Primo tempo sorprendente, UTD stranamente timido e Milan ispiratissimo. Segniamo, creiamo tre palle goal nitide con Dinho, Antonini e Huntelaar contro zero degli inglesi, i quali pareggiano con un gollonzo immeritatissimo. Giochiamo anche bene. Dida mette subito le cose in chiaro esibendosi immediatamente nella "saponetta", il suo colpo segreto. Ambro si fa in tre a centrocampo, perché gli altri due, Pirlo e Beckham, come sempre, coprono i soliti due o tre metri quadrati non di più, anche se, ad onor del vero, lo fanno molto bene. Ronaldinho mostruoso, decide addirittura a più riprese di tornare ad aiutare la difesa. Una gioia per gli occhi. Buona partenza di Antonini che però si rompe e viene sostituito. Pato così così. Bonera assatanato.
Insomma, possiamo dire, senza essere accusati di faziosità, che il Manchester ha avuto un culo galattico. No vabbé, faziosi lo siamo, però l'andamento di questo primo tempo è stato troppo evidente.
Secondo tempo da incubo: Manchester che, essendo una squadra completa, comincia a manovrare prendendo possesso del centrocampo (lo so, sono noioso con 'sto centrocampo ma dovrete abituarvi). I Red Devils non devono neppure star lì a menarsela più di tanto. Il Milan, che squadra completa è ben lungi da esserlo (ma non è una novità) si affloscia improvvisamente. Ambro si distrae, non s'avvede di un passaggio di Silva e da questa palla persa nasce l'azione che porterà al primo gol di Rooney, di testa. Fine dei giochi. Poco dopo, dormita della coppia Nesta-Silva e Rooney sigla di nuovo di capoccia, non proprio la specialità del fuoriclasse inglese ma noi siamo così: resuscitiamo squadre praticamente morte, concediamo gol a giocatori a digiuno da anni oppure, se incontriamo un fuoriclasse del genere, facciamo in modo che segni nella maniera per lui meno congeniale.
Entrano Pippo e Seedorf. Il Manchester si riaddormenta anche se, a differenza nostra, almeno lascia qualcuno di sentinella. Subisce una splendida rete da Seedorf e rischia il pareggio con Inzaghi, un pareggio che sarebbe stato tutto sommato giusto e avrebbe permesso comunque al Manchester di passare il turno.
Leo e Clarence nelle interviste post-partita dicono che ci credono ancora. Io no, ma ho seguito affascinato ciò che diceva l'olandese: cacchio, sembrava lui l'allenatore…