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La prossima stagione non rivedremo più la maglia numero 3 del Milan correre per il campo rincorrendo gli avversari come abbiamo visto fare per più di vent’anni, non avremo più modo di dire “chi in difesa? Maldini e poi non so..”, non avremo più il condottiero vittorioso di tante battaglie e legato a tutti i successi della storia moderna e contemporanea della nostra squadra, l’ultimo degli Immortali, l’ultimo testimone in campo di tutta la trionfale epopea berlusconiana. Ci mancherà tutto di questo capitano silenzioso ed educato mai sopra le righe se non quando si è trattato di far capire ad uno sparuto gruppo di non-tifosi che lui non è succube come altri del tifo violento, che lui non ha paura e non teme chi va allo Stadio non per tifare ma per tutt’altro, ci mancherà perfino quel suo modo tipico di correre un po’ barcollante o il suo sguardo concentrato all’ingresso in campo della squadra, ma quello che ci mancherà più di tutto sarà il difensore, il grande terzino prima e centrale poi che è stato da quell’Udinese-Milan del lontano 1985 fino al Fiorentina-Milan di oggi dove con la tranquillità dei Grandi ha concluso la sua missione nel modo che gli è sempre riuscito meglio, e cioè annullando il centravanti avversario.

Ma abbiamo anche la certezza che non rivedremo più Carlo Ancelotti sulla nostra panchina la prossima stagione. Era arrivato in un giorno di novembre del 2001 al posto di un allenatore turco che poco aveva a che fare con l’ambiente-Milan e fu defenestrato prima ancora di poter dimostrare qualcosa. Ero all’università e me lo disse nei corridoi davanti all’aula di Diritto Internazionale un mio caro amico, rossonero anche lui, rimasi sorpreso perché davo già Carletto sulla via di Parma ma fui contento, troppe le emozioni legate a quel centrocampista che aveva infiammato i miei primi anni da tifoso milanista, primo fra tutti quel gol che dette il là all’epico cinque a zero sul Real Madrid. La storia la conoscete tutti e parla da sola, alla prima stagione dall’inizio subito la prima Champions League con una squadra piena di numeri dieci che si diceva non sarebbe andata da nessuna parte e che lui riuscì a trasformare in una macchina spettacolare rivalutando giocatori come Pirlo e Seedorf scaricati un po’ troppo presto da altri, rimarrà l’allenatore con cui siamo diventati Campioni d’Europa in faccia alla Juventus dei ‘simpaticissimi’ Lippi e Moggi ma anche di un Campionato vinto l’anno dopo dominando e giocando ad altissimi livelli grazie anche all’imporsi di un giovane brasiliano che lui non ebbe paura fin da subito a preferire ai blasonati Rivaldo e Rui Costa, rimarrà l’allenatore capace di prendersi quella rivincita sul Liverpool appena due anni dopo Istanbul, quella rivincita che tutti noi sognavamo perché la storia toglie e restituisce e la Settima che sentivamo già nostra anche se in ritardo alla fine è ritornata in via Turati perché Carlo Erminio da Reggiolo è uomo d’onore ed un impegno preso è un impegno preso. Sarà il punto più alto della sua gestione quella notte di Atene e la successiva serata a San Siro a cantare in coro con tutto lo Stadio il “Forza lotta vincerai!” che sarà l’inno di quell’insperato trionfo, poi come in tutte le cose quando raggiungi l’acme fatalmente tutto inizia a rompersi e ad usurarsi, la freschezza della rosa così come il rapporto coi tifosi, forse quella notte di Atene è stata propria la serata che Carletto non è mai più veramente riuscito a superare, troppo forte la riconoscenza verso quel gruppo che in un colpo solo gli aveva fatto dimenticare l’amarezza per l’estate di Calciopoli e per quei maledetti sei minuti di follia a Istanbul. Questo è stato il limite e l’errore che si è portato dietro in questi ultimi due anni e che gli sono costati la panchina e la stima di buona parte del tifo rossonero ma col tempo, come spesso accade, noi ci ricorderemo solo le cose belle di questi otto anni, ci ricorderemo di un allenatore-gentiluomo dal volto paffuto che se ne va così com’era arrivato, in punta di piedi e senza tanto clamore com’è nel suo stile, se ne va dopo la seconda vera stagione in quasi otto senza trofei, lui se ne va ma le pagine di storia che ha scritto per il nostro Milan quelle restano e noi gliene saremo sempre grati e come un vecchio amore finito ci torneranno in mente di tanto in tanto quegli attimi di gioia che ci ha regalato e che in un certo senso sentiamo di aver condiviso e vissuto insieme, noi e lui.

