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5 minuti di metropolitana con la linea blu e senti,scandita dai microfoni presenti in ogni scompartimento del treno la fadica frase: "próxima estación Santiago Bernabeu"
Scendi dal treno, sali le scale e pensi di trovarti davanti un'enorme e desolata, essendo in settimana, piazza con mille parcheggi che verranno nei giorni della partita riempiti di ambulanti,paninari e roba varia, dominati da una costruzione enorme proprio nel centro.
Invece no, situato in una zona semi-residenziale il Bernabeu si differenzia da molti degli stadi europei e non per questo.
E' proprio nel centro finanziario ed economico di Madrid ed è perfettamente contestualizzato nel suo quartiere, tanto da non fare paura come San Siro per la sua imponenza.
La paura semmai è quella di entrare in uno degli stadi più importanti d'Europa dove si è fatta, si fa e si farà la storia del calcio spagnolo, europeo e mondiale. Ma questo è un discorso che affronteremo in altre occasioni.

Ti avvicini al "gate" dove si fanno i biglietti per il tour panoramico dello Stadio e noti subito che vicino al bancone domina una foto di Raul che dice "stai spendendo dei soldi che finiranno direttamente nelle casse del tuo club preferito", fossi tifoso li spenderei volentieri, essendo Milanista mi ha dato anche un po' fastidio contribuire a pagare mezzo minuto di stipendio di Ronaldo, ma vabbè spendiamo sti 15 euro.
Pochi secondi in ascensore e arrivi nel terzo anello. Subito si nota una tendenza a noi familiare di vantarsi dei successi passati. In ogni settore dello stadio e anche nei bagni c'è almeno una scritta che recita "il club più forte del XX secolo".
Quando entri nello stadio la vista dall'alto è emoziante. Imponente, maestoso, devastante, pauroso, emozionante. Probabilmente il silenzio è la cosa migliore, infatti è così. Foto di rito e si scende.

Museo, niente di diverso da quello che c'è a San Siro, anche se poter fare foto con la Champions League è tanta roba davvero, ma la cosa che colpisce di più sono le scarpe AdiPure rosse del loro numero 8 con ricamata la scritta "Jesus in First Place"… gli venisse la cacarella ho detto forse a voce un po troppo alta. Si avvicina uno steward e fa' "se non avete abbastanza soldi è logico"
"Come cazzo fa' uno steward del Bernabeu a sapere così bene l'italiano??" penso io. Ma tant'è ormai la figura di merda è famosa anche in Spagna.. meglio incassare, sorridere e recarsi verso il primo anello.

La parte più bassa dello stadio è spettacolare: Sky box per tutta l'estensione del primo anello con tavolini televisori, e nella parte più lussuosa doccia.
Tribuna d'onore con palco presidenziale dove si riesce a vedere anche i brufoli dei giocatori e poltrone di una comodità incredibile.

Ma la parte più emozionante è sicuramente quando puoi entrare nella fascia laterale del campo e avviarti verso le poltrone della panchine.
UNA ROBA INCREDIBILE! Come fanno a lamentarsi quelli che stanno in panca??? Sono troppe comode, immaginate il vostro divano con la conca del vostro sedere nella posizione più comoda. Moltiplicatela per 10 e FORSE otterete la reale comodità di quelle panchine.
Si scende! Comincia a piovere. Scendiamo già per il tunnel degli spogliatoi ed entri in uno spogliatoio che neanche le menti più subdole potrebbero pensare.
Sobrio e casto nella parte ove i giocatori si spogliano (un' unica e grossa panca di ferro neanche tanto bella) lussuoso e incredibile nella parte doccia con tanto di idromassaggio di grandezza disumana al suo centro. 'sti bastardi… e si lamentano anche….

Siamo alla fine del tour. Due rampe di scale ed entri nella Tenda Bernabeu, ove è presente naturalmente un Real Madrid Shop.
Trovi di tutto dalle mutande alle maglie originali passando per guanti e calzini a prezzi molto ribassati rispetto all'Italia.
Ovunque qui domina la scritta "stai spendendo i tuoi soldi per il tuo club".
Insomma qui la favoletta dei "soldi ricavati verrano subito investiti" è una realtà.

Per finire è presente anche un ristorante e un centro sportivo sempre con vista campo.

Ecco, ma perchè tutta sta storia vi direte voi??
Lo stadio è di proprietà della società. I soldi incassati vanno tutti nelle casse del Real e non vanno spartiti tra affitto comunale, regionale e infine alle squadre come a San Siro.
I soldi delle vendite di merchandising, a proposito qui il "tarocco" è quasi totalmente inesistente, vanno tutti alla società e aiutano la stessa quanto meno a pagare una parte seppur minima degli stipendi.
Quando Galliani parla di stadi di proprietà, diversa fiscalità ecc.ecc. non bollate tutto come "solite menate" sotto c'è una buona parte di verità….provare per credere….