sterilità, inspienza ed inutilità tattica in una squadra costruita a cazzo di cane, viene inventato dal profeta del gioco difensivo Leonardo de Arujo come terzino destro, stupendo i più per i suoi costanti miglioramenti in fase difensiva (poteva solo migliorare in effetti, peggio di come ha iniziato era impossibile). Qualche buon prestazione in ottimi momenti di forma collettivi aveva addirittura fatto gridare allo scandalo la mancata convocazione di Ignazio da parte di Prandelli che osava preferirgli Maggio del Napoli. Così siamo andati avanti per mesi prima di arrivare all’amara constatazione della verità di quest’anno: Abate è una chiavica e non è riuscito a ripetere la prima onesta stagione mostrando tutti i suoi limiti in questa. Domenica sera, dopo l’ennesima batteria di cross sparati sugli avversari ha voluto ancora una volta regalare all’odiato Monofinta la possibilità di andare a segno aggratis, aggrappandosi alle sue spalle e facendolo stramazzare al suolo per il più sacrosanto dei rigori (poi insaccato, figuriamoci, Amelia non para un rigore da quando c’era ancora Giolitti al governo e poi non può prenderne meno di 4 ad ogni derby che gioca). Sono furente con lui, non lo vorrei mai più vedere con la maglia del Milan addosso, ma a freddo, riflettendo, visto il possibile odio in comune che io ed Igna dovremmo avere per Milito, mi rivolgo a lui in persona con un appello personale scusandomi per l’uso privatistico che farò del blog:
Ciao Igna, come stai? Male vero? Figurati io…figurati gli altri tifosi del Milan. Se ti avessimo preso domenica sera altro che il linciaggio di Gheddafi. Senti, te lo dico a cuore aperto, lo so da prima di te cosa si prova a vedere quella faccia di merda deturpata che esulta. Lo odio e lo schifo da quando giocava al Genoa, mi ha fatto perdere migliaia di euro alle scommesse con i suoi stramaledetti gol. Però davvero cazzo, non puoi farti trattare così, non puoi ogni volta regalargli un gol e farlo esultare sotto quella curva di mentecatti a bocca spalancata. Te lo chiedo per favore, stroncalo, spezzagli la gamba, rompigli la caviglia, fagli il setto nasale con una gomitata (chiedi a Tassotti come si fa), trombati la moglie. Non puoi sempre farti ridicolizzare in quel modo e far incazzare me come un cobra perché questo maledetto ci purga ogni volta per colpa tua. Mettiamoci in contatto, organizziamo qualcosa assieme: che ne so, righiamogli il SUV, facciamogli un gavettone di acqua gelida, scriviamogli “seghino” nel muro di casa, mettiamogli un petardo nella cassetta delle lettere, uno stecchino nel citofono, rubiamogli il Rolex, mettiamogli una banana nella marmitta. Sono disponibile a tutto. Te lo scrivo in grande per attirare la tua attenzione sui motori di ricerca, magari mi leggi e mi contatti. IGNAZIO ABATE SEGHINO!!
Dopo questo accorato appello personale, veniamo adesso ad un’altra disperazione fatta a giocatore, ad un’altra sciagura e flagello schierata dal nostro “eclettico” allenatore nel derby di domenica. In una delle loro più belle canzoni i Coldplay cantavano qualcosa come: “For some reason that can’t explain, I know Saint Peter won’t call my name“. Io invece sono convinto di sapere il perché San Pietro non mi menzionerà neanche di striscio nella lista, un po’ come mi succedeva quando ero giovane con i buttafuori quando provavo ad entrare in discoteca. San Pietro non mi chiamerà per tutte le imprecazioni che ho dovuto lanciare quest’anno verso Robinho, questo stramaledetto brasiliano con i capelli da stronzo che quest’anno gioca come potrebbe giocare un erasmus spagnolo dopo 7 mesi in un paese straniero passati ad ubriacarsi e a vomitare. Irritante, lezioso, ingordo di gol mangiati non ne becca una manco per sbaglio. Neanche un movimento (la cosa che sapeva fare meglio l’anno scorso). Niente, il nulla cosmico. Tutto questo mentre Antonio Cassano, tornato abbastanza pimpante marciva per incomprensibili scelte tecniche in panchina dal primo minuto. E là però, la colpa va al nostro stratega motivatore che ci manda in campo, colui che ormai divide il popolo cacciavite in Allegriani e Anti Allegriani. Chi segue questo blog sa a che categoria appartengo io e non ho neanche voglia di iniziare la solita filippica per contestare la marea di responsabilità che gli appartengono nella mancata conquista di uno scudetto vinto da una squadra con 15 pareggi (e che quindi poteva perdere 10 volte). Spero però che Robinho e molte dei seghini che hanno infestato Milanello quest’anno (e l’altro anno, e l’altro ancora) possano essere spediti a lavorare dove meritano, ovvero in pianura padana la mattina presto ad imbustare la nebbia. Per fortuna è quasi finita questa stagione, non ne potevo più.
