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Trovo interessante quanto postato qui. O meglio, siccome non so granché, vado a naso e penso che il tutto sia quanto meno plausibile. Ci credo? Non so. Però ci sono piccoli indizi che mi portano a ritenere che il rapporto fra la proprietà del Milan ed Adriano Galliani sia, diciamo così, in una fase un pò delicata. Forse molto delicata. Indizi non schiaccianti, ma che se qualcuno te li insinua nella mente un pò li intravedi. E ti danno da pensare.

Indizi come le critiche a qualche acquisto, il niet dello scorso anno a Cissokho (alla storia dei denti ci han creduto al massimo i Giappocacciaviti), la malcelata insofferenza nei confronti di chi, come Carletto e Leonardo, avevano sempre dimostrato un certo feeling con l'Adrianone brianzolo, l'ingresso in società del fidato controllore dei conti  targato Fininvest, ossia il famoso Barbaro.

Non so quanto sia complicato allontanare un Amministratore Delegato, non me ne intendo, al massimo nella mia vita ho allontanato una o due morose e qualche vucumprà troppo insistente in spiaggia (in modo garbato, sia le prime sia i secondi). Dal mio punto di vista dovrebbe essere facile cacciare un AD, non come bere un bicchier d'acqua ma neppure dovrebbe trattarsi di quella montagna insormontabile che  vogliono darci ad intendere. Insomma, una cospicua buonuscita e vaffanculo.

Ad ogni modo, se questa storia si rivelasse autentica,  spiegherebbe la confusione che regna da troppo tempo sovrana in casa milanista, e tante cosucce che ora ci appaiono incomprensibili tornerebbero ad incastrarsi perfettamente. Inoltre, la percentuale di colpa di Adriano Galliani per l'attuale situazione, che già  l'AD deve dividere con Silvietto, aumenterebbe notevolmente.