SALA D’ATTESA – Il primo ingresso
È un po’ come quando si va dal medico…si arriva allo studio, si ricontrollano gli orari e poi si entra, in quella sala d’attesa, che si spera sempre di trovare deserta, ma invece è sempre piena. Allora ci si sceglie un posto, il più possibile in disparte e si comincia a scrutare gli individui che ci precedono in coda: “quello ha un foglio in mano, ci vorranno 10 minuti, il tempo di controllare le analisi”…”quel bambino li speriamo sia uno dei primi, 2 minuti e andare, che ha già rotto le palle con sta tosse…mmm, gnocca la sorella però…”…”noooo, la vecchietta no, vedrai che starà dentro venti minuti a cacciar balle…ma non può venire in un altro orario che non ha un ca**o da fare?”
Finiti i pazienti, si comincia a cercare qualcos’altro da fare per ingannare l’interminabile attesa…un’occhiata al cellulare, un ripassino veloce su cosa dire al Doc per stare lì il meno possibile, uno sguardo alle immancabili riviste sul tavolino al centro: spesso gossip obsoleti, ma alle volte capita qualcosa di interessante o di un genere alternativo.
Così, in quest’ultimo sabato di novembre, faccio il mio ingresso nella stanza dei bottoni di Diabolico Milan, con questa rubrica, che nasce come finestra….o visto il titolo meglio dire come spazio, sull’arte pallonara che va in scena al di fuori del Belpaese, ma che si occuperà poi, a seconda delle occasioni anche di temi alternativi, magari più d’attualità.
Siccome mi sono dilungato un po’ in questa introduzione, arrivo subito al tema di oggi: IL MANCHESTER CITY.
Conosciamo un po’ tutti la storia di questa squadra: da sempre considerata la seconda della città, giocatori e tifosi hanno vissuto per decenni all’ombra degli odiati cugini dei Red Devils; finché, nell’estate 2008, la squadra è diventata il giocattolino del principe emirato Mansur bin Zayd Al Nahyan, che ha rivoluzionato il mondo del calciomercato cominciato a spendere e spandere: in 3 anni ha cambiato giocatori (39 acquisti a titolo definitivo e circa 540 mln di euro spesi) tecnici (prima del Mancio c’era Hughes) ottenendo nella primavera scorsa la quinta coppa d’Inghilterra della sua storia, grazie ad un gol di Yaya Tourè (assist di Balotelli) contro lo Stoke permettendo ai Citizens di tornare a sollevare un trofeo dopo 39 anni.
Ma ora la domanda è: quale futuro ha questa squadra? A mio parere, il presente ed il futuro saranno molto importanti: l’ammasso di campioni arrivato grazie ai costanti investimenti si sta trasformando in un gruppo, una squadra con un gioco divertente e devastante, grazie anche alla gestione Mancini. Peccano ancora qualcosa in difesa, ma davanti si possono permettere le uscite di testa di Balotelli prima e Tevez poi, senza particolari conseguenze.
Sono in testa alla Premier League con 5 lunghezze sui cugini, sempre lì, ma sempre più in affanno. Hanno steccato, ma non demeritato nell’ultima di Coppa, a Napoli, e questo può retrocederli in Europa League, unica pecca finora di una stagione invidiabile.
Il Barcellona e il Real sono tutt’altra cosa, ma a questo ritmo, quanto ci metteranno a raggiungerli?
Io dico un paio d’anni al massimo. Voi fatemi sapere che la coda è finita e tocca a me entrare!