Leonardo a Marsiglia che, passeggiando nervosamente davanti alla propria panchina, sbraitava di continuo, sotto la pioggia, dando indicazioni senza passare prima per la bocca di Tassotti con la consueta frequenza era stato il primo punto di svolta, oggi vi è stato il secondo. Il passaggio di consegne non può essere automatico per chi fino a sei mesi fa probabilmente neanche pensava alla carriera da allenatore (forse la considera una parentesi tuttora) e che non può diventarlo di certo dopo un improvvisato corso-allenatori di luglio a Coverciano. Prima egli doveva immedesimarsi nel ruolo a livello di personalità, polso della situazione, capacità di farsi ascoltare ed accettare dal gruppo e ormai il titubante e timido Leonardo delle prime amichevoli è uno sbiadito ricordo. In seconda battuta doveva riuscire a trasmettere il suo calcio ai giocatori traducendo il suo credo in schemi e direttive tattiche per poter sentire finalmente sua la squadra. Oggi abbiamo visto, finalmente, un po’ delle idee di cui il tecnico brasiliano aveva parlato sia nella conferenza stampa di presentazione il giorno dopo Fiorentina-Milan sia quando si trattò di delineare il “nuovo” Milan al raduno. Non si tratta di grandi scossoni ovviamente poiché la rosa è quella che è e per quanto uno la rivolti o cerchi di sorprendere gli avversari e noi tifosi le risorse umane a disposizione sono limitate a causa della nota non-campagna acquisti. Ci viene però un certo rimpianto a pensare a cosa avrebbe potuto produrre il gioco del Milan odierno anche solo con uno Cissokho ed un Luis Fabiano in più.
E’ ingiusto e scorretto fare continui paragoni fra Leonardo e Ancelotti. Le rose a disposizione, pur essendo passati pochi mesi, sono profondamente diverse: tra infortuni, cessioni ed acquisti molti di quelli che ha il primo ora non li aveva il secondo l’anno scorso e viceversa. E’ futile ingaggiare questi duelli alla ricerca di dimostrare da parte degli “ancelottiani” che questo Milan non presenta novità sempre e comunque, da parte dei “leonardiani” che il brasiliano trasforma in oro tutto ciò che tocca operando in ogni caso scelte migliori del suo predecessore. Gli uni e gli altri così facendo perdono di credibilità mistificando la realtà pur di far sembrare che i fatti diano loro ragione. Non è questo che deve interessare. Si può stimare Ancelotti come tecnico, essergli riconoscenti ed apporgli le eventuali critiche per le ultime due stagioni ed allo stesso tempo evitare atteggiamenti da “vedovelli” guardando con ottusità e livore alla gestione Leonardo ovvero far sembrare quest’ultimo quello che ancora non è ma che forse potrà essere se si avrà la pazienza di aspettare prima di sotterrarlo sotto una caterva di elogi gratuiti e poco disinteressati che possono fargli solo del male.
Siamo a tre punti dal terzo posto, nostro obiettivo stagionale ormai da anni per “i poveri dal presidente più ricco”, ne abbiamo recuperati tre al Genoa e guadagnati due sul Napoli. Questa è la situazione che dobbiamo tenere sempre presente, questo è il nostro Campionato, questa è la qualità della rosa a disposizione di Leonardo. Ci aspetta una trasferta durissima ad Udine contro una nostra diretta concorrente per la zona-Champions ed era fondamentale vincere in casa contro un Bologna assai mediocre. Non abbiamo fatto nulla di trascendentale e titanico, semplicemente abbiamo fatto il nostro. Godiamoci il successo senza trionfalismi ma anche senza stare sempre lì a trovare gli aspetti negativi dando la sensazione di essere quasi infastiditi per la vittoria. Prima e dopo la partita ognuno può avere idee del tutto diverse da un altro rossonero ma nei novanta minuti si sta tutti dalla stessa parte tifando il Milan e non tifando affinché si possa dimostrare a risultato conseguito che era la propria tesi quella corretta. Ciò che deve avere sempre ragione deve essere solo l’amore per i colori rossoneri. Chi fa diversamente mi fa incazzare.
