Allora, ero a metà strada tra lo status di bambino e quello di ragazzo quando ho iniziato a godermi i primi successi del Milan targato Berlusconi, un Milan che non solo credevo invincibile ma forse – purtroppo – destinato a durare in eterno…
Naturalmente, le cose non potevano stare così: oggi, dopo tanti successi, la nostra squadra del cuore appare un dinosauro, con una prima guardia ormai spompata che sembra davvero non avere più nulla da dire; il tifoso, oggi, si sente ferito, a maggior ragione se – come qualcuno l'ha definito di questi tempi – Silvio cane non caccia fuori i soldi necessari per la ripresa…
Ci risolleveremo mai? Dobbiamo credere che a noi rossoneri, ormai, sia proibito continuare a sognare? Ci sarà mai una quiete dopo la tempesta?
Dopo Istanbul nessuno, forse pochissimi, si sarebbe immaginato una ripresa capace di farci vincere ancora, ma oggi i mali sono solo all'interno: la dirigenza non vuole più spendere, quella proprietà che sapeva comprare Papin per sostituire Van Basten non esiste più…
Il risultato? Non facciamo più paura a nessuno, siamo una squadra normalissima, siamo umani…
Silvio, delle due l'una: resta, se vuoi, ma sbattiti, oppure corri il più veloce possibile lontano da via Turati; sai, forse una ballata in onore di nuovi successi non la comporremo per un bel pezzo, ma almeno ci vorremmo risparmiare un requiem…
Al tifoso casciavit, invece, dico, anche se so che è dura: resisti; in aggiunta, visto che ormai siamo a fine stagione e presto impazzerà il solito calciomercato, gli propongo il gioco "dimmi il nome", con la consapevolezza che, approssimativamente, almeno il 100% dei suoi sogni non si verificherà…
Ma passiamo ora ai cugini: Mourinho (che di questi tempi è diventato – chi lo avrebbe mai detto? – un autentico re del silenzio), tra una guerra mediatica e l'altra, è riuscito nell'impresa di far venire ai tifosi bauscia una febbre di quelle che non provavano da circa 45 anni, a caccia di un qualcosa che, forse, oggi non è più un miraggio; scusatemi se è poco…
C'è chi considera il tecnico di Setúbal come un dio, altri invece lo etichettano come il demonio in persona, capace di condizionare il sorteggio di Champions facendogli pescare una squadra di poco conto del versante est, di avere risvegliato di proposito una coltre di nube sotto il vulcano islandese per impedire agli azulgrana di prendere il volo per Milano, di aver maledetto il povero Iniesta prima della partita d'andata e – magari – anche di far cogliere la peste al fuoriclasse Messi prima della sfida al Camp Nou (per me ne sarebbe capacissimo)…
Parliamoci chiaro, l'Inter che vince una Champions chi se lo sarebbe mai immaginato? Roba che nemmeno sulla luna (sulla terra mi sembra ovvio), anzi, direi che nemmeno nell'intero universo…
Avvolto in dubbi amletici (sopravvivrò ad una Champions dei cugini?), colgo comunque l'occasione per augurare buon viaggio agli azzurri in occasione dei prossimi mondiali che, per la prima volta, si disputeranno in Africa…