Prima del match dei Nostri: sui gobbi. Raramente mi faccio violenza da solo guardando una partita della Juventus, figuriamoci poi un sabato sera. Non se ne parla neanche. E pazienza se in quei casi sono sempre tra gente che se ne fotte del calcio e in locali che non possono darmi qualche dritta. Non immaginatemi di quelli zeppi di accessori multimediali all’ultima moda, sono estremamente minimal, i miei soldi li investo e/o spendo in cose più utili ed interessanti. Verso le undici e mezza mando un sms – beh, il telefonino ce l’ho, ma essenziale, peraltro fieramente vecchio e comprato un bel po’ di tempo fa a Spezia, nemmeno ho intenzione di cambiarlo visto che è diventato affettivamente importante per tutta una serie di motivi – un sms ad un gobbo di vecchia data immaginando che se non si fosse fatto sentire per il sorpasso qualcosa doveva essere andato storto. La risposta è stata laconica: “Rimanete in ogni caso secondi”. Potevano anche aver pareggiato dunque, scopro molto più tardi delle tre pere beccate dal Bari, in pratica questi qui nell’ultimo mese hanno perso da tutti, solo l’Inter è stata capace di farli risorgere. Scopro anche che Diego si è esibito in un altro suo fondamentale in cui è superiore a Ronaldinho no? La freddezza nel battere i calci di rigore, davvero davvero un’esecuzione impeccabile per il costosissimo paccone tedesco ormai prossimo ai venticinque anni, gliel’hanno spiegato che a quell’età il Gaucho si era già vinto da un bel po’ un Mondiale da protagonista? Insomma si può star tranquilli, se non c’è Filippo Melozzo Il Randellatore a far danni per la consueta squalifica ci pensa quell’altro ad affossare i gobbi, andiamo comunque sul sicuro. Finché poi ci pensa El Can a scegliere i dirigenti…
Veniamo a noi e scrivo sempre prima del match: sul Palermo ma non solo. Qualunque risultato facciamo stiamo sempre un punto sopra la posizione che rappresenta il valore della nostra rosa, sopra a chi ha fatto mercato, di merda ma l’ha fatto; sotto quattro punti al sogno Scudetto, sotto quattro punti a chi il mercato l’ha fatto e molto bene, guardate solo la differenza di rendimento Snejider-Diego e confrontate i rispettivi prezzi. Simpatico però che il loro strapagato allenatore per capirci qualcosa debba copiare il nostro alle prime armi, il momento in cui l’ha scelto, cioè dopo che l’ha visto praticato da noi, la dice lunga sulla scopiazzatura malgrado egli si affretti ad appellarsi prontamente a chi nella storia del calcio può averlo usato per primo il 4-2-1-3. Non facciamoci pirlare dal suo parlottare ormai scontato e malinconicamente kitsch. E’ il personaggio che si attorciglia su se stesso. L’intreccio è prevedibile. Noi invece che abbiamo fatto poco o niente quest’estate dobbiamo molto al recupero degli infortunati Nesta e Borriello, la spina dorsale della squadra è tutta italiana ed è proprio sull’asse Nesta-Ambrosini-Borriello. Questi due “acquisti” ci hanno dato molto e hanno coperto la dipartita di Kakà, il quale non è felice a Madrid, infatti lui non ci voleva mica andare. Veniamo al Palermo (a proposito di Kakà, l’anno scorso la vinse lui la partita, una delle sue poche migliori prestazioni). Non mi fa nessuna paura. E’ asfaltabile. Ha un portiere venuto fuori dal nulla. Una difesa fatta da un ex-gobbo, uno che doveva sfondare ma non l’ha mai fatto, uno che potrà sfondare ma per ora è un Laursen qualsiasi e un altro che solo Lippi può convocare in Nazionale. In mediana un regista perfino più lento di Pirlo, uno che ha fallito nella Juve e l’altro che boccheggia da anni in squadre di metà classifica di Serie A, nemmeno da titolare fisso. L’attacco è la cosa più decente: c’è uno che per me meritava molto di più in carriera, un altro che può ambire nei prossimi anni ad una grande squadra e l’altro dovrebbe essere un brasiliano a rendimento costante altrimenti Il Pastore. Vinciamo facile. Lo dico con sesquipedale sicumera nella speranza di non essere costretto dagli eventi ad una palingenesi de tota mea cogitatione.
Scrivo dopo il match: -5. Il primo tempo mi ha confermato che in effetti è il reparto d’attacco quello più apprezzabile del Palermo. Il nostro 4-2-1-3 vive, in assenza di Pato, dei lampi di Ronaldinho. Ed è lui la luce del nostro gioco. Fantastico nello spunto, Cassani e Nocerino non lo prendono quasi mai. Illuminato nell’assist come Seedorf prima e Borriello poi possono confermare. Abate da attaccante esterno forse non riesce a sfruttare le sue caratteristiche perché ha poco campo e non riceve palla sulla corsa ma sui piedi, non avendo una tecnica eccelsa non brilla nel dribbling quindi non salta l’uomo, di conseguenza non va al cross dal fondo. Ovviamente, a differenza di Pato, non sa tagliare sul secondo palo. Siamo quindi monotematici sul triangolo Ronaldinho-Seedorf-Borriello. Grandissimo anche quest’oggi il lavoro dell’ex-genoano. L’unico che si muove senza palla dettando il passaggio in profondità. Sa tenere e proteggere palla finché non salgono gli esterni, da lì poi smista. Rapido e potente in area quando tiene sul contrasto corpo a corpo e riesce ad andare al tiro. Il Palermo ha fissi Liverani e Nocerino davanti alla mediana mentre Fabio Simplicio e Bresciano hanno libertà di offendere e difendere allo stesso modo. Miccoli e Cavani sfidano ad una partita due contro due i nostri centrali. Thiago Silva manca, sia perché è uno fondamentale nell’accorciare un po’ le distanze con il centrocampo, sia perché una palla data a lui è in cassaforte vista la sua bravura anche da regista aggiunto, basti guardare le immense difficoltà di Favalli che pressato in possesso della sfera è una minaccia costante per la sua pochezza tecnica, sono innumerevoli i lanci gettati alle ortiche e i retropassaggi a Dida(!) da infarto. Per pietà non parlo delle sue mancate diagonali su Cavani. Nel secondo tempo il Palermo ne fa due in breve tempo. Fino al gol di Miccoli avevano avuto occasioni per andare in vantaggio entrambe le squadre ma erano stati gli ospiti a dare la sensazione di essere più pericolosi e più sul pezzo. Il dominio tattico di Delio Rossi è servito sul piatto d’argento da Leonardo che mette una squadra stanca sempre col solito sistema di gioco andando ad incidere negativamente sul match e permettendo di sbancare San Siro ad un Palermo generoso e disciplinato ma comunque inferiore ai rossoneri. Il 4-2-1-3 regge solo se Ambrosini e Pirlo sono al 100% altrimenti è un suicidio ed una continua sofferenza, queste cose Leonardo le dovrebbe sapere meglio di tutti noi. E’ lui che ha il polso della situazione in settimana, noi non possiamo sapere chi stia bene e chi stia male. Flamini entra e il match cambia un poco, li mettiamo lì, peccato che sia troppo tardi. E ancora. Ma con Favalli centrale è come giocare con Thiago Silva centrale? Assolutamente no. Altra condizione per poter giocare alla Brasile 82′ è proprio la presenza di entrambi i nostri fenomenali centrali. Un Flamini-Pirlo-Ambrosini con Seedorf dietro a Ronaldinho-Borriello sarebbe stato un dramma metterlo? Ci volevano due interditori pronti a chiudere sulle fasce laterali lasciate totalmente in mano delle coppie palermitane, in particolare quella sinistra loro dove lo stesso Miccoli si allargava oltre a Bresciano e Balzaretti. Ci sono dei difetti di Leonardo che ho già indicato ed in cui non sta migliorando: testardaggine nell’adottare sempre lo stesso modulo, scarsa prontezza nel leggere la partita e quindi nel cambiare in corsa l’assetto, antipatia inspiegabile per Flamini perchè ormai si può solo dire che gli sta veramente sulle balle. Leonardo deve capire che sono gli uomini che si hanno disposizione di volta in volta e le loro condizioni a determinare il modo in cui giocare e non viceversa, non si può avere un’idea fissa di gioco e svilupparla sempre e comunque a prescindere da tutto, bisogna tenere conto dell’attualità altrimenti succede come oggi che regali la vittoria a chi l’ha meritata ma che visti i valori delle due squadre doveva uscire sconfitto. Detto questo siamo sempre secondi a -5 dall’Inter ed a +1 dalla Juventus quindi niente drammi. In più i Viola hanno perso.
La proposta. Per la pausa natalizia quindi dopo Fiorentina-Milan ho intenzione di dare spazio ad altri utenti. Utilizzerò per tre volte il mio spazio al fine di pubblicare i post di altre persone. I prescelti da me in modo del tutto insindacabile sono tre: Ghostrider2, Rickidevil88, Milanista90. Non ci sono vincoli di alcun genere, se le tre persone prescelte dovessero accettare potranno scrivere in piena libertà, non necessariamente dovrà trattarsi di calcio. Quello che vogliono. Non verrà cambiata nemmeno una virgola del loro scritto. Scelgano loro come sfruttare quest’opportunità. Eventuali foto o video, se vorranno inserirli, saranno aggiunti sotto loro precise indicazioni. L’ordine di pubblicazione seguirà l’ordine di arrivo del loro articolo alla mia email che prontamente comunicherò loro privatamente in caso di accettazione della proposta. In caso di uno o più rinunce non sono previsti sostituti. L’esperimento però, se sarà positivo, potrà essere ripetuto in futuro, con gli stessi o anche con altri.
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