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Pare che il quorum verrà raggiunto. Ne sono lieto. E sono lieto per l’opinione espressa da molti di voi nel post precedente. Vi ringrazio. Dietro l’immagine di una femmina che orgasma, avevo inserito un messaggio subliminale, un argomento sempre volutamente evitato da me in passato, ossia la politica (anche se qualche idiota sta continuando  ad accusare il sottoscritto di far politica antiberlusconiana, ma vabbe’). Un argomento,  la politica, su cui stavolta ho voluto astutamente portarvi. Non ve ne eravate accorti eh? Eh lo so: talvolta la mia astuzia spaventa pure me stesso.

Inutile che specifichi come la pensi sulla questione. Leggetevi i commenti di Betisquadra, di cui quoto pure le virgole. Detto questo, è sacro il rispetto per chi la pensa diversamente, anche se provo un tantino di fastidio nei riguardi di coloro che tacciano i sostenitori dei vari “sì” di demagogia e disinformazione. Ad ogni link a favore di nucleare e gestione privata dell’acqua potrei contrapporne uno a sfavore altrettanto ben scritto e documentato, e non la finiremmo più. Non ci resta quindi che attendere serenamente il responso delle urne, che determinerà la preferenza della maggioranza degli italiani.  Almeno per i prossimi cinque anni.

Tornando al Milan, è recente la notizia che il nostro settore giovanile è stato inspiegabilmente ed improvvisamente rivoluzionato. Pederzoli, Diesse di cui si diceva un gran bene, ha fatto le valigie – non so quanto spontaneamente –  e ha trovato una sistemazione altrove;  Giovanni Stroppa, allenatore della Primavera che qualche buon prospetto aveva prodotto, è stato addirittura silurato, col risentito stupore dell’interessato. Inizio del progetto Cantera o ennesimo presunto progetto andato a puttane?

182 commenti su “Quorum e progetto cantera

  1. Un servizio è ovvio che va pagato. Ma nessun imprenditore può avere un margine sicuro di guadagno (il famoso 7%).

    Ma un ente privato difficilmente ha l’obiettivo di regolarizzare la gestione senza aver scopi di guadagno.
    Nella maggior parte dei casi per migliorare il servizisi effettuano cospicui investimenti. E questo significa spendere molti soldi.
    Sostenere che la nostra imprenditoria punta sugli investimenti è quasi utopico.
    Questo va a penalizzare il servizio e tutto questo viene fatto all’insaputa di noi cittadini.

    Al contrario, noi posssiamo andare a punire , e viceversa inculare, i comuni o le amministrazioni che ci hanno offerto un buon servizio.

    E’ un dato di fatto che in quasi tutti i comuni italiani, ma anche nel mondo, dove vi è stato un passaggio del controllo dell’acqua dal pubblico al controllo al privato, sia le tariffe che le bollettesono aumentate. Come mai?

  2. Corrado,non sei il solo ad aver sentito cose del genere.

    Ma come si parlava ieri,io sono stato molto più attento e interessato alla questione del nucleare.

    E pur rispettando l’opinione di tutti,ci mancherebbe anche altro,in questi mesi ho sentito e letto delle castronerie tali da far sospirare sconsolati.

    Quando ci si confronta con qualcuno MAI avere l’arroganza di avere esclusivamente ragione! Sempre massimo rispetto per l’opinione altrui!

    Ma quando parlate con qualcuno pretendete da voi stessi e dal vostro interlocutore il più alto grado possibile di competenza in materia!

  3. Votare Si all’acqua pubblica non significa sostenere la direzione malsana fatta dal settore pubblico.

    Significa mantenere la libertà di poter controllare chi dirige il tutto. Con enti privati questo controllo non avviene.

  4. E allora Juan rinunciamo a priori a qualsiasi tipo di investimento!

    Lasciamo le cose come stanno e facciamo che prosperino nel disservizio così come avviene (e tu che sei del Sud lo dovresti sapere bene…) al pari della gestione della sanità,dei trasporti,delle infrastrutture etc etc etc.

    A parte che la cosa delle bollette e delle tariffe è tutta da inquadrare,mi sembra una cosa normale A PATTO CHE EFFETTIVAMENTE MIGLIORI LA QUALITA’ DEL SERVIZIO,che ci sia un aumento dei costi.

    Pensa alla gestione idrica nel Sud e poi dimmi.

