SALA D’ATTESA – Ma come sarà mai possibile….?
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Questo è quanto accaduto domenica scorsa in Inghilterra. Partita di FA CUP, Bolton – Tottenham. Siamo al 43° e Fabrice Maumba, centrocampista ventitrenne del Bolton si accascia al suolo, steso, senza rialzarsi. I soccorsi sono immediati, ma non si muove.La partita si ferma, sugli spalti cala il gelo. Viene portato in ospedale, le condizioni sono gravi, nessuno sa cos’è successo e nemmeno capisce come possa essere successo. Com’è possibile che un calciatore professionista abbia un malore del genere? Com’è possibile a 23 anni? Com’è possibile visto che sono tutti super controllati ed esaminati regolarmente?
Gli aggiornamenti della domenica non sono confortanti per nulla. Non si riprende, “è stazionario”, quindi non peggiora, ma nemmeno migliora. Alcuni esiti danno Muamba morto per 78 minuti. 78 minuti ragazzi…io ieri sera in 78 minuti ho arbitrato una partita e sono anche tornato a casa, lui è stato morto per lo stesso tempo. È incredibile.. Fortunatamente nei giorni successivi arrivano finalmente buone notizie, con il giocatore che riprende a parlare e a riconoscere i familiari, anche se è ancora ricoverato in ospedale. Ma potremmo dire fuori pericolo.
Finisce così?NO, perchè io proprio non capisco, non me lo so spiegare. Sono cose che NON DEVONO succedere, che NON POSSONO succedere…e invece? E invece siamo ancora qui a parlare di questi fatti, sconcertanti. Eh si, ancora, perchè purtroppo non è il primo negli ultimi anni. Tornando indietro nel tempo, troviamo Daniel Jarque, calciatore dell’Espanyol, morto nell’estate 2009, Antonio Puerta, capitano del Siviglia, crollato a terra nell’agosto 2007 durante la prima giornata di Liga contro il Getafe. Pochi giorni dopo ci fu la finale di Supercoppa Europea a Montecarlo, tra Milan e Siviglia, in un clima surreale. Ero allo stadio, nella prima trasferta extraconfine. Il minuto di silenzio è stato di un’intensità pazzesca, c’è stato uno striscione omaggiato dalla Sud ai ragazzi del Siviglia all’intervallo e i giocatori rossoneri portavano impresso sulla parte bassa della maglietta il suo nome, in ricordo di un ragazzo, anche lui allora ventitreenne come Fabrice, che però non ce l’ha fatta e ha lasciato prematuramente la sua famiglia, senza riuscire a vedre il suo primogenito, Aitor Antonio, nato 2 mesi dopo la sua scomparsa.
Ma prima ancora c’è stato Foè, morto nel 2003 in Confederations Cup a 28 anni e gli italiani Renato Curi e Taccola, oltre a Manfredonia, scampato alla morte grazie al provvidenziale intervento di un medico.
Bisogna darsi una regolata qui. Tutti, dai procuratori, calciatori ai dirigenti per finire ai medici che permettono l’attività agonistica. Un bell’esame di coscienza non fa mai male, meglio uno scrupolo in più e un collasso in meno che viceversa.
Tra poco comincia l’esame di tedesco, bisognerà concentrarsi un po’ su quello adesso; sperando di non dover più ritornare su questi argomenti, vi lascio questa domanda, la classica da un milliardo di ddddollari: Com’è possibile?
28 commenti su “Mi sovviene una domanda…”
I commenti sono chiusi.
Noi tifosi “comuni mortali” non credo abbiamo le possibilità per rispondere alla tua domanda Richi. Credo che anche Cassano possa rientrare in questo elenco, perché chissà se lo stesso problema gli fosse accaduto in campo.
Da profano e soprattutto da padre di famiglia io penso sia meglio per lui finirla qua, ma è solo un mio parere.
