54 6 minuti 13 anni

Si sta parlando molto di Clarenzio in questi giorni. Bene e male. Male soprattutto. Il suo destino è quello di dividere. Sempre. Ed il sospetto è che la cosa non gli dispiaccia, anzi, che addirittura lo carichi psicologicamente. L’uomo è astuto, intelligente, presuntuoso, testardo, adora rilasciare interviste, possiede un ego ingombrante quanto il suo deretano. Insomma, quando avrà smesso di far bisticciare i cacciaviti diventerà un grande allenatore. Una sorta di Mourinho, però più stronzo e antipatico. Magari sarà il successore di Acciuga e un giorno, a sorpresa, schiererà se stesso beffardamente in campo, mandando fuori dai gangheri un’altra volta quei cacciaviti illusisi di essersi liberati di lui.

Scherzi a parte: Clarenzio adora ancora enormemente fare il calciatore. Perché come calciatore è stato fortissimo. E forte lo è ancora, seppur  molto meno di un tempo. In questo momento gioca lui, ed è titolare inamovibile non per le seghe mentali che una parte di noi si sta facendo, bensì perché egli è puramente di gran lunga il centrocampista più palluto e talentuoso a disposizione di Allegri quest’anno.

Io sono un fan della primissima ora.

Ajax 1994/1995

Lo noto per la prima volta  nel lontano 1994, seguendo con un pizzico d’ammirazione quella spumeggiante Ajax che a fine stagione ci avrà sconfitti tre volte in Champions, due nel girone e una in finale. Seedorf è un diciannovenne non molto alto ma assai robusto, dai lunghi e folti capelli acconciati a treccine. Un ragazzo di origine surinamese dai piedi felpati e dal tiro efficace, che si muove in campo non proprio rapidamente ma con sorprendente intelligenza, per la sua età ma non soltanto. Si muove già come un leader, Clarenzio. Ha già la lingua lunga del leader. In questa squadra, in questa Ajax, devi saperti muovere bene se vuoi giocare con una certa continuità, e possedere buone conoscenze calcistiche, perché si tratta di un complesso tatticamente assai evoluto nel quale la concorrenza interna è molto, molto agguerrita. Una banda di giovanotti terribili guidati da un tecnico anch’egli giovane e ancora più terribile di loro, tale Luis Van Gaal, uno dal carattere di merda ma con enormi capacità. Questa squadra può contare su elementi assai bravi tipo Edgar Davids, i due De Boer, il finnico Litmanen, Overmars, il nigeriano Finidi (o George, non ho mai capito quale sia il nome e quale il cognome); può contare sui meno bravi ma comunque validi Van Der Saar, Kluivert, Kanu, e su Reiziger e Bogarde, due pippe cosmiche, che tuttavia in questo contesto, trascinati dal meccanismo, riescono a fare la loro porca figura e rendersi in qualche modo utili; ma questa squadra soprattutto può contare su un unico vero fuoriclasse assoluto, che fa egregiamente da chioccia ai talentuosi poppanti pur trovandosi al canto del cigno: Sua Maestà Franklin Edmundo Rijkaard.

Già, lo ripeto: sono un fan della prima ora.

Durante i continui cambi di maglia che hanno caratterizzato l’inizio carriera di Clarenzio ho sempre sperato che presto o tardi potesse approdare da noi. Ed un bel giorno il mio desiderio si è avverato. La sua storia cacciavite la conosciamo tutti, inutile ripeterla.

Al pari dei suoi numerosi detrattori cacciaviti, avrei preferito vederlo in panca da qualche anno, o addirittura non rinnovato, perché sono contrario alla riconoscenza espressa coi rinnovi eterni di contratto. Ma quest’anno la questione s’è messa come s’è messa, dopo un mercato estivo in cui è arrivato soltanto Aquilani come suo possibile concorrente. Uno bravino Aquilani, che tuttavia l’olandese, a 35 anni,  è ancora in grado di mangiarsi  a colazione con la stessa facilità con cui io consumo una brioche alla crema.

Non è colpa di Clarenzio se è stato reso indispensabile per il Milan attuale.