28 commenti su “I Seghini della settimana. 19ª edizione”
I commenti sono chiusi.
nooo, tra le 3 maggiori delusioni calcistiche all time no!!
senza sforzarmi troppo-per non prendermi male- mi sovvengono:
Istanbul
finale monndiali 94
le due finali perse con Capello
…e mi fermo qua…
😉
ah…e Amelia ha parato il rigore di Di Natale all’ultima dello scorso anno..
😛
La lettera “a cuore aperto” mi ha fatto lacrimare. La chiave per i motori di ricerca poi… 😀
Però devo ripetere per l’ennesima volta due cose:
La prima: il nomignolo “Il Maicon Biondo” è farina del mio sacco, e trattavasi chiaramente di autoironia; soltanto un pazzo potrebbe paragonare Ignazio ad un fuoriclasse come Maicon.
La seconda: gli Allegriani e Antiallegriani non esistono, se non nella testa bacata di coloro che adorano dividere i cacciaviti per categorie, allo scopo di far sembrare la propria come quella del “vero tifoso”. Per questi il Milan è in secondo piano rispetto al proprio smisurato ego. Ma si tratta di un problema della natura umana, non di quella cacciavite.
Credo invece che, fra i cacciaviti, coloro che considerano Allegri un mago della panca si contino sulla punta delle dita.
Esiste chi pensa che l’allenatore conti qualcosa soltanto qualora altre componenti abbiano lavorato come si deve, ed esiste chi ritiene che l’allenatore sia l’artefice principale di ogni successo, e di conseguenza di ogni insuccesso. Mi pare che la maggioranza cacciavite – e l’ho già scritto in un post – da qualche tempo sia indirizzata verso quest’ultima corrente di pensiero. Con la quale personalmente sono in disaccordo, ma che rispetto.
uahahahahahah
visti i contenuti della lettera, io personalmente ti perdono per questo uso privatistico del blog…scrivergli “seghino” sul muro di casa sarebbe una gran idea..
—
chi?!?!!
e un 10+ a zioalduccio, che nel suo stile, ha infilato un commento epico.
Ormai è andata così…
Vediamo cosa c’è in giro di comprabile e speriamo bene…
Dani Alves?
Cmq a De sciglio spazio se ne può dare… ( non titolare, ma al posto di altri sicuramente! )
a me la partita di domenica invece ha fatto il solletico, me l’aspettavo e mi ero preparato psicologicamente.
abate mi sa che ce lo cuccheremo per parecchi anni come titolare, robinho spero che si levi dalle palle entro giugno.
Ciao Sandro Nesta grazie di tutto un giocatore fantastico, sarà dura da rimpiazzare cosi come gli altri giocatori storici che se ne andranno molti fisicamente nn ce la fanno più xo sarà dura trovare giocatori con la stessa mentalità vincente!
Sandro è unico… Mi spiace non vederlo più a San Siro…
Ma se abbiamo retto botta alla dipartita di Marco Van Basten e Franco Baresi… Supereremo anche questa…
Giusto xo qualcosina in più bisogna spendere xkè con i parametri zero è dura rimpiazzare certi giocatori!
non ricordo chi si lamentava nel post precedente che si fan male tutti..
ma de sciglio e muntari domenica sono OUT per una distorsione subita nel derby,niente di muscolare o simili..
bonera e abbiati invece, sono fuori x qualcosa di muscolare, quei due seghini….
Vediamo se me l’ha preso…
Vabbè mi arrendo…. Andatevi a vedere il video del primo giorno di Nesta al Milan…
La cosa più bella del video: Quando si gira allo specchio per ammirarsi orgoglioso di vestire quella maglia…
Grazie Sandro….
@Diavolo: Ovvio che van calati i contanti! Non troppi, i giusti e per la gente giusta!
Ma scusa… che cambia?
Il problema sono le continue assenze per infortunio.
Si fanno male in tanti modi diversi, perche evidentemente dobbiamo far mangiare tanti medici specialisti: l’oculista, il cardiologo, l’ortopedico, il chiropratico… manca solo il ginecologo, ma credo che Pato si stia dando da fare in tal senso.
Questa delusione per me è appena sotto Istanbul e La Coruna.
aaaaaaaaah… è vero, l’avevo rimosso… ! vabè, prima di quello c’è sicuramente quello del natale ’76.. 😉 😉 😉
Nesta ci ha lasciati, riconoscendo i suoi limiti. Qualcun’altro ha voluto tirare la corda fino a farsi odiare. Domenica si vocifera che Acciuga non concederà la passerella d’addio a Seedorf… e finalmente, dopo tanti mesi, sono d’accordo con una decisione del Mister 🙄
In questi giorni è prevista la riunione Berlusconi Galliani per il budget di mercato… secondo me non esce neanche il tanto per fare una pizzata a fine anno insieme a tutta la squadra… ma neanche di quelle a 10 euro con pizza a scelta, patatine e bibita… ! 🙁
Nesta è da prendere ad esempio, un esempio di rara onestà intellettuale, non come quelli over 35 ormai da rottamare che sperano di strappare un altro milioncino, leggasi due miliardi di lire, di ingaggio per poi passare l’anno in tribuna.