A livello tattico il 4-4-2 di Papadopulo ci ha creato non pochi problemi in fase difensiva. Linee strette e tutti gli uomini dietro la linea della palla tranne Zalayeta che in pochi sparuti frangenti restava davanti per fare da torre sui lanci lunghi, tentando di servire in particolare Valiani e Di Vaio. L’uomo d’area che doveva vincere i duelli aerei non ne ha beccata una di testa contro il duo Portanova-Britos sia come terminale offensivo sia come pivot alto non permettendo alla squadra di concretizzare l’enorme mole di gioco e di tenere palla davanti. Huntelaar ha infatti mostrato scarso feeling con i compagni di reparto, non è stato aiutato da Pato che gli era sempre troppo lontano ma ci ha messo anche del suo con controlli di palla approssimativi ed appoggi facili all’indietro sbagliati in modo sorprendentemente penoso. Pirlo ha giocato leggermente più avanti dei due mediani Gattuso ed Ambrosini dimostrandosi abile nel movimento senza palla così da non dare punti di riferimento agli avversari che non sapevano mai con certezza da dove ripartisse la nostra manovra. Il pressing felsineo è stato così reso dispendioso ed infruttuoso. Illuminato nello spostare con precisione il fronte dal gioco da una fascia all’altra grazie all’ottimo movimento senza palla dei terzini e preciso nei servizi ad assecondare i tagli verso l’esterno di Pato non si può dire sia stato altrettanto abile nel tiro dalla distanza il regista bresciano. Seedorf, eroe di giornata, ha lasciato sorpresi per l’abilità e la freschezza nell’uno contro uno che l’ha portato a saltare con facilità l’uomo e non solo nell’azione della rete decisiva dove ha disorientato il malcapitato Raggi. L’olandese ha rappresentato la soluzione di gioco alternativa al lancio lungo di Pirlo ed è stato bravissimo a stargli sempre vicino garantendo un appoggio sicuro al compagno in caso di mancanza di movimenti senza palla delle punte o degli esterni. Personalità e coraggio non gli sono mai mancate ma la determinazione agonistica e lo spirito di sacrificio mostrati in copertura anche contro una “piccola” e con uno stadio semi-vuoto (abbiamo avuto finalmente un’idea del numero mai comunicato di abbonati) ci hanno lasciati piacevolmente stupiti. Nota di merito per altri tre giocatori: Nesta che è la chiave senza la quale la porta di tutte le idee tattiche di Leonardo non si potrebbe mai aprire; Ambrosini che è finalmente tornato a fornire una prestazione densa di dinamismo ed efficacia, a tratti ha spaccato la squadra ospite come un certo Kakà con le sue percussioni centrali come l’azione del gol dimostra; Abate che all’esordio da terzino destro ha mostrato grinta da vendere, forza atletica non indifferente, decisione nei contrasti, conoscenza delle diagonali di chiusura (pregevole una su Di Vaio nel primo tempo), discreta intraprendenza che ha irretito Valiani-Lanna e buona qualità nei cross (il primo già al minuto tre era una cosa a cui non eravamo davvero abituati).
Per completezza d’informazione dobbiamo anche parlare di Pato. Ha velocità, grande tecnica, tiro e dribbling stretto ma deve crescere molto a livello tattico, a livello di convinzione nei propri mezzi e soprattutto di voglia. Cosa intendo con “voglia”? Intendo che il nostro numero 7 dà l’impressione di essere la pigrizia e sonnolenza fatta giocatore e questo lo porta ad essere prevedibile: o aspetta palla dalla metà campo in su per poi partire al gioco del “solo contro tutti” oppure taglia verso l’esterno (preferibilmente a sinistra) per poi tentare l’uno contro uno. Deve applicarsi di più per rendersi più imprevedibile, deve variare i suoi movimenti senza palla in modo da agevolare anche il compito della prima punta con cui, se notate, non dialoga praticamente mai. Da lui pretendo per esempio gli scatti ad ingannare la linea difensiva avversaria alla maniera di Inzaghi ma anche gli scambi stretti con il centravanti al limite dell’area per chiudere triangolazioni o per andare al tiro lui stesso dopo inserimento in diagonale. La mia è una critica costruttiva e non certo una bocciatura per un giocatore che anche così è comunque imprescindibile per la nostra manovra d’attacco.