Arriva Leonardo ed è una scelta berlusconiana, una scommessa come lo fu quella di Capello e ben di più di quanto non lo sia stata quella di Sacchi visto che il brasiliano non ha mai allenato e non ha alcuna esperienza in panchina alle spalle. Questo della mancanza assoluta di esperienza è sicuramente il punto interrogativo più importante che ci si può porre su questa soluzione, è stato un giocatore di livello seppur limitato dai guai fisici ma il calcio insegna che questa non è certo una garanzia di essere anche un allenatore di livello. Da qualche anno ricopriva un ruolo dirigenziale nel Milan, responsabile dell’area tecnica, che concretamente si sostanziava nello scoprire giovani talenti brasiliani e portarli a Milano grazie al suo forte ascendente su di essi ed agli ottimi rapporti che ha con le società calcistiche del suo Paese quindi la domanda a questo punto è la seguente: perdiamo l’ottimo dirigente che ha portato Kaka e Pato per avere un allenatore che non si sa se si dimostrerà valido oppure questa scelta berlusconiana lascia intendere che lui rivestirà un ruolo di allenatore-manager? Io ritengo che la risposta l’avremo valutando il 31 agosto tutte le scelte di mercato che saranno state effettuate, lì si potrà capire se sarà stato lui a dare le direttive o se viceversa le avrà subite come pare invece fosse il caso di Ancelotti. Altro dubbio che si potrebbe sollevare è infatti se Leonardo possa dare veramente garanzia di indipendenza maggiore di Ancelotti sia a livello di scelte di mercato sia a livello di scelte di formazione, può un uomo cresciuto da dirigente all’ombra di Galliani e messo in prima persona da Berlusconi sulla panchina del Milan nonostante non sia ancora nessuno come allenatore e che quindi deve tutto a queste due persone, può una persona in questa situazione fare la voce grossa? Anche in questo caso la risposta l’avremo prima alla fine dell’estate e poi nel corso della stagione, quello che mi auspico è che non sia una scelta che sottenda un “tutto deve cambiare perché tutto rimanga come prima” se mi concedete la citazione gattopardiana. Meglio sarebbe piuttosto un progetto al risparmio ma con un Milan giovane. Più certo invece è l’effetto positivo su quella ostinazione ancelottiana dell’ultimo periodo di puntare sempre o quasi sugli stessi uomini, su questo aspetto un cambio di allenatore indipendentemente da chi sia è sicuramente incentivante per il gruppo, il posto sicuro non lo dovrebbe avere più nessuno. In definitiva io inviterei tutti ad un atteggiamento propositivo ed attendista nei confronti di Leonardo, senza pregiudizi o allarmismi ma nemmeno euforia eccessiva, dobbiamo solo pazientare e fargli intanto un grosso in bocca al lupo. “In bocca al lupo Leo!!”

143 commenti su “L’AREA DEL MILANOSOFO – TRA GIOVANI NOSTALGIE E GRANDI SPERANZE

  1. chiudo, spero definitivamente, su Quaresma dicendo che mi sono limitato a sottolineare che era stato preso per fare l’esterno e sbagliava quasi tutti i cross. Un po’ come

    invitare un cinese a parlare ai giapponesi sperando che ci riesca solo perchè tutti e due hanno gli occhi a mandorla.

    @ricki,

    grazie..

    Suma e Pellegatti. chi buttereste giù dalla torre? o almeno per primo ? 😉

  2. eheh, Adamos, si vede che ho degli informatori più sul pezzo allora 😉

    (mi risulta che Ronaldinho faccia le ore piccole nè più nè meno dell’ex “imperatore”, non è esattamente trasparente quando arriva in un locale…)

  3. ****Nessuno, grandi tifosi…

    e come dire tu tra Rossi e scarpini****

    passi pe Suma ma Pellegatti è ridicolo. si può essere tifosi e poco obiettivi ma senza cadere nel patetico. crudeli per esempio è trifosissimo ma spesso si dimostra obiettivo. Il vostro commentatore più sincero è senz’altro Lodetti che di calcio giocato, guarda un po’, ne capisce.

    Rossi Sebastiano?

    giù dalla torre immediatamente, dopo avergli legato ai piedi Pellegatti 😉

  4. Sarasa se Ronaldinho c’avesse fatto vincere lo scudetto da solo, l’avremmo dovuto chiamare Maradona.

    E anche in quel caso, mica si gioca da soli il campionato…

    Il discorso è: si può paragonare uno che fa 11 gol, di cui 8 decisivi ai fini della vittoria finale, che porta 14 punti in campionato e la qualificazione a un turno successivo in coppa… a uno che non ha azzeccato un cross ed è stato il terrore di tutti i piccioni lombardi per i suoi missili terra-aria?

    Tutto qua.

    Dire che quest’anno il milan ha centrato l’obiettivo, è una cazzata che io non ho mai detto.

