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Sabato prossimo si giocherà il Milan-Juventus più inutile della storia. Noi già certi del terzo posto, loro del disastroso settimo. Ad inizio stagione li avevo pronosticati al posto della Roma e noi terzi a distanza considerevole costretti ad osservare la loro lotta al vertice con l'Inter, uno spettacolo simile a quello di due schifosi serpenti avvinghiati in un viscido, disgustoso abbraccio mortale. Abbaglio clamoroso lo so, ma non sono stato l'unico a prenderlo.

Peraltro il tutto, il derby dell'Italia calcistica che non vince più, viene anticipato a sabato, per permettere all'Inter di festeggiare in santa pace il giorno seguente. Sì vabbé, o alla Roma, ma talvolta ho l'impressione che la tripletta piangina sia data per scontata dai vari opinionisti (ma anche da noi cacciaviti) e mi lascio condizionare. Addirittura sembra che il contenzioso col Bayern sia una formalità. E in parte, tanta fiducia nelle possibilità dei neroazzurri è anche giustificata. Per dire, se dovessi giocarmi qualcosa cui tengo molto, chessò la morosa o l'autografo della Hunziker che ancora non ho ma prima o poi avrò, sia per il campionato sia per la Champions, punterei sui cugini. Però, almeno facciamogliele giocare 'ste partite, perdinci! Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare: Amburgo-Juve, Borussia Dortmund-Juve, Milan-Barcellona. Finali in cui la strafavorita è stata fatta a fettine. L'apparenza spesso inganna. Poi se sarà il caso mi congratulerò. Spero di non esservi costretto ovviamente, mi sono un pò rotto, capite anche voi…

Ma dicevo di noi contro i gobbi. Credo che leggerò distrattamente il risultato a match terminato e nient'altro. Si tratta di una partita capitata lì, all'ultima giornata,  per uno scherzo del computer.

All'apparenza li sovrastiamo. Non parlo dell'inutile prossimo match. Mi riferisco al fatto che andremo in Champions senza preliminari mentre loro staranno a guardare senza incassare neppure un centesimo, e mi riferisco altresì ai dodici punti di gap. All'apparenza, il vantaggio economico è tutto dalla nostra e dodici punti sono tutto sommato un divario che dovrebbe dire parecchio (i punti possono diventare anche nove ma non è rilevante); il cammino delle due squadre non è paragonabile e la differenza rispecchia quanto esse hanno mostrato, ossia un buon Milan e una brutta Juve. Tuttavia, in proiezione futura quella attuale è tutta, ripeto, apparenza. La quale spesso inganna. Il nocciolo è che vedo atteggiamenti diversi nelle  due società, atteggiamenti che prefigurano destini diversi nei prossimi anni.

 

Insomma, la Juve è pienamente consapevole di avere un problema. Noi no, noi ragioniamo da favoriti senza esserlo. La Juve li ammette e cerca di risolverli, i problemi. Noi non ammettiamo nulla. La Juve rimescola le carte, stanzia un budget più che decente, fa programmi, non si rassegna alla mediocrità. In qualche modo si sbatte. Noi di tutto ciò ce ne sbattiamo. Il verbo è lo stesso, il significato è l'opposto.


E' vero, nell'agire la Juve commette errori: cambia allenatori alla cazzo di cane, chiede revoche di scudetti all'Inter ad ogni occasione come se fosse una cosa importante (non se lo caca nessuno quello scudo a parte i cugini, che senso ha perderci del tempo?) (che poi, che le viene in tasca?). Spesso inoltre, la società bianconera attuale, dà l'impressione di un certo dilettantismo. Ma dà anche l'impressione di imparare in fretta dai propri errori: è già certa l'assunzione di Marotta come Direttore Generale, al quale verrà concesso, oltre suppongo ad un ampio potere, anche un budget importante. Ci si affida insomma ad un professionista capace e si comprende che senza un pò di soldi non si è competitivi. Noi pure  commettiamo errori (chi non ne commette lavorando?), magari di altro tipo ma sempre di errori si tratta, ciononostante lasciamo il mondo come sta. Stiamo bene come siamo.

Di fronte a due modi d'agire così differenti, dodici punti di gap e qualche milione di euro d'introiti in meno contano pochissimo. E lo si vedrà magari non dal prossimo anno, ma alla lunga lo si vedrà.