60 commenti su “L’AREA DEL MILANOSOFO – DI COME INNAMORARSI DEL COMPITINO MA NON SOLO”
I commenti sono chiusi.
“Ci viene però un certo rimpianto a pensare a cosa avrebbe potuto produrre il gioco del Milan odierno anche solo con uno Cissokho ed un Luis Fabiano in più”…
Ti straquoto, pensando a quello che Leo avrebbe potuto fare se avesse avuto i giocatori richiesti e se le fasce fossero state potenziate come si doveva… 🙁
Bel post, attento preciso, critico-costruttivo.
Imparo sempre qualcosa dalle tue disanime, adamos.
Per onor di verità, considerando che stimo moltissimo carletto, non disistimo leonardo, anzi! E quando nel post precedente ho detto daje Carle’ mi riferivo semplicemente ai suoi successi nella perfida albione senza paragoni, se non con il cialtrONE (che proprio non riesco a sopportare)
Adamos non me ne volere ma sono veramente esausto.
Non ho assolutamente la forza di leggere il tuo, sicurametne fantastico post.
Lo leggerò domani con calma, magari dopo aver visto la partita.
C’è parecchio da straquotare.
Il pezzo che ammonisce di non avvitarsi in continui paragoni fra Carletto e Leo soprattutto. Leo deve andare avanti e deve imparare sbagliando. Oggi mi è piaciuto.
DisaNiMe è un tipo do errore che sta diventando sempre più frequente (cit. MDM), MdM potrebbe chiedere i diritti in esclusiva… XD
Il premio “cagacazzi d’oro” sta prendendo una direzione ben definita… 😉
pago pegno,
per il mistyping e voto seguendo il consiglio di marcovan per il premio
ahahaha…
Beh, mi sa che il tuo voto è ininfluente. Kalu aveva già un discreto margine…
Inter vince con fatica a Cagliari -> presa a quanto ho sentito dalla radio
Juve facile facile col Livorno -> si quasi quasi presa direi
Il Bologna espugna San Siro. -> TOPPATA
La Viola fa altre 4 pere alla Roma. -> allo stato attuale leggo di 4 pere all’olimpico..ma 3 sono giallorosse..TOPPATA
A noi interessi che continui a pronosticare sconfitte del Milan….aveva detto che perdevamo a marsiglia e oggi mentre nel derby aveva detto che vincevamo…
l’effetto cacciavite d’oro x il ns diavolino si sta affievolendo…
di questo post direi,
paragrafo 1 -> condivisibile, diamogli fiducia, anche se quei 2 acquisti li….
paragrafo 2 -> d’accordo, sono 2 persone diverse.auguro a carletto di vincere tutto su là, come sta facendo finora 😀
paragrafo 3 -> e 3 punti anche ai viola
paragrafo 4 -> speriamo che gli ingranaggi comincino ad oliarsi ben bene
paragrafo 5 -> sarò tacciato di blasfemia eh…però se pato fosse come ibra?un campione, un fenomeno ma troppo discontinuo?
ovviamente è una bestemmia, in quanto il nostro Ale ha 20 anni e tutto da dimostrare, ormai Ibra dovrebbe aver già dato..però questa sensazione mi ha preso dopo marsiglia…
ciao bestie…ho visto le azioni salienti su yoytube… predominio sterile dunque??? pazienza…. bisogna vincere…
a presto…
p.s. genoa merdaaaaaaaaaaaa
pps super cassano
ragazzi, sono impressionato, se si può ancora esserlo, dal barca e da messi…
videodella partita di sabato, le azioni tutte belle, ma i numeri sul 4° gol, guardate l’assist al minuto 2’50” e il colpo da biliardo sull’ultimo, al minuto 6’06”..
PAZZESCHI !!!!
…ma anche il real non è da meno…
5-0 allo xerez, con altri 2 di ronaldo..
