Ormai è inutile nasconderlo: il sottoscritto, benché abbia compiuto sforzi disumani affinché non trasparisse, soffre della sindrome da foglio bianco. Da molto tempo. Si tratta di quel blocco che affligge in genere lo scrittore, professionista o dilettante che sia, che si posiziona davanti alla tastiera e resta lì, bloccato, inebetito, non sapendo che cazzo scrivere. Non c’è una ragione specifica per cui questo accade. Forse ne esistono tante, di ragioni. Che so: appagamento, problemi personali, semplice attacco di pigrizia. Aggiungiamoci anche l’eccesso di disponibilità di gnocca fra le varie possibili cause di questa sterilità creativa, che come causa di problemi vari va sempre di moda.
Francamente non so quale sia il mio caso. Appagamento… boh? E di che? Mai avuto alcuna ambizione per questo blog, si è sempre trattato di un gioco, una buona scusa per scambiare due chiacchiere sull’amato Milan, per cui non può esistere alcun senso d’appagamento o delusione. Grossi problemi, a parte quelli che stanno affliggendo tutti gli italiani (mi riferisco a quella parte di italiani che non conta un cazzo, ossia la stragrande maggioranza), grazie a Dio non ne ho. Semplice pigrizia? Può essere: in ambito sportivo determinate situazioni si ripetono spesso, di conseguenza anche gli argomenti trattati sono quasi sempre gli stessi, una volta esauritisi non resta più nulla da dire e ineluttabilmente subentra la pigrizia, sia in chi scrive sia in chi legge. Posso escludere categoricamente l’eccesso di disponibilità di gnocca, e posso aggiungere un bel ‘purtroppo’ (scherzo eh?, che ‘quella’ a volte legge…).
Per il resto non so. Davvero.
Tuttavia il succo è che non ho più lo stimolo di scrivere di Milan né tantomeno di gestire un blog che tratti l’argomento-Milan, perlomeno non con la stessa tenacia che mi ha spinto finora. Diciamo che un impegno come questo, seppur limitato, seppur non troppo pesante, non sono più in grado di onorarlo con il dovuto entusiasmo e soprattutto con l’atteggiamento mentale che esso, in ogni caso, richiede e merita.
Un passatempo dev’essere divertente. Quando non lo è più, o perlomeno lo è meno di un tempo, non è più un passatempo e diventa un’incombenza. E può capitare che conduca alla sindrome di cui parlavo in apertura, quella del foglio bianco. Infatti è capitato.
Altri fattori hanno contribuito alla mia – chiamiamola così – nausea. Ma non mi va di elencarli, ormai non avrebbe più senso. Sono certo soltanto di due cose: che il Milan non c’entra nulla in questa nausea, e che quest’ultima è, per quanto mi riguarda, difficilmente curabile.
Le soluzioni sono poche. Le proposte ed i suggerimenti saranno ben accetti. Io al momento, con molto dispiacere credetemi, vedo soltanto una via: la chiusura del blog. Qualcuno si rammaricherà, e per questo mi piange sinceramente il cuore. Qualcun altro si sfregherà le mani e si leccherà i baffi perché gli stiamo storicamente sulle balle, ma di questo aspetto m’importa un beato cazzo.
Al limite ci si rivede in rete, da qualche parte, in qualche blog rossonero, in fondo ce ne sono tanti. Mi dedicherò senz’altro al lurking e distribuirò qualche perla di saggezza qua e là. Magari mi tornerà la voglia fra qualche tempo. Non credo, ma chi può dirlo?
Ringrazio tutti voi per i tanti anni d’amicizia concessimi, seppur in rete, ed un pensiero speciale va agli utenti di più lunga militanza. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato con me nella conduzione sia di Screwdrivers sia di Diabolico Milan. E benché io sia notoriamente un duro, ringrazio e saluto pure coloro a cui sto sul cazzo (forse sto veramente invecchiando).
Un ciao ed un grazie a tutti nessuno escluso, quindi. Con lacrimuccia.