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Siamo alla vigilia della finale di Champions League, a giocarsi la coppa ci sono una squadra con sede in Italia che mancava da questo appuntamento da 38 lunghissimi anni, e una squadra tedesca che la sua ultima Champions League l'ha vinta proprio a San Siro, la casa dell'altra squadra.
Non voglio scrivere del come le contendenti siano arrivate lì perché ognuno ha le proprie opinioni e non le cambia certo per un post, sta di fatto che a Madrid ci sono arrivate ed è questo che la gente si ricorderà.
Sento e vedo negli occhi e nelle parole dei tifosi della squadra con sede in Italia le stesse emozioni, tensioni che abbiamo provato noi milanisti per ben 8 volte negli ultimi 22 anni. Prima di quel 24 maggio 1989 eravamo stati assenti da quel palcoscenico per un ventennio esatto. Non sono i 38 degli altri, ma comunque un bel po’ di tempo, personalmente forse ero solo un progetto quel maggio del 1989, però penso, e qui i tifosi presenti quel giorno possono confermare o smentire, che le emozioni provate i giorni prima della finale, per un traguardo che in vita loro non avevano mai visto, o forse erano ancora piccoli per ricordarsi, fossero immense.

Da quel giorno a Barcellona disputammo otto finali (compresa quella) di cui cinque le vincemmo e altre tre le perdemmo, ma la tensione pre finale, le gufate dei tifosi delle altre squadre, i festeggiamenti con annessi sfottò ai gufi del giorno prima o i pianti al fischio finale con annessi sfottò DAI gufi del giorno prima quelli ci sono sempre e sempre ci saranno, per questo li capisco e li invidio e non poco, perché so cosa provano.

Torniamo ai giorni nostri e quindi voglio dire ai nostri amici qui sul blog che tifano la squadra con i colori nerobluastri in finale di non preoccuparsi, questo è l'inizio di un nuovo ciclo, domani la vincerete così come abbiamo fatto noi nel 1989 e magari tra qualche anno sarà possibile una finale di Champions tra Inter e Milan, che dev'essere qualcosa ancor più stupendo di Milan-Juve da vincere.

Domani vincete per alcuni semplici motivi, eccone alcuni:

I Dopo 38 anni che non arrivate in finale e 45 che non la vincete, la voglia di conquistare quel trofeo e fare la storia è troppa e cuore, voglia e grinta potranno fare la differenza;

II Avete una squadra tecnicamente superiore al Bayern Monaco, avete gente come Eto'o che ha segnato in tutte le finali di Champions che ha giocato, Julio Cesar che è uno dei migliori portieri al mondo e una squadra nel complesso purtroppo veramente forte;

III Avete un tecnico che l'ha già vinta quella coppa, che è uno che sa innervosire l'avversario e portare a suo vantaggio molte situazioni che si presentano sfavorevoli.

Quindi diciamolo domani alle 22:45 circa, Caressa o chi per lui potrà dire: "E' finita l'Inter è campione d'Europa per la terza volta nella sua storia" e Capitan Zanetti potrà finalmente coronare il sogno di una vita alzando al cielo quel trofeo dalla tribuna del Santiago Bernabeu e non solo dal divano di casa giocando alla playstation.
Domani sera finita la partita, metterò il silenziatore al cellulare in modo che i messaggi dagli amici neroblu li legga la mattina dopo e mi darò ad una buona birra (forse anche più di una), in fondo nell’albo d’oro non siamo noi quelli appaiati a voi a due Champions.