Per Pato, non ti nascondo che avevo la sensazione di uno privo di carattere: tuttavia la scorsa stagione e soprattutto il balletto che ha fatto incazzare i senesi mi hanno fatto ricredere.
pato è come un gioco per pc di ultima generazione: se lo si installa su windows95 non gira.
gioco da buttare o pc da aggiornare?
che poi si potrebbe parlare anche di huntelaar, che fa rimpiangere borriello.
silvio quest’estate ha veramente fatto di quei danni allucinanti.
‘sto nano schifoso.
Ubriachi di Militoooooooooooooooooooooooo
Questa era un partita che con Ancelotti non avremmo MAI vinto.
di huntelaar non parlo +, mi deve ancora smentire sul fatto che sia una pippella, come l’ultima presa dalla spagna x sostituire un grande attaccante che ci aveva lasciato….
Io aspetterei prima di giudicarlo. Non s’è ancora ambientato, inoltre va servito con più continuità, anche da Pato che invece pensa solo a sè stesso. Vediamo vediamo, è tutta la squadra che deve crescere…
@BARESInatoaBARI
Sei sempre gentilissimo, ti ringrazio. Nei paragrafi 2 e 3 non mi riferivo ovviamente a te, ci mancherebbe, ma ad un certo clima che respiro sia nei blog sia fuori dai blog. Clima che vuole far implicare che il sostenere Leo debba significare per forza mandare al macero Ancelotti senza rispetto.
@Betis
Se hai tempo riguardati almeno il primo tempo su http://www.mysoccerplace.net. Lì trovi tutte le partite per intero.
Su Huntelaar: non è un fenomeno e si sapeva ma non è uno scarto. Come dico nel post va aiutato molto dalla seconda punta. Per ora è sonoramente rimandato ma non certo bocciato definitivamente.
Su Pato: dovrebbe fare un master di 6 mesi con Zeman per i movimenti offensivi e non sto scherzando.
i primi aggiornamenti sulle probabili formazioni danno il milan così a udine:
Storari; Abate, Nesta, T. Silva, Zambrotta; Flamini, Pirlo, Ambrosini; Seedorf; Pato, Huntelaar
vedo delle belle cose come la conferma di abate (stavolta con zambro dall’altra parte) e l’ingresso di flamini (perchè ripeto, ambrosini e gattuso 90 minuti al massimo non li possono più fare). difficile in questo momento rinunciare a seedorf, e nesta (ma quando riposerà?).
su huntelaar,io sinceramente sono disposto ad aspettarlo ancora abbastanza..diciamo anche quattro partite da titolare, perchè se comincia a metterla dentro ci guadagniamo molto.
per rickydevil:
magari pato fosse come ibra, non decisivo nei grandi appuntamenti, ma nei piccoli appuntamenti ne faceva due alla volta. cazzo ora come ora ci metterei la firma e pazienza se non sarà mai trascinatore quanto kakà 2004 e 2007
condivido adamos sull’ancelotti-leonardo.
pur avendo insultato ancelotti per tutta la passata stagione, trovo ingiusto continuare a tirarlo in ballo agratis.
con tutti i casini che fa silvio, pensiamo ad ancelotti? maddai.
Giuseppe probabilmente si riferisce a commenti letti altrove. Non si può confrontare un plurivincitore di CL con uno che ha alle spalle quattro partite di serie A. E’ semplicemente assurdo. Ciò detto, la tempestività nei cambi non è il forte di Carletto, Leo ieri ha dimostrato se non altro qualcosa in più in questo senso. Ma si tratta sempre di UNA gara.
In pratica il giochino da parte di una certa tifoseria del Milan è:
-pompo Leonardo all’eccesso
-smonto Ancelotti all’eccesso
-dimostro che Berlusconi è stato un genio a capire che il Milan andava male solo per colpa di Ancelotti
-se si perde è Leo il deficiente che non ha ascoltato Berlusconi
-se si vince è Berlusconi che ha intravisto il Leo il nuovo Capello
E lì che m’incazzo.