Sì lo so, quando viene spedito in panca è irritante come pochi altri negli atteggiamenti. Lì dà il peggio di sè: se è chiamato a subentrare lo fa da scazzato, fa le faccine scocciate,  in settimana rilascia interviste lamentose a qualche amichetto compiacente, certamente si lavora sottotraccia il mister come una lima sorda, magari ricordandogli le quattro Champions vinte con tre squadre diverse.

Ma in questi giorni difficili, non si merita la marea d’insulti che gli stanno piovendo addosso, proprio mentre tutto sommato sta tenendo su quasi da solo una baracca falcidiata da sfighe di vario genere. Quegli insulti partono da un fondo di ragione, ma andrebbero rivolti altrove. Ma non sia mai: negli ultimi venticinque anni ho imparato che  gli strali cacciaviti possono piovere ovunque, persino su icone come Rivera, Ancelotti, Tassotti e Maldini, ma quando giungono ad un certo livello, come per magia, tutto si blocca. Stop. Dopo quel livello scatta una strana immunità. Lì occorre far piovere soltanto attestati di riconoscenza,  pena la discesa dal “carro dei vincitori”. D’altronde l’amore non è bello se non è litigarello…

Sosteniamo Clarenzio. Ancora per un po’ di tempo.  A parte il fatto che è ancora bravo e, pur passeggiando, il suo lo fa ancora, di meglio non abbiamo. Non si tratta di riconoscenza, è che di lui, volenti o nolenti, abbiamo ancora bisogno.

54 commenti su “L’importanza di chiamarsi Clarenzio

  1. @D90 per il post precedente.

    Infatti quello a cui dovremmo guardare maggiormente è la Premier,non la Liga.

  2. Ho capito, ma io penso che lo sviluppo dei giovani passi imprescindibilmente da squadre materasso contro cui farli giocare o, se non quelle, un campionato riserve (non primavera – riserve, sono due cose diverse) come avviene in Premier

  3. Esatto!

    Anche io lo vorrei in panchina ogni tanto, ma se da anni non si cercano o comprano alternative vere… Lui rimane il migliore.

    Con buona pace dei sedicenti intenditori.

  4. bel post x culonio…

    “Reiziger e Bogarde, due pippe cosmiche, che tuttavia in questo contesto, trascinati dal meccanismo, riescono a fare la loro porca figura e rendersi in qualche modo utili;”

    ….rendersi utili ad essere venduti ad un po’ a una società in piena crisi -.-”’

  5. bel post.
    Ricordo anch’io quell’Ajax e i due mastini a centrocampo (lui e Davids). Li ricordo in particolare oltre che per la loro efficacia e dinamicità, anche, per la bruttezza estetica delle loro facce. Non che siano migliorati con il tempo, ma tant’è.. 😀
    E sottoscrivo tutto ed evidenzio il concetto che hai espresso molto bene: …”A parte il fatto che è ancora bravo e, pur passeggiando, il suo lo fa ancora, di meglio non abbiamo. Non si tratta di riconoscenza, è che di lui, volenti o nolenti, abbiamo ancora bisogno.“.
    E’ la più semplice e razionale delle spiegazioni.
    Bravo marcovan.

  6. @Diavolo90

    Io invece non credo che lo sviluppo dei giovani passi imprescindibilmente da squadre materasso o da campionati per riserve,anzi.
    Come in tutti i campi della vita si migliora facendo sì le cose gradualmente,ma alzando sempre di più il livello di difficoltà.
    In Italia è sempre funzionato così: un giovane che si presuppone forte viene fatto giocare in Primavera (ovvio),poi prestato ad una squadra di Lega Pro (la vecchia C),poi passa per la B (anche per anni) e poi EVENTUALMENTE,torna in prima squadra tra i 24/25 anni!!!!!!,con il rischio molto alto,per un motivo x qualsiasi,di perdersi per strada.

    SEMPLICEMENTE ASSURDO.