ricordo anche Miklos Feher del Benfica.rip
Ciao a tutti. Innanzi tutto tutti gli auguri possibili a Maumba, che si ristabilisca presto e che stia così bene da poter tornare a giocare a calcio. Però, che palle (scusami Ricky) cosa vuol dire “Com’è possibile?” Queste sono cose che capitano tutti i giorni ad una marea di persone non famose. E non se ne parla. Per carità, meno male, altrimenti sai che rottura di maroni! Ma al mondo queste cose sono di una “normalità” assoluta. Invece se proprio ci dobbiamo scandalizzare per qualcosa, forse dovremmo chiederci come sia possibile che con tutta la “roba” che danno a questi ragazzi non succeda più spesso. O pensiamo che gli unici dopati siano i ciclisti. E basta scandalizzarci per questo. Siamo qui a rinfacciare a “quelli là” le pilloline di Herrera e poi i vari ammalati di SLA li applaudiamo quando arrivano in mezzo al campo, e giustamente, ci mancherebbe (soprattutto quando “usano la pripria esperienza e malattia per sensibilizzare). Questi son milionari (in euro) e non sono così piccoli o idioti. Lo sanno che quello che i medici sportivi gli rifilano, a volte (o forse spesso), non sono proprio delle pillole di salute. E poi siamo qui a scandalizzarci? Son grandi abbastanza, credo e hanno anche i soldini per andare da un medico di loro fiducia e chiedergli “Ma senti un po’, questa pillolina, tu la prenderesti?”. Ma si sa che se dovessero dire di no, probabilmente escono di rosa e vanno a finire fuori da quel mondo ricco e dorato. Ed allora scelgono. E noi poi siamo qui a scandalizzarci. O non è così?
Che poi, ci sono anche altre cosette al mondo che meriterebbero un po’ del nostro scandalizzarci.
P.S. Ricky ovviamente non ce l’ho con te. Ci mancherebbe.
buongiorno…
sono contento che il ragazzo si sia ripreso. Avevo letto la notizia già ieri. Auguri di cuore.
Come è possibile? chiedi. Perché può succedere.
Mio suocero è morto di cancro ai polmoni senza aver mai fumato una sigaretta in vita sua, un mio cliente è malato di SLA senza aver mai giocato al calcio o fatto sport, un mio carissimo amico di 50 anni, da 10, soffre del morbo di Parkinson: INHC a chi devo chiedere spiegazioni? Puoi aiutarmi tu?
E scandalizzarsi per le altre cosette al mondo, lo si fa eccome. In altri blog, probabilmente. Qui si parla di Milan in particolare e calcio in generale.
Sono molto d’accordo con INHC.
Purtroppo.
Cioè credo che lo sport fatto per mantenersi in forma faccia benissimo alla salute, mentre quello professionistico faccia malissimo. Dpoing ma non solo, infiltrazioni, antinfiammatori e quant’altro, il tutto somministrato in quantità industriale perché il circo deve andare avanti a tutti i costi; alla lunga è tutta roba che mina il fisico. Già siamo di passaggio, se poi sfidiamo anche la natura beh, certe “stranezze” diventano molto meno strane.
Poi oh, è una scelta di vita. Credo che questi atleti sappiano a cosa potrebbero andare incontro. Siamo nel 2012 eh? Poi magari non ti succede nulla e muori miliardario a centoventi anni. Oppure ti capita la disgrazia (che comunque può capitare anche al tipo più salutista del mondo, talvolta)
Tutto è migliorabile, ma sono cose da mettere in conto quando s’intraprendono determinate carriere. Poi dispiace per tutti i ragazzi morti o che hanno rischiato di morire, questo è chiaro.
E’ possibile perchè succede che persone sanissime all’improvviso si ammalino o che il loro cuore facia tilt, e tutto ciò al neto delle pilloline ( vere o presunte)
Solo che essendo un calciatore va a finire sui giornali, il compagno d’uscita in bici no.
è ufficiale, devo cambiare tastiera, oggi pomeriggio investo.lo giuro.
Ghost, non so a chi devi chiedere spiegazioni. E so benissimo che qui si parla di Milan e di calcio (per questo ho evitato di citare due o tre argomenti). Quello che voglio dire è che mi sembra strano che proprio in questo blog si facciano le domande che potrebbero essere il titolo della gazzetta et similia. Il mondo (per quanto non mi piaccia) funziona così, e ci partecipo anche io. Compero biglietti ed abbonamenti, vedo sky o mediasetpremium. I miei soldi vanno a coloro che questo mondo (quello del calcio, per limitarci) lo gestiscono così. E non posso poi dire “Oh ma come mai?”. E’ inutile che mi nascondo dietro ad un dito. Se mi comportassi così non farei altro che fare come gli int..isti che continuano a dichiararsi stupiti ed innocenti dopo calciopoli(chiedo scusa per l’accostamento). Ma far finta di non sapere non è mai una buona politica. Poi per quanto riguarda le domande che fai, mi spiace. Non ti so rispondere. E credo che tutti noi possiamo farci domande di questo tono (purtroppo). Ma per qual poco che so, non mi voglio nascondere facendo finta di stupirmi, o peggio di scandalizzarmi. E mi ripeto. Non mi passa per la mente che tutto quello che dico ricaschi su chi ha scritto il post. Anzi.