  5. Mah, qui come alla tele e sui giornali leggo idee un po’ confuse su referendum e quesiti…
    Non essendo correttamente informato ho pensato di non andare a votare e mi sono preso del fascista; invece alcuni dei votanti credevano che in caso di risultato positivo verranno chiuse le centrali nucleari di tutta Europa, che Berlusconi domani andrà in galera e che lo stato gestirà ancora così bene l’acqua …
    Ma perchè nessuno si lamenta mai delle bollette del gas e del costo della benzina? E dire che questi beni primari sono gestiti dai privati e non dallo stato….Ma a me è arrivata una bolletta del gas da 300 euro, dell’enel di 80 euro e dell’acqua di 50 euro, e il pieno della mia macchina è passato da 50 a 70 euro in 2 anni….Mah, quant’è bella democrazia…

  6. Matto,

    qusto disservizio avviene perchè lo stato non sta svolgendo più i suoi compiti a dovere. Lo Stato deve agire a favore dei cittadini e tornare a fare lo Stato; e noi dobbiamo avere la possibilità di controllare il tutto.

    Cazzo ci stanno fottendo tutti i beni comuni.Ci hanno fottuto le autostrade.Chi gestisce l’enrgia con le centrali a carbone, si fotte i finanziamenti per le rinnovabili.Ora lo vogliono fare con l’acqua.

    Ci stanno fottendo tutto.

  7. Juan, l’obbligo per gli investimenti li metti nel bando di gara e soprattutto nel contratto di servizio (questo sia che vinca il Sì sia che vinca il No). Aggiungo inoltre che io alla palingenesi della politica e del paese NON ci credo. Preferisco incentivi a comportamenti virtuosi e disincentivi a comportamenti non virtuosi.

    E se togliamo il 7% (che è la stessa cifra che si paga anche nel resto d’Europa, e in Italia anche per luce e gas) l’unico investimento possibile sarà quello a carico della fiscalità generale (e visti i tempi che corrono, ben pochi lo sarebbero) perché si blocca qualsiasi finanziamento dell’investimento che ricorre al mercato o al credito (perché – poi bisogna dirlo – la maggior parte degli investimenti è fatto ricorrendo al credito). E questo è un problema ANCHE per l’azienda pubblica!

    Io sono per meno tasse, per pagare il guadagno in base al consumo e non a pié di lista, e per meno politici nei cda delle aziende. Almeno non mi contraddico dicendo che i politici sono cani, e un minuto dopo sostenendo che bisogna affidare la gestione di qualsiasi servizio pubblico locale a loro.

  8. Cmq,alla fine di tutta questi discorsi,viviamo tutti nello stesso paese e siamo più o meno tutti esposti agli stessi problemi e alle stesse difficoltà.

    Speriamo,indipendentemente dal colore politico di chi ci governa o governerà,che vengano prese le decisioni migliori per lo sviluppo di questo paese e cioè di tutti noi.

  9. vedo che ci sono in giro poche idee e ed anche confuse…vediamo di schiarirci le idee magari prendendo come esempio ciò che accade al di la dei nostri confini…

    In Norvegia, ad Oslo, si osserva una gestione pubblica a livello di comune sia dell’acqua potabile sia delle acque reflue. In Belgio, territorio di Vallona, la gestione è pubblica: esattamente società cooperativa definita come ente morale di diritto pubblico senza fini commerciali. Ancora nel nord Europa, nella città svedese di Norrtalje la gestione è privata esercitata dalla multinazionale francese Veolia sotto la stringente vigilanza del Comune. In altri comuni svedesi si osserva una gestione attraverso delle municipalizzate. Nel Regno dei Paesi Bassi c’è una legge che sancisce la gestione pubblica dell’acqua.

    In Spagna, nella provincia di Siviglia, la gestione dei servizi idrici è di diversi tipi: pubblica, privata e mista. Quella pubblica è più sviluppata ma non raggiunge capillarmente tutto il territorio della provincia. In Portogallo, a Lisbona, la gestione è privata sin dal 1868, ma nelle campagne ritorna ai Comuni o a consorzi intercomunali. In Francia si nota una gestione privata per il 72% della popolazione, ma dal 2000 ad oggi sembra esserci una inversione di tendenza: oltre cinquanta Comuni hanno rimunicipalizzato la gestione dell’acqua. Tra gli altri si annovera Parigi, Bordeaux, Lione e Tolosa.

    Nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord il mercato è liberalizzato e il servizio idrico è offerto da più aziende private in concorrenza. In Germania, a Düsseldorf, il servizio è gestito da una ex municipalizzata diventata società per azioni, nella quale è presente il pubblico per un 45%; a Monaco invece è affidato completamente al Comune. Nella Confederazione Svizzera è affidato a società indipendenti ma ancora a prevalenza di capitale pubblico: si può dire che è tutto ancora in mano ai Comuni.

    Abbiamo dato uno sguardo anche oltre oceano a quanto succede negli Stati Uniti d’America scoprendo, non senza sorpresa, che nella nazione simbolo del capitalismo la gestione dell’acqua resta prevalentemente in mani pubbliche. Circa il 98% degli americani è servito da società pubbliche o cooperative controllate da enti municipali o di contea. Le utility private, quasi sempre di piccole dimensioni, servono circa l’11% della popolazione statunitense.”