    Quando si pensa che un giovane abbia talento va’ fatto allenare stabilmente in prima squadra (pensa cosa vuol dire,magari per un difensore giovane,allenarsi a marcare gente come Ibra,come Eto’o etc etc) e poi va’ messo in campo consci che non c’è nessun problema se sbaglia e questo anche in partite importanti.
    La scorsa settimana Ferguson contro il Chelsea ha schierato in difesa Smalling (21),Evans (23),Jones (19!!!!).
    Così si migliora,così si impara,così si diventa forti.
    È una questione di mentalità.
    Le squadre di soli giovani non vanno bene,ma deve esserci un adeguato mix tra giovani ed esperti che sappiano guidare.
    Pensa a Thiago Silva: è arrivato al Milan a 24 anni (sbaglio?) cioè giovane,ma non sbarbato e con già esperienza di calcio a livello medio/alto,eppure la presenza di Nesta è stata fondamentale per il suo miglioramento,tant’è che in caso di assenza dell’ex laziale,il rendimento di T.Silva inevitabilmente cala.
    Questo è un perfetto esempio di giocatore esperto che modella la crescita di un giovane.

    Credi in El Sharaawy? Lo fai giocare.
    Credi in Coutinho e Obi? Li fai giocare.
    Magari non sempre,magari per un tempo,a volte in partite più semplici,a volte in partite più difficili,senza pensare che siano supermegafenomeni o che ti debbano risolvere la partita.

    Il problema è che da noi esiste un’esasperata cultura del risultato,a volte vissuta più come occasione per sfottere un avversario che come gioia propria e quando i risultati non arrivano,magari per mille altri motivi,è facile prendersela con i diciannovenni che chissà per quale motivo se non fanno tre gol a partita sono delle pippe.

    Poi è chiaro che in finale di Champions Ferguson schiererebbe Vidic e Ferdinand,ma stai pur certo che in caso di assenza dei due avrebbe la consapevolezza di poter contare su giovani pronti fisicamente e tatticamente e che non si cagano addosso già all’ingresso del tunnel.

  7. Credo sia una delle analisi più lucide che abbia visto nel Web.Anche perchè è facile dire se fossi Allegri metterei Culonio in panca tutte le partite piuttosto faccio giocare un primavera. Facile perchè noi non abbiamo responsiblità, siamo dietro al computer…Sono sicuro che molti, tutti al posto di Allegri farebbero giocare Seedorf titolare anche alla Playstation, perchè, come detto giustamente da Marcovan, sarà lento, spocchioso a volte irritante, ma tratta la palla come pochi è stato un FENOMENO con la F più grande del maiscuolo e ancora oggi, seppur a lampi fa delle partite da 9 in pagella…

  8. Matto la storia della cultura del risultato è una palla. Ancelotti è stato cacciato dal Chelsea lo scorso anno perché non ha vinto. Qualsiasi presidente preferisce vincere piuttosto che vedere qualche giovane e a mio parere non è il problema fondamentale.
    Il giovane va messo dentro se vale. Pato a 18 anni è entrato in pianta stabile mi pare, così come Thiago. I giovani che valgono molto spesso costano tanto, gli altri se li possono permettere. Smalling Evans e Jones sono in forma non tanto perché giocano contro il Chelsea quanto perché hanno alle spalle un campionato riserve che gli permette di giocare una gara intera vera ogni domenica anche se non giocano coi migliori.

  9. Fine primo tempo del Community Shield United – City 0-2

    Fergie lascia in panca Ferdinand, Vidic e Carrick (che avevan giocato di merda, specie i primi due) per far subentrare Jones, Evans e Cleverley.

    Tolto Evra, il più vecchio in campo era Rooney (26).

    Mezz’ora dopo si era sul 2-2.

    E Fergie frattanto aveva tolto pure Evra per mettere Rafael (21).

    Credo che la sintesi del discorso di Matto stia qua.

    Voglio vederlo in Italia uno che sbatte in panca i veterani che giocano male per mettere gli sbarbi. Ma anche senza arrivare ad una cosa del genere.
    Qua è già un problema levare il vecchietto di turno anche quando passeggia platealmente per il campo. E non è un problema che ha solo Allegri.
    Ce l’hanno un po’ tutti.