Infrangendo un mio costume e sfidando gli insulti dei presenti, dopo una breve ricerca vengo a rendere omaggio virtuale ad uno dei pochissimi milanisti ironici rimasti in italia per quanto letto da altre parti
marcovan uno di un’altra specie,
come il dodo
chapot (cit. ma questa la capiscono solo certi interisti, perso)
ammazza, il mitico vano su screwdrivers, che onore.
marcovan: mai stato quellarobalà.
cmq, tenendo conto di varie robe, la prossima gara io farei un bel 442:
——–storari
abate—–nesta—-silva—–zambro
flamini—pirlotto—ambro—jankulotti
—-huntelaar—-dinho.
così seedorf si riposa un pò, pato si schiarisce le idee, i fascisti flamini,abate e janulotti fanno un pò di cross per huntelaar, e la presenza di dinho non indebolise il centrocampo.pirlotto mi pare anche in leggerissssima ripresa.
-pompo Leonardo all’eccesso
-smonto Ancelotti all’eccesso
-dimostro che Berlusconi è stato un genio a capire che il Milan andava male solo per colpa di Ancelotti
-se si perde è Leo il deficiente che non ha ascoltato Berlusconi
-se si vince è Berlusconi che ha intravisto il Leo il nuovo Capello
ma per questo ci siamo noi, adamos: la missione di screwdrivers è diffondere il milanismo e combattere il berlusconismo.
una sorta di jihad rossonera.
magari la prossima in casa, per la trasferta di udine lascerei stare.. già me lo immagino dinho là davanti
Vano, qui non t’insulterà mai nessuno. E’ anzi un piacere leggerti da me, ti leggevo già ai tempi del vecchio bauscia. I tuoi commenti non sono mai stati banali, alcuni battibecchi con qualche tuo co-tifoso sono stati memorabili. Chapot anche a te e grazie per i complimenti.
ottimo post, come al solito adamos 🙂
“chapot”?
Benvenuto Vano, nessun insulto, ci mancherebbe, anzi, torna ancora a trovarci quando vuoi.
Zio, tu hai veramente dei seri problemi con i deretani… 😉
Grazie MrSarasa 🙂
…un pò meglio?
io dico che con queste foto dello Zio, anche se non “slargano” il pop up, il peigrenk crolla…
E’ vero cavolo, al peigrenk non ci pensate mai?????
…che sia la kurnikova?
Zio BASTA! Metti il link ma basta foto, mi viene su la focaccia.
Detto questo sapete dirmi chi diceva che quest’anno sarebbe stato fondamentale Seedorf???
E chi si è preso una caterva di insulti dagli utenti Betisquadra e ZioAlduccio per l’aver riproposto il ” culone olandese “?? ^^ XD
eh che palle, il popap, il peigrenk…
vediamo se riesco a rimediare…
…no, fa cagare anche questa.
Chapot nel senso di Chapeau (è una lunga storia, ma vedo che il titolare è ben informato)
e vedo anche che non mancano i seguaci del vostro capitannelculo
ti dirò, preferisco altre tipologie di natiche
più rotonde, glabre e solari. E la cui curva si conclude in diversi attributi genitali
ma ad ognuno il suo
effettivamente, su 100 che ne ha dette, mdm è riuscito ad azzeccarne una 😉
quella di prima, che non ha visualizzato era questa:
però mo basta chiappe, che mi prendono per un erotomane.
p.s.
ma vano, sei tu che hai scritto “chapot”…se scrivevi chapet…
Quanto a facce come il culo, il signore in foto qua sopra non teme confronti…
manca anche quello che non viene viusalizzato
http://blog.terrorpilot.com/wp-content/ecard_berlus_culo.jpg
più rotonde, glabre e solari. E la cui curva si conclude in diversi attributi genitali
Questo intendevo circa alcuni tuoi commenti. 😉
E la cui curva si conclude in diversi attributi genitali
sempre detto che le curve son piene di coglioni.
ecco, a scanso di equivoci, una bella “faccina” alla fine del precedente commento, che non voglio ritrovarmi sottocasa nè gli amici di sommo eric nè quelli del gran visir…
😉