INHC lo so che non mi puoi rispondere e che sai perfettamente che tipo di blog è questo.
Vedi, tu interpreti la domanda come il titolo della gazzetta, io l’ho interpretata come una domanda retorica.
E che ci sia uso/abuso di farmaci ecc. nello sport, in generale, è un dato di fatto. Impossibile negarlo.
Ghost
“Vedi, tu interpreti la domanda come il titolo della gazzetta, io l’ho interpretata come una domanda retorica.”
The song remain the same! (così è contento anche Kalu)
Per questo mi chiedo come sia possibile scandalizzarci, che non vuol dire che dobbiamo lasciar perdere, anzi! Ma non scandalizzarci.
Antonio
“PURTROPPO” tristemente ovvio.
Ma no. Non mi scandalizzo per questo. Sarà, forse, per una questione di età… 😉
Cosa posso risponderti? Vaff… 😉
Però.. mi sa che non hai torto.
Purtroppo negli altri paesi le visite mediche vengono fatte un po alla cazzo di cane. In questo il calcio italiano è veramente al top. Mi ricordo un interivsta su SkySport24 di un medico sportivo che spiegava tutte una serie d’esami che in Italia sono Tassativamente obbligatori, mentre in tutto il resto del mondo vengono tranquillamente saltati.
Quello che dice INHC secondo me è giusto, però il fatto è che questi sono ultracontrollati per quanto riguarda il fisico, l’alimentazione e la salute. Sembra strano che comunque uno sportivo professionista, abilitato a fare quello, allenato, e ultra preparato si accasci al suolo per qualche malformazione che con dei semplici esami poteva essere riconosciuta.
Che ci siano abusi di farmaci è ovvio, basta andare a vedere Batitusta che a causa delle frequenti infiltrazioni non riusciva neanche più a camminare e non potrà mai più a correre. Com’è altrettanto ovvio che alcuni giocatori vengono pompati troppo, subendo cataclismi a livello fisico, i gracilini Del Piero e Pato diventati Maciste e Hercules vi dicono qualcosa??? Lo Stesso Ronaldo (il fenomeno) ha ammesso che per cure sommarie, mirate a farlo rientrare in campo il più presto possibile, si è giocato la carriera e le ginocchia.
C’est, purtroppo, le football…
questa citazione ha fatto felice anche me, non soltanto Kalu…
grandi Led Zeppelin…
ci mancherebbe INHC, niente di personale.
la mia era effettivamente una domanda retorica, come trovato da ghost.
però qualcuno ha azzardato delle risposte plausibili (il boss e situation su tutti). era quello cui miravo.
chiaro che vengono “bombati” e infiltrati, ma chi fa questo sa anche quando si dovrebbe fermare.non conviene a nessuno un episodio del genere, anche perché può comportare ulteriori controlli “scomodi”…
sappiamo che vengono “aiutati” coi farmaci, ma non sappiamo ne come ne quanto ne con cosa, quindi non sappiamo.
poi le disgrazie, per il motivo che ognuno vuole credere (sfiga, caso, destino) ci sono.altrimenti (x fare un esempio di persona nota a tutti) simoncelli adesso starebbe preparandosi all’inizio di stagione. è un caso diverso, ma x intenderci 🙂
poi tornando su quanto detto da situation.
i casi italiani sono di decenni fa. negli anni 2000 queste situazioni hanno colpito solo giocatori di campionati stranieri.e non credo vengano bombati meno che da noi…
“chiaro che vengono “bombati” e infiltrati, ma chi fa questo sa anche quando si dovrebbe fermare.non conviene a nessuno un episodio del genere, anche perché può comportare ulteriori controlli “scomodi”…”
Sicuro che non convenga? e sei così sicuro che i controlli siano così efficaci? Mi ricordo le parole di Zeman ed il processo al medico della Giuve. E non stiamo parlando dei tempi di Coppi e Bartali. E non succede solo in Italia. Credo che i giocatori del Deportivo stiano ancora correndo oggi perché non hanno ancora smaltito. E non lo dico perché sono Milanista e devo giustificare una sconfitta del Milan. Lo hai visto Pato? E adesso mi dicono che è sempre rotto. Ma va? Come mai?