  10. Diavolo, perdonami, ma il campionato riserve Jones, Smalling ed Evans quest’anno non l’hanno mai visto manco col binocolo.
    Favoriti dagli infortuni di Vidic e Ferdinand, indubbiamente, ma sono stabili in prima squadra dal primo giorno di preparazione.

  11. P.S.: e cmq manco l’anno scorso Smalling ed Evans giocavan con le riserve, se non in caso di necessità di recupero da infortuni. Ma quello è la prassi, lo fan praticamente tutti tranne i due-tre fenomeni assoluti.

  12. Chiaro,non si fa calcio per beneficenza,si fa calcio per vincere.

    Il mio era un discorso più generale,legato ad una sorta di cultura calcistica estrapolata dal contesto.
    Il fatto è che in Europa,è un dato di fatto,ci sono squadre che vincono,che giocano bene e che hanno un’età media di 23 anni.
    Questo è un aspetto sul quale non si può non riflettere.

    Qualcuno butti un occhio alla crescita esponenziale che sta avendo la Bundesliga:squadre giovani,campionato competitivo (ovvio che è molto più probabile che vinca il Bayern),Società con i conti in ordine,stadi di proprietà,livello di qualità del gioco che sta progressivamente alzandosi (vi invito davvero a guardarvi le partite).
    Il tutto poi che si riflette in una Nazionale molto,molto giovane e che gioca un gran bel calcio.

    Certo,ne manca ancora di strada per imporsi a livello internazionale (Champions),ma è chiaro che la strada intrapresa è quella corretta.

    Non vorrei che la gente dimenticasse che fino a non molti anni fa la Spagna era un’eterna perdente e a livello di club esisteva solo ed esclusivamente il Real.
    In parallelo a tutti i loro vantaggi economici,sono riusciti ad imporsi in Europa e nel mondo anche perchè hanno fatto una rivoluzione sul piano calcistico,mentre noi siamo progressivamente invecchiati e abbiamo mandato a cagare il talento.

    Poi possiamo star qui a discutere di fiscalità,di debiti,di stadi di proprietà,di investimenti etc etc etc,ma la realtà è che in Italia si è completamente persa la cultura del gioco,dei giovani e del talento,tant’è,riferendomi al post di marcovan,che non c’è niente di meglio che affidarsi ad un olandese di 34 anni per trovare un paio di piedi buoni in attesa che rientri in attacco un altro 30enne svedese che DA SOLO e non col gioco,fa la differenza.

  13. Grazie Anima,infatti mi pareva che il riferimento di Diavolo non fosse corretto,ma credevo di sbagliarmi io e hai fatto benissimo a citare l’esempio del Community Shield.

  14. Sul finale del post mi limito a dire che come al solito se non si spendono 50 milioni a mercato è colpa della società, vero? Fa niente se Seedorf ha in campo la voglia di giocare pari a zero. Boateng ora come ora lo preferisco a Seedorf. Anche Robinho. A Seedorf si critica la voglia di non giocare a tutta se non quando vuole lui, e questo mai nella vita può essere colpa di qualcuno più in alto ma esclusivamente del giocatore.

  15. Sottoscrivo ogni virgola di Marcovan, anch’io sono un fan della prima ora e anch’io non gli avrei rinnovato il contratto, fossero stati fatti gli investimenti giusti.
    Invece le cose sono andate come sono andate….. e allora tanto vale sostenere Culonio, l’unico uomo carismatico che abbiamo in mezzo, anche perchè gli ho sentito dire che “la quinta champions lo chiama”: io sono scettico ma se lo dice lui, allora, I BELIEVE IN CLARENCE! 😀

  16. Nessuno ha scritto che si devono spendere 50 milioni. Si pensa che non si debbano spendere neppure zero milioni.

    Oppure si può. Però poi gioca Seedorf. E se non ti va bene non devi insultare lui, ma chi ha fatto in modo che lui sia ancora il migliore con quelle caratteristiche. Tu ti contraddici: non puoi prendertela con Seedorf e Allegri e nel contempo difendere chi non ha fornito concorrenti seri al primo e scelte migliori al secondo. La prima posizione esclude automaticamente l’altra Mi pare semplice da capire.