CLASSE, ELEGANZA, CORRETTEZZA, SERIETA’, questo e’ stato SANDRO NESTA.
Ahh dimenticavo, INTELLIGENZA.
Che e’ servita per fargli capire quando e’ ora di smettere.
Non come certi che a costo di spillare soldi, fanno anche le figure di merda e pretendono di giocare sempre.
CIAO SANDRONE CI MANCHERAI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
mi ricordo il giorno in cui prendemmo nesta.
lo stereo si accese in automatico con la sveglia, c’era il tgradio e la prima notizia che diede fu nesta comprato dal milan…uno dei risvegli più belli di sempre.
La nostra gioia si contrappose alla tristezza dei cuginastri che dopo il 5 maggio, il 31/08/2002 persero anche Ronaldo che andò a Madrid… giornata epica!
Ricon sono le stese cose che penso anch’io e che pensano tutti i tifosi rossoneri… Oggi mi sento triste anche perché non vedo chi possa sostituirlo degnamente…
Mi dispiace tantissimo. Tantissimo. Uno dei più grandi centrali che abbia mai visto, uno dei giocatori del Milan che ho più amato in vita mia in assoluto. Però nello stesso tempo sono contento che Sandrone abbia preso questa decisione, prima di arrivare al punto di essere insultato dagli stessi tifosi che fino a poco tempo prima l’avevano osannato. Pirlo era andato oltre questo punto di rottura, ma di poco, per fortuna. Altri non ce l’hanno fatta, e sono quasi odiati, tipo Clarenzio e in parte anche Rino (Inzaghi no, non so perché, eppure le bizze per giocare pur essendo chiaramente alla frutta le ha fatte pure lui, qualche volta).
Quindi bravo due volte, Sandrone.
Marcovan, perche Inzaghi quando gioca si sbatte. Non molla mai, anche se non è piu rapace come 10 anni fa, ma si sbatte.
Clarence passeggia, idem Pirlo. La supponenza di chi si sente bravo ma non ha piu le gambe che lo reggono.
Pippo invece no. Corre, si impegna sempre. Ed esulta, lui si diverte quando segna. E fa divertire.
Piaccia o no, è naturalmente il giocatore piu amato dai tifosi.
Uno dei miei preferiti di sempre, e lo odiavo perche era (ed è) un cascatore.
Grandissimo Pippo Inzaghi. Mi ha fatto urlare, urlare tantissimo la notte di Atene. Grandissimo Pippo Inzaghi.
Alta tensione.
Perdiamo tanto. Insostituibile. Domenica avverrà (non solo Sandro, anche per altri che auspicavamo), il momento del saluto.
In ogni caso sono tutti giocatori di cui sentiremo la mancanza.
Ma quale mancanza e mancanza…
Nesta lo abbiamo già sostituito: grazie alla generosità di Silvietto, abbiamo già preso due fenomeni. Uno si chiama Deficit, l’altro Di Bilancio. Costo dell’intera operazione, 70 milioni. Grande Presidente.
pompinari di merda.
eh no cambia la cosa.
perchè un conto è farsi male come gattuso e cassano: evento raro, eccezional,e impensabile e irripetibile.
un conto è farsi male come flamini: giochi, ti spacchi il crociato e fai 6 mesi fuori, volente o nolente
un conto è farsi male come de sciglio e muntari o altri: cioè distorsione, scontro di gioco.insomma, cose che capitano, non ci puoi fare niente, nemmeno con un esorcista.fuori una settimana e via,si riprende
e un conto è farsi male come abbiati (ancora), bonera (ancora), pato (sempre): che ti stiri, stai fuori un mese, che poi divente un mese e mezzo, poi giochi 3 parite e ti stiri ancora.questo non ci può stare…il resto si,capita..
http://www.youtube.com/watch?v=fGT9eatAeB0&feature=share
Comunque io oltre ad essere dispiaciuto per l’addio di Nesta e di non vedere un degno sostituto, leggo che Verratti è praticamente bianconero, mentre noi andiamo a prendere Montolivo…
Come sono lontani i tempi di Donadoni ad un passo dai bianconeri ed invece con un blitz….
Come ha scritto ale81 su MBC, la juve sarà antipatica e sborone ma hanno in mente un progetto serio e la società ha intenzione di lavorare seriamente. Conferma anche lo stadio di proprietà ed io non posso che essere d’accordo prevedendo un periodo buio e triste e con la Juve che la tornerà a fare da padrone. Non so fino a quando dovremo pagare questo cazzo di “debito di riconoscenza” ma io mi sono stufato di una società che va elemosinando giocatori e che afferma nello stesso tempo di avere una grande rosa.