Ma non facciamo finta di non saperle queste cose. Certo. Non è bello (il senso del “purtroppo” del Boss) ma le cose (forse?) stanno così. E l’unica cosa che potremmo fare è dire:”Non me ne frega più niente del calcio”. Ma quando poi vedi le undici maglie rossonere che scendono in campo, ci viene un gatto che si gira nella pancia. Qualcuno di voi ci riesce a dire, non lo guardo più? Io no. Lo ammetto. E loro su questo ci marciano. Del resto “Show must go on” diceva il Freddy.
Molto dipende dalla fatalità, ma fatto salvo il discorso dell’abuso farmacologico che sottoscrivo, molto dipende dai controlli scarsi, soprattutto cardiaci, che credo invece in Italia siano al top delle verifiche.
Ricordo il caso di Fadiga, abile per tutti i campionati ma bloccato in sede di tesseramento all’inter.
Come anche West quando il Milan, dopo averlo schierato sul finire di campionato, gli venne in seguito negata l’idoneità per mancato superamento test cardiaci.
Per quello che sapevo in Italia la società era responsabile della salute del giocatore, mentre all’estero era il giocatore stesso che firmava il nullaosta atletico, o una cosa del genere.
Va anche detto,a mpliando il discorso, che dovrebbero essere accomunati agli “infortuni sul lavoro”: e chiunque di noi in ogni caso paga un prezzo nel lavoro che svolge.
Eh, lo volevo scrivere pure io. Non so se vi ricordate dello scandalo del centro Coni dell’Acqua Acetosa dove facevano controlli fasulli, e dopo che s’è scoperto e le analisi sono state fatte in Svizzera e altrove, sono iniziati in pochi mesi a uscire fuori casi di vari giocatori positivi (Couto, Bucchi, Davids ecc.). E il calcio italiano ha iniziato a declinare. Sono solo sospetti, ma a me la coincidenza con questo fatto m’ha sempre insospettito.
… e lo shampoo di Martins 😛 no perchè c’è gente che vive sulla luna 😎
Un po’ come la pomatina di Belen…
L’ho fatto col ciclismo, sport che adoravo per le storie che era in grado di narrare, per le emozioni che regalava, specie in montagna. Poi però hanno cominciato a squalificare i vincitori di ogni grande corsa a tappe. Con una regolarità sconcertante. Il vincitore era uno, un mese dopo poteva essere un altro. Con la quasi certezza che anche questo altro era dopato come un cavallo ma aveva avuto l’unico merito di avere azzeccato la dose di sostanze “coprenti”. Armstrong è riuscito a conservare i titoli, ma sono titoli che puzzano comunque. Il ciclismo è morto, almeno per me (ma non solo, mi pare stia facendo la fine della boxe)
Ma il calcio è troppo dentro di me. Il Milan soprattutto, lo è. Preferisco illudermi che la situazione non sia al livello del ciclismo.
Un minisondaggio perche` adesso non ho un cazzo da fare
Sareste disposti a firmare per questo:
Milan 0-1 Roma
Milan 3-0 Barca
Catania 1-0 Milan
?
Marcovan, cosa c`e` che non va nella boxe?
Piscinin io non firmo!
Beh Piscinin, non so. Non mi pare che essa produca lo stesso interesse del passato. Ad esempio, senza consultare internet, chi sarebbe in grado di dire chi sia ora il campione del mondo assoluto dei pesi massimi? E dei medi? (sto parlando delle due categorie tradizionalmente più popolari)
Tu forse lo sai Piscinin, ma la massa no. Una volta la massa avrebbe risposto di getto: Marvin Hagler! Carlos Monzon! Nino Benvenuti! Mike Tyson! Alì!
Penso che l’eccessivo numero di associazioni (WBA, WBC e chi più ne ha più ne metta), sia la causa del calo d’interesse verso questo magnifico sport che è (era) la boxe, calo che secondo me è evidentissimo.
Secondo te no?
Assolutamente no. Sarei più favorevole ad un 0-1 contro il Barca e 0-3 contro catania. LA champions per quest’anno non è ancora roba per noi…
Non scherziamo con le cose serie. Non ho mai visto una sconfitta del Milan dal vivo, non intendo cominciare adesso.
Oggi ho preso il biglietto per Catania-Milan.