    Poi

    Boateng e Robinho non possono giocare: sono infortunati. C’è Aquilani. Vuoi dire che è meglio di Seedorf? Puoi farlo, ma non è vero.

  17. Dissento. Non sul suo passato, ci mancherebbe… è stato uno dei più forti e completi centrocampisti europei. Io contesto il presente (che dura già da qualche anno).

    Un giocatore non può giocare bene 5 partite all’anno e pretendere di giocare sempre, con quella spocchia e con quell’atteggiamento. E soprattutto contesto il fatto che sia il migliore del Milan.. la qualità e soprattutto la velocità del gioco risentono della sua presenza (se escludiamo quelle 4 o 5 partitone che riesce a fare ogni anno). I contropiedi vengono spesso vanificati e i passaggi inutili si sprecano… solo che di quelli ci si dimentica facilmente. Preferirei di gran lunga uno meno talentuoso come Boateng, per dire…

    In quale squadra europea di grosso rango e che pratica un gioco veloce e dinamico giocherebbe titolare Seedorf? Secondo me in nessuna… è un giocatore totalmente inadatto per giocare un calcio moderno. Siccome non siamo più negli anni ’80 pre avvento di Sacchi, in campo si dovrebbe essere dinamici e verticalizzare, non trotterellare e rallentare la manovra (o i contropiede) con inutili e barocche giocate.

    Del resto con buona pace degli altri presunti intenditori, quel “seghino” di Marco Van Basten l’aveva fatto fuori da un bel pezzo. Solo in Italia e nel Milan, (in questo Milan) può giocare un giocatore palesemente finito da anni come Clarence Seedorf.

  18. Marcovan quindi anche gli infortuni adesso sono colpa della società? Prendiamo atto.
    Le scelte migliori ci sono e sono in panchina. Ci sono titolari e riserve, Seedorf come riserva va bene, come titolare no. Perché seedorf in questo Milan è la riserva di Boateng. Questo è.
    Non si può avere 11 messi in campo e 11 in panchina, la colpa di non offrire scelte migliori qual’è? Quella di non cacciare tanti soldi per le scelte migliori? Sempre lì si ricade: la società buona è quella che caccia i soldi e vince perché li ha cacciati.
    Io personalmente dissento da questa idea e ritengo la migliore società quella che riesce a fare le cose migliori a parità di condizioni. Parità di condizioni che ora non c’è con premier e liga. La società è quella che più ha vinto al mondo (non come trofei assoluti, ma come gestione), piaccia o non piaccia, e quindi l’ultima criticabile.

  19. boh, a me pare che il post sia riferito alla situazione contingente. Dove, causa l’infinità di infortuni, ci si ritrova a giocare con Seedorf titolare e, spesso, anche autore di buone prestazioni.
    Non trovo scritto che debba essere sempre così, con lui, titolare obbligato.
    Ma che ad oggi (e ri-sottolineo considerando la situazione infortunati) sia quello che serve là in mezzo, non vedo scandali nell’ammetterlo.

  20. Diavolinooooooooooo

    ma chi ha scritto che gli infortuni sono colpa della societàààààààà??????

    leggi bene il post. A me il suo senso pare chiarissimo e non significa ciò che scrivi tu ogni volta che lo commenti.

  21. poi si può essere d’accordo o meno eh? Ma almeno sii in disaccordo con ciò che c’è scritto. Come Betis, su cui non ho nulla da dire tranne che non sono d’accordo con lui.

  22. a parte qualche altra affermazione, ma questo in particolare non riesco proprio a comprenderlo:
    …La società è quella che più ha vinto al mondo (non come trofei assoluti, ma come gestione)
    cosa vuol dire?

  23. Ma quanto abbiamo discusso già su Seedorf?! La questione è semplice, non gli dovevano rinnovare. Lo hanno fatto.

    Ora lui occupa la trequarti ,ma lì il titolare è il Boa, oppure il ruolo di mezz’ala sinistra e lì ora come ora il titolare è lui. Aquilani deve ancora dimostrare il meglio, ma io l’ho visto molto meglio sulla trequarti.

