Cosi, parafrasando le frasi di Ernest Hemingway, abbiamo la ricostruzione più fedele di Real-Milan.
Un torero, infinitamente più debole dell’animale riesce con grazia e classe a domare il cornuto animale, che si ritrova senza forze per terra.
Tra Kakà, Benzema, Raul e vari sono tutti usciti con la lingua di fuori. Travolti da un ostacolo che pareva insignificante e che eppure si è rivelato un masso troppo pesante da spostare.
Adesso c’è il secondo round.
Il torero non deve commettere l’errore di sottovalutare il toro, altrimenti l’animale seppur ferito mentalmente, non aspetterebbe neanche un secondo per incornarci e rispedirci esattamente ove eravamo prima della partita del Bernabeu.
Plaza de Toros (S. Siro), è tutta per voi. In un delirio di rossoner amore. Andiamo ragazzi, dimostriamo che l’abile schivata con la quale abbiamo eluso il toro non è stato un colpo di fortuna isolato.
Ronaldinho, Pato, Pirlo, Seedorf, Ambrosini, Nesta, Thiago Silva, Dida, armatevi di coraggio, il toro ora è solo, messo in discussione da tutti, cova al suo interno una grossa rabbia, che potrebbe esplodere in un suicidio od in un omicidio e non vede l’ora di dimostrare di essere ancora lui il padrone dello stadio.
Toro che però è gia stato sottomesso. Allora perchè non farlo ancora e definitivamente un’altra volta???
Conquistiamo, di nuovo, il nostro stadio. Sottomesso il toro si può pensare di provare a sottomettere anche animali più grossi.
Solo chi osa vince!
Dai ragazzi!
VAMOS!!!!!