La Roma è una bel progetto. Non è ancora una squadra, nel vero senso della parola, ma è comunque una compagine che, quando attacca in massa, con il suo elevatissimo numero di piedi buoni (anche in panca), la sua gioventù, e di conseguenza la sua freschezza, rischia dietro, ma può mettere in difficoltà qualsiasi avversario, com’è accaduto a noi stasera.
Poi, contro una corazzata esperta come la nostra, inevitabilmente le busca. Però fa sudare freddo, nel nostro caso fino al 94°.
Peraltro quello di stasera non è stato un grande Milan. Non in tutti i suoi elementi almeno. Il Boa ha fatto cagare, prima di uscire per infortunio e di farsi cacciare dall’arbitro, tra l’altro mentre era già bello e comodo in panchina. Thiago è partito con qualche incertezza di troppo. Nocerino si è fatto il mazzo, ma è stato meno lucido del solito e si è mangiato un gol che grida ancora vendetta. Robinho… lasciamo perdere: il tizio che indossa la sua maglia in questa stagione è il gemello scarso di quello dello scorso anno. Van Bommel una calamità, non azzecca un passaggio inoltre deve soltanto ringraziare l’arbitro, il quale attende il quarto fallo stupido del nostro orange per estrarre il cartellino. Zambrotta sempre in affanno, e sovrastato sul gol di Burdisso (anche se una volta tanto almeno c’era, sull’uomo).
Poi prendiamo sempre troppi gol. A me non piace prendere troppi gol, perché ha straragione Adrianone: il campionato lo vince chi ha la miglior difesa.
Per contro, non il miglior Ibra, ma ha fatto due gol e si è mosso più del solito. Un Aquilani mostruoso, ripeto: mostruoso. Abbiati fa accapponare la pelle ogni volta che decide di uscire, però stasera è stato efficace, e in un caso ha salvato letteralmente il risultato, su un tiro ravvicinato di Osvaldo mi pare. Il Maicon Biondo si è visto meno del solito in attacco, tuttavia ha mostrato sempre l’abituale concretezza in fase difensiva. Emanuelson, per la prima volta da quando è al Milan, non mi è sembrato una pippa. Nesta ordinaria amministrazione (la sua, quindi tanta roba), più il gol.
Cassano merita due righe a parte: è una gioia per gli occhi come tecnica e talento, ma questo si sapeva e non era questo il problema. Ciò che sorprende in questo primo scorcio di stagione, è l’approccio alla gara, la voglia di mettersi al servizio della squadra. Credo ancora che prima o poi commetterà una stronzata da competizione, magari manderà affanculo Adrianone in diretta o mostrerà la minchia all’arbitro in mondovisione, le sue solite cose insomma. Ma fino ad allora: chapeau.
Nel frattempo ‘o Ciuccio le busca a Catania. Non so nulla, ovviamente non ho visto la gara, ma sono certo che il rovescio è colpa dell’arbitro. O del Nord. O del calendario. Ma chissefotte? Loro puntano alla Champions…
Sto scrivendo mentre il punteggio del derby dei prescritti è fermo sul 2 a 1 per i gobbi, vantaggio di Marchisio, siglato dopo una clamorosa traversa di Pazzini. So che suona illogico osservando la classifica, ma può andare bene così.
Ah, in questo momento ci sarebbe pure un rigore ed espulsione del portiere ai danni dell’Inter, ma nulla accade: piangere serve.