    Il problema è stato non aver preso persone che lo possano panchinare.

  24. Comunque come centrocampista è quello con più tasso tecnico, e questo non lo si può discutere.

    Però c’è Emanuelson che lo può panchinare… Emanuelson, che giocatore di merda!

  25. Oddio, si potrà pure fare qualche critica a chi ripete per mesi mister x, occhio ceruleo, cerchiamo una mezzala sinistra, ecc. ecc. e poi ti vedi arrivare…. Aquilani.

  26. ma al figlio di Emanuele in che ruolo lo vedete? io ala offensiva nel 442 e quindi in questo Milan totalmente inutile.
    Occhio però, che non è scarso come si crede.

  27. Io Emanuelson lo vedrei molto bene sulla fascia. Anzi oltre la fascia dove ci sono i seggiolini.

  28. Ehehehe.. il calcio è bello soprattutto per quello.. non è una scienza esatta, incredibile come si possano avere differenti visioni su un calciatore o su una singola partita, incredibile come si possa divergere tanto e dopo ore di discussione rimanere ognuno della propria opinione…

    Io ad esempio che Seedorf possa giocare in una squadra che pratica un calcio moderno ed aggressivo non mi convincerei neanche se provasse a spiegarmi il contrario sir Alex Ferguson. 😉

  29. Il problema è stato non aver preso persone che lo possano panchinare.

    Il finale dell’intervento di Juang rispecchia la reale situazione!
    Noi tifosi non possiamo incazzarci con Seedorf se gioca, ma con chi non lo ha sostituito a dovere!

    Certo con la sua classe potrà ancora dire la sua, ma è impensabile che posa tirare la carretta per 38 partite e passa!

    L’altro ieri ho scritto, Seedorf è come il Milan: non si discute, si ama!

  30. No no.. il Milan è il Milan… Seedorf è Seedorf.. non bestemmiamo…

    E tra l’altro per amore il Milan si discute anche.. a voglia se si discute!

  31. Ah no, su questa apologia del culone non ci sto.

    Non mi metto nemmeno a discutere.

    Meno male che almeno il sardo mi appoggia …

  32. cesco, montopippa ha ragione.

    Giocare con nocerino al camp nou è scandaloso. Il problema è che giocare cn lui campo sarebbe uguale

    Povero Milan…

  33. applausi al amtto pensiero delle 14:37!

    @ diavolino/1

    a sostegno della tua tesi, è arrivata la gazza con i dati dei diritti TV
    in italia il rapporto tra grandi (4-5 squadre) e piccole è molto minore che in spagna.
    il rapporto dei soldi ricevuti dalle TV tra prima e ultima da noi è 4:1, mentre in spagna (dove real e barca da soli ahnno + del 50%) è 16:1 (SEDICI A UNO!)….
    non è poco…
    e su qui, hai ragione…

    “ma al figlio di Emanuele in che ruolo lo vedete? io ala offensiva nel 442 e quindi in questo Milan totalmente inutile.”

    quoto questo..ma anche l’idea di juan, “un po’ più in là della riga, dove ci sono i seggiolini”, non è male

    @ diavolino/2

    su questo punto (tema del post poi eh) invece mi cadi coi soiti commenti fissati dove non leggi neanche quello che ti viene risposto, dicendo cose a caso in stile RDV.peccato 😛

  34. i commenti strampalati e confusionari di diavolino manco li leggo.

    ho letto invece il post e mi trovo d’accordissimo sull’ultimo pezzo, quello del si può smerdare maldini,ancelotti ma non l’altissimo…e si che è stato lui a volere seedorf ancora in campo, sto animale da soma!

  35. ah, visto che sull’argomento c’è ancora qualche talebano che non è proprio aggiornatissimo, ricordiamo che santiago bernabeu ha vinto quasi il doppio dei trofei del berlusca.

    più vincente del mondo un paio di cazzi.

