0 3 minuti 15 anni

Leo mi piace, non è un mistero. E’ un personaggio positivo, in grado – anche se magari non ce ne siamo accorti – di gestire le situazioni più spinose, sbattersene allegramente delle provocazioni, aggirare abilmente i trabocchetti mediatici e, se occorre come stamane, mostrare gli attributi.

Non lo ritengo perfetto, intendiamoci, nessuno lo è. Ad esempio, la mia mentalità un po’ giurassica mi suggerisce che a quarant’anni i capelli dovrebbero essere tenuti un pò più corti, e che sotto l’aspetto puramente tecnico c’è ancora almeno un migliaio di allenatori al mondo che potrebbe accompagnarlo a scuola. Ma d’altra parte anche il  bravo Special One,  probabilmente, davanti a sé – sempre sotto l’aspetto puramente tecnico –  ha come minimo un centinaio di colleghi, per cui non stiamo troppo a menarcela, ormai nel calcio non s’inventa più nulla e la differenza i coach la fanno con altre armi, prima fra tutte l’abilità nella gestione delle risorse umane. Quest’ultima, come frase dico, è brutta e  in genere mi fa cagare, non so perché ma mi pare  un linguaggio un pò schiavista, però in fondo qui stiamo parlando di risorse umane che se la passano benino per cui procediamo.

Torniamo a Leo. Oggi ha mostrato gli attributi, si è incazzato. Educatamente ovviamente, tuttavia sì, quella era chiaramente un’incazzatura. Aveva pure la fronte lievemente aggrottata Leo, un buchetto mai visto prima d'ora, giusto nei pressi dell'attaccatura del naso.

Finalmente.

Il Leo tutto sorrisi e diplomazia era bello, ma non poteva essere autentico. Anche ai tipi più pazienti girano le palle, se non accade mai e poi mai la cosa può diventare sospetta e pericolosa, finisce che uno esplode una volta per tutte, si presenta al supermercato sotto casa imbracciando una doppietta e, vestito soltanto di due cartuccere e con un colapasta sulla testa, compie una strage senza neppure spiegarsi (e spiegare) il perché.

Comunque sia, le dichiarazioni rilasciate oggi riguardanti Dinho dovevano convincermi che la storia delle notti brave pre-derby  era una  bufala mediatica. Non mi sono convinto, ma ringrazio Leo per lo sforzo e per premio dico okay, chissenefrega, basta che adesso asfaltiamo il Bologna.