    A titolo puramente personale, e non mi dilungo sulle motivazioni credo che a differenza dell’energia elettricao della benzina, l’acqua è un bene talmente importante che non può essere lasciato in mani private a meno che non lo si faccia in una situazione di assoluta trasparenza, legalità, rispetto delle norme, concorrenza perfetta: tutte queste condizioni che ritengo MINIME in un paese come l’Italia non sono assolutamente verificabili,( a sostegno di questa tesi anche qui si potrebbero citare migliaia di esempi di illegalità perpetrata dai nostri stessi governanti ma evitiamo) per cui preferisco dei politici incompetenti che dei privati assetati di sangue.
    Fossimo in un paese SERIO il discorso sarebbe totalmente diverso.

  10. E io non credo in un ente privato che faccia l’interesse pubblico. E in Italia ne abbiamo tante di dimostrazioni.

    Continui a parlare di servizio pubblico affidato ai politici. Evidentemente scrivo in arabo.

  11. @foldateovadobroke: lo so come funziona all’estero. Sto in Uk e ho la gestione privata. E la migliore d’acqua del paese, tra l’altro. Aggiungo, se fossimo un paese serio come dici tu, che preciseremmo anche che in Italia stiamo parlando di un regime misto di gestione pubblica, mista e privata, proprio come in Spagna. Inoltre, ho passato un’intera campagna elettorale a sentire e leggere l’equazione gestione privata=tariffe più alte, e nessuno a ricordare le alte tariffe pubbliche della Germania; pochi inoltre hanno detto che in Italia si paga pochissimo l’acqua, e questo spiega benissimo gli scarsi investimenti. Infine, che si vada anche a vedere la remunerazione del capitale investito all’estero, e si faccia il paragone con quella che sarà la situazione italiana tra mezz’ora. Il paragone uno lo fa tutto o per niente.

    @juan il punto è che la gestione pubblica o è in mano ai politici, o non è. Ho letto quello che ha descritto tu ma, oltre a non essere oggetto del referendum, è una cosa bellissima, favolosa, strabiliante, ma, che purtroppo, non esiste. Ed è pure un po’ onirica, se permetti.

  12. Un’ultima cosa per chiuderla: il problema dei referendum – che era quello iniziale di cui si discuteva – non è juan che mi dice che vuole il pubblico sempre ovunque e comunque, cosa che comunque contesto fortissimamente, perché lì siamo nel campo delle opinioni. Il problema è quello che sottolineava Matto, quello della gente convinta di votare contro la doccia con la Rocchetta, oppure che votava solo contro Berlusconi senza che gliene fregasse nulla dei quesiti. Questo è il punto, secondo me.

  13. Corrado se la mettiamo così parliamo all’infinito.è la migliore acqua del paese?’ e io ti rispondo : embè?? che significa? nulla, la qualità dell’acqua può dipendere da più fattori, in primis dalle sorgenti…che fai allora posti i valori di tutte le sorgenti UK??
    Anche li le alte tariffe pubbliche della Germania…e ti rispondo ancora embè? quante sorgenti ci sono in Germania? dove sono? quante e quali sono le barriere geografiche che ostacolano i canali di distribuzione? quant’è vecchia la rete ? eccetera eccetera…

    io mi sono limitato a fare una panoramica della situazione in europa e in Usa, e a dare un mio parere personale. non porto lo strascico a nessuno io.

  14. In ogni caso il quorum è stato ampiamente raggiunto per cui solo il tempo ci dirà se le conseguenze di queste scelte sono state positive o meno!

    La speranza è sempre quella,comunque la si pensi,di non doversi pentire con il senno di poi!

  15. Quorum raggiunto!

    Una dimostrazione di civiltà e democrazia da parte degli italiani! Finalmente!

    Colui che ieri definiva gli italiani il popolo migliore di tutti ieri non è andato a votare ed ora è triste per i risultati del referendum in una delle rare volte in cui gli italiani hanno dimostrato partecipazione e passione e non rassegnazione ed anello al naso!

    BABBEO! SEI MONTATO AL CONTRARIO!

  16. Speriamo che ora si ritorni alle cose serie e cioè al calciomercato!

  17. straquoto il 16:27 di matto, parliamo di fabregas e smettiamola con sto nucleare che tanto non ce ne incula una minchia.

  18. ….ad esempio, sto alexis sanchez,mio pallino di FM…viene accostato a 18 squadre diverse…se all’ultimo lo pigliassimo noi….tanto per….

  19. già.. peccato che durante il summit di mercato in via Turati sia entrato poco fa in sede Bosco Leite, il padre di Kakà..!

    Non voglia la madonna che sia quello il colpo..! Speriamo sia venuto ad indennizzarci per aver tesserato l’altro figlio, quello seghino, Digao..

  20. due centrocampisti ci vogliono. uno forte forte e uno giovane di belle speranze per la panchina.pochi cazzi

    avevo letto già la scorsa settimana sulla gazza che il padre del devotoaccristo era atteso in sede per varie ed eventuali

  21. Sciocchi zozzoneri,voi non capite nulla di centrocampisti!

    Uno forte è Bastian Schweinsteiger!

    Questo è il tipo di centrocampista che piace a me e che vedrei bene nella mia Inter! E su Sanchez fatevi i cazzi vostri!

  22. Prendetevi Sanchez e lasciateci Schweinsteiger!

    Per il tedesco mi depilo una palla..

  23. Il crucco ha già rinnovato con il Bayern!

    E i tedeschi hanno i conti in ordine,non li puoi tirare per il collo sulle cifre!

    Pagare moneta ,vedere cammello!

    È come con l’Udinese! Quando una Società ha i bilanci sani è libera di valutare i suoi giocatori come cazzo gli pare! Non ti stanno bene certe cifre? Cazzi tuoi,smamma e scordati il giocatore! Ecco perchè l’Udinese è liberissima di valutare Sanchez 35 milioni!

    Ecco che allora a sbloccare le situazioni interviene la volontà del giocatore.

    Ma il crucco mi sa di semper fidelis ai produttori di aspirina…

  24. Buonasera…

    betis, a forza di giocarti e/o modificarti parti corporali… eheh

    il tedesco è uno dei tre che avevo citato: Nasri e Fabregas erano gli altri due.

    Dei tre forse il più “probabile”. Gli altri due credo siano inarrivabili.

  25. Betis, l’incontro con Bosco era per la rescissione di Digaoaoao. Galliani è ancora lì che piange!

  26. SI per dire NO al ritorno di kaka al milan.

    oh, ma sono obbligati a fare quello che dice il referendum o se ne possono sbattere i maroni?

    perchè nell’87 hanno fatto un pochino le orecchie da mercante….o no?

  27. Non ho capito bene la storia dei cinque anni e spero che non si debba tornare ai referendum per le solite ragioni, ma non possono sbattersene di sicuro!

  28. Certo che sono obbligati zio!

    Il referendum in Italia è solo abrogativo,per cui si va ad abrogare una legge o parte di essa!

    Detta in parole povere con questo referendum,ad esempio,nessun gestore privato potrà fornire acqua pubblica. Ciò non significa che in futuro,qualora esistessero condizioni diverse,non si possa tornare a proporre una legge o una modifica all’attuale su queste questioni!

  29. scusate se torno sul post gnocca precedente.

    “ho sentito molte baggianate (specie sul nucleare – perdonatemi,è il mio campo -)”

    questo è vero. gente che studia nel campo ne sa + di me, e mi piace sentire la loro idea. però appunto, moolta gente (la stragrande maggioranza) è ignorante nel campo, ma se non la si aiuta a comprendere, sarà difficile che basi la sua scelta su idee “logiche”…quinid, visto che fa + rumore UN incidente nucleare che migliaia sul lavoro ha vinto il si.

    il mio pensiero è: non la farei mai perchè “siamo in italia” (e questa affermazione rende già tristemente l’idea delle conseguenze possibili), ma se tanto anzichè scoppiare in sicilia (posto italiano + lontano dalla lombardia) scoppia in svizzera o nel sud della franica, cosa cambia?

    sulle energie rinnovabili, le preferisco di gran lunga al nucleare (x il fatto che non l’abbiamo e dovremmo comprare pure quello), anche se ECONOMICAMENTE, non c’è paragone tra spesa e resa. il solare x i privati basta e avanza (a meno di abitare in una casa sempre all’ombra), bisogna vedere cosa serve alle imprese..

    ma secondo me, favorevoli o contrari al referendum che siate, il vero scandalo è, per il legittimo impedimento (camisa non avresti votato quello?), essere dovuti arrivare al referendum x toglierlo. in un’altra nazione questi problemi non si pongono. perchè o sono dei dittatori, ma non c’è niente da fare nel caso, o se ne vanno da soli al primo SOSPETTO di denuncia….siamo ridotti una merda!

    però il fatto che dopo 16 anni un referendum abbia raggiunto il quorum nonostante il boicottaggio mediatico/politico di massa, qualcosa vorrà pur dire…

  30. scoppia in svizzera o nel sud della franica, cosa cambia?

    Cambia, il peggio rimane circoscritto nei 30 km intorno la centrale 😉

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