  36. ZIO su MBC il tuo “amico” rodiota ha tirato fuori la stessa intercettazione, è stato “leggermente” massacrato (anche da me) ma per il fatto che un paio di gg. fa si era lamentato sulle “continue” intercettazioni al quale è costretto il “povero silviolo”….

    Betis, io ho sempre detto che i giocatori, presidenti, allenatori ecc. passano, il Milan resta.
    Ma ritengo che Seedorf abbia dato tanto al Milan che non merita tutte le cattiverie che si sentono sia sui blog, sia qualche volta allo stadio.

    Certo avrei preferito salutarlo quest’anno così come ho salutato Pirlo, ma di chi è la colpa se è rimasto? Di chi la colpa se non è arrivato un sostituto all’altezza.

    Per cui Betis mi rivolgo a te, ma è rivolto a tutti coloro che “osano” criticare Seeedorf, “meno male che Clarenzio c’è”.

  37. zullida, meno male che seedorf c’è un cazzo, se avessimo una società seria qst qui sarebbe stato sostituito da qlche annetto cn un giovane forte e volenteroso ( quindi nn goucuff)

  38. ragazzi…
    abbiamo ancora una speranza…

    “http://www.corriere.it/politica/11_settembre_26/fini-tra-non-molto-si-torna-alle-urne_38fca8c2-e871-11e0-9000-0da152a6f157.shtml”

  39. buongiorno…

    E’ scritto all’inizio: come spesso accade, l’argomento Seedorf divide. Vero.
    Siamo tutti d’accordo che dovrebbe stare più spesso in panca, ma solo una parte gli riconosce il merito di aver fatto un buon inizio stagione.
    Questa frase è scritta nel post: “Non è colpa di Clarenzio se è stato reso indispensabile per il Milan attuale.”
    E’ stata letta, vero?

    riporto il mio commento di ieri delle 16:38, per Diavolo1990.
    a parte qualche altra affermazione, ma questo in particolare non riesco proprio a comprenderlo:
    …La società è quella che più ha vinto al mondo (non come trofei assoluti, ma come gestione)…
    cosa vuol dire?

  40. Pare che la telefonata che Moggi doveva portare per stravolgere il processo di Calciopoli fosse una boiata pazzesca che si autosputtana da sola con una sua chiamata del giorno prima.

    Ad ogni modo i gobbi stanno tornando ad alzare la cresta, bisogna punirli.. voglio sverginargli lo stadio ai luridi.. Zlatan, prendiamoci quella baracca… ! Non ci hanno ancora perso, che bello sarebbe punirli nel nuovo water con il loro nuovo idolo Pirlo in campo?

    Ci conto…

  41. Scolta betis,sciocco pastore-sequestratore delle mie belle palle pelose,quanto abbiamo fatto al fanta????

  42. Zero a zero perché come al solito le tue squadre si chiudono e randellano.. lurido! Uccidi il calcio ed il fantacalcio.. duplice omicidio!

  43. Ero in trasferta! Senza Sneijder e senza difensori! Nonostante questo ho optato per un gasperiniano 3-4-3 grazie al quale ti ho messo in difficoltà sugli esterni! Con Migliaccio a centrocampo ti ho annullato Pirlo e bloccato Pirlo la tua squadretta non ha gioco!!!!!

    Direi un capolavoro tattico.

  44. matto di merda, solo con me fai il grosso quando ho centosettanta infortunati.
    Ma al ritorno ti faccio il culo a strisce, infimo mangiamerda!

  45. Tu devi leccarmi la cappella con movimento rotatorio della lingua caro darko!!! Ti sei preso 5 pappine,per cui,MUTOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Al ritorno te ne do un’altra di remenata così ti faccio capire quanto insulso tu sia come uomo,come fantallenatore,come fantadirettore sportivo,come tutto!!!!!

    Tu e betis siete due CRETINI,è ora che ve ne facciate una ragione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  46. Matto mi è simpatico a faccio il tifo per lui… 😀

    Se poi volesse concretizzare il suo proposito di far fuori Betis, certamente non gli negherei il mio supporto… 😀

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