    Ho elencato i motivi per cui secondo me Ronaldinho va tenuto.

  5. ho riletto la botta di comemnti e dico che:

    ronaldinho è stato un acquisto sbagliato, un incasinamento tattico incredibile…ma nonostante ciò, se siamo 3°, è merito suo e di pato.

    a questo punto non sono neanche convinto che abbia fatto chissà che cosa, semplicemente è finito in panca perchè non si chiama clarence seedorf.

    saltato gourcuff, lui deve restare, e Leo dovrà far coesistere (nella rosa) dinho e kaka.

    Su quaresma e la sua valutazione: bosio ha scassato la minchia per oliveira tirando in mezzo vogel, acquistato a zero rivenduto a 4…col trivela e pele è la stessa roba.

    tra suma e pellegatti butto giù senza dubbio pellegatti.

    sulle critiche ad ancelotti….gliene ho dette fin troppe, accanirsi sul suo cadavere sarebbe ingeneroso…

  6. Piu che Ronaldinho va tenuto un campione elvetico con il numero 24 che si è dimostrato discreto anche senza preparazione fisica.

    Vi dico che nn ho mai visto un non titolare esultare e protestare dalla panca come il buon Philippe…ci tiene davvero alla nostra squadra–

    Vieni avanti Philippe e buttala dentro! 😉

  7. >>>ronaldinho è stato un acquisto sbagliato, un incasinamento tattico incredibile…ma nonostante ciò, se siamo 3°, è merito suo e di pato.

    esatto..era questo che volevo dire MrSarasa..nonostante le ore piccole(mi fido dei tuoi informatori), nonostante l’indolenza nell’allenarsi..tutto quello che vuoi..a conti fatti senza di lui non saremmo neanche arrivati terzi.

  8. certo che si può fare il paragone, e si vede che il terrore dei piccioni lo rifiliamo al Genoa in comproprietà, mentre lo scarto del Barca continuerà ad ingombrare la vostra rosa, portando appunto 14 punti.

    2 anni di corteggiamento, 30 cene pagate da Galliani a Bronzetti e al fratello procuratore, S.Siro piena di gonzi alla presentazione a vedere i fuochi d’artificio, per 14 punti.

    Da metterci la firma.

  9. Sentita Mdm..ma alcuni tifosi del Chelsea dicono che è già meglio di Scolari il suo inglese! Non oso pensare a che livelli fosse allora! 😉

  10. Scolari qualche volta l’ho sentito. Più o meno siamo lì… però Carletto mi sembra lievemente più avanti.

  11. adamos, tra l’altro ho sentito dire che l’aratro maicon si stia adrianizzando…

    per 1 giocatore che da solo porta 14 punti ci metto si la firma.

    giocando solo 6 mesi, camminando anzichè correndo, con una squadra di cadaveri….dinho il suo l’ha fatto.

    sono altri i giocatori che dovevano portare punti e hanno fatto scena muta (pirlo&kaka, sheva non lo considero nemmeno)

  12. fa sentire troppo la R 😉

    il difficile con l’inglese degli inglesi non è tanto farsi comprendere ma capire quando ti dicono qualcosa, danno per scontato che tu li debba capire per forza.

    Carletto non se l’è cavata troppo male però.

    almeno non ha baciato la maglia come Shevshenko 😉

  13. beh.. ora che il tortello è a londra…

    supponendo che porti con sè Pirlo e Seedorf…

    Dato che in ogni caso loro 2 giocano, e giocano sempre…

    Io farei un’offerta per Lampard.

    Tanto è risaputo che con Ancelotti i migliori vanno in panca a scapito dei “preferiti”.

  14. OT

    dinho, in 6 mesi, ha portato più punti del bidonasso biellese in tre anni.

    ieri poi, l’ho visto con le sue facce da culo, le sue espressioni da ebete, sempre accigliato, ad allargare le braccia…

    bidonasso di merda!!!!!!!

  15. Si, ma Carletto si allena da qualche mese con i corsi de Agostini.. o pensate davvero che abbia raggiunto l’accordo stanotte?? eddaiii…

    Ronaldinho DEVE restare… e secondo me può tornare ad essere una furia.. altro che 14 punti… non ha avuto infortuni gravi, avrà solo 29 anni.. cazzo, poi è l’anno prima del mondiale, si dovrà pur cacciare la mosca questo ragazzo…!

  16. ahah, ho sentito ancelotti parlare in inglese, mi pare i miei compagni di classe quando non avevano studiato 😉

    betis, a sto punto si, io dinho lo terrei.

  17. assolutamente..Ronaldinho deve restare..interessantissima la conferenza stampa di Leonardo..offre diversi spunti.

  18. …ad una condizione però: niente cazzi di alberi di natale.

    al massimo, una punta vera e il trio samba dietro.

  19. Non solo deve restare.. vi dirò di più… deve avere anche la maglia numero 10 di Clarence… con quell’80 non si può vedere… !

    Alle 14 mi seguo All sport news e vediamo cosa dice Leo.. spero non voglia fare alberi di natale perchè sto già andando a Milanello armato di fucile a canne mozze a prendere in ostaggio un pò di gente ed iniziare le trattative per il rilascio solo dopo aver avuto ampie garanzie tattiche…

  20. innanzitutto, come dicevo, vogliamo lavorare più scientificamente sulla tattica, nostra e degli avversari. Il modulo sarà molto legato a quello che avremo a disposizione. Sicuramente c’è una base, il 4-3-1-2 che è la nostra identità da tanto tempo. Io penso ad un gioco offensivo, che diverta. Voglio sfruttare al meglio il talento dei miei giocatori”.

    E’ Dio!Perche si puo giocare anche con due punte a calcio??! 😉

  21. Credo anch’io che Ronaldinho l’anno venturo metterà maggior impegno.

    E il motivo sono proprio i Mondiali.

    Vorrà meritarsi la chiamata e il posto titolare, che si giocherà anche con Diego, in una “sfida” nel nostro campionato.

    E credo anche che Dinho in Champions League potrà essere molto molto importante, con tutti quegli spazi…

    Paolo

  22. Ho già paura… ecco perchè…

    “”Il mio ruolo? Penso a quello di un gestore, all’interno di un’azienda che ha la sua linea”.

    LA COSA PEGGIORE CHE POTESSE DIRE. MENO UNO SUBITO.

    “il preparatore atletico è Tognaccini. Voglio fare una preparazione atletica nuova, impostata già sul lavoro con la palla. Voglio allenamenti mirati, per avere una squadra veloce e abile nel possesso palla.”

    QUESTA PREPARAZIONE ATLETICA NUOVA IN COSA CONSISTE? GIA NON CORREVANO UN CAZZO ADESSO CI MANCA SOLO LA PALLA… CON TORTELLO LI AVEVO VISTI GIOCARE A PALLAVOLO E FARE GINNASTICA CON LA MUSICA TIPO OSPIZIO..

    insomma.. un grosso MAH!

  23. beh, il 4312 è ottimo….la preparazione fisica nuova anche…meno di così non possono correre.

    sull’aziendalista o meno:

    se l’azienda fa cose giuste, non c’è nulla di male nell’essere aziendalista.

    leggiucchiando qua e la si legge di 7/8 acquisti…

    già sentita l’anno scorso…non valgono acquisti alla viudez&cardacio, ne mattioni e senderos.

  24. Quando lo scorso anno Mourinho parlò di allenamenti senza palla sembrava l’undicesimo comandamento.

    Tutti a scrivere “nuove tecniche di allenamento”…ricordate?

    Chissà se anche Leonardo controllerà l’altezza dell’erba di Milanello come fece il Messia alla Pinetina.

  25. Beh almeno ha detto che manca qualcosa sulle fasce laterali..è già un passo avanti..

    Sulla preparazione peggio degli ultimi anni credo sarà difficile fare..vediamo un po’ in cosa si sostanzia questo nuovo metodo..di certo qualcosa va cambiato..

    Galliani ha anche detto che la squadra verrà costruita secondo le precise richieste di Leonardo..anche qui vedremo se saranno state solo parole parole parole..

    Speriamo bene..

  26. Galliani ha anche detto che la squadra verrà costruita secondo le precise richieste di Leonardo

    certo, però le richieste verranno formulate secondo le precise indicazioni della società 😉

  27. ******Galliani ha anche detto che la squadra verrà costruita secondo le precise richieste di Leonardo*****

    CVD.

    vedi commento #45

  28. Lah, prendo spunto dall’header di marcovan e faccio una sorta di poster vodoo…

    mano a mano che vendiamo dei giocatori, lo aggiornerò, sperando di mettere qualche bella X rossa su chi so io.

    Poi magari ne faccio uno per gli acquisti, ma temo che ne basterà una molto più piccola 😉

  29. Abbiati, Kaladze,Dida,Gattuso,Senderos,

    Ronaldinho,Inzaghi, Zambrotta,Seedorf…

    malgrado la partenza di Emerson è la squadra più brutta del campionato 😉

  30. @MrSarasa

    >>>certo, però le richieste verranno formulate secondo le precise indicazioni della società

    sarebbe quel “tutto cambia ma tutto rimane come prima” di cui parlo nel post..io invece mi auspico che Milan ed Inter siano nel prossimo campionato le prime due squadre in Italia ad avere degli allenatori-manager veri e propri..Mourinho è già molto avanti in questo senso ora tocca a Leonardo.

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