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Nasce oggi, cari amici, una nuova rubrica su Screwdrivers: "Quei terribili ragazzi".
Andremo ad analizzare insieme, commentare, valutare, sostenere o stroncare le nuove leve del calcio italiano e mondiale.
Ogni intervento si proporrà come spunto di riflessione su politiche di valorizzazione del calcio giovanile, di calciomercato, di tattiche di gioco, di valutazioni prettamente tecniche.
Ovviamente, un occhio di riguardo speciale lo avremo per i baby-campioni di casa nostra.

E proprio da casa nostra oggi si incomincia: il primo dei "terribili ragazzi" è il centravanti della nostra Primavera, Giacomo "Jack" Beretta.


Classe ’92, 183 cm per 75 kg di peso, proveniente dal vivaio del Varese, ha la sua collocazione ideale in campo al centro dell’attacco.
Fisicamente dotato, in possesso di una discreta tecnica, si è gia messo in luce al mondiale Under 17 in Nigeria, dove in coppia con Iemmello sta guidando la nostra nazionale sempre più avanti nella competizione, segnando un gol nella sfida contro gli Stati Uniti, permettendoci di qualificarci ai quarti di finale.

La squadra in cui milita, come già detto, è il Milan.

Di lui dicono tutti un gran bene: il suo ex-allenatore delle giovanili dell’Albinoleffe, Gatti, lo definisce come un ragazzo che dà tutto per la maglia, instancabile fino al 90°, e con un fiuto del gol eccezionale.
Qualcun altro lo definisce un incrocio tra Bobo Vieri e Pippo Inzaghi.

Negli ultimi anni dal vivaio di casa rossonera passano attaccanti dalle grandi potenzialità: dopo Borriello e Paloschi, adesso c’è un trio di grandi speranze: Verdi, Zigoni, e, per l’appunto, Jack Beretta.