E' domenica pomeriggio, del Milan non dico m'importi poco, mentirei. Ma è una giornata accettabile, dico a livello meteorologico. E poi ho come la sensazione che il terzo posto sia assicurato e che i cugini non potranno scorazzare per la città strombazzando la loro legittima felicità e dovranno rimandare il tutto di una settimana. Per cui inforco la bici e seguo la morosa per le vie della città semideserta. Una morosa che, per la terza domenica consecutiva, osa chiedermi di visitare mostre e monumenti e, per la terza domenica consecutiva, piacevolmente sorpresa, non mi vede sclerare a suon di vaffanculo-c'è-il-Milan-vacci-da-sola.
In bici noti cose che in genere in auto ti sfuggono, oppure non ti rimangono impresse. Mi fermo davanti ad un negozio nel pressi della stazione, dove non transito spesso ma neppure mai. C'è qualcosa che attira la mia attenzione. Sulla serranda abbassata campeggia un disegno che non ho mai notato. Forse perché a negozio chiuso da quelle parti ci passo raramente, oppure perché semplicemente m'è sfuggito. Mi fermo.
Il disegno sembra recente, i colori sono vivi. Di conseguenza comincio a lambiccarmi il cervello. Che cazzo avrà voluto dire quell'improvvisato artista? Cioè, stai a vedere che la scritta è all'apparenza recente ma risale al 1994, anno in cui centrammo il double guidati da San Fabio (Capello). Sì, però quella coppa nel disegno è priva di orecchie. Allora magari voleva essere un augurio per la conquista della quarta Coppa Intercontinentale da contendere al Velez, sempre nel medesimo anno. In tal caso, se becco quel gufo che ha eseguito quella cosa, lo prendo a cazzotti: quella partita la perdemmo due a zero, rete di tal Trotta e di… non ricordo chi (abbiate pazienza, amo andare a memoria per salvaguardare le genuinità dei post ma spesso mi espongo a figure da rincoglionito).
Ma poi, perché il tricolore e non il rossonero? Allora s'insinua il sospetto che quella sia la Coppa Del Mondo per nazioni (e in effetti, guardandoci bene ci assomiglia), ma in questo caso, che caspita c'entra San Fabio? E se fosse, che ne so?, un pronostico del tipo "Fabio sarà il quarto tecnico italiano a vincere il Mondiale dopo Vittorio Pozzo, Enzo Bearzot e Marcello Lippi? Oppure…
"Allora??? Dobbiamo stare ancora molto tempo di fronte ad una serranda chiusa?"
"Scusa, hai ragione, andiamo…"