Chiudo. Parto. Vado in vacanza. Giuro, non volevo, mi hanno (ha) costretto. Vado in Liguria, nei pressi di La Spezia. O almeno così suppongo, ho evitato d'interessarmi alla vicenda. Per protesta, fosse stato per me saremmo rimasti a casa oppure, come l'anno scorso, saremmo andati in visita parenti (della morosa) lassù, sulle magiche Dolomiti venete, alla larga da quei carnai che diventano le località balneari in questo periodo dell'anno. La mia timida, disperata, vana obiezione è stata: ma che cazzo andiamo a cercare in mezzo al caos, dall'altro lato dello Stivale, che qui abbiamo le spiagge più vaste (vero) e belle (falso) d'Italia? Un pò deboluccia come obiezione. Oddio, a me pareva sensata, e mi pare sensata tuttora, ma contro una femmina assetatata di cambiamento d'aria ne convengo, ci vorrebbe ben altro.
Partirò alla cieca. Scoprirò tutto strada facendo, lei va pazza per questi misteri. Comunque sì, suppongo si vada nei paraggi delle Cinque Terre. Era ormai una settimana che la morosa stava scaricando silenziosamente roba da Internet (itinerari, alberghi, ristoranti, escursioni, cazzi vari), qualcosa mi aspettavo. Ho sperato fino all'ultimo che le sue ricerche si rivelassero fallimentari, che si rassegnasse, che fossimo "costretti" ad una economica e rilassante vacanza a MarinaDiRavenna Beach, a soli 30 minuti (di bici) da casa mia (40 col vento a sfavore) (1 ora con morosa al seguito, vento o non vento). Comunque sia ho sperato ed è andata male.
Ci si rilegge fra sette giorni. Magari, se resusciterà qualche redattore verrà scritto qualcosa, altrimenti sarà vacanza anche per il blog. In fondo non gli farà male, anche perchè sicuramente – arrivo di Boateng a parte – sul fronte cacciavite durante la mia assenza non accadrà nulla (quindi lunedì prossimo annuncio choc: Berlusca cede il Milan a… che so… Bill Gates!).
A presto.