21 7 minuti 13 anni

SALA D’ATTESA – …oggi più di ieri !


Costui è Sant’Oronzo, patrono di molte città, tra cui la più importante è sicuramente Lecce. L’altra sera, invocato dalla pagina FB di screwdrivers, è arrivato a fare il miracolo a Torino. Gobbi in vantaggio di punteggio (1-0) e di uomini (11 vs 10), quando all’85° Buffon fa la seghinata, descritta perfettamente nel post di ieri di Betis, e regala palla a Bertolacci che insacca per l’1-1 finale, che vale un punto per il Lecce nella corsa salvezza, ora a -3 dal grifone genoano, e 2 punti (recuperati) per noi, nella corsa scudetto.
Corsa che sembrava ormai solo una formalità per gli juventini, avanti di 3 punti a 3 giornate dal termine, con l’arduo compito di dover sbagliare (quindi non vincere) ben 2 partite su 3, per rimetterci in gioco e il post di oggi, infatti, doveva essere incentrato su come si stanno chiudenndo gli altri campionati. Invece…

Invece siamo qui, a parlare ancora di concreta possibilità di sorpasso. Probabilmente solo una finta speranza, ma perchè non dovremmo crederci? Lunedì, per la Premier, c’è stato il derby di Manchester. City sotto di 3 punti, con l’obbligo di vincere per poi poter sfruttare la differenza reti favorevole rispetto allo United. Risultato? Gran partita, e vittoria finale degli uomini di Mancini, che raggiungono così i Red Devils in testa alla classifica e preannunciano le due partite finali da “OVER” in schedina.
La tensione era molto alta, come dimostra anche il battibecco tra i due allenatori, il Mancio e Sir Alex, che non se le sono mandate a dire dopo un duro intervento sul campo a cui han fatto seguito le proteste dello scozzese.
Anche da noi, la tensione tra i due allenatori è molto alta. La storia del “gol di Muntari” ormai va avanti da mesi, e sinceramente mi ha stufato..Allegri e Galliani che ogni tanto si lasciano andare sull’argomento nelle interviste, con la pronta e stizzita replica di Conte. È un po’ come la storia della “terza stella” che la Juve vuole mettere sulla maglia a fine stagione in caso di vittoria del campionato. Ha stufato pure quella, e ben fanno Zanetti, Moratti e Allegri a non dare corda ai giornalisti (se possiamo definire giornale quei fogli di carta) sull’argomento. A me risulta che la stella dorata possa essere messa sulla maglia di una squadra per ogni 10 scudetti che ha in bacheca. Ho usato appositamente l’espressione “AVERE IN BACHECA” e non “VINCERE”, per definire uno spazio oggettivo di regolamentazione (l’inter ne ha in bacheca 18 avendone vinti 17, per esempio); detto ciò, a me pare che la juve ha 27 scudetti, quindi finchè non arriva ai 30 regolamentari, si deve attenere ad averne 2, con, al massimo, una terza stella d’argento nel caso il 20 maggio vincesse la sua decima Coppa Italia, nella sfida romana contro il Napoli.

I prossimi avversari sono l’Inter, in un infuocato derby di Milano, e il Cagliari, che giocherà ancora a Trieste. Partite che, su richiesta della Juventus accolta dalla lega, si giocheranno in contemporanea. Decisione giusta? si potrebbe anche dire di SI, in barba alle TV e al loro potere decisionale, visto che fino pochi anni fa, la contemporaneità delle ultime giornate era d’obbligo. Si potrebbe anche dire di NO però, visto che l’ultima volta che il Milan ha giocato conoscendo il risultato della juventus risale a febbraio, alla 5° giornata, dopodichè sono state ben SETTE (contro 2) le partite del ritorno in cui la Juventus ha giocato sapendo già il nostro risultato. equo? non direi.

Però direi di continuare la tradizione della settimana: non avendo portato fortuna il gufo rossonero, riproviamo con il Santo patrono della giornata. Dopo Oronzo, stavolta tocca all’accoppiata Giusto Efisio, in onore della città di Trieste dove verrà giocata la partita e della squadra del Cagliari, prossimo ostacolo nella corsa bianconera.

Concludo con un semi OT
Nella settimana dove gli allenatori italiani si beccano tra loro tramite interviste (Conte-Allegri) o tramite cazzotti coi propri giocatori (Rossi-Ljaijc), vi ho raccontato prima anche del siparietto Mancio-Ferguson. Le beghe italiane non si concludono mai, vuoi perchè la stampa ci marcia su ste cose, vuoi perchè il presidente caccia l’allenatore e il giudice sportivo gli da 3 mesi di squalifica (adesso che arriva l’estate cosa serviranno tra l’altro?), mentre quelle d’Oltremanica si spengono al triplice fischio, riuscendo a non andare mai nel campo personale ma restando su quello sportivo. DIVERSA CULTURA? DIVERSA MENTALITÀ?

In questa settimana è successo un altro fatto triste. Muore un altro sportivo, il norvegese Alexander Dale Oen, ventiseienne campione mondiale in carica dei 100 rana. Morte che fa seguito a quelle tristemente dette nell’ultimo periodo, da Morosini alla Gomez a Bovolenta. Ed è dal mondo di Bovolenta che vi porto una testimonianza di quanto qualcosa si possa fare per stare uniti e ricordare una persona.
A Ravenna, il 24 aprile, c’è stato il “BOVO DAY”, una sfida tra la Nazionale maschile odierna e una squadra di campioni ed ex-campioni che hanno diviso il parquet con Vigor. È stata una serata di festa e di unione di tutto un movimento sportivo nel ricordo di un campione e di un amico che non c’è più.
Di questa festa vi voglio far rivivere due momenti.
Il primo è il ricordo dell’attuale CT della nazionale, Mauro Berruto, che vi invito a leggere. Il secondo è il video della battuta di Alessandro Bovolenta, figlio del Bovo: quella battuta fatale al padre, che lui ha fatto in un momento molto emozionante della serata, per ricordarlo nel migliore dei modi.
Sono momenti come questi che mi spingono a pensare che forse non serve andare troppo lontano e cambiare stato per trovare una mentalità e una cultura sportiva differente, con ancora dei valori. forse, semplicemente, basta cercare un po’ meglio in ognuno di noi. CIAO BOVO.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=y7P9sCGHVxM]

21 commenti su “Crederci sempre…

  1. Molto bello il video del “Bovo-day”.

    Toccante.

    Io metterei l’immagine del Paron nel riquadro.

    Se dobbiamo inseguire e credere in un piccolo “sogno” calcistico… Facciamoci guidare da uno dei più grandi della storia rossonera.

  2. Sulla contemporaneità, detto che io sono favorevole non solo all’ultima, ma addirittura dalla terzultima, ribadisco che esiste un regolamento che indica solo l’ultima.
    Tutto il resto sono forzature che non dovrebbero essere accettate.

  3. Non sapevo che i gobbi avessero giocato quasi sempre dopo di noi.
    E il bello è che son sempre pronti a fare la punta al cazzo per ogni dettaglio.
    Bene bene.. invochiamo il karma e soprattutto S.Efisio, non S.Saturnino. Quello qua non se lo caga nessuno, l’unico santo invocato è Efisio; tanto è vero che molti cagliaritani portano questo bislacco nome. Correggi subito prima che Efy si incazzi.

    Comunque il provocatorio Cellino colpisce ancora:

    “Non contiamo nulla. Ho letto che Beretta ha chiamato la Juve per definire l’orario della nostra partita, ma nessuno ha avvertito l’esigenza di informare me. Anche la sede dell’ultima gara col Genoa è stata cambiata in extremis. Così la squadra ha viaggiato in pullman per Trieste perché sapevamo di dover giocare alle 15. Ora invece la notturna ci crea problemi e disagi a non finire. Neanche l’albergo ci tiene a dormire…E perchè non l’hanno fatto? Forse per il veto delle tv? Ce lo dicano, allora, che fanno tutto tra loro. Ma si ricordino che la serie A è a 20 squadre. E le uniche note liete di questo finale vengono dall’orgoglio di Cesena, Novara e Parma (…) Questi cambi potevano essere organizzati per tempo. Ma soprattutto manca il rispetto, sono arroganti. Visto che ci sono, vogliono scegliere anche l’arbitro? Allora aggiungo che per mesi hanno strillato sugli arbitri e alla lunga quest’atteggiamento ha condizionato l’ambiente tanto per portarsi avanti. (…) Giocare alle 20,45 non è la stessa cosa che giocare alle 15: c’è il problema del rientro di chi partirà dalla Sardegna per seguire la partita. Se proprio si doveva posticipare, meglio le 18, Poi queste cose non si possono decidere all’ultimo momento. Ci trattano come dei comprimari. Considerato come ci trattano, i tre punti glieli lascerei lì, quasi quasi non mi presenterei in campo. La considerazione che hanno di noi è prossima allo zero. Non sono arrabbiato, sono offeso perché considero quello che hanno fatto un atto di maleducazione. “

    :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

    Non gliele manda certo a dire… ! Cellino lo stimo da tempo perché è un ingrato. E nel calcio la gratitudine è la rovina. Lui non ha guardato in faccia neanche Zola al momento del rinnovo… e guardate che Zola qua è più venerato di S.Saturnino… e quasi come S.Efisio.. 😉

  4. Son dal portatile e quindi sloggato xD

    Comunque anche Lecce e Napoli han fatto richiesta scritta di giocare in contemporanea con Genoa (il lecce) e Inter (Napoli) perchè stanno lottando per traguardi uguali. Risultato?
    Richiesta NEGATA.

    Equo? Non direi…

  5. “Io metterei l’immagine del Paron nel riquadro.”

    in effetti non sapevo bene cosa mettere, provvederò 🙂
    anche perchè in fondo, anche lui a trieste è un po’ un santo 😉

    e come sempre, vige la legge del più forte, mica la legge scritta.
    c’è un regolamento, giusto o sbagliato che sia, che prevede la contemporaneità solo all’ultima giornata.invece qua ognuno fa come gli è più comodo. e tutti si sentono dalla parte della ragione.

    sagge parole. qualcuno cheide e viene ascoltato, qualcuno chiede e invece no, a qualcuno invece non viene nemmeno chiesto.qui funziona così?

    betis, ho cercato su wikipedia, me li dava come compatroni di cagliari,efisio e saturnino, dandomi però saturnino come “primo”..provvederò a correggere se mi dici che li funziona così 🙂

  6. affidiamoci al Paròn e preghiamo. “Ciò, mona…..”

  7. Bene Ricki… Ma io intendevo nel riquadro al posto di Rossi/Ljaijc

  8. “Soltanto Conti, Agostini e Cossu erano già nati quando quei maiali in maglia bianconera vennero a Cagliari nel maggio del 1983 per giocare una partita che a loro non gliene fregava una augusta minchia mentre a noi serviva per la salvezza. Non ebbero nessun riguardo neanche pensando che un anno prima lo scudetto glielo regalammo noi, fermando la Fiorentina all’ultima giornata.
    Quel galantuomo di Furino picchiò sistematicamente senza essere mai sanzionato e all’arbitro Bergamo di Livorno -esatto, proprio lui, quello di calciopoli, Pairetto, De Santis eccetera- non parve neanche vero di poter cacciare Pileggi al primo fallo rifilato a Furino che sembrava contorcersi in campo. Noi per quella vittoria diventata sconfitta, siamo andati in B dopo una domenica. Cari gobbi, avete idea di quanto ci piacerebbe sfilarvi lo scudetto dalla maglia, pensando a quella carognata di ventinove anni fa? E poi nel ’97 il milan ci aiutò a prendere punti salvezza facendoci vincere a San Siro. CAGLIARI NON DIMENTICA! ASFALTIAMO I GOBBI”

    (Fonte: Ultras Cagliari)

  9. betis

    se fanno il miracolo il Cagliari diventa la mia seconda squadra

    a pari punti con il Lecce 😉

  10. stavo giusto per linkare anch’io quella lettera degli ultras cagliari..

    GRANDI RAGAZZI !!!

  11. Thiago Silva ancora a parte, mah…. mi sarebbe piaciuto più sacrificio da parte sua.

  12. Il sacrificio deve farlo la societa’:BASTA CON QUESTO STAFF MEDICO !!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Qualcuno mi spiega perche’ Barzagli si stira, dicono che sta fuori 10 gg, e puntualmente rientra nei tempi stabiliti ?
    Qualcuno mi spiega perche’ Samuel ha una contrattura, dicono 20 gg di prognosi, e puntualmente dopo 3 settimane rientra ?
    Da noi solito teatrino: stara’ fuori un mese, passato il mese dicono che e’ pronto, poi si comincia con la manfrina settimana dopo settimana.
    Morale, son passati quasi due mesi e niente da fare.
    Ma SB che rompe tanto i coglioni, a questi fenomeni del nostro staff medico, non dice niente?
    BASTA NON SE NE PUO’ PIU’ !!!!!!!!!!!!!!!!!!

  13. grandissimo il 12:58 di betis, da oggi il cagliari ha un simpatizzante in più…

    …si ricordano persino di una partita regalata nel 97,mecojoni!

  14. Ehehe.. purtroppo non giocano i tifosi… speriamo la leggano i giocatori… 😉

  15. Toccante la scena del piccolo Bovo.

    Quanto al crederci sempre, è giusto, che cazzo!! Non ho mai visto, mai in tanti anni che seguo il calcio, dare per spacciata una squadra a così pochi punti di distacco dalla prima a due giornate (prima di mercoledì scorso tre) dalla fine. I media già da domenica scorsa parlavano di una Juve campione d’Italia, Vinovo era già in festa. Magari succederà, ma un attimo, cribbio!!!

    Sul gol di Muntari sarebbe meglio mettere una bella pietra sopra. Ma capisco che per Allegri sia molto difficile non cercare qualche appiglio, visto che gli stiamo rompendo il cazzo da mesi. Tanto più quando gli appigli sono un gol fantasma dentro di mezzo metro non concesso contro la concorrente diretta ed una sfilza impressionante di infortuni.

  16. La Juventus gioca 7 partite a risultato acquisito (dovevan essere 8 visto che ci sarebbe dovuta essere anche Milan – Genoa in anticipo il sabato sera) e per il Derby pretende la contemporanea per il regolare svolgimento del campionato. Regolare??? “Non mi sono accorto che la palla era entrata, ma se me ne fossi accorto, non lo avrei detto all’arbitro”. Parole di Buffon, portiere e capitano della nostra nazionale. Questo è uno dei tanti episodi sconvolgenti pro Juventus capitati quest’anno; noi per 2 rigori inventati/generosi siamo passati per mafiosi, e i deferimenti sono arrivati comunque solo a Galliani e Allegri… C’è voglia di Juventus mi disse un mio amico gobbo ad Agosto scorso leggendo i calendari… Del resto, come avete scritto anche voi, devono risarcirli e tutto l’anno hanno fatto in modo che il Milan non prendesse il largo. Perchè lo scivolone può capitare, ma con arbitraggi seri nonostante 1 punto casalingo tra Fiorentina e Bologna saremmo con lo scudetto cucito da 2 turni per me

  17. beh l’unica è sperare nel Cagliari.
    Perché l’ultima giornata, con i 500mila euro che entrano nelle casse dell’Atalanta (salvissima) in caso di scudo-Juve a seguito della cessione di Padoin, non c’è assolutamente il rischio che gli orobici tentino anche solo di superare la trequarti.

    E sono pronto a scommettere quello che volete (e non a mia insaputa come Giggibuffone) che quando han concluso l’affare hanno inserito questa clausola di proposito, che non si sa mai. E infatti…
    D’altro canto, potrebbe anche essere che Giggibuffone si fosse giocato il pari del Lecce, sicuro com’era che tanto lo scudo è in ghiaccio per via del succitato accordo. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, specie se parli di Juve.

  18. L’anno prossimo con l’addio di Clarence si libera il numero 10, il più quotato è Antonio Cassano.

    Ho pensato subito a Betis che penso la prenderebbe